giovedì 30 agosto 2007

Vendita Castello. Intervento di Lorenza Conte

(fonte segreteria dei Comunisti Italiani Oria, 26/08/2007)




Al ministro dei Beni Culturali – Roma

Al Presidente della regione Puglia – Bari

Al Presidente della provincia di Brindisi

Al Sindaco di Oria

La vicenda della vendita del Castello Federiciano di Oria, dalla famiglia Martini-Carissimo alla famiglia Romanin-Caliandro, sembra abbia messo tutti d’accordo, maggioranza e opposizione, sulla necessità di stoppare l’ acquisto per esercitare il diritto di prelazione facendo diventare il maniero di proprietà pubblica in ciò aiutati dalle associazioni culturali locali, dalla pro-loco e da alcuni notabili locali sempre, meritevolmente, in prima fila quando si tratta di difendere l’identità ed il patrimonio storico-culturale della nostra Città.
Per la verità su questa vicenda si registra un unanimismo tipicamente élitario che ritiene di parlare a nome di tutta la popolazione, di interpretarne gli interessi e le aspirazioni di tutti facendo però dimenticare i problemi veri e quotidiani del nostro paese: “pensassero ad aprire la villa comunale, a far funzionare la palestra, il campo sportivo, parco montalbano… ma se a Oria hanno chiuso pure i i bagni pubblici come pensano di acquistare il Castello ?” questa la prima reazione della gente e dei cittadini di fronte alla notizia dell’”impegno unanime” delle forze politiche locali per acquistare il castello di Oria.
Fuori dal coro ritengo di dover timidamente suggerire (interpretando le aspirazioni della mia gente, quella del mercato, della strada, i cafoni si diceva una volta) che amministratori pubblici e forze politiche attente e con i piedi per terra (che fino a ieri hanno sempre sbandierato l’esigenza per Oria di un albergo, di un centro congressi, di un museo, di iniziative di grande respiro per proiettarla a livello nazionale nell’ambito del turismo e dei grandi circuiti turistico-culturali ) non dovrebbero avere pregiudiziali al passaggio della proprietà del castello da un privato ad un altro privato ma cogliere l’occasione, non per esercitare un velleitario diritto di prelazione,,per incontrare gli acquirenti e stilare un protocollo di intesa per valorizzare il castello di Oria nell’interesse della Città e con l’aiuto di tutti.
Questo perché, per un Comune disastrato come il nostro, privo di dipendenti e di professionalità adeguate e che acquistando il Castello sfora il patto di stabilità, non vi sono reali alternative all’intervento dei privati anche se questo richiede estreme cautele e garanzie sul cosa fare del Castello e sul come farlo - più che un plebiscito del SI e del NO all’acquisto pubblico senza prospettive.
Questo perchè è vero che le esigenze di tutela non possono essere allentate in nome del profitto ma su questo gli acquirenti sembrano vogliano dare, inascoltati, le massime garanzie e non vi sono motivi per ritenere il contrario.
Ma, per non essere crocefissa per questa presa di posizione “liberista” e controcorrente ( tant’è quando i “comunisti” lo fanno gli altri) voglio precisare che è necessario tenere presente che la esigenza di tutela integrità del patrimonio culturale è ben presente anche in chi non viene considerato di “cultura” e che un monumento nazionale come il castello di Oria non può essere considerato oggetto di mero sfruttamento economico ma su questo bisogna impegnare e sfruttare la disponibilità degli acquirenti senza perdere tempo in inutili conferenze di servizi perché non ha senso, in questa vicenda, per citare Vittorio Sgarbi - del quale apprezzo solo le sue capacità culturali - <<>>

sabato 25 agosto 2007

ORIA AN, ENNESIMA BURRASCA. SI DIMETTE IL PRESIDENTE CITTADINO

(fonte Il Gallo, 24.8.2007)
Salta l'individuazione del secondo assessore. Partito ancora spaccato.
Labbro Francia fuoriL'avvocato Rita Labbro Francia, solo da qualche mese alla guida del circolo cittadino di AN, si è ufficialmente dimessa dal partito. Lo ha fatto in occasione dell'ultima riunione del direttivo, quella del 21 agosto scorso, l'ennesima burrascosa.
All'ordine del giorno vi era la trattazione della questione “secondo assessore”. A seguito delle dimissioni da assessore rassegnate da Pierfrancesco Conte (Impegno Sociale) ed alla contestuale dichiarazione d'indipendenza del consigliere Mauro Marinò, infatti, per AN si è schiusa la porta del secondo Assessorato, fino a quel momento come noto rimasta sbarrata. Complici strategie opportunistiche adottate in seno alla maggioranza amministrativa, anche in occasione dell'approvazione dell'ultimo consuntivo – voto favorevole decisivo in Consiglio di Francesco Greco -, il partito presieduto a livello provinciale dal senatore Eupreprio Curto si è trovato a poter esprimere un ulteriore esponente in Giunta, da affiancare al sempre stabile Giuseppe Destradis. Quando la situazione pareva però farsi più rosea, è accaduto l'indicibile, con l'uscita polemica della mai troppo accettata presidentessa.
Proprio all'avvocato Labbro Francia abbiamo voluto rivolgere qualche domanda.
Avvocato, quali i motivi delle sue dimissioni?
“Purtroppo io e parte del partito non remavamo nella stessa direzione da tempo ormai. Le dimissioni sono state per la sottoscritta atto dovuto. Mi sono resa conto che in questo partito chi cerca di pensare con la propria testa, non accettando supinamente direttive che piovono dall'alto o discutibili consolidate strategie che derivano dalla prassi locale, non è mai ben accetto. Esempio: in occasione dell'ultimo argomento di discussione - nomina del secondo assessore in quota AN - io ho sostenuto l'intera ridiscussione delle deleghe tra le forze di maggioranza perchè non ci si accontentasse dell'Assessorato rimasto scoperto, quello a Sport, Turismo e Spettacolo. Buona parte del partito ha invece preferito, per evitare contrasti con gli altri partiti ed ulteriori critiche, accontentarsi degli avanzi degli altri”.
Circolano i nomi di due papabili per la nomina ad assessore: Michele D'Addario e Davide Conte. Uno di loro sarà l'assessore mancante?
“Non lo so. Non sarò io a dirlo. So solo che nella riunione dell'altro giorno non era previsto si discutesse di nomi, ma solo di strategie: accettare l'assessorato rimasto vacante o sostenere la ridiscussione delle deleghe? Qualcuno aveva evidentemente già deciso di procedere con i nomi. Ad un certo punto, rassegnate le dimissioni, io sono andata via. Senza presidente e con evidenti contrasti interni però era ben difficile si riuscisse ad esprimere una posizione definitiva. Dico soltanto che c'è gente allontanatasi dal partito per lunghissimo tempo, salvo poi ricomparire di colpo in odor nomine...”
Lei fu eletta in un clima non proprio disteso. Può essere che non sia riuscita ad essere la “presidente di tutti”?
“Forse non ci sono riuscita, ma assicuro di aver fatto tutto quanto nelle mie possibilità per cercare di superare le tensioni già esistenti prima della mia elezione. Tante volte ho lanciato messaggi e compiuto gesti concreti di distensione verso gente che nei miei confronti proprio leale non era stata . Invano, purtroppo. Mi sono anche sentita criticare dall'interno per un incarico legale ricevuto dal Comune. Incarico che peraltro non avevo chiesto né mi aspettavo di ricevere e che non ho mai nascosto di aver ricevuto. Parcella? 550 €, limpidi, tutto alla luce del sole!”
Ed ora che farà? Politicamente, s'intende. Con AN ha proprio chiuso?
“Sì, purtroppo con AN credo di aver chiuso. Perchè ci ripensassi dovrebbero mutare troppe condizioni. E diversi uomini. Mi dispiace solo dover abbandonare anche coloro che in me hanno creduto ed insieme a me hanno lavorato per riavviare all'interno del partito un processo di crescita seria, con l'intento di riportarlo ai vecchi splendori – si pensi ai 1600 voti del 2001 e li si confronti con i poco più di 900 del 2006! Purtroppo ho dovuto constatare che i personalismi vanno oltre il bene comune del partito e probabilmente non si vuole nemmeno che figure nuove possano emergere e farsi spazio perchè potrebbero disturbare e mettere in forse le piccole posizioni di potere faticosamente conquistate grazie soprattutto alle defezioni che si sono avute nel tempo da parte di persone che, evidentemente, non condividevano certi modi di fare. Forse le mezze figure, facilmente manipolabili, sono più apprezzate di quanti per la politica non sono disposti a sacrificare dignità, serietà e coerenza”.

Oria. Rita Labbro Francia si dimette da Presidente di Circolo di AN

(fonte Brindisisera.it, 23.8.2007)

Una decisione sofferta ma necessaria per salvaguardare la mia dignità politica, professionale, morale, poiché non intendo più essere il rappresentante di quelle persone che hanno un senso della serietà e della coerenza diverso dal mio. Oria - Brindisi, 22 agosto 2007. L'avvocato Rita LABBRO FRANCIA ha rassegnato le dimissioni da Presidente del circolo di AN di Oria nelle mani del Senatore Euprepio CURTO. La decisione pare sia maturata a seguito del comportamento tenuto negli ultimi tempi da personaggi, più o meno di spicco, che si fregiano del simbolo della fiamma.
Di seguito il testo integrale che Rita LABBRO FRANCIA ha inviato al senatore Curto:
“Gentile Presidente,
a seguito dei fatti degli ultimi giorni, devo constatare di non poter più condividere gli atteggiamenti ed i comportamenti di alcuni degli esponenti del Circolo di Alleanza Nazionale di Oria.
Tale situazione, dopo lunga e attenta riflessione, mi ha portato alla decisione di declinare le mie formali dimissioni da Presidente di Circolo. Una decisione sofferta ma necessaria per salvaguardare la mia dignità politica, professionale, morale, poiché non intendo più essere il rappresentante di quelle persone che hanno un senso della serietà e della coerenza diverso dal mio.
Non posso non dolermi di dover abbandonare il partito nel quale ho sempre creduto, ed in cui credo, e militando nel quale ho raccolto la stima e l’apprezzamento di tanti per il mio operato. Nel ringraziarLa per la fiducia accordatami, Le confermo tutta la mia stima e Le porgo i miei più cordiali saluti.”
Con questo comunicato la sottoscritta avvocato Rita LABBRO FRANCIA ha rassegnato le proprie dimissioni da Presidente del circolo di AN di Oria nelle mani del Senatore Euprepio CURTO. Tale decisione è maturata a seguito del comportamento tenuto negli ultimi tempi da alcuni personaggi, più o meno di spicco, che si fregiano del simbolo della fiamma.
Al di là dei vuoti discorsetti demagogici che questi personaggi amano fare in sede di assemblee di partito, all’atto pratico hanno tenuto comportamenti affatto in linea con le belle parole che solitamente amano proferire e poiché tali tipi di contegni non rientrano nel modo di pensare ed operare della sottoscritta non ritengo di poter più, né tanto meno lo voglio, mettere a disposizione la mia persona e la mia dignità per delle persone che hanno usato ed usano il partito a fini personali o, peggio, per coloro che si ricordano di farne parte quando intravedono la possibilità di avere un posticino al sole su gentile concessione del partito di maggioranza relativa e del suo segretario.
Mi dispiace di dover abbandonare anche coloro, e sono tanti, che invece con me hanno creduto e lavorato per riavviare all’interno del partito un discorso di crescita seria con l’intento di riportarlo ai vecchi splendori (non dimentichiamo i 1600 voti del 2001 che sono diventati poco più di 900 nel 2006 e forse qualcuno dovrebbe interrogarsi sul perché). Ma, evidentemente, i personalismi vanno oltre e forse non si vuole nemmeno che figure nuove possano emergere e farsi spazio perché potrebbero disturbare e mettere in forse le piccole posizioni di potere faticosamente conquistate (solo grazie alle defezioni che si sono avute nel tempo da parte di persone che, evidentemente, non condividevano questi modi di fare che oggi stanno dando i loro tristi frutti).
Ma forse è meglio così, meglio avere intorno mezze figure da manipolare facilmente piuttosto che... forse è meglio chiudere qui.
Avv. Rita LABBRO FRANCIA

AVIS: disponibili le Stampe Litografiche del Palio 2007

(fonte Brundisium.net, 23.8.2007)

La Sezione Comunale dell'AVIS di Oria "A.Pesce - R-Trisolini", in collaborazione con la Consulta Giovani AVIS Comunale, in preparazione alle prossime celebrazioni per i suoi primi venti anni di attività all'interno della Comunità Oritana, ha offerto alla Pro-Loco di Oria il Palio del Torneo dei Rioni 2007, opera del maestro Emidio De Stefano dal titolo "La fonte della Vita".
L'opera è stata riprodotta in 500 stampe litografiche la cui vendita contribuirà alle attività sociali dell'AVIS Comunale.
Le litografie sono disponibili al prezzo di € 10,00 presso le edicole cittadine e, a richiesta, presso la sede AVIS durante le giornate di donazione del sangue.
Le litografie potranno essere acquistate, inoltre, in occasione del prossimo "CONTROPALIO", Domenica 26 Agosto, presso lo stand allestito sul piazzale del Palazzo Municipale dalla Consulta Giovani AVIS Comunale.
Per maggiori informazioni: 334 9072180.
COMUNICATO STAMPA AVIS COMUNALE - ORIA

mercoledì 22 agosto 2007

Dimissione del Presidente del Circolo di Alleanza Nazionale di Oria.

(fonte avv. Rita Labbro Francia, 22.8.2007)


Gentile Presidente, a seguito dei fatti degli ultimi giorni, devo constatare di non poter più condividere gli atteggiamenti ed i comportamenti di alcuni degli esponenti del Circolo di Alleanza
Nazionale di Oria. Tale situazione, dopo lunga e attenta riflessione, mi ha portato alla decisione di declinare le mie formali dimissioni da Presidente di Circolo. Una decisione sofferta ma necessaria per salvaguardare la mia dignità politica, professionale, morale, poiché non intendo più essere il rappresentante di quelle persone che hanno un senso della serietà e della coerenza diverso dal mio. Non posso non dolermi di dover abbandonare il partito nel quale ho sempre creduto, ed in cui credo, e militando nel quale ho raccolto la stima e l’apprezzamento di tanti per il mio operato. Nel ringraziarLa per la fiducia accordatami, Le confermo tutta la mia stima e Le porgo i miei più cordiali saluti.
Con questo comunicato il sottoscritto avvocato Rita LABBRO FRANCIA ha rassegnato le proprie dimissioni da Presidente del circolo di AN di Oria nelle mani del Senatore Euprepio CURTO.
Tale decisione è maturata a seguito del comportamento tenuto negli ultimi tempi da alcuni personaggi, più o meno di spicco, che si fregiano del simbolo della fiamma.
Al di là dei vuoti discorsetti demagogici che questi personaggi amano fare in sede di assemblee di partito, all’atto pratico hanno tenuto comportamenti affatto in linea con le belle parole che solitamente amano proferire e poiché tali tipi di contegni non rientrano nel modo di pensare ed operare della sottoscritta non ritengo di poter più, né tanto meno lo voglio, mettere a disposizione la mia persona e la mia dignità per delle persone che hanno usato ed usano il partito a fini personali o, peggio, per coloro che si ricordano di farne parte quando intravedono la possibilità di avere un posticino al sole su gentile concessione del partito di maggioranza relativa e del suo segretario.
Mi dispiace di dover abbandonare anche coloro, e sono tanti, che invece con me hanno creduto e lavorato per riavviare all’interno del partito un discorso di crescita seria con l’intento di riportarlo ai vecchi splendori (non dimentichiamo i 1600 voti del 2001 che sono diventati poco più di 900 nel 2006 e forse qualcuno dovrebbe interrogarsi sul perché). Ma, evidentemente, i personalismi vanno oltre e forse non si vuole nemmeno che figure nuove possano emergere e farsi spazio perché potrebbero disturbare e mettere in forse le piccole posizioni di potere faticosamente conquistate (solo grazie alle defezioni che si sono avute nel tempo da parte di persone che, evidentemente, non condividevano questi modi di fare che oggi stanno dando i loro tristi frutti).
Ma forse è meglio così, meglio avere intorno mezze figure da manipolare facilmente piuttosto che... forse è meglio chiudere qui.
Avv. Rita LABBRO FRANCIA

martedì 21 agosto 2007

Oratorio Sing: torna la caccia al tesoro

(fonte Brundisium.net, 21.8.2007)

Dopo le attività estive dell’Oratorio (centri estivi, campi scuola, ecc) ritorna la grandissima Caccia al Tesoro nel Centro Storico di Oria.
Il Gioco si svolgerà martedì 4 settembre, con inizio alle ore 20.30, raduno in Piazza Cattedrale.
Il gioco ha la prerogativa fondamentale di rievocare il mondo del Medioevo attraverso i personaggi, le storie, i racconti, le domande e le sfide! Questo gioco si differenzia dalla tradizionale caccia al tesoro.
Se nella classica caccia le squadre sono invitate a cercare bigliettini che propongo indovinelli e domande, la grande Caccia al Tesoro Medioevale invita, invece, le squadre a ricercare le varie figure medievali affrontando e superando le domande o le prove richieste.

“Una edizione particolare quella del 2007 – afferma il presidente dell’Oratorio Saverio Fella – particolare per le nuovissime prove, per le domande e soprattutto per le grandi sorprese predisposte lungo il cammino. Vi attendiamo numerosi anche da fuori Oria”.
Il gioco si compone di due fasi: la prima è quella della ricerca dei personaggi e del superamento delle prove; la seconda è quella della ricerca vera e propria del tesoro. Soltanto dopo il termine della prima fase la squadra riceverà la mappa con l’ubicazione del tesoro che andrà a trovare con modalità stabilite a seconda dei punti conquistati.
Il gioco è stato pensato nel centro storico di Oria per far vivere alle famiglie partecipanti il centro storico della nostra città che molte volte è dimenticato, e soprattutto per riscoprire (o scoprire) le bellezze che il nostro centro storico nasconde e molte volte non conosciamo! Chiunque può partecipare!!! Da 0 anni in poi!

La grande Caccia al tesoro Medioevale edizione 2007 riserva alcune importanti novità e sorprese. Tantissime le prove da superare, dalla prova a Cavallo agli arcieri, dalla prova del cuoco medioevale a quella dei combattenti, dal fantastico incontro con la corte di Federico II alla prova con i maghi e le speziali! Un fantastico tuffo nel passato, un bellissimo incontro con il mondo medioevale.
Quest’anno verranno premiate le seguenti categorie: la squadra più numerosa, la più particolare nei vestiti, quella con più over 40, la prima classificata delle prove e la prima classificata della Caccia.
Il grande tesoro, predisposto con cura dagli animatori dell’Oratorio, è del valore di oltre 500€!
“Siamo convinti che anche questa edizione – afferma il presidente dalla PGS SING Roberto Schifone – sarà unica ed entusiasmante. Anche quest’anno le squadre apprenderanno giocando! La grande caccia al tesoro è sempre emozionante per le prove, i luoghi e le magiche atmosfere che riesce a creare.”
L’organizzazione precisa che solo quindici squadre saranno ammesse alla Caccia al Tesoro, quindi … chi prima arriva prima alloggia!

Il Castello spetta al Comune. Nota della sezione de La Margherita

(fonte La Gazzetta del Mezzogiorno, 21.8.2007)

«La Margherita riserverà particolare attenzione, offrendo sostegno, a tutte le iniziative che si renderanno opportune perché il Comune di Oria possa essere messo nelle condizioni di poter esercitare il diritto di prelazione per l'acquisto del maniero federiciano».
Comincia così un comunicato stampa della sezione politica cittadina. Che poi aggiunge: «Ci si rammarica, senza voler fare inutili polemiche, che solo adesso ci si rende conto di come siano ristretti i tempi per operare tentando di porre in essere non solo celeri procedure di carattere burocratico ma, soprattutto, per rintracciare la necessaria copertura finanziaria che possa consentire l'acquisizione del bene architettonico in questione. Da anni, infatti, era nota a tutti l'intenzione dei signori Martini Carissimo di vendere il pregevole monumento, ma nessuna delle amministrazioni che si sono avvicendate allegramente ha ritenuto, evidentemente, di dovere, in qualche modo, intraprendere alcuna trattativa con loro».
«Per quanto i nuovi acquirenti possano essere illuminati nella gestione del castello - continua la nota a firma dell'addetto stampa Beppe D'Andria - si ritiene importante che la comunità possa disporre del suo più rilevante simbolo. La sua possibile e degna destinazione come museo provinciale della Civiltà Messapica, lo rendono sicuramente appetibile quale strumento di valorizzazione per l'immagine di una città che fatica a trovare una propria dimensione: una città che ancora non sa cosa farà da grande».
I politici fanno appello «alla sensibilità oritana per una mobilitazione a sostegno della, sia pur tardiva, iniziativa». E fanno appello anche a tutte le associazioni operanti sul territorio: «Bene ha fatto la Pro Loco - è scritto nella nota - ad offrire il suo sostegno, visti i precipui interessi e le sue notevoli capacità organizzative e di mobilitazione».
Gli iscritti de La Margherita sperano nell'impegno del sindaco, del presidente della Provincia di Brindisi, Michele Errico, nel presidente della nostra Regione, on. Nichi Vendola, nel Ministero per i Beni e le Attività Culturali, nella figura del ministro Rutelli.
«Si creda o no nei miracoli - conclude D'Andria - abbiamo il dovere di avere fiducia e di far sentire il nostro accorato appello, sperando che la nostra comunità possa far tesoro di questa esperienza».
«E ciò - conclude - comunque vada a finire».

Ieri applausi convinti per «Teatro e Vita».Successo della rassegna teatrale in vernacolo

(fonte La Gazzetta del Mezzogiorno, 21.8.2007)

Sta riscuotendo un notevole successo la rassegna teatrale in vernacolo «S. Pio da Pietralcina», inaugurata sabato scorso con la rappresentazione «L'Afroniw della compagnia «Ce tiempi» di Manduria.
Sin dalla prima serata sono andati quasi tutti a ruba i 500 posti a sedere all'aperto, sistemati nella grande piazza antistante la chiesa dei padri Rogazionisti: stesso dicasi per la domenica con la compagnia «Ciccia ti Santa di Carosino» e ieri sera con la esilarante commedia «Ma tu uarda la combinazione» della compagnia «Teatro e vita» di Torre S. Susanna con la regia del noto attore Gino Cesaria. Divertimento assicurato per tutti grazie alla indiscutibile professionalità di tutti gli attori che continueranno a far trascorrere in allegria anche la serata di oggi con «La famiglia dispettosa» di S. Michele Salentino e quella di domani sera con i teatranti della «Sartaminzippi» di Oria con «E la sera pani e cipodda».
L'iniziativa che gode della sponsorizzazione dell'Am­ministrazione comunale e dell'amministrazione pro­vinciale, è arrivata alla quarta edizione, crescendo ogni anno in termini di partecipazione di pubblico e di pre­senza di qualificate compagnie teatrali della Puglia che negli anni si sono alternate sul palcoscenico, divenendo l'atteso appuntamento per chi ama e apprezza la cul­turale teatro. Ma soprattutto è migliorata nel tempo per la grande volontà del coordinatore della manifesta­zione, Franco Mazza, che crede nella crescita del pro­prio paese e si adopera per migliorarla anche attraverso la programmazione di eventi di questo tipo, di grande richiamo per il pubblico locale e non. Quello che riesce a movimentare in cinque serate di kermesse teatrale il sig. Mazza è una vera e propria attività di promozione del territorio e di valorizzazione delle numerose com­pagnie teatrali anche al di fuori della provincia. So­prattutto se si considera il forte spirito volontaristico.
«Ho sempre creduto nelle potenzialità del teatro ver­nacolare-ha dichiarato Franco Mazza-perché è un utile attività culturale al servizio della nostra città, delle sue tradizioni e del suo folclore. È difficile organizzare cinque serate di questo tipo, ma grazie al sostegno di alcuni grossi sponsor locali che si dimostrano sensibili a queste iniziative, ogni anno offriamo al pubblico appassionato di teatro, la possibilità di godere di alcune serate con compagnie teatrali diverse».

Ricattò il prof, torna in libertà.

(fonte Senzacolonne, 21.8.2007)

Cosimo Spina, il 25enne di Oria arrestato lo scorso aprile dai carabinieri con l'accusa di aver estorto denaro a un suo ex professore per fargli riavere indietro l'auto rubata, è nuovamente in libertà. La misura di custodia cautelare imposta dal gip Simona Panzera dopo l'arresto, è infatti stata definitivamente revocata ieri mattina in sede Camera di consiglio dal siudice per le indagini preliminari Martalò, dopo che il legale del giovane, l'avvocato Pasquale Fistetti, ha ottenuto il patteggiamento della pena ridotta quindi dai sei anni minimi previsti, a soli tre. Un risultato ottenuto anche grazie al riconoscimento delle attenuanti generiche che, così come per il rito del patteggiamento, ha permesso l'ulteriore riduzione della pena di un terzo. Già poche ore dopo l'arresto di Spina, il difensore del giovane riuscì a farlo scarcerare dimostrando che il suo assistito, seppur sorpreso dai militari mentre intascava i soldi del riscatto, aveva semplicemente svolto il ruolo di intermediario e non quello di estorsore e ricettatore così come ipotizzato inizialmente dall'accusa. Tanto bastò quindi per concedere al giovane il beneficio dei domiciliari. Mentre rimase in carcere Crocifisso Fitto, il 36enne arrestato assieme a Spina quello stesso pomeriggio.
Era lo scorso 17 aprile quando un anziano professore di Francavilla Fontana, venne derubato della sua vettura in contrada Fratascone, agro di Orîa. Dopo il grave episodio che lo vide sfortunato protagonista, l'uomo si rivolse subito ad amici e conoscenti, attraverso i quali venne a sapere che una mano a ritrovare l'auto rubata avrebbe potuto dargliela un certo Cosimo Spina di Oria, tra l'altro suo ex allievo. Recatosi quindi presso l'abitazione del giovane l'uomo ebbe effettivamente confenna di quanto gli era stato riferito. Spina si adoperò subito in favore del vecchio insegnante, facendogli sapere nel giro dì poche ore che avrebbe riavuto indietro l'auto, in cambio però di circa duemila euro. D'accordo con i carabinieri l'anziano professore accettò quindi l'accordo, recandosi il giorno dopo nel punto prestabilito con in tasca il riscatto. Ad attenderlo, oltre a Spina, anche Crocifisso Fitto. L'intervento dei militari avvenne esattamente pochi istanti dopo che i due oritani intascarono materialmente il malloppo: entrambi furono colti con le mani nel sacco. Per loro si prospettò quindi, fin da subito, una situazione difficile, accusati entrambi di estorsione e ricettazione in concorso. Un'imputazione che lo stesso Spina respinse fin da subito, proclamandosi innocente. A tirarlo fuori dall'intricata situazione e dalla galera, fu il giorno seguente il suo legale di fiducia, I'avvocato Pasquale Fistetti, che dimostrò corne il suo assistito avesse in realtà ricoperto solo il ruolo del l'intermediario, senza fare alcuna pressione sull’anziano professore che in effetti confermò. Da qui la decisione del gip Simona Pantera di concedere al giovane il beneficio dei domiciliari. L'attesa tra le mura di casa è quindi durata poco più di tre mesi. E, per la precisione fino a ieri mattina quando il gip Martalò, riconoscendo le attenuanti generiche e il patteggiamento, ha praticamente dimezzato la pena, permettendo al 20enne Cosimo Spina di tornare in libertà.

STRADA PROVINCIALE ORIA – MANDURIA. LA PROVINCIA FA ALCUNE PRECISAZIONI

(fonte Brindisitg24.it, 20.8.2007)

In riferimento allo stato della intersezione tra la strada provinciale Sp 51 con la strada provinciale SP 57 “Oria – Manduria”, l’Amministrazione provinciale di Brindisi ritiene doveroso fare alcune precisazioni. La Provincia di Brindisi, nell’ambito di una programmazione di interventi finalizzati alla messa in sicurezza di alcune strade provinciali caratterizzate da intenso traffico veicolare, ha previsto una serie progetti per la realizzazione di rotatorie, ed ha concluso l’iter progettuale di quelle individuate nel 1° Piano nazionale delle risorse stradali e predisposto le progettazioni co-finanziate definitive per la 2° annualità dello stesso Piano. In aggiunta a quanto programmato con riferimento al Piano Nazionale Sicurezza Stradale, l’Amministrazione provinciale ha inteso estendere gli interventi anche ad altri punti critici della rete stradale provinciale, pertanto, nella programmazione triennale 2004/2006, la Provincia di Brindisi ha realizzato con propri fondi n. 3 rotatorie che stimava di notevole urgenza, e fra queste la circonvallazione di Oria alla sua intersezione con la strada per Manduria. La progettazione definitiva ed esecutiva è stata completata nel mese di maggio 2007. Successivamente si è espletata la procedura di gara ad evidenza pubblica che ha designato aggiudicataria dell’intervento la Ditta COST corrente in Faggiano (TA). La stessa ditta è stata convocata per il giorno 29 agosto 2007 per le operazioni finalizzate alla consegna dei lavori. Nelle more della esecuzione dei lavori, al fine di migliorare il livello di sicurezza sono stati eseguiti i seguenti interventi: installazione di pannello di pericolo con lampeggiante alimentato da unità fotovoltaica per presegnalare la presenza dell’incrocio teatro del sinistro; manutenzione ordinaria della segnaletica orizzontale; manutenzione ordinaria della segnaletica verticale. Per quanto concerne l’attività del settore Lavori pubblici di questo Ente si fa presente che per la Viabilità negli ultimi mesi sono stati appaltati lavori per circa 5.000.000,00 di euro così distribuiti: rifacimento della pavimentazione bituminosa di alcune strade provinciali per un importo lavori pari ad € 2.700.000,00; primo stralcio della II° lotto della Circonvallazione di Mesagne ; lavori di manutenzione straordinaria di un tratto della S.P. n° 35 San Vito dei Normanni – Specchiolla, di un tratto della S.P. n° 28 Ostuni – Francavilla F.na; , della S.P. n° 51 Oria – Cellino San Marco; della S.P. n° 50 Francavilla F.na – Villa Castelli; lavori di manutenzione straordinaria mediante la risagoma e il rifacimento del tappetino di usura di un tratto della S.P. n° 74 Mesagne – San Pancrazio; lavori di sistemazione della s.p. n° 90 Savelletri – Torre canne; appalto di lavori di realizzazione di banchine e cunette e segnaletica orizzontale; appalto di lavori di fornitura e posa in opera di segnaletica sperimentale in corrispondenza di punti neri per la circolazione stradale lungo la rete Provinciale; lavori di manutenzione straordinaria e recupero strutturale di alcuni ponti esistenti sulle strade provinciali; lavori di fornitura e posa in opera di segnaletica stradale verticale lungo la strada provinciale n° 53 Francavilla F.na – Sava; lavori di fornitura e istallazione di barriera metallica del tipo guard-. Rail lungo la s.p. n° 34 Carovigno – Santa Sabina in prossimità del cavalcaferrovia; lavori di fornitura e istallazione di barriera metallica del tipo guard-rail lungo i punti critici della rete stradale provinciale; lavori di manutenzione della segnaletica orizzontale lungo le sp. n° 47; 59; 60; 62; 64; 68 e 74; lavori di realizzazione di impianti di pubblica illuminazione in corrispondenza di tratti critici della rete provinciale. Inoltre In riferimento al 1° Piano Nazionale Sicurezza Stradale e ai lavori relativi all’anno 2006 sono già stati appaltati e/o consegnati alle ditte aggiudicatarie gli interventi relativi alle rotatorie: sulla s.p. n° 20 con la s.p. n° 19 “ Ostuni - Rosa Marina; sulla ex s.s. 581 Ceglie – San Michele con la s.p. n° 28 Ostuni – Francavilla;sulla circonvallazione per Oria alla intersezione con la s.p. n° 56 per Francavilla F.na; in corrispondenza della intersezione s.p. n° 32 Carovigno – Serranova con la s.p. n° 35 San Vito – Specchiolla; in corrispondenza della intersezione della ex ss. m° 16 con la s.p. n° 37 ; in corrispondenza della intersezione della SP n° 15 in prossimità del Comune di Cisternino e con la s.p. n° 7 per Torre Canne. Infine, attraverso il Piano nazionale di Sicurezza Stradale si è provveduto alla realizzazione della segnaletica sperimentale in corrispondenza dei tratti critici della rete stradale provinciale; fornitura e posa in opera di barriere di protezione tipo guard rail in corrispondenza dei tratti critici della rete stradale provinciale; lavori di manutenzione straordinaria del piano viabile mediante rifacimento del tappetino di usura lungo alcuni tratti della rete stradale provinciale. Tanto è doveroso al fine di evitare strumentalizzazioni di diversa natura dei fatti di cronaca sul ruolo dell’Ente che risponde con correttezza attraverso la realizzazione delle opere a quelle che sono le reali esigenze della mobilità provinciale.

lunedì 20 agosto 2007

L’immagine della cittadina compromessa da automobilisti incivili. Parcheggio in quarta fila. Il centro diventa una giungla perché nessuno controlla.

(fonte La Gazzetta del Mezzogiorno, 20.8.2007)

Tolleranza? A Mezzanotte va anche bene. L'inciviltà, però, è un altro discorso.
Accade che ad Oria poco fuori Porta Manfredi - in una zona dove è vietata la sosta - qualcuno abbia addirittura parcheggiato in quarta fila. Per non parlare delle tante auto che - nei pressi di piazza Lorch - ogni sera ostacolano il passaggio degli autobus per la rabbia dei tanti operai che, di notte, tornano a casa dopo una dura giornata di lavoro.
Come se non bastasse, automobilisti incivili occupano gli spazi riservati ai disabili. Insomma, intorno alla piazza principale - nel momento in cui «smontano» gli incolpevoli vigili urbani, ossia alle 22 - la zona diventa una vera giungla dove si parcheggia davvero ovunque, in qualche caso anche ad ostacolare l'eventuale passaggio di mezzi di soccorso. Visto che da qualche tempo sono stati assunti a tempo determinato nuovi vigili, non sarebbe male prolungare il servizio di una pattuglia oltre la mezzanotte, dal momento che - purtroppo - i carabinieri passano di rado a quell'ora. Una soluzione potrebbe anche essere il parcheggio a pagamento, ammesso che qualcuno poi controlli. Di certo, occorre trovare una soluzione per evitare che l'immagine di una cittadina che sta crescendo agli occhi dei turisti venga in qualche modo compromessa con parcheggi selvaggi e pericolosi.

Oria, iniziato il conto alla rovescia aspettando l'atteso «Contropalio»

(fonte La Gazzetta del Mezzogiorno, 20.8.2007)

Fervono ad Oria i preparativi in vista della settima edizione di «Contropalio»: il gioco che metterà a confronto i quattro rioni non più nelle durissime prove di stampo medievale prevista in occasione del Tornamento ma in una serie di domande sulla storia, le tradizioni e l'attualità che riguardano Oria e la sua gente.
Contropalio si svolgerà domenica 26 agosto - alle 20 e 30 - in piazza Municipio.
Per la prima volta, il palcoscenico sarà disposto con le «spalle» alla splendida veduta del castello.
In pratica, gli spettatori potranno ammirare sullo sfondo l'imponente maniero federiciano distogliendo così gli occhi dal Municipio il cui aspetto - invece - non ha mai appassionato gli oritani.
Proprio qui, peraltro, 41 anni fa era nato il Torneo dei Rioni e domenica sera il conduttore - Vincenzo Sparviero - ricorderà gli anni in cui il Tornamento si svolgeva proprio nell'attuale piazza Municipio: assai più suggestiva di qualunque altro posto per una simile manifestazione.
I quattro rioni (Castello, Judea, Lama e Santo Basilio) stanno già predisponendo le loro squadre formate da cinque elementi. Si cercano esperti di storia e tradizioni, ma anche «personaggi» allegri che possano riscuotere simpatia tra il pubblico e che saranno chiamati ad esibirsi nei vari giochi. Contropalio, manifestazione che rientra nell'estate oritana, si avale della collaborazione della Pro Loco, di video produzioni Angelo Michele Dell'Aquila, dei tecnici informatici Diego e Flavio Moretto, di Alfacopisteria, di Cosimo Patisso, di Carlo Patisso Allestimenti e di Giulio Caforio.

Oria, nessuna voglia di business dietro l'acquisto del castello. Leggendo una nota e parlando con la famiglia Romanin Caliandro.

(fonte La Gazzetta del Mezzogiorno, 19.8.2007)

«La presenza della famiglia Romanin Caliandro nelle trattative di compravendita del Castello svevo di Oria per 8 milioni di euro, rappresenta un'importante garanzia per la conservazione di quel patrimonio storico che è la fortezza federiciana», così recita una nota stampa diffusa nelle scorse ore sulla vicenda della vendita del maniero svevo di Oria, nota dalla quale si apprende anche che «gli stessi acquirenti sono ben consapevoli che la comunità oritana identifica nel Castello parte delle proprie origini storiche e culturali. Proprio per questo la loro futura presenza in Oria, come proprietari dell'antico monumento, costituisce un notevole contributo per la salvaguardia del Castello, l' ampliamento e la sua fruizione». Anzi - a ben leggere la nota -, è questa la premessa indispensabile che i due coniugi Giuseppe Romanin e Isabella Caliandro hanno sottolineato.
«E d'altra parte - si legge ancora - chi meglio di loro potrebbe coltivare un progetto così ambizioso come quello dell'acquisto dell'immediato restauro e della valorizzazione? Alle spalle - si spiega ancora - i Romanin Caliandro non hanno solo esperienza nel campo dell'accoglienza turistica, con il relais Borgo Ducale, ma hanno una solida attività imprenditoriale nel campo di chiusure tagliafuoco e porte blindate, con l'azienda Fael, leader nazionale nel settore».
E fugando anche altri dubbi dalla nota si apprende: «E poi nel campo della ristorazione, un'altra attività è La Corniche. Il tutto per un fatturato di oltre 10 milioni di euro l'anno, con l'impiego di 200 dipendenti tra attività dirette ed indotte. Da bandire, dunque, la finalità speculativa sul Castello».
«Non c'è necessità - spiega Giuseppe Romanin -. L'acquisto del Castello esula da interessi che non siano quelli di utilizzarlo anche come dimora privata della mia famiglia e mantenere le originali destinazioni».
In più, rispetto a quanto oggi c'è e viene visitato, c'è la volontà di ampliare la parte museale.
«Le testimonianze documentarie - aggiunge l'imprenditore - continueranno ad essere patrimonio storico - culturale e saranno oggetto di una corretta valorizzazione per ampliare il bacino di utenza e rilanciare un bene che già noi percepiamo come prezioso patrimonio di tutta la comunità».
E in questo senso, la stessa famiglia Martini Carissimo, ha considerato i potenziali acquirenti, quelli più idonei a preservare le funzioni culturali. «Nel corso delle trattative per la vendita - ha spiegato il legale della famiglia Carissimo, l'avv. Apollonio - ci hanno contattato grosse società, anche estere offrendo importi superori ai circa 8 milioni di euro. Ma le uniche garanzie in termini di radicamento con il territorio e di conservazione di questa Italia museale, l'hanno fornita solo gli imprenditori Romanin».
I quali come prima azione penseranno al restauro, con un impegno di circa 5 milioni di euro. Intanto Giuseppe Romanin ha preannunciato l'invio di una lettera al sindaco della città, Cosimo Ferretti, con successivo incontro, il tutto per esporre in maniera chiara e senza equivoci l'uso e la destinazione del Castello nel pieno rispetto delle tradizioni culturali.

Il coordinamento dei Comitati MAB chiede le dimissioni dell'assessore provinciale ai Lavori Pubblici

(fonte pugliatv.com, 19.8.2007)

Antonio De Franco per il Coordinamento dei Comitati MAB scrive al presidente della Provincia Michele Errico, di seguito il testo integrale:

Dopo la morte di Maria Saponaro per incidente sull'incrocio in attesa della rotatoria sulla circonvallazione di Oria (intersezione sulla via prov. per Manduria) giorno 14/8 u.s., la società civile che appoggia senza riserve la politica della Provincia, sentendosi- per tale condivisione- moralmente corresponsabile della morte evitabile CHIEDE, per il tramite dei Comitati MAB, un'azione esemplare da parte del nostro Presidente Michele Errico.
Primo- Avviare i lavori previsti delle rotatorie sugli incroci a raso in quanto elimina quasi del tutto l'incidentalità (le rotatorie riducono la mortalità degli incroci a raso del 98%) migliora la viabilità rendendola più scorrevole e aumenta la qualità della vita intesa come sicurezza.
Noi continuiamo a rivendicare- come quando salutammo vittoriosamente l'introduzione della realizzazione delle prime 7 rotatorie- come il miglior programma possibile quello dell'attuale compagine provinciale di cui tali lavori sono il punto qualificante della riappropriazione del territorio da parte dei cittadini come la tutela ambientale e la lotta contro i soprusi della grande industria.
Ma non possiamo accettare che una nuova politica- quale quella che noi affermiamo e pratichiamo- richieda il sacrificio di vite umane da sacrificare sull'altare della burocrazia affinchè i lavori inizino.
All'insegna del nuovo corso noi avvertiamo la responsabilità di aver concorso all'omicidio di Maria Saponaro avvenuto per incidente stradale a causa di una rotatoria i cui lavori stavano per iniziare in eterno ma non venivano fatti.
Secondo- Segno di discontinuità con le vacue quanto pretenziose amministrazioni di centrodestra del passato, ponendo al centro la responsabilità politica: il MAB, pertanto, chiede le dimissioni dell'Assessore Provinciale ai lavori (mancati!) Pubblici Antonio Gennaro.
Se la richiesta di dimissioni non dovesse essere fatta propria dalla Giunta, il giudizio politico di responsabilità dovrà essere esteso sia al Presidente e sia a tutti i componenti della Giunta Provinciale.

Questo quanto si legge nel comunicato stampa del Coordinamento dei Comitati Comunali M.A.B. Nuova cittadinanza, che conclude con l'annuncio di una raccolta firme a sostegno della richiesta di dimissioni dell'assessore provinciale ai Lavori pubblici

«La gente può stare tranquilla. Il futuro del castello e roseo». I proprietari: «I lavori urgenfi di restauro verranno completati»

(fonte Il Quotidiano, 19.8.2007)

«I Martini Carissimo sono entrati a pieno titolo nella storia di Oria come coloro che hanno fatto rinascere il castello di Federico Il. Non lo hanno fatto con l'intento di guadagnare un riconoscimento, ma per semplice amore verso il territorio. Oggi, nonostante il maniero stia per essere venduto, vogliono essere ricordati come coloro che ne hanno curato la seconda rinascita». A parlare è l'avv. Marcello Apolloni, il legale della famiglia Martini Carissimo. I Conti di Castel d'Oria hanno infatti voluto, per tramite del loro portavoce, intervenire nell'ampio dibattito sorto all'indomani della notizia della vendita del castello. Le istituzioni diranno ufficialmente la loro il prossimo 27 agosto, quando si siederanno attorno ad un tavolo Comune di Oria, Provincia di Brindisi, Regione Puglia, Ministero dei Beni Culturali e Sovrintendenza. Allora si saprà con chiarezza se c'è la volontà, e se ci sono anche le risorse economiche, per intervenire nella vendita e far tornare pubblico il castello, che appartiene ai Martini Carissimo dal 1933.
Nel frattempo, gli abitanti di Oria si sono scoperti più attaccati che mai al monumento simbolo della città. Tutti guardano con sospetto la possibile vendita che viene considerata una sorta di scippo all'identità comune. «La gente appare spaventata per il futuro del castello- dice l'avv. Apolloni- invece c'è da stare assolutamente tranquilli. I rapporti fra la famiglia Martini Carissimo e la città continueranno a rimanere solidi ed il castello, grazie alla vendita, sarà rilanciato». II legale spiega le ragioni per cui i Conti hanno deciso di disfarsi della fortezza : «II castello è un grande malato. Necessita di interventi urgenti di manutenzione e di restauro: gli impianti, la Torre del Salto, la Torre Quadrata, ecc. Insomma, una spesa stimata di 5 milioni di curo, cui i Conti non possono fare fronte. Per salvarlo è quindi necessario che passi di proprietà. Ci teniamo però a sottolineare che non si tratta di un' operazione speculativa. I Martini Carissimo hanno scelto con cura il possibile acquirente, non badando solo alla somma offerta, ma soprattutto a quello che sarebbe stato il destino del castello. I Romanin Caliandro, i compratori, sono quelli che ci hanno dato maggiori garanzie: sono una famiglia di imprenditori locali, imparentati con l'ex vescovo di Oria, mons. Caliandro».
Apolloni ha da dire qualcosa anche sul futuro del castello: «Non si farà né un ristorante, né una beauty farm, né niente che possa svilire il valore della costruzione. Probabilmente diverrà un centro congressi ed è previsto, non solo il mantenimento degli attuali livelli di occupati nella cura della struttura, ma anche diversi nuovi posti di lavoro. Inoltre, al di là degli accordi economici, ci sarà anche una collaborazione culturale con i compratori. La contessa Lavinia sarà infatti presidentessa della Fondazione "Martini Carissimo"; quest'ultima si occuperà di valorizzare il castello ed il territorio, allestendo e curando un museo in una sala del maniero e mettendo a disposizione della città i preziosi archivi di famiglia in cui sono custodite opere d'arte di immenso valore e molti documenti inediti che riguardano Oria ed il territorio».

«Troppe tragedie sulle strade: cercansi rondò»

I Mab alla Provincia Dopo la morte della 20enne all'incrocio a raso sulla provinciale per Manduria

(fonte Il Quotidiano, 19.8.2007)

Dopo il tragico incidente stradale all'incrocio della circonvallazione di Oria con la provinciale per Manduria costato la vita alla vigilia di Ferragosto, proprio nel giorno del suo 20° compleanno, alla povera Maria Fontana Saponaro, il coordinamento dei Comitati Mab chiede alla Provincia una decisa inversione di tendenza nella politica programmatoria degli interventi su tutta la rete stradale provinciale.
«In attesa della rotataria, e delle rotatorie, morti e feriti: se ci fosse stato un rondò al posto di quell'in
crocio a raso sulla provinciale per Manduria, anche questo gravissimo incidente non ci sarebbe stato, e la ragazza non sarebbe morta», dice il Mab. Che sollecita così l'Amministrazione provinciale nella persona del presidente Michele Errico e dell'assessore alla Viabilità Antonio Gennaro ad avviare un piano straordinario urgente per la realizzazione di tutta una serie di rotatorie ai principali e più pericolosi incroci a raso su tutta la rete stradale provinciale di competenza della Provincia.
«Le rotatorie - sottolinea il Mab
- eliminano quasi del tutto 1'incidentalità, riducendo del 98 per cento i casi di mortalità agli incroci, oltre a migliorare la viabilità rendendola più scorrevole, e quindi ad aumentare la qualità della vita intesa come sicurezza».
II Mab ricorda di «aver a suo tempo salutato con grande soddisfazione l'introduzione della realizzazione delle prime 7 rotatorie «come il miglior programma possibile da parte dell'attuale governo della Provincia, e punto qualificante per la riappropriazione del territorio e della sicurezza da parte dei cittadini
come la tutela ambientale e la lotta contro i soprusi della grande industria». Ma ora proclama che «è inaccettabile che questa nuova politica richieda nel frattempo tante vite umane da sacrificare sull'altare della burocrazia e di lavori che non iniziano mai». Con ciò rilevando che «vanno accertate le responsabilità per cui proprio i lavori per la realizzazione di una rotatoria all'incrocio ove è morta la 20enne di Francavilla sono da tempo appesi e non vengono mai avviati». II coordinamento dei Mab preannuncia anche una raccolta di firme.

E intanto la fondazione continua a divulgare la storia del maniero.

I nuovi proprietari. Come prima azione pensano al restauro, con un impegno di circa 5milioni di euro: si fuga ogni dubbio così su uso e destinazione del monumento federiciano.

(fonte La Gazzetta del Mezzogiorno, 19.8.2007)

La cultura diventa comunicazione: per far leggere la storia, per divulgare colori e documenti di tempi assai lontani, per far ammirare oggetti rari e preziosi.
Al centro di questo progetto che valorizza e diffonde le risorse storiche e culturali, la Fondazione Martini Carissimo, nata per volontà di Lavinia Martini Carissimo, che ne diventa presidente, con la collaborazione del tributarista Giuseppe Tinelli e dell'avv. Marcello Apollonio, entrambi componenti il Consiglio di Amministrazione. La presidente, figlia del Conte Gennaro Martini Carissimo e di Maria Teresa Antici, una delle eredi del Castello svevo di Oria, ha sempre avuto la passione per l'imprenditoria della cultura e da tempo ha anticipato, già nel suo ambiente lombardo dove vive e lavora e poi in Oria, quel processo di culture, di identità, di storia e di intrecci tra famiglie nobili che hanno vissuto e abitato il Castello federiciano.
Benchè il Castello 'a breve passerà ad altri proprietari, Lavinia Martini Carissimo vuol continuare a far «rivivere» quelle tracce di storia che sono appartenuti alla sua famiglia d'origine.
Ha voluto raccordare la cultura del territorio con la storia privata, lavorando per 5, lunghi anni, su un progetto che potrebbe concretizzarsi in una mostra se il Comune di Oria se ne farà carico ed esporla - perché no? - nel primo Palazzo di proprietà della famiglia, il «Martini».
Una mostra che, grazie alla collaborazione delle dottorande pugliesi Rosanna Peciccia e Valentina Marangi, coordina il passato e racconta della famiglia Martini Carissimo, delle corrispondenze con il re Umberto I e Ferdinando di Savoia, del progetto di restauro; migliaia di testimonianze e cimeli arricchiti da un patrimonio fotografico inedito. Immagini che parlano di un paese ancora povero mettono in luce originali emergenze architettoniche come il meraviglioso Convento dei Celestini completamente diverso da oggi.
Memorie storiche queste, che rivivono nel presente attraverso la Fondazione, forse la terza tra quelle private in Puglia, con la quale «divulgare, esibire - ha dichiarato la presidente M. Carissimo - documenti, cimeli, libri ed esprimere il percorso che la Famiglia ha compiuto con la comunità della quale ne faceva e fa parte. Un percorso compiuto nel tempo attraverso le trasformazioni della società». Un'operazione culturale questa, per capire e progredire «perché - conclude la presidente - le preziose testimonianze sono elemento fondamentale per lo sviluppo di una società intergrata ed avanzata».

Galiano, una famiglia... d'altri tempi.

Tanti, fra parenti ed affini, si incontrano di consueto a Oria per rinsaldare un vincolo che li accomuna da secoli. Attivato anche un sito ínternet dove sono raccolte tante notizie ed informazioni storiche.

(fonte La Gazzetta del Mezzogiorno, 18.8.2007)

«Parenti serpenti», titolava un film di qualche anno addietro, parafrasando un detto secondo il quale non è mai bene fidarsi troppo dei legami familiari, neppure di quelli più stretti.
Evidentemente, però, non la pensano affatto così gli innumerevoli appartenenti alla famiglia Galiano (conosciuta anche con il soprannome di «Pitocco») di Oria che, anche quest'anno, si incontreranno e raduneranno come di consueto in «patria» (provenienti da tante zone della penisola) per raccontarsi e misurarsi con i valori della cultura contadina di una volta, della «terra» e con quelli della civiltà tecnologica, ma soprattutto per dare valore e lustro alle proprie radici e rinsaldare un vincolo che li unisce ed accomuna da secoli.
La peculiarità di quest'incontro - che lo rende «diverso» da qualunque altro, quanto meno per la sua singolarità- è che a ritrovarsi (a distanza di decenni dal primo raduno) saranno ben... sessantaquattro famiglie, tante quante rientrano nell'esteso albero genealogico che i Galiano si sono presi la briga di ricostruire, andando a ritroso nel tempo sino al capostipite - tale Tonio da Massafra - vissuto nel lontano 1600.
Puntuale più che mai, l'«esercito» di fratelli, cugini, zii e nipoti si ritroveranno faccia a faccia il prossimo 26 agosto, questa volta in una campagna (appartenente ovviamente ad alcuni membri della famiglia) dislocata in contrada San Lorenzo in quel di Oria, rinnovando nell'occasione lo stesso slogan che la famiglia coniò per celebrare il primo raduno, ovvero I Galiano si incontrano e di raccontano. Rispetto a quel primo emozionante appuntamento, molte cose sono cambiate, soprattutto dal punto di vista della tecnologia comunicativa ed è anche per questo che i membri più rappresentativi della famiglia (o, per lo meno, i più attivi ed intraprendenti, come Angelo, avvalsosi della collaborazione dei cognati Franco Farina e Francesco Candita) hanno creato un sito (già operativo) che verrà ufficializzato durante il prossimo raduno e che reca come indirizzo www. famigliagaliano. it. Nel sito, si possono già leggere tante informazioni, comprese alcune schede di approfondimentosu avi capostipiti, note di cronaca e avvenimenti, aneddoti e pagine di storia relative alla famiglia e raccolte nel corso dei secoli: «Tante informazioni - dice l'ideatore - andavano in qualche modo incasellate come in un grande puzzle e rese note ai parenti con modalità nuove, inimmaginabili sino a poco tempo fa, ovvero con un sito che di sicuro stimolerà la curiosità delle nuove generazioni e, nel tempo, permetterà a tutti, dai nipotini ai nonni, di dialogare fra loro».
Nel frattempo, anche per ravvivare e dare un senso tangibile all'incontro della prossima settimana, ciascuna delle sessantaquattro famiglie ha preso possesso di un prezioso dvd che documenta le fasi salienti del primo raduno organizzato dai professori Angelo e Enzo.
I Galiano, insomma, dopo aver scavato a fondo e riscoperto le proprie radici (grazie ad un lavoro meticoloso e difficile, suffragato da ricerche fotografiche e genealogiche e da testimonianze orali e scritte), ora potranno nuovamente «parlarsi» e non solo durante i consueti raduni, ma anche per tutto l'anno, mediante l'uso del computer.
E, viste le «proporzioni» del nucleo familiare, di cose e di esperienze da dirsi e da raccontarsi certamente... ne avranno in gran numero.

San Pio e il teatro.lnizia questa sera alle 21 nel piazzale dell'istituto antoniano. Rassegna in vernacolo intitolata al frate di Pietrelcina.

(fonte La Gazzetta del Mezzogiorno, 18.8.2007)

L’hanno dedicata a San Pio di Pietrelcina: un Santo al quale tutti si sentono profondamente legati.
Nel nome del frate con le stimmate, inizia questa sera ad Oria - sul piazzale dell'istituto antoniano - la quarta rassegna teatrale in vernacolo promossa dall'associazione culturale «Cedro» (una onuls che fa capo ai Padri Rogazionisti) e dal rione Santo Basilio.
«La nostra rassegna - afferma l'ideatore Franco Mazza - è tesa a valorizzare il vernacolo attraverso il teatro popolare. Inoltre, cerchiamo di portare la gente a teatro mostrando quanto di meglio le compagnie locali possono offrire per divertirci ma spesso anche riflettere su alcune situazioni particolari che emergono dalla commedie rappresentate».
Questa sera - inizio alle 21 - sarà di scena la compagnia «Ce Tiempi» di Manduria, uno dei gruppi filodrammatici più «anziani» della Puglia. Rappresenteranno «L'Afroni».
Domani sera, invece, sempre nel piazzale dell'istituto antoniano sarà rappresentata l'esilarante commedia «Come hai potuto fare ciò» curata dalla compagnia «Cicci ti Santa» di Carosino.
Lunedì 20 agosto, sarà la compagnia «Teatro e Vita» di Torre Santa Susanna ad animare la rassegna. Il gruppo (che ad Oria si è già esibito in altre occasioni) rappresenterà «Ma tu uarda la cumbinazioni», per la regia dell'esperto Gino Cesaria.
Il 21 agosto, sarà la compagnia «San Michele in scena» di San Michele Salentino rappresenterà «La famiglia difettosa».
La rassegna si chiude il 22 agosto con un gruppo di Oria guidato dal regista e autore Pierino Monaco. La compagnia «Sartaminzippi» rappresenterà la commedia «... E la sera pani e cipodda».
«Vogliamo cogliere l'occasione per ringraziare i nostri sponsor e tutte le persone che ci hanno aiutato ad organizzare, la rassegna teatrale - afferma Franco Mazza -. Ci auguriamo di dare vita ad una serie di spettacoli che possa aiutare gli oritani e i forestieri a trascorrere in allegria queste serate d'estate».
Oria, che vanta una grande tradizione di teatro, da diversi anni ha perso quella che era diventata la più grande rassegna pugliese di spetacoli: «Teatrestate».
Ora, grazie alla rassegna «San Pio», la tradizione in qualche modo ritorna per cercare di far tornare Oria al centro delle attenzioni nel setore della prosa, questa volta con particolare riferimento al vernacolo.
«Diciamo che abbiamo questa specializzazione rispetto ad altre rassegne - conclude sempre Mazza -. Il teatro in vernacolo ha molti appassionati. Non a a caso quasi in ogni paese esiste una filodrammatica che spesso rappresenta opere di autori locali o traduce quelle di Eduardo o altri scrittori della tradizione partenopea. Di certo, è un modo per fare cultura e per evitare che il dialetto venga del tutto dimenticato».

Pronta rivincita in occasione di «Contropalio». Domenica 26 agosto

(fonte La Gazzetta del Mezzogiorno, 18.8.2007)

Intanto, già domenica 26 agosto, i rione avranno la possibilità di una rivincita sfidandosi in «Contropalio, giochi all'ombra del Castello».
Si tratta di una manifestazione, giunta alla settima edizione, durante la quale i rioni si confronteranno su aspetti che riguardano la storia, l'attualità e i personaggi della città di Oria. Una sfida a quiz ed altre prove che coinvolge anche il pubblico.
«Contropalio», condotto e ideato da Vincenzo Sparviero, prevede anche momenti dedicati alla musica con Elisa Schiavone. Tanti premi, oltre che per i rioni, anche per il pubblico che parteciperà ai giochi.
L'appuntamento è per domenica 26 agosto in piazza Municipio, lì dove 41 anni fa nacque il Torneo dei Rioni.
La manifestazione, che rientra nell'ambito dell'estate oritana, si avvale della collaborazione della Pro Loco e di Video Produzioni dell'Acquila. Scene di Giulio Caforio, Cosimo Patisso e Carlo Patisso Allestimenti. Tecnici informatici Diego e Flavio Moretto.

Il palio dedicato ad Andrea un ragazzo sfortunato. Atleti della Judea rcordano un loro caro amico.

(fonte La Gazzetta del Mezzogiorno, 18.8.2007)

Hanno voluto dedicare il Palio ad un loro amico che non c'è più. Un ragazzo che spesso di allenava con loro e che - come loro - amava il rione e il Torneo dei Rioni.
Quando i bianco-celesti del rione Judea, domenica sera, hanno ricevuto da Federico II - alias Sergio Muniz - l'ambito palio, il pensiero di tutti è andato ad Andrea D'Alessano: il ragazzo di 19 anni morto dopo una settimana di agonia in ospedale, dov'era finito per un martello che gli era piombato in testa mentre lavorava, all'Ilva.
«Speravamo di vincere proprio per dedicare alla memoria di questo ragazzo che è stato sempre con noi la vittoria del palio - afferma il capitano, Giovanni Lomartire -. Il ricordo di Andrea resterà per sempre vino in noi».
Per il secondo anno consecutivo, dunque, i ragazzi della Judea hanno vinto il palio di Oria giungendo a quota 10 nell'albo d'oro della rievocazione storica.
Gli atleti scesi nel «campo dello Torneamento» sono stati Attilio Mingolla (ponte), Alfonso De Simone (pertica), Andrea D'Ippolito e Gianluca Lamendola (ariete), Andrea Ferretti (forziere) e Simone Mingolla (botte).
Ma gran parte del merito va anche a tutti gli altri atleti del rione che si sono allenati con grande impegno ed hanno sostenuto gli amici in gara dall'inizio alla fine: Gianluigi Calò, Cosimo Italiano, Teobaldo Grassi, Carlo De Nuzzo, Vincenzo De Nuzzo, Paolo Caforio, Emanuele Carone, Andrea Grassi, Cosimo Erario, Marco Carbone, Francesco Palumbo, Cosimo Barletta, Cosimo Patisso, Barsanofio Ferretti, Angelo Di Coste, Giuseppe Grassi, Alessandro Delli santi, Giuseppe D'Ippolito, Vincenzo Calò, Antonio Calò, Marco Erario, Francesco Pastore, Michele «Pino» Barletta (preparatore) ed Emanuele Conte (medico sociale).
«Davvero una squadra che si è comportata bene - spiega il capitano Loma.rtire -.Al di là del risultato raggiunto, i ragazzi hanno dimostrato grande impegno da un paio di mesi a questa parte, quando hanno cominciato ad allenarsi in vista del palio».
Il secondo posto è andato ai giallo-verdi del rione Lama che hanno dato filo da torcere alla Judea fino alla quarta prova: quella dell'ariete.
A quel punto, già prima dell'ultima prova, i bianco-celesti si sono confermati campioni. Terzi - a pari merito - i rosso-blu del Castello e i giallo-neri del San Basilio.
La quarantunesima edizione del Torneo dei Rioni è stata seguita da quasi cinquemila persone nel campo del Tornamento. Inoltre, molto seguita è stata anche la diretta sul sito ufficiale wwwtorneodeirioni.it curato dai fratelli Diego e Flavio Moretto.
Inoltre, Video produzioni Dell'Aquila ha ripreso l'intera manifestazione per realizzare un documentario sulla rievocazione storica.
«Possiamo dire con soddisfazione - afferma il presidente della Pro Loco, Emilio Pinto - che abbiamo dato vita ad una edizione straordinaria sotto ogni punto di vista. Colgo l'occasione per ringraziare tutti i colaboratori della Pro Loco, da chi ha curato il lato artistico a chi è stato dietro le quinte facendo in modo che tutto andasse per il meglio».
Calato il sipario sul Medioevo, ad Oria si pensa già alla prossima edizione.

«Vergogna». E lo striscione accusa l’incrocio maledetto. Iacovazzi: «Avevamo già fatto appelli per la messa in sicurezza»

(fonte Il Quotidiano, 18.8.2007)

"Quante vittime ancora ...vergogna!": sono le parole scritte su un lenzuolo bianco appeso a ridosso di quello che si candida a diventare l'incrocio della morte di Oria. Si tratta del crocevia che smista il traffico verso Manduria, Cellino San Marco, Francavilla e la stessa Oria.
Questo luogo, proprio alla vigilia di ferragosto è stato teatro di un altro grave incidente stradale, in cui ha perso la vita una ragazza di Fancavilla, Maria Fontana Saponaro di 20 anni, mentre il giovane oritano che era con lei, il 23enne Federico Micelli, è rimasto gravemente ferito ed è attualmente ricoverato presso l'Ospedale "Perrino" di Brindisi; fortunatamente non è in pericolo di vita.
Gli autori del misterioso, quanto eloquente, striscione hanno scelto di rimanere anonimi. II messaggio è stato però raccolto e sposato da alcuni esponenti politici locali.
Cosimo Iacovazzi, ex amministratore e attualmente presidente della sezione cittadina della Democrazia cristiana, ha inviato una lettera aperta al sindaco di Oria in cui condivide la tesi dello striscione e ribatte sull'urgenza di disciplinare alcuni incroci pericolosi della città. «Lo avevamo preconizzato, scritto in tutte le lingue, gridato ai quattro venti: intervenite senza perdere tempo a disciplinare il traffico in tutti i modi e con tutti i mezzi all'incrocio maledetto - scrive Iacovazziprima che sia troppo tardi, prima che sull'altare di quell' incrocio sia immolata la vittima sacrificale. L'appello, purtroppo, è rimasto lettera morta fino a quando non abbiamo avuto la vittima. Poi il solito rituale da parte dei responsabili delle Istituzioni - continua la missiva - lacrime di coccodrillo, telegrammi di condoglianze, retorica di circostanza. Intanto, una giovane vita si è spenta!».
Dopo aver menzionato la presenza dello striscione, l'esponente della Democrazia cristiana ricorda un altro punto sensibile del traffico cittadino e non risparmia qualche stoccatina all'amministrazione «Si coglie l'occasione per reiterare al sindaco di Oria, in tutt'altre faccende affaccendato, preoccupato di difendere ad oltranza la sua poltrona che vacilla, la segnalazione di un altro incrocio pericoloso: quello di piazza Lorch, dove convergono, in maniera disordinata, i mezzi provenienti da piazza Manfredi, via Dragonetti Bonifacio e via Manduria, creando una preoccupante congestione con grave pericolo dei pedoni. Per migliorare la situazione, abbiamo proposto l'installazione di uno spartitraffico, ma invano».
In chiusura Iacovazzi non si risparmia di entrare nella polemica politica: «Signor sindaco, attendiamo il tragico evento dell'agnello sacrificale sull'altare della irresponsabilità e dell'indifferenza. A proposito, auguri per lo scampato pericolo amministrativo!».

sabato 18 agosto 2007

Nc’era ’na vota nu ciucciu senza cota… Vota e vota cce ti lu contu n’atra vota?”

(Su segnalazione di un lettore Francavillese , 18.8.2007)

intervento dell'associazione "Aspettare stanca"


E così, come il cane che si morde la coda ed una filastrocca che si ripete all’infinito, il cittadino francavillese continua ad avvitarsi intorno alla mala gestio di una città moribonda, ad opera di una classe politica impertinente e faccia tosta oltre che incompetente e ….
Come si può chiedere a questa città il pagamento anticipato ed abbondantemente rincarato della tassa sui rifiuti?
Come si può non dare spiegazioni su come si siano impiegate le risorse rivenienti dalla gestione della discarica e, contemporaneamente chiedere fiducia sulla gestione di ulteriori somme?
Come si può accusare una intera città di essere colpevole della saturazione anticipata della discarica per non aver fatto la raccolta differenziata, quando non si riesce a dare una risposta, sia pure approssimativa, su come i materiali vengano smaltiti… E, comunque, non si fa raccolta differenziata distribuendo saltuariamente ed a macchia di leopardo semplici buste gialle e bianche, rispettivamente per la plastica e per la carta; e l’umido? E il vetro? E l’alluminio? E tutto il resto?
Non si tacita la coscienza di un amministratore pubblico con poche e spesso inagibili isole ecologiche.
Né questo può essere sufficiente per rovesciare sui cittadini le responsabilità.
Si è letto di frequente in questi giorni che dure sanzioni saranno applicate ai cittadini che si macchieranno di non ottemperare alle poche e poco chiare regole della raccolta differenziata.
Consideriamo questa decisione tardiva e sleale!
Anziché alle minacce pensiamo ai fatti!
Ed i fatti sono questi:
la discarica di Autigno doveva essere pronta e non lo è
sono state fatte domande precise agli organismi competenti (Presidenti di Regione e Provincia, al Sindaco di Francavilla, alla Francavilla Ambiente e al presidente dell’Ato/2) e sono rimaste puntualmente inevase.
È stato un comitato di cittadini a prendere queste iniziative ed è stato snobbato, salvo poi battere cassa: oltre il danno la beffa.

Apprendiamo con sincera soddisfazione che almeno il Presidente dell’Ato BR/2 è d’accordo con la città, e così, non potendo dare risposte, si unisce al coro delle domande: si legge infatti su un giornale locale che il signor Ferretti chiede spiegazioni agli organismi competenti, proprio come ha fatto un mese e mezzo fa il comitato dei cittadini.
Inoltre, il signor Ferretti, presidente dell’ATO BR/2, si “lava le mani” da ogni responsabilità etc..etc.
Una domanda sorge spontanea: il Presidente dell’Ato 2 si è dimesso, oppure resta al suo posto di presidente ma non si assume le responsabilità … Non è chiaro!

Un’ultima considerazione: la città ed i cittadini di Francavilla non sono né intolleranti, né ostili.
Questo lo diciamo per buona pace del signor Ferretti che ha fatto dichiarazioni in questo senso.
Forse ciò che sorprende è che la città da troppo tempo rassegnata non voglia più soccombere! Forse, per citare il presidente Errico, la piramide si è rovesciata.
Bisognerà farci i conti.

I giovani e la musica sul problema dell'abuso di alcool

(COMUNICATO STAMPA ASSESSORATO ALLA CULTURA E ALLE POLITICHE SOCIALI
AMM.NE COMUNALE DI ORIA, 18.8.2007)

L’ascolto dei giovani e delle loro esigenze continua con I GIOVANI E LA MUSICA, penultimo appuntamento del cartellone promosso dell’assessorato alla cultura AGOSTO IL MAGNIFICO.
Una serata di grande e bella musica nel cuore del luogo aggregazione giovanile oritana: piazza Manfredi.

Domenica 19, con inizio alle ore 21.30, tra giovani band (due locali ed una brindisina) si alterneranno sul palco. Questi i nomi dei gruppi musicali: PERICOLO GENERICO, in attività dal 2002. Il gruppo, inizialmente nato presso la parrocchia di San Francesco di Paola, è tra le maggiori band del territorio brindisino; la voce è di Stefano Carbone, lo stile che contraddistingue i Pericolo Generico è il GLAM HARD ROCK.
Altro gruppo locale gli SCREAMERS, nati pochi mesi addietro grazie alla grinta di vari giovani musicisti. Il frontman degli Screamers è Francesco Vitto giovane voce Hard Rock e Heavy Metal. La band ospite è DNA 71 di Brindisi, un gruppo molto apprezzato nel campo del punk. I giovani artisti ringraziano per la realizzazione della serata, oltre all’assessorato alla Cultura, gli sponsor locali che hanno sostenuto parte dell’iniziativa: Talè, Caffè Manfredi, Bar Kenia, Bombardino Strumenti Musicali, la ditta Pino Proto. “Una serata all’insegna della musica e soprattutto dei giovani – afferma l’assessore PUCCI SCHIFONE – sono contento che i giovani abbiamo, tra poesia e musica, aperto un canale preferenziale con l’assessorato alla Cultura ed alle Politiche Sociali del nostro comune.
Da tempo sognavo una simile integrazione, credo nei giovani e nel loro mondo, nei loro ideali, nelle loro attività, troveranno sempre in me un ottimo compagno di viaggio”. La serata sarà dedicata a tutti i giovani morti a causa dell’abuso dell’alcool. “Sarà un’occasione utile – continua l’assessore SCHIFONE – per sensibilizzare tutti i giovani su un problema difficile com’è quello dell’abuso di sostanze alcoliche, credo sia l’occasione giusta ed il luogo adatto per sensibilizzare i giovani che saranno presenti durante il concerto.
L’amministrazione comunale, nella fattispecie l’assessorato alle politiche sociali, dedicherà il prossimo anno alla sensibilizzazione su questo problema e sui problemi giovanili emersi durante i comizi durante le elezioni del Consiglio Ragazzi a Giocoria, l’ho promesso ai bambini e, com’è mio costume, manterrò questa promessa”. Appuntamento dunque a Domenica 19 in Piazza Manfredi per una serata di musica e informazione sociale.


Incrocio funesto: ancora proteste. «L'assessore Gennaro:«Profondo cordoglio per la famiglia». Migliorano intanto le condizioni del ragazzo.

Vicino al luogo dell'incidente dove ha perso la vita Maria Saponaro un manifesto di sdegno:«Quanti altri morti ancora? Vergogna»

(fonte Senzacolonne, 17.8.2007)

"Quanti altri morti ancora? Vergogna". Recita così, duro e crudo, il manifesto che da martedì pomeriggio campeggia nei pressi dell'incrocio tra via Manduria e la circonvallazione cittadina dove, lunedì notte, si è consumato l'ennesimo, terribile incidente. Uno scontro violento tra due auto, che ha strappato alla vita la giovane Maria Saponaro di Francavilla Fontana, 20 anni, compiuti quello stesso maledetto giorno, e mandato in ospedale il suo fidanzato, il 24enne Federico Micelli di Oria, ora fuori pericolo. Difficile sapere chi abbia posto quel manifesto. Certo è che interpreta senza timore di smentita, il pensiero comune di chi già da tempo si allarmava per quell'incrocio, denunciandone la pericolosità. In tanti temevano quello che poi è effettivamente accaduto. Anche se il destino, cinico più che mai, si è accanito su quella giovane vita con inaudita crudeltà. A giorni quell'incrocio sarà infatti smantellato e sostituito con un più sicuro rondò. E questo fa apparire la tragica morte di Maria, ancora più assurda e inaccettabile.
Prima del sinistro di lunedì notte, tanti altri, troppi, si erano verificati in quello stesso punto. Ma per fortuna mai nessuno di questi, almeno ultimamente, ha avuto il più tragico degli epiloghi. Il tributo di sangue quel maledetto incrocio l'ha ottenuto ora che ha i giorni, le ore contate. Quasi un colpo di coda, prima di uscire di scena. Stando a quanto appreso da ambienti vicini all'amministrazione provinciale i lavori per lo smantellamento dell'incrocio avranno inizio subito dopo il prossimo venti agosto. Al suo posto sorgerà un rondò. Costerà 250mila euro: interamente reperiti con mutuo. Anche la gara d'appalto si è conclusa e i lavori già consegnati. I cantieri apriranno a breve. Questione di ore. Ecco perché, quella morte a differenza di altre, è così difficile da accettare. Perché si sarebbe potuta evitare. Ne sa qualcosa lo stesso assessore provinciale alle opere pubbliche Antonio Gennaro, che di quel tratto di strada è responsabile, e che per primo si è adoperato per la risoluzione del problema. Sono infatti mesi che le procedure per la messa in sicurezza del tratto hanno avuto inizio. Da quando cioè una serie di incidenti hanno abbattuto il sistema semaforico ivi presente, fino a rendere l'incrocio una sorta di sfascia carrozze: teatro di una serie impressionante di incidenti. Da lì l'allarme lanciato da cittadini e forze politiche, subito accolto dall'amministrazione provinciale, che si è adoperata per la ricerca della migliore soluzione e dei fondi necessari per attuarla. Da lì il via a tutto l'iter tecnico e burocratico che, in quanto tale, non può comunque concludersi che in qualche mese. Un arco di tempo durante il quale l'amministrazione provinciale ha tentato di tamponare il fattore pericolosità con indicatori luminosi. Certo si sarebbe potuto ricreare per intero il sistema semaforico, ma il costo si sarebbe aggirato attorno ai 30mila euro. E spendere così tanto per una struttura da abbattere nuovamente nel giro di poche settimane, è stata considerata dall'amministrazione provinciale una scelta decisamente inopportuna. Da qui la decisione di aspettare l'apertura dei cantieri prevista per questo mese. Tutto dovrebbe avere inizio dopo il prossimo venti agosto, ma per qualcuno è gia troppo tardi. L'assessore provinciale Antonio Gennaro intanto, interpellato sulla spaventosa tragedia, ha Oreféìito non rilasciare troppe dichiarazioni: "Posso solo esprimere il mio più profondo cordoglio per quanto accaduto - ha dichiarato -, ma per rispetto nei confronti della famiglia di Maria Saponaro non mi sento di addentrarmi troppo nella questione tecnica. A loro non interesserebbe affatto, e li capisco. Spero solo che dai fatti ormai prossimi si capisca l'impegno profuso dall'amministrazione provinciale per evitare che avvenisse quello che poi purtroppo si è verificato. Abbiamo fatto tutto il possibile, anche se non è bastato".

Aperta ad Oria la seconda biennale d’arte. 13 agosto – 9 settembre.

C’era una volta un tale che convocò in una calda notte d’agosto un intero villaggio perché aveva deciso di fare a tutti un regalo. Quando tutti si radunarono intorno alla piazza prese un secchio e disse ai suoi amici che donava alla città il mare e la luna. Nel secchio c’erano acqua marina e sabbia e la luna vi si specchiava placidamente. Grande fu lo scandalo nel villaggio ed il tale fu accusato di essere un pazzo.
Quella che ai più era sembrata un’utopia oggi si realizza per la seconda volta ad Oria dove l’associazione Mare Nostrum regala non solo il mare e la luna, ma il mondo intero.
L’unico mezzo che consente tutto ciò è l’arte.
È partito puntuale il secondo appuntamento con la biennale d’arte Città di Oria che ha aperto i battenti lunedì 13 agosto. Il tutto si svolge in un contesto che ha del magico.
La biennale ha infatti luogo in uno dei palazzi più importanti della città, il Rifugio Maria Immacolata, che trova la sua giusta collocazione al centro della città, quasi a segnare il passaggio dal moderno all’antico in un continuo altalenarsi di espressioni vecchie che racchiudono l’uomo moderno.
Gli artefici principali di questa iniziativa sono due: Andrea Contaldi, presidente della biennale, ed il maestro E.G. Solferino, preziosissimo direttore artistico della manifestazione.
Si è dato vita all’ennesima manifestazione di assoluto livello al cui interno si racchiudono intere pagine di storia dell’arte.
Accardi, Angeli, Borghese, Bueno, Christo, De Chirico, Del Pezzo, Dorazio, Festa, Fiume, Fontana, Guidi, Maccari, Metastasio, Pascali, Rotella, Vedova e Warhol sono solo alcuni dei nomi degli artisti “immortali” presenti in questa seconda Biennale.
Accanto a loro si collocano gli emergenti che cominciano ad esporsi ora sul palcoscenico dell’arte contemporanea: Contaldi, Di Summa, Garofoli, Maiani, Lippolis, Proto, Sorino, Sportillo, Viapiana.
Si continua poi con alcuni artisti che si sono già affermati su palcoscenici internazionali come: Vittorio De Marchi che oltre ai suoi dipinti ha presentato tre abiti capolavoro di alta moda da lui realizzati con le tele originali dei suoi quadri.
A suggello si terrà, infine, una personale del maestro Solferino.
Non mancherà lo spazio per i giovani che esporranno in una sezione interamente a loro dedicata.
Tutto questo è stato senza dubbio possibile grazie alla impagabile collaborazione fornita dal comune di Oria che si è dimostrato sensibile alle tematiche artistico-culturali.
Il prossimo appuntamento è per sabato 18 agosto alle 21.00 per l’inaugurazione della personale di Massimo de Gironimo e di Sisino Lippolis. Durante l’inaugurazione ci sarà una performance artistica di vari maestri che si esibiranno nella creazione di un opera collettiva accompagnati da dell’ottima musica.

venerdì 17 agosto 2007

LA MAGGIORANZA PERDE PEZZI, FUORI FULLONE.L'annuncio nell'ultimo Consiglio comunale. Alla base della scelta vi sarebbero incompatibilità col partito.

(fonte Senza colonne, 17.8.2007)

Ancora acque agitate all'interno della maggioranza di centrodestra del sindaco Cosimo Ferretti, che così come previsto, perde anche l'appoggio organico del consigliere Antonio Fullone, che ha abbandonato il gruppo dell'Udc nelle cui liste era stato eletto, dichiarandosi indipendente. L'annuncio è arrivato lo scorso martedì mattina in occasione del consiglio comunale convocato d'urgenza per discutere la compravendita del castello Svevo. Non ancora ufficializzate le motivazioni, anche se già da tempo, per vari motivi per lo più legati a incompatibilità tra vedute politiche, consigliere e partito erano in chiara rotta di collisione. E infatti la mossa adottata dall'ormai ex Udc non giunge a sorpresa, né al contempo dovrebbe mettere in apprensione più di tanto l'amministrazione comunale dal momento che lo stesso Fullone ha garantito che continuerà ad orbitare attorno alla sfera d'influenza della maggioranza, sottolineando però che il suo comportamento in assise sarà soggetto solo ed esclusivamente a valutazioni personali, dipendenti dal contenuto di ogni singolo atto. Non voterà più insomma in base alle solite direttive di partito, anche perché al momento e privo di domicilio politico, ma a quelle della sua coscienza.
Si aggiunge così, nel già tempestoso mare del centrodestra, una nuova mina vagante, pronta a far danni al minimo cambio di rotta. Prima di lui già altri hanno seguito lo stesso esempio, dichiarandosi indipendenti o comunque non più strutturali alla maggioranza, riducendo la stessa, da 15 a 11 consiglieri. Tra i primi a dare forfait il consigliere di Impegno sociale Mauro Marinò. Quindi è stata la volta del capogruppo di Forza Italia, al quale avrebbe dovuto affiancarsi il collega azzurro Giacomo Italiano. Infine, martedì mattina, è giunto il turno di Antonio Fullone. Insomma, non passa giorno senza che il sindaco Cosimo Ferretti non si trovi a dover prendere atto di nuovi ammutinamenti, che soprattutto in queste ultime settimane, stanno divenendo sempre più frequenti e preoccupanti.
L'escursus più recente è ormai noto. I primi a ribellarsi sono stati i due consiglieri di Fi Egidio Conte e "più o meno" Giacomo italiano, galvanizzati dalle pesantissime denuncie fatte dall'onorevole Luigi Vitali da schermi televisivi, giornali e palchi piazzaioli.
A questi si sono quindi aggiunti Mauro Marinò, Antonio Fullone, e i due esponenti di An Antonio Metrangolo e Francesco Greco che, alcune settimane fa, con l'aiuto delle opposizioni, hanno rinviato una prima volta l'approvazione del bilancio consuntivo.
Quindi sono arrivate le dimissioni dell'assessore al turismo Pierfrancesco Conte seguite da quelle del direttore generale. Infine è stata la volta del ritorno in aula del bilancio consuntivo, passato questa volta solo grazie al cambio di opinione di Francesco Greco, che qualche giorno prima aveva invece chiesto il rinvio. Coerenti invece gli altri quattro "ribelli".
Tra loro Antonio Fullone che, giunto a questo punto, non ha più sentito opportuno proseguire il cammino all'interno del gruppo dell'Udc, dal quale, martedì mattina, si è ufficialmente separato.

PROGNOSI RISERVATA. Amici in visita. Il ragazzo migliora ma ancora non sa quello che è successo.

(fonte La Gazzetta del Mezzogiorno, 17.8.2007)

Sono ancora molto gravi le condizioni di Federico Micelli, il giovane oritano di 24 anni che era alla guida della sua «Y10» sulla quale viaggiava la fidanzata Maria Fontana Saponaro.
Soltanto quando stara meglio e sarà dichiarato fuori pericolo i suoi famigliari gli comunicheranno quello che è accaduto alla vigilia di Ferragosto. Per ora, i medici hanno sconsigliato ogni riferimento alla tragedia. Sembra che già nella giornata di ieri, Micelli abbia dato qualche segno di miglioramento. La prognosi, comunque, è ancora riservata.
Insieme con la fidanzata, Micelli si stava recando all'Akropolis (una pizzeria-rosticceria di Oria dove lavora la madre) per festeggiare il compleanno della sfortunata fidanzata.
In auto, la giovane coppia aveva anche la torta da consumare insieme ai famigliari e tanti amici. Purtroppo, il futuro dei due ragazzi si è bruscamente interrotto all'incrocio maledetto.
All'ospedale Perrino, i tanti amici di Micelli si sono stretti intorno ai genitori del ragazzo che - dopo aver gestito un negozio di fruttivendolo in via Latiano - si erano trasferiti al Nord per poi rientrare in paese da poco più di anno.
Praticamente, il quel periodo Federico Micelli aveva conosciuto la povera Maria Fontana.

GLI AUTOMOBILISTI. Un cartello che davvero tutti condividono ad Oria e dintorni. «Vergogna», una parola che dice tanto.

(fonte La Gazzetta del Mezzogiorno, 17.8.2007)

Il cartello è comparso nel giorno di Ferragosto, quando l'incrocio è stato attraversato da migliaia e migliaia di vetture. Tutti gli automobilisti hanno dato un segno di approvazione. Tutti - ma proprio tutti - hanno voluto ribadire quella frase sottolineando la parola «Vergogna»: probabilmente la più adatta dopo l'accaduto. «Cronaca di una tragedia annunciata», ha commentato più di qualcuno, soprattutto alla luce delle tante segnalazioni che sono cadute nel vuoto.
«Questo cartello - dicono alcuni cittadini - resterà li fino a quando il problema non sarà risolto, anche soltanto con un semaforo provvisorio che anche installato per un solo giorno può salvare la vita di qualcuno».

RABBIA E COMMOZIONE. Due comunità si sono strette intorno alla famiglia durante i funerali. Un letto di fiori per Maria.

Ma ora occorre mobilitarsi per evitare altre tragedie a quell'incrocio.

(fonte La Gazzetta del Mezzogiorno, 17.8.2007)

Un letto di fiori. Dalla sua abitazione, imo alla Chiesa Madre, amici e famigliari della povera Maria Fontana Saponaro - morta in un incidente la sera del suo ventesimo compleanno - hanno sparso fiori bianchi per ricordare questa ragazza dolce e disponibile che un assurdo destino ha strappato all'affetto dei suoi genitori ma anche di tutte le altre persone che le volevano bene. La chiesa, nel giorno di ferragosto, era stracolma di persone. Tutti si sono stretti intorno alla famiglia Saponaro: al padre Pasquale e alla madre Domenica Russo. Nell'omelia è stata ricordata questa ragazza piena di vita «che ora - da lassù - ci guarda e sorride». Sono arrivati anche dai centri limitrofi tanti amici. Tra loro anche alcuni docenti e i compagni di scuola della terza «A» dell'istituto commerciale per il Turismo di Oria.
«Sarà terribile alla ripresa lezioni - dice un'amica - vedere il suo banco vuoto». Intanto, tra i famigliari e gli amici, alla commozione si è aggiunta la rabbia. Maria Fontana sarebbe ancora viva se in quel maledetto incrocio ci fosse stato un semaforo funzionante.
Dall'assessorato ai Lavori pubblici della Provincia non giunge alcun segnale. La promessa di un rondò sembra ancora lontana, malgrado il sindaco di Oria Cosimo Feretti abbia presentato mesi addietro un'interrogazione per accelerare l'iter in vista dell'estate.
Il Comune, che gestisce il semaforo, non ha riparato l'impianto proprio perchè i lavori del rondò sembravano imminenti. A questo punto, però, vale la pena di intervenire subito per installare - così come la «Gazzetta» aveva consigliato in tempi non sospetti - un impianto provvisorio.
Anche il ritardo di un solo giorno può essere fatale, come purtroppo ha dimostrato la tragedia della notte di Ferragosto.

“Una tragedia he pesa come un macinio su chi ha una coscienza”'

(fonte La Gazzetta del Mezzogiorno, 17.8.2007)

Luciano De Nuzzo, ex assessore communale e attuale responsabile della Dc oritana, è stato uno dei primi a sollevare il problema. Da lui riceviamo e pubblichiamo un intervento. “Vergogna” è la parola giusta che pensano tutti gli automobilisti automobilisti costretti ad attraversare quell’incrocio che ha procurato tanti lutti ed invaliditá permanenti a tanti che hanno avuto la sfortuna di attraversarlo. Già il 9 gennaio 2007 evidenziai tramite le pagine della Gazzetta la grande pericolosità dell'incrocio di via Manduria, una volta semaforizzato, e poi in stato di assoluto abbandono.
Allora suggerii che la soluziorie meno dispendiosa sarebbe statala creazione di una rotatoria viaria.
Il mio intervento - ed articoli della Gazzetta del Mezzogiorno “svegliarono” dal letargo l’assessore ai lavori pubblici della Provincia di Brindisi, il quale promise che in tempi molto ristretti avrebbe risolto il problema. Promesse da marinaio ! Di tempo ne è trascorso, è passata la primavera, ora volge alla conclusione anche l’estate, e si appresta a sopraggiungere l’autunno. Incominceranno a cadere le prime piogge e gli incidenti saranno nell’incrocio maledetto una rutine. Quest’ultimo incidente, fossi io l’assessore ai lavori pubblici della Provincia di Brindisi lo avvertirei a pelle e lo sentirei come un macigno sulla mia coscienza!
Il Sindaco di Oria ha richiesto un Consiglio urgente per il problema Castello, giustamente!
Non sarebbe stato anche giusto proporre un ulteriore Consiglio Comunale urgente per un problema di tale e tanta gravità qual è l'incrocio di via Manduria ? E interessarsi a far installare un semaforo temporaneo come più volte suggerito dalla Gazzetta del Mezzogiorno specie in questo periodo di eccessivo traffico verso le zone marine ed il Santuario di San Cosimo alla macchia ?

Aurelio La Rosa concerto dal vivo

(fonte Il Quotidiano, 17.8.2007)

Grande festa per i centenari oritani organizzato dal centro polivalente anziani "Annibale M. di Francia" e l'Amministrazione comunale. Per l'occasione interverrano, oltre al sindaco ed alla giunta comunale, le Autorità militari e il vescovo di Oria.
Il programma dei festeggiamenti prevede l'intervento del giovane astro nascente nel campo dei cantautori brindisini: Aurelio Larosa. Già noto agli intenditori del genere melodico per il successo dei suoi due precedenti lavori "Per sempre"e "Testardo io", nonchè ai cultori del genere liscio e divertentismo per essere il "one man show" del rinomato dancing "Club da Rosa" di Ceglie Messapica.

4ª Rassegna teatrale in vernacolo "S. Pio da Pietrelcina"

La manifestazione si svolgerà dal 18 al 22 Agosto alle ore 21:00 presso il piazzale antistante l'istituto dei Padri Rogazionisti di Oria

(fonte Carpediem.it 16.8.2007)

L'associazione onlus "C.ED.RO" dei PADRI ROGAZIONISTI di Oria, in collaborazione con il RIONE S. BASILIO, con il patrocinio dell'Amministrazione Provinciale di BRINDISI e dell'Amministrazione Comunale di ORIA,

organizza la
4ª rassegna teatrale in vernacolo
"S.PIO DA PIETRELCINA"
che si terrà presso il piazzale antistante l'istituto dei PADRI ROGAZIONISTI di Oria.

La manifestazione si svolgerà dal 18 Agosto al 22 Agosto con inizio spettacoli alle ore 21:00.
Le varie compagnie si esibiranno secondo questo cartellone:

a) 18 agosto 2007: compagnia "CE TIEMPI " di Manduria con "L'AFRONI"
b) 19 agosto 2007: compagnia "CICCI ti SANTA " di CAROSINO con "COME HAI POTUTO FARE CIO' ! "
c) 20 agosto 2007: compagnia "TEATRO E VITA " di Torre S.Susanna con "MA TU UARDA LA COMBINAZIONI"
d) 21 agosto 2007: compagnia "SAN MICHELE IN SCENA " di S. Michele Salentino con "LA FAMIGLIA DIFETTOSA"
e) 22 agosto 2007: compagnia "SARTAMINZIPPI " di ORIA con "... E LA SERA PANI E CIPODDA"

Il costo del biglietto è di Euro 3.00 a persona ed il ricavato di ogni serata servirà per il rimborso spese alle varie compagnie teatrali mentre tutte le altre spese organizzative sono state sostenute dagli sponsor.
Invitiamo tutti gli amanti, e non, del teatro vernacolare a non mancare questo appuntamento che ha il duplice scopo di aggregazione sociale e di farsi qualche risata con i nostri protagonisti teatrali alle prese con momenti di vita quotidiana che rispecchiano certe situazioni della nostra realtà.

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