mercoledì 23 luglio 2008

Il Comune di Oria incarica un legale per verificare i contenuti dei siti internet: Tomaselli interroga il Ministro

L'Onorevole Salvatore Tomaselli (PD) ha presentato un'interrogazione a risposta scritta al Ministro dello Sviluppo Economico circa l'iniziativa intrapresa dal Comune di Oria (Brindisi) di incaricare un legale per "verificare i contenuti dei siti internet" al fine di tutelare l’Amministrazione Comunale e degli Organi Istituzionali. Di seguito il testo.

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INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA
Al Ministro dello Sviluppo Economico

Premesso che

in data 8 luglio 2008 la Giunta Municipale della città di Oria, in provincia di Brindisi, ha adottato una deliberazione avente per oggetto “Pubblicazioni su internet: incarico legale per la tutela dell’Amministrazione Comunale e degli Organi Istituzionali”;

con tale deliberazione si è deciso di conferire incarico legale perché “vengano predisposti atti e procedure necessari alla tutela della onorabilità dell’Amministrazione” e perché, a tal fine, si possano “verificare i contenuti dei siti internet”;

detti siti internet operano da alcuni mesi nella città di Oria e rappresentano il luogo di testimonianza, di confronto e di critica sull’andamento della pubblica amministrazione cittadina, al pari di innumerevoli analoghi casi, noti e meno noti, in via di crescente diffusione in tutto il Paese;

a detta delibera ha fatto seguito la determina del Dirigente Comunale con cui si individuava il professionista a cui affidare l’incarico suddetto e si stanziava la relativa somma a copertura delle spese consulenziali previste;

detto incarico consulenziale si configura come illegittimo alla luce del Decreto Legislativo 165/2001 che vieta esplicitamente alle amministrazioni, come nella fattispecie lo stesso Comune di Oria, che non adempiono alla pubblicazione delle consulenze precedentemente affidate di poterne assegnare di nuove, come si evince dall’elenco pubblicato sul sito www.innovazionepa.gov.it;

tale iniziativa ha prodotto grande apprensione nella cittadina, tra le forze politiche pur di opposto schieramento e grande risalto sulla stampa locale;

vista la genericità delle motivazioni e la indeterminatezza dell’oggetto dell’incarico affidato, tale iniziativa si configura come un mero atto volto a procurare una indebita pressione politica ai gestori e ai visitatori di detti siti internet con una sorta di “censura preventiva”, stante la “spada di damocle” pendente di conseguenti iniziative giudiziarie verso chiunque partecipi alle discussioni su tali siti;

si chiede

a codesto Ministero, per le competenze attribuitegli in materia di comunicazione, quali iniziative intenda porre in atto per tutelare la libera espressione di opinioni che attraverso i moderni strumenti della rete consentono la più ampia e trasparente partecipazione alla vita pubblica nazionale e locale;
se e come si intenda ribadire e confermare, anche per via legislativa, la impraticabilità della estensione ai siti internet o ai blog delle regole che prevedono una responsabilità per omesso controllo al pari della stampa e delle direzioni giornalistiche, in considerazione delle caratteristiche stesse della comunicazione via internet, della contemporaneità, della velocità, del numero dei commenti che, a volte, i siti ospitano e consentono molto difficilmente qualsiasi forma di controllo che è proprio della carta stampata.

On. Salvatore TOMASELLI
Deputato del Partito Democratico

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