mercoledì 17 ottobre 2007

Non si placa la polemica all'interno di An.

D'Addario: «Ignorato volutamente da alcuni del mio stesso partito»
Vitali: «Emerge il gioco del sindaco»

(fonte La Gazzetta del Mezzogiorno, 17.10.2007)

La nomina del dott. Michele D'Addario ad assessore al Turismo diventa un caso politico.
In realtà l'attenzione da parte di diversi esponenti di An, riservata alla persona designata sul recente incarico, è sintomo di un malessere che serpeggia all'interno di da diverso tempo: da quando il consigliere di maggioranza (An) Francesco Greco espresse voto favorevole per l'approvazione delbilancio. Da allora è evidente un notevole difetto di comunicazione tra i componenti e una netta divisione del partito.
La diatriba ufficiale all'ordine del giorno è la scelta dell'assessore, secondo alcuni decisione personale del sindaco, secondo altri indicato dallo stesso partito già nel mese di agosto. Fatto è che prima il sen. Curto, poi l'ex segretario di partito An, Rita Labbro Francia, hanno evidenziato la non condivisione della scelta fatta, senza nulla togliere alla stima nei riguardi del dott. D'Addario, che decide di uscire dal silenzio «nonostante - sono sue parole - la mia correttezza comportamentale, nota al sen Curto e dallo stesso apprezzata, mi suggerirebbe silenzio. Ma è necessario dire che sono stato contattato da due esponenti di An, invitato ad accettare l'incarico che io, consapevole del "pesante impegno", ho accolto, lieto di poter operare nell'interesse turistico della mia città dove vivo ed opero». Nel frattempo, secondo quanto scritto, «un altro esponente di An proponeva un candidato diverso». Tutto si è concretizzato con la nomina del commissario cittadino di An, Sandro Moretto, nominato da Curto, che ha provveduto alla nomina del nuovo direttivo «senza mai invitarmi, nonostante fossi componente del precedente direttivo», ha detto l'assessore al Turismo. «È palese - ha concluso - che sono stato ignorato volutamente da alcuni del mio stesso partito. Da quelli, cioè, fautori di una soluzione diversa alla mia nomina. II sindaco ha poi proceduto di conseguenza, avendomi individuato come la persona più idonea, peraltro indicata dal partito cui sono iscritto». «Tanto tuonò che piovve! E questa maggioranza non ha più coloritura politica ma si regge esclusivamente su un fatto tra singoli fuori dei partiti», ha detto ieri l'on. Vitali. «C'è voluto un po' di tempo ma il gioco del Sindaco Ferretti è del suo dante causa è venuto fuori: non una giunta politica ma di amici stretti a lui da un qualche bisogno personale». «Forza Italia esprime tutte le sue perplessità sulla vicenda ed invita il Sindaco, con uno scatto d'orgoglio a trarre le conclusioni di questa miserevole vicenda».

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