lunedì 15 ottobre 2007

Rita Labbro Francia: Lettera aperta al Sen. Curto.

(riceviamo dall'avv. Rita Labbro Francia, 15.10.2007)


Finalmente !
È stato il mio primo pensiero, Egregio Senatore, nel leggere quanto pubblicato dai giornali locali il 14 ottobre u.s.
Pur con tutta l’amarezza che le tristi vicende politiche oritane degli ultimi giorni provocano nell’animo di chi, come me, è fortemente legata a questa città ed al nostro partito, non Le nascondo di provare un senso di sollievo.
Finalmente anche Lei ha constatato direttamente quanto da me già più volte denunciato da mesi.
Non posso certo parlare di soddisfazione poiché tali avvenimenti sono il segno di una situazione negativissima per la città situazione alla quale, pur avendola prevista, speravo non si potesse mai arrivare anche perché i cittadini, che affidano nelle mani dei politici le sorti del loro avvenire, certo non la meriterebbero.
Leggo nelle Sue dichiarazioni alcuni passaggi che mi ricordano discorsi ed avvenimenti che, infausta Cassandra, Le avevo già prospettato mesi fa. Ma allora le mie filippiche erano forse sembrate eccessive anche a Lei che, pur essendo sempre attento e vigile sugli avvenimenti politici locali, non vive direttamente quel senso di sopruso e tracotanza che gli oritani, politici e non, respirano quotidianamente.
Forse aveva sperato che quella “quinta colonna” potesse rinsavire o comunque non superare certi limiti. Vana speranza: perché per alcuni i “beceri interessi personali” superano facilmente le barriere poste da ideali e principi.
All’epoca, constatato che le mie rimostranze e la mia buona fede in determinate azioni erano state fraintese - anche grazie alle oscure trame di qualcuno che si preoccupava di rappresentare segretamente i fatti e le parole con interpretazioni appositamente studiate – pensai bene di farmi da parte.
Forse la mia fuoriuscita fu un po’ rumorosa ma la speranza era che le mie note polemiche potessero svegliare gli animi affinché altri, magari più esperti ed autorevoli di me, potessero prendere in pugno la situazione e portarla ad una soluzione felice per Oria e per AN.
Ma i tempi non erano, evidentemente, ancora maturi. Era necessario quest’ultimo eccesso.
Ed allora sia il benvenuto se potrà rappresentare la molla che faccia scattare veramente l’agognato cambiamento.
Resto alla finestra a guardare in attesa di quel giorno felice per tutti i miei concittadini. Confido nel fatto che Lei (e con Lei gli altri competenti organismi di partito) saprà e vorrà prendere tutti gli opportuni provvedimenti del caso affinché vengano spezzati quei meccanismi di una politica distorta nei quali non volli rimanere incastrata perché non in linea con i principi in cui credo e secondo i quali ho sempre vissuto ed agito anche nella mia breve esperienza politica.
Nel rinnovarLe la mia stima La saluto cordialmente.
Rita Labbro Francia

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