mercoledì 24 ottobre 2007

Ritrovato l'anziano scomparso, era a San Michele

(fonte Senzacolonne, 24.10.2007)

Lo hanno ritrovato in una masseria di San Michele Salentino Domenico Carucci, il pensionato 62enne di Ceglie Messapica, scomparso lo scorso mercoledì mattina dalla comunità Emmanuel di Oria presso la quale era da tempo ospitato. A denunciarne il ritrovamento ai carabinieri della locale stazione è stata la stessa figlia dell'uomo, a sua volta contattata dal padrone della masseria in cui Carucci è stato ritrovato: suo vecchio amico. Il 62enne insomma, in quei giorni di assenza, ha macinato chilometri su chilometri, 25 a occhio e croce, attraversando strade sterrate di campagna in perfetta solitudine, e senza mai riposare le stanche membra su un giaciglio degno di questo nome. E tutto ciò per trovare ospitalità presso qualcuno che potesse forse comprendere i suoi problemi. Forse Domenico Carucci in quella comunità per il recupero dei tossicodipendenti non ha mai voluto rimanerci. E forse da tempo meditava di andarsene con le proprie gambe, e stare lontano da tuitto e tutti. Almeno per un po'. Un'idea masticata per chissà quanti giorni, e infine la scorsa settimana portata a compimento.
Sono circa le undici di mercoledì mattina quando presso la comunità Emmanuel, uno dei ragazzi lì ospitati nota Domenico Carucci aggirarsi per i giardini, come sempre, in perfetta solitudine. Poi di lui non si hanno più notizie. Che qualcosa non và gli inquilini del centro lo intuiscono quando all'ora di pranzo il suo posto è insolitamente vacante. Alle ovvie preoccupazioni fanno immediatamente seguito le prime ricerche. Il nome di Domenico viene urlato per ore tra le campagne circostanti. Ma invano. In tarda serata vengono quindi informati della scomparsa anche i carabinieri della locale stazione, che comunque devono attendere 24ore prima di attivarsi. Le 24ore passano, e anche le forze dell'ordine danno la stura alle indagini. Ad ogni stazione della provincia giunge un identikit dell'uomo.
Tuttavia per almeno due giorni non si muove nulla. Di Carucci nemmeno l'ombra. Poi, sabato pomeriggio, sua figlia riceve finalmente una telefonata. E' un fattore di San Michele Salentino: "Tuo padre è qui da me" gli dice. Domenico Carucci aveva insomma marciato per due giorni su una distanza di almeno 25 chilometri, per raggiungere un vecchio amico. Un'impresa di cui solo l'autore conosce le reali motivazioni. E forse al momento poco importa: perché ciò che ora conta davvero per i suoi familiari, è che un incubo durato oltre due giorni, sia finalmente svanito.

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