sabato 29 novembre 2008

Il numero legale cade sui bandi viziati

La maggioranza abbandona l'aula ma i lavori riprendono grazie alla presenza di un solo consigliere a sostegno di Ferretti.
Negato il dialogo all'opposizione: "Scandaloso, il sindaco si dimetta"

di Eliseo Zanzarelli, Senzacolonne, 28.11.2008

Ennesimo Consiglio comunale tra le polemiche ieri.
Cinque i punti fissati all'ordine del giorno. I primi quattro, marginali, superati in scioltezza. L'ultimo, più interessante, sui bandi di concorso per l'assunzione a tempo indeterminato di due agenti di Polizia Municipale, affrontato previo travaglio.
Un buon numero di esponenti della maggioranza decide di abbandonare l'aula e sottrarsi al confronto, proprio mentre l'assessore al Personale Pasquale Sartorio relaziona sulle acclarate irregolarità degli atti concorsuali. Numero legale mancante e tutti a casa. Anzi, no. Sospensione di mezzora e le assise riprendono. Presenti i dieci consiglieri di opposizione, di centrosinistra e centrodestra, più uno solo di maggioranza, l'elogiato Antonio Almiento, che ha garantito la sussistenza del 50 percento più uno dei componenti il consesso e così consentito la ripresa dei lavori. Assente finanche il presidente del Consiglio Gianfranco Sorrento, sostituito nelle sue funzioni dal consigliere pidiellino Antonio Fullone.
I cinque del costituendo Pdl e i cinque del Pd prima rumoreggiano, poi chiedono a gran voce le dimissioni del primo cittadino Cosimo Ferretti, tra i primi ad aver abbandonato l'aula, e dell'assessore Sartorio, "tradito" dalla sua stessa maggioranza, andata via mentre relazionava sulle lacune dei bandi. Punto primo. "Comunicazione del Presidente". Ancora in sala consiliare, Sorrento informa gli astanti dell'avvenuto prelievo di 7mila euro dal fondo di riserva per l'integrazione del capitolo relativo all'assistenza domiciliare ai soggetti svantaggiati. L'assemblea ne, prende atto e si procede.
Punto secondo, anch'esso esaurito di slancio, relativo a interrogazioni e interpellanze.
Punto terzo, puramente formale, riguardo l'approvazione verbali delle sedute precedenti, pure affrontato in quattr'e quattr'otto.
Punto quarto. Presa d'atto della revisione della Pianta organica delle farmacie, le quattro presenti in città, per il biennio 2007/2008. Anche qui, presa contezza della relazione di Ordine dei Farmacisti e Direzione generale della Asl, i venti consiglieri passano in breve oltre.
Dulcis in fundo, il quinto punto, quello più atteso, il cui inserimento nell'ordine del giorno era stato richiesto dai cinque consiglieri del costituendo Pdl Egidio Conte, Antonio Metrangolo, Antonio Fullone, Mauro Marinò e Luciano De Nuzzo. Dei bandi di concorso per l'assunzione a tempo indeterminato di due vigili urbani i cinque avevano già chiesto di discutere in conferenza dei capigruppo, senza però ottenere replica alcuna dall'amministrazione. Proprio sul punto in questione succede un quarantotto: mentre l'assessore al Personale Sartorio relaziona o ammettendo la volontà della Giunta di rivedere i bandi perchè viziati, o meglio carenti, in diversi punti, la maggioranza comincia a lasciare i lavori. Rimangono in aula solo il presidente Sorrento e il consigliere Almiento, ma la loro presenza non è sufficiente a mantenere in vita il numero legale perchè dall'altra parte sono assenti Giancarlo Marinò, Antonio Fullone e Giuseppe Malva. Sospensione di mezzora, ma tutti pensano sia finita. Sorpresa delle sorprese, però, poi si riprende. Ritornati nei ranghi i tre oppositori momentaneamente assenti e presente ancora Almiento, il numero legale sussiste, undici presenti su venti totali, e il confronto riprende. Si parla poco dei vizi dei bandi comunque, si bada più a discutere di quanto in precedenza accaduto, della defezione di gran parte della maggioranza. Non prima però di aver elogiato la permanenza in sede del consigliere Almiento, che ha di fatto consentito la ripresa del Consiglio. Richiesta unanime di dimissioni del sindaco Ferretti, il cui atteggiamento è secondo Tommaso Carone, Pd, "scandaloso perchè si sottrae al confronto politico e democratico, non accettando critica alcuna neppure dinanzi all'evidenza di bandi oggettivamente sballati". Luciano De Nuzzo, Pdl, chiede anche le dimissioni di Sartorio, piantato in asso dai suoi colleghi di maggioranza mentre relazionava sull'oggetto del contendere, ammettendo le debolezze dei bandi, a suo stesso dire viziati sotto più punti di vista e già destinati a essere modificati.

Lavori in piazza Manfredi un tecnico lascia l'incarico

UNA STORIA SENZA FINE TRA DISAGI E DANNI NOTEVOLI

di GIANROSITA FANTINI, La Gazzetta del Mezzogiorno, 28.11.2008 - foto di Franco Arpa


L'ing. Cosimo Pescatore si dimette dall'incarico di direttore dei lavori di piazza Manfredi. Il progetto di riqualificazione della storica piazza, seguito dai progettisti arch. Mino Contaldo e ing. Cosimo Pescatore, è stato oggetto di polemiche negli ultimi tempi, sia per il ritardo nella consegna dei lavori (causa di disagi per gli operatori commerciali) sia per la qualità dei lavori effettuati dagli operai nell'opera di smontaggio e risistemazione delle basole (molte chianche sono andate distrutte).
La causa delle dimissioni forse sono da attribuire alle insistenti e numerose rimostranze subite da parte di tutti e su tutto. Gli operai avrebbero lavorato anche senza un cantiere messo in sicurezza: un passaggio, questo, menzionato nella lettera di dimissioni che l'ing. Pescatore ha consegnato al Comune l'altra sera. Il professionista, nel documento, fa riferimento al mancato "appoggio" dell'Amministrazione comunale per la messa in sicurezza del cantiere. Un addebito che il sindaco Cosimo Ferretti non accetta: dovrebbe essere la Ditta a predisporre la sicurezza deilavori in corso e le Forze dell'ordine, Carabinieri e Polizia municipale ad effettuare la vigilanza. "Spero che l'ing. Pescatore ci ripensi e ritiri le sue dimissioni", ha detto il primo cittadino.
Intanto i lavori sono sospesi fino a lunedì. Potrebbero riprendere martedì, "ma con un numero maggiore di operai - ha detto l'arch. Contaldo, progettista e direttore dei lavori -. Mi impegno a far attuare, i lavori celermente per consegnare parte della piazza, quella già in via di completamento, prima delle festività natalizie". Da quanto dichiarato dal progettista, la ditta esecutrice dei lavori non è in ritardo con la consegna: purtroppo i ritrovamenti archeologi prima il maltempo dopo, ha fatto slittare la data ultima alla seconda metà di Gennaio. "Nello spirito della collaborazione, data la situazione di disagio che si è venuta a creare per gli operatori commerciali che lavorano in piazza Manfredi - ha concluso l'architetto - perché diventi praticabile la piazza dall'altezza del Sedile fino a vico Manfredi". Nel frattempo, tutti i commercianti, ormai sconfortati, sperano in questa ultima soluzione.

Costruire una cappella gentlizia costa davvero tanto per le famiglie

PROTESTA, CONDIVISA DA MOLTI, DI UN CITTADINO
È come pagare un suolo edificatorio, ma sarebbe opportuno abbassare i prezzi imposti

fonte La Gazzetta del Mezzogiorno, 28.11.2008

Sono diversi i cittadini orìtani che protesta per il "rincaro" dei suoli cimiteriali nella nuova area del camposanto.
"A distanza di circa cinque anni, il comune di Oria mi ha concesso un suolo presso il cimitero nuovo, su cui potrò erigere una cappella in memoria di mia figlia Melania - afferma Americo Russo -. Il mio disappunto è dettato dal fatto che ho dovuto pagare 4708 euro (ho dovuto fare un prestito) per ottenere tale suolo; facendo un po' di conti mi sono reso conto che ho pagato questo suolo a 316 euro circa per metro quadrato: ossia, quasi quanto quota attualmente un suolo edificatorio in Oria in zona B (edificabile al 100% )".
L'amarezza di Russo è condivisa, come si diceva, da numerosi cittadini oritani che hanno avuto lo stesso problema e che avrebbero decisamente preferito sborsare una cifra inferiore per poter dare degna sepoltura ai loro cari.
"In effetti - spiega ancora Russo - ho parlato con altre persone che hanno avuto lo stesso problema. Sarebbe stato opportuno, a nostro avviso, che il prezzo potesse essere più accessibile per tutti, altrimenti tra poco, in questo paese, sarà... sconsigliabile morire".
Una battuta per sdrammatizzare un problema concreto che - come si diceva - molti cittadini hanno.
II Comune, peraltro, intende collegare le due aree del cimitero eliminando la strada indicata come via Cocolicchio dal molmento che ormai ne esiste un altra a meno di cento metri di distanza e che collega le stesse zone.
Altri suoli per erigere cappelle cimiteriali, dunque, sono stati disponibili ma - secondo i cittadini - i prezzi appaiono davvero onerosi anche rispetto a quelli di altri paesi.

venerdì 28 novembre 2008

giovedì 27 novembre 2008

Dossi artificiali. Precisazioni della Sig.ra Lorenza Conte

Ritorno sull'argomento per ribadire ancora una volta che il ricorso contro i dossi artificiali è stato da me presentato nel giugno scorso da semplice cittadina/elettrice senza alcun coinvolgimento del mio ruolo politico come si evince chiaramente dalla semplice lettura del ricorso stesso, non capisco quindi le tante accuse che mi sono rivolte solo ora che il Ministero si è pronunciato ritenendo pertinenti e conformi a legge le mie rimostranze.

Questo perché, secondo me, l’argomento dossi non è un argomento né di destra né di sinistra né può essere usato per sancire una presunta e strumentale soccombenza della destra sulla sinistra o viceversa.

Ribadisco anche, come ho già avuto modo di fare in tempi non sospetti, che ho ben presente l’utilità dei dossi artificiali, ma vorrei anche precisare che nel ricorso sono anche richiamate le motivazioni di tutti quei cittadini le cui condizioni di salute per particolari patologie sono quotidianamente aggravate a causa della presenza dei predetti dossi artificiali.

Non ho mai sostenuto che i dossi siano inutili o addirittura dannosi, a volte servono a qualcosa ma come ogni medicina l’importante è non abusarne perché poi si rischia la salute.

Vorrei che Teresa, Fabrizio, Isis, avessero la possibilità di parlare con quei cittadini e quelle cittadine le cui condizioni di salute per particolari patologie sono quotidianamente aggravate a causa della presenza dei predetti dossi artificiali il cui uso deve essere particolarmente ponderato dalle pubbliche amministrazioni che non possono costringere i cittadini ad attraversare decine di dossi artificiali all’interno del centro abitato persino nella cosiddetta “circonvallazione interna”

Vorrei soprattutto che non si giudicasse l’installazione dei dossi in relazione all’amministrazione che ne ha ordinato l’installazione, ma si esprimesse una valutazione sull’indiscriminata e numericamente rilevante installazione degli stessi su strade che costituiscono itinerari preferenziali dei veicoli normalmente impiegati per servizi di soccorso o di pronto intervento.

Una cosa è installare un dosso artificiale all’inizio di Via Trento (allora strada a doppio senso che non è itinerario preferenziali dei veicoli normalmente impiegati per servizi di soccorso o di pronto intervento) subito dopo un gravissimo incidente che rischiò di provocare la morte di una bambina di quattro anni che transitava su di un marciapiede logorato dal tempo ed un'altra cosa è installare decine e decine di dossi sulla circonvallazione interna di Via Mario Pagano e Via Giacinto d’Oria.

Non per spirito di polemica ma nessuno si è mai scandalizzato né ha mai fatto rilevare che i due dossi artificiali di Via Mario Pagano erano stati installati dal Sindaco Ferretti proprio in prossimità dei due negozi di un assessore della relativa Giunta ed io stessa non l’ho mai fatto sia per evitare una caduta di stile e sia perché era irrilevante ai fini del ricorso presentato che era esclusivamente motivato con riferimenti alla legge che in materia è abbastanza chiara.

Non capisco quindi lo sfogo di chi prima dice, come Teresa o chi per Lei, che “i dossi artificiali non li ha mai sopportati: li trova inutili per rallentare la corsa delle auto e buoni soltanto per far fare affari ai meccanici” e poi se la prende con la sottoscritta e in termini spregiativi (al pari di altri che magari lo fanno o lo hanno fatto di nascosto) sostiene che “questa Lorenza Conte proprio non la capisco. Di cosa si lamenta se proprio lei, con l'amministrazione Ardito, ha inaugurato il primo dosso artificiale di Oria in Via Trento, davanti casa dei suoi genitori!”

Non ricordo che qualcuno abbia mai sostenuto la illegittimità di quell’unico dosso del centro urbano installato in Via Trento dal Sindaco Ardito, ma chiunque poteva esporre le sue ragioni al competente Ministero e, farlo togliere qualora riconosciuto illegittimo ma, vivaddio una cosa è installare un dosso nel centro abitato, che può anche essere evitato da chi ha problemi di salute, ed un'altra è installarne dieci !

A proposito ringrazio Teresa, o chi per Lei, per avermi dato la possibilità di ricordare che la sottoscritta, che non ha mai inaugurato un bel niente, non vede quale utilità può essere venuta ai propri genitori dalla presenza di un dosso che, per la verità, provocava fastidiosi rumori (disturbando il sonno delle persone, soprattutto d’estate con le finestre delle case aperte, al passaggio delle auto) oltre le imprecazioni di mio padre costretto ad alzarsi presto la mattina per andare a lavorare in campagna.

Voglio anche ricordare a Teresa, Fabrizio, Isis ed altri che le ragioni che mi hanno spinto a presentare ricorso dopo tanti anni, al di là della politica che non c’entra un fico secco, sono state quelle di molti cittadini le cui condizioni di salute per particolari patologie sono quotidianamente aggravate a causa della presenza dei numerosi dossi artificiali installati.

Anche la salute non è né di destra né di sinistra e ognuno di noi deve avere la capacità di mettersi nei panni degli altri, di chi ha subito operazioni alla colonna vertebrale, alla rachide cervicale, agli organi interni che sono continuamente sollecitati da percorsi di guerra che si era costretti a percorrere ogni giorno e che si aggiungevano alle numerose buche disseminate qua e la nel percorso urbano.

Voglio infine ricordare che, sulla base della vigente normativa, è impossibile classificare come residenziali le strade urbane della circonvallazione interna e le strade urbane di collegamento con gli altri centri abitati poiché costituiscono di per sé itinerari preferenziali (obbligati) dei veicoli normalmente impiegati per servizi di soccorso o di pronto intervento.

Non per ultimo, nell’invitare tutti a non farsi mai distrarre, di fronte ai singoli problemi, dalle appartenenze a questa o a quella parte politica, sarebbe anche utile un’attenta lettura del provvedimento del Ministero dei trasporti che contiene un’aspra critica delle condizioni generali della viabilità urbana priva di segnali stradali verticali con nome della strada, della segnaletica orizzontale delle strisce di margine della carreggiata, di separazione delle due corsie, di delimitazione degli stalli di sosta, degli attraversamenti pedonale, delle strisce trasversali d’arresto, delle rampe per i diversamente abili, delle indicazioni di direzione urbana ed extraurbana, tranne che non si voglia gridare ad una strumentalizzazione politica dei funzionari intervenuti che non ho neppure avuto il piacere di salutare poiché come risulta dal provvedimento durante il sopralluogo “non è intervenuto il ricorrente”.

Si ringrazia e si approfitta per augurare a tutti buone feste.

Lorenza Conte

Calendario 2009 della Prociv-Arci di Oria - Seconda Edizione


Sarà pubblicato a breve il Calendario 2009 della Prociv-Arci Oria, è la sua seconda edizione e vi sono già diverse richieste visto l'enorme successo della prima edizione oltre 1000 copie distribuite sul territorio locale e non, piace molto per le immagini, i testi e la grafica con cui è stato realizzato, quest'anno i temi trattati sono molto interessanti, Vi invitiamo a richiederlo contattandoci.

Nucleo Volontariato di Protezione Civile e Tutela Sociale
Cell. 329 41 87 349
http://www.procivoria.org
info@procivoria.org

Denuncia per rissa.

I Carabinieri di Oria hanno denunciato a piede libero un 34enne del posto che, nel corso di un diverbio per futili motivi, ha violentemente colpito un coetaneo procurandogli un trauma cranico e la frattura della mandibola.

mercoledì 26 novembre 2008

Come eravamo. Via Cavour, 1960

Lavori di sbancamento per la realizzazione dell'attuale via Cavour, nei pressi della ancora inesitente via Mazzini (cliccare sulla immagine per ingrandire)

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lunedì 24 novembre 2008

Ministero dei Trasporti: I dossi artificiali sono illegittimi.

ricevo dalla Signora Lorenza Conte, 24.11.2008

cliccare sulle immagini per ingrandire



Materiale esplosivo in casa, arrestato.

di Emilio Mola, Senzacolonne, 23.11.2008

Cinque metri e mezzo di miccia, 250 grammi di polvere da sparo e perfino tre detonatori: quanto basta a fabbricare diversi ordigni esplosivi dal grosso potenziale.
Gerardo Schirinzi, meccanico 35enne e padre di famiglia, ce li aveva nascosti nel ripostiglio di casa sua, in via Visciglio,traversa di via Latiano. Ma ai carabinieri che venerdì mattina hanno bussato alla sua porta e scoperto il piccolo arsenale, non ha saputo fornire giustificazioni sul perché ne fosse in possesso: non una parola su cosa intendesse farne; nemmeno mezza su chi glie l'abbia fornito. I militari della locale stazione, coordinati dal comandante Roberto Borrello;, lo hanno arrestato seduta stante per "detenzione illegale di materiale esplodente e munizioni", e condotto presso la casa circondariale di Brindisi, a disposizione dell'auto, rità giudiziaria. L'udienza di convalida dell'arresto è prevista per I lunedì mattina.
Nell'occasione Schirinzi, difeso dall'avvocato Pasquale Annicchiarico, sarà ascoltato dal giudice per le indagini preliminari, al quale potrà spiegare il motivo dell'inquietante detenzione di materiale esplosivo. Ragioni su cui, al momento, permangono numerosi punti interrogativi.
Il blitz che ha portato al fermo del 35enne oritano, sposato e padre di un bambino, è avvenuto nel corso della prima mattinata di venerdì. I carabinieri della locale stazione, coadiuvati dai colleghi del nucleo operativo e radiomobile di Francavilla Fontana, si sono presentati presso la sua abitazione in via Visciglio attorno alle otto. In quel momento in casa non c'è nessuno: Gerardo Schirinzi sta lavorando presso l'officina del padre, lungo la stessa via. Ma quando i carabinieri lo raggiungono e lo invitano ad aprire l'appartamento per una perquisizione domiciliare, non oppone alcuna resistenza.
Guadagnato l'ingresso i militari sanno perfettamente cosa cercare, ma non sanno dove. L'ispezione dura però pochi minuti: il tempo di aprire il piccolo ripostiglio, e trovare tra ramazze e vecchie scatole il materiale esplosivo: E' tutto riposto su un ripiano, e non manca di nulla: polvere da sparo, metri e metri -di miccia di due
diverse tipologie e perfino tre detonatori. Che altro non sono che piccole cariche, necessarie per innescare l'esplosione principale. Accanto al tutto i militari rinvengono anche otto proiettili di vario calibro: per la detenzione dei quali, ovviamente, l'uomo non ha con se il benché minimo permesso o autorizzazione. Alle domande degli inquirenti che gli chiedono lumi in merito a quanto portato alla luce Schirinzi risponde sbiascicando qualcosa, ma nulla di rilevante. Una volta in caserma i carabinieri hanno informato dell'accaduto il pubblico ministero di turno
Silvia Nastasia che, terminate le formalità di rito, ne ha disposto l'arresto per detenzione illegale di materiale esplodente.

Sfugge all'alt, lo ritrovano sotto il letto dell'amico

di ELISEO ZANZARELLI, Senzacolonne, 22.11.2008

Gli intimano di fermarsi a un ordinario posto di blocco, ma lui fa inversione col suo motorino e fugge via. Sopraggiunge un'altra pattuglia, gli chiude la strada, ma lui sceglie di scappare di corsa, dopo aver scagliato il ciclomotore contro i militari. Dopo un inseguimento in stile cinematografico e diverse perquisizioni domiciliari viene scovato sotto il letto di un complice, poi denunciato per favoreggiamento. È accaduto a Oria, dove gli uomini della Guardia di Finanza di Francavilla Fontana, al comando del capitano Benedetto Labianca, hanno tratto in arresto per resistenza e violenza a pubblico ufficiale il 32enne del posto Giuseppe De Virgilis, alias "Zicone", già noto alle forze dell'ordine. Giudizio direttissimo per lui all'orizzonte, denunciato anche per guida in, stato di ebbrezza alcolica, sotto l'effetto di sostanze psicotrope e senza casco. Sequestrato lo scooter a bordo del quale viaggiava, risultato sprovvisto di qualsivoglia documento.
Il fatto, l'altro ieri. Gli uomini delle Fiamme Gialle avevano appena allestito un controllo stradale in via Santa Barbara; traversa di ' via Latiano, quando proprio dinanzi a loro è transitato De Virgilis, alla guida del' suo cinquantino nero, senza casco. Alzata la paletta, i - militari avrebbero inteso fermarlo per chiedergli i documenti, ma, con fare repentino, questi ha invertito il senso di marcia del mezzo e si è dato alla fuga.
Il tempo di mettersi in auto e i finanzieri hanno cominciato a inseguirlo, a sirene spiegate. Nel frattempo un'altra pattuglia, giungeva a dar manforte nella caccia all'uomo.
Sentitosi braccato, il 32enne che in città tutti conoscono come "Zicone" - diversi precedenti per spaccio furti d'auto e in appartamento per lui -, nel momento in cui s'è vista la strada sbarrata dalla seconda macchina della Finanza, ha cambiato strategia. Ha scagliato lo scooter contro gli agenti e se 1'è data a gambe, verso la zona 167, ultima appendice residenziale di via Latiano. Con l'agilità di un felino è riuscito a raggiungere la case popolari. Qui è momentaneamente sfuggito alla vista degli inseguitori, comunque non rassegnatisi all'idea di acciuffarlo, nient'affatto datisi per vinti. Infatti, posteggiate le auto di servizio nel piazzale antistante i fabbricati Iacp, gli uomini in divisa grigia hanno cominciato a ispezionare luoghi e chiedere informazioni ai potenziali testimoni, gente che era sul posto in quel momento. Hanno poi avviato le perquisizioni domiciliari. Diversi gli appartamenti passati al setaccio, fino a giungere a quello giusto, i cui occupanti, a differenza degli altri, non hanno subito spalancato l'uscio ai pubblici ufficiali, che dall'interno hanno però sentito provenire bisbigli e vocii.
Alla fine risoltosi a rispondere al citofono, il proprietario, poi rivelatosi un amico del ricercato, si è mostrato sin dalle prime battute titubante a far accomodare gli avventori in divisa.
Dopo aver a stento aperto la porta principale d'accesso all'appartamento, appreso dell'intenzione di perquisire la sua abitazione, ha chiesto ai finanzieri se fossero provvisti di apposito mandato. Proprio come nei film. É stato in questo frangente che i militi hanno compreso di trovarsi davvero in prossimità dell'obiettivo. E hanno avuto ragione. Ispezionate in lungo e in largo tutte le stanze - e qui c'è l'altra "citazione" cinematografica della vicenda -, hanno scovato De Virgilis sotto il letto del conoscente, dove cercava di nascondersi alla vista degli investigatori. Operazione peraltro difficile, quest'ultima, in considerazione delle sue lunghe leve: supera infatti i due metri di statura. Denunciato per favoreggiamento il proprietario di casa, i militi hanno fatto scattare le manette attorno ai polsi del fuggiasco dopo circa due ore di ricerche. Resistenza e violenza a pubblico ufficiale l'accusa da cui De Virgilis alias "Zicone" dovrà difendersi nel giudizio direttissimo che ora l'attende. Per lui anche alcune denunce: per guida in stato di ebbrezza e sotto l'effetto di sostanze psicotrope, come risultato dagli accertamenti presso l'ospedale di Francavilla, e per guida in assenza di documenti di circolazione e assicurazione del mezzo. Oltre che senza casco, forse il motivo originario dell'alt imposto, e non rispettato, che ha dato il là - o meglio il "ciak si gira" - alla spettacolosa e redditizia operazione della Guardia di Finanza francavillese.

Commercianti, esplode la protesta

L'interdizione al traffico di piazza Manfredi, per lavori, sta causando ingenti danni economici

di GIANROSITA FANTINI, La Gazzetta del Mezzogiorno, 21.11.2008, foto di Franco Arpa

"Se l'Amministrazione comunale non troverà soluzioni idonee, chiederemo un risarcimento per i danni economici che stiamo subendo".
E' un accorato appello quello manifestato ancora una volta dai commercianti che svolgono la loro attività tra piazza Manfredi e via Roma. Prima nel corso di una riunione, poi ieri mattina in piazza 1VIanfredi, dove sono in corso i lavori di posa in opera delle chianche, i commercianti hanno voluto far sentire le loro voci di protesta e suggerire proposte per accelerare i lavori e limitare i disagi. Hanno approfittato della presenza dell'arch. Bramato della Sovrintendenza ai Beni culturali di Lecce, per chiedere ulteriori chiarimenti all'arch. Incalza, responsabile dell'Ufficio tecnico comunale e all'ing. Pescatore, progettista e direttore dei lavori in corso.

"E' dai primi giorni di settembre - hanno detto - che quantifichiamo le nostre perdite e i nostrì cali nelle vendite, nelle presenze di clienti. Non si può continuare in questo modo". "Sono stato costretto a licenziare due operai - ha specificato Mario Ferretti, titolare del Bar Kenia - Da due mesi siamo out. Se si continua così siamo costretti a chiudere le saracinesche. Il nostro calo si attesta intono al 60 %" Non si possono utilizzare solo 2 operai su 1500 mq". Prima la piazza, ormai location della movida locale, era piena di gente di ogni età e dei diversi paesi. "Sono stato costretto a chiudere - aggiunge Maurizio Moldavio, del Bar Nadim -. Apro solo al sabato e alla domenica. Non viene nessuno da quando la piazza è transennata. Tutto quello che abbiamo creato noi, rendendo la piazza il salotto del paese, non c'è più". Fino agli ultimi giorni di agosto tutti i locali della piazza, dai pub, alla pizzeria, ai bar erano frequentatissimi anche da gente non del posto. Ora, anche la domenica mattina, non si vede movimento.
"Speriamo che si tratti solo di questo periodo - si esprime Albino Visconte del Bar Sedile -. I nostri guadagni si sono notevolmente ridotti. Da 400 euro siamo passati a 37/50 euro al giorno. Tutti i profitti dell'estate li stiamo impegnando adesso per pagare l'affitto e le spese correnti. Non si lavora più". Dello stesso tenore la dichiarazione della cartoleria di Angelo Carbone che lamenta una riduzione del 40% nelle vendite. Anche Cosimino Delle Grottaglie della Belle Epoque non fa eccezione: `"bbiamo perso la vendita occasionale di chi passeggiando è portato ad acquistare. Speriamo di recuperare a Natale. E' un bel guaio".
"Si lavora con i clienti fissi - spiega Beatrice Alighieri, titolare di un negozio di abbigliamento - Ci avevano fatto delle promesse ma non sono state mantenute. Nell'ultima riunione si era parlato di un doppio turno nei lavori con un raddoppiamento di operai: ci hanno solo preso in giro".
Rosanna Madaghiele, titolare della tabaccheria, con un calo del 40% delle vendite, aveva chiesto di trasferirsi a circa trecento metri, fino alla fine lavori, ma le è stata negata la richiesta. Non hanno meno disagi i commercianti di c.so Roma che hanno subito un calo nelle vendite: l'Ottica Alighieri, la Teleria di Annalisa Scarciglia, il bar Carone, Sciccherie di Mancuso e la Gioielleria Viapiana. "La nostra proposta, al di là dei motivi tecnici - hanno detto Emma Stasi, Francesco Alighieri e Franco Ricco - è quella di accelerare i lavori con doppi turni e consentire l'apertura di almeno un terzo della piazza per permettere il transito, in attesa della definitiva ultimazione dei lavori".
La risposta è dell'ing. Pescatore: "Proporremo questa soluzione per consentire l'apertura della piazza fino al vico Manfredi".

domenica 23 novembre 2008

Detenzione di materiale esplosivo illegale: un arresto

fonte Brundisium.net, 22.11.2008

I carabinieri della stazione di Oria, in collaborazione con i militari del nucleo ooperativo e radiomobile della compagnia di Francavilla Fontana, nell’ambito di un servizio teso al contrasto delle violazioni in materia di armi, hanno tratto in arresto Gerardo Schirinzi, 35 anni.
Per l'uomo è scattata l'accusa di detenzione illegale di materiale esplodente dopo che, a seguito di una perquisizione domiciliare, è stato trovato in possesso di 250 grammi di polvere da sparo, 3 detonatori, 5,5 metri di miccia, ed 8 proiettili di vario calibro, detenuti illegalmente.
Schirinzi è stato condotto nel carcere di Brindisi, mentre il materiale rinvenuto sottoposto a sequestro.

venerdì 21 novembre 2008

Calendoria 2009

Da un idea di Sandro Dell'Aquila nasce CalendOria, il primo calendario di Oria.

giovedì 20 novembre 2008

Convocazione Consiglio Comunale.

fonte Sito istituzionale Comune di Oria, 20.11.2008

per il giorno giovedì 27.11.2008, alle ore 15,30, in seduta ordinaria di 1^ convocazione per trattare i seguenti argomenti

01) Comunicazione del Presidente, ai sensi dell'art. 166 del D.L.vo n. 267/2000 e art. 11 del vigente Regolamento di contabilità;
02) Interrogazioni - Interpellanze;
03) Approvazione verbali sedute precedenti:
a) del 25/06/2008;
b) del 30/06/2008;
c) del 04/07/2008;
d) del 15/07/2008;
e) del 14/08/2008;
04) Revisione Pianta Organica delle Farmacie biennio 2007/2008;
05) Bandi di concorso pubblico per titoli ed esami, per la copertura di n.2 posti di Agente Polizia Municipale - cat. C - posizione economica C1, a tempo pieno ed indeterminato. Discussione ed eventuali determinazioni;
*
per il giorno venerdì 28/11/2008, alle ore 15,30, in seduta ordinaria di 1^ convocazione, per trattare i seguenti argomenti:

01) variazione di assestamente generale del Bilancio di previsione dell'esercizio finanziario 2008;
02) Approvazione nuovo regolamento per la cessione dei lotti per l'esercizio delle attività in zona P.I.P. e revoca del precedente regolamento;
03) Piano Comunale Diritto allo Studio anno 2009. Approvazione.

La Nuova Compagnia Oritana

In scena il 30 novembre, presso il teatro dell'Istituto Antoniano Maschile, (replica il 14 dicembre) "La Bonanima del Professore" di Vincenzo Sparviero a cura de "La Nuova Compagnia Oritana" per la regia di Giuseppe Neglia Pepe

mercoledì 19 novembre 2008

Videoclip su Oria-invideo

Disponibili su www.oria-invideo.blogspot.com due nuovissimi clip su Oria.
Il primo è una raccolta video-fotografica di vecchie foto della nostra città dagli anni '30 agli anni '60 con la collaborazione di Tonino Carbone.
Il secondo video è un estratto della esibizione dallo spettacolo televisivo "Zelig" del trio Salentino "CICIRI e TRIA" all'inizio del quale durante un improbabile rosario le tre comari citano ripetutamente Oria.

Cliccare sulle immagini per aprire i collegamenti

ASSOCIAZIONE CULTURALE "NUOVI ORIZZONTI"

Giovedì 20 novembre 2008, ore 18.00
Salone dell'Istituto Antoniano Maschile
incontro sul tema
"Famiglia, scuola, e territorio nella formazione dei giovani"

Introdurrà
Cosimo Mazza - Presidente Ass.ne Culturale "Nuovi Orizzonti"

Interverranno
Cosimo Ferretti - Sindaco di Oria

Monia Tancredi
Assessore alla Pubblica Istruzione del Comune di Oria

Relazionerà
dott. Cesare Martella - Psicologo

Testimonianze: ins. Angelo Galiano, ins. Francesca Fusella, avv. Rita Patisso e prof.ssa Mariana Zaccaria

Contrada Laurito, rimossi i sigilli

di ELISEO ZANZARELLI, Senzacolonne, 19.11.2008

Si sgonfia il caso Laurito. L'area verde ispezionata, dietro segnalazione di un sedicente ambientalista, circa un mese addietro da Forestale Carabinieri e Vigili Urbani torna nella completa disponibilità dei legittimi proprietari. Del terreno, destinato ad arboricoltura, erano infatti stati sequestrati 400 metri quadri presuntivamente ritenuti sottoposti a vincolo di tipo paesistico. Nessun limite al taglio
degli alberi, invece, secondo il pubblico ministero titolare delle indagini, Raffaele Casto della Procura di Brindisi, che all'inizio della settimana ha provveduto a far notificare agli interessati il decreto di dissequestro relativo alla zona sigillata. Caduta l'ipotesi di reato relativa "all'esecuzione di opere su beni 'paesaggistici in assenza di autorizzazione", la stessa proprietà fa intanto sapere che l'attività di disboscamento continuerà a oltranza, nel rispetto di leggi e regolamenti, finchè non sarà ultimata del tutto. Oltre a questo, i proprietari tengono a far sapere che la vendita sul cele-. bre sito di compravendite on line "eBay", relativa all'intero complesso immobiliare - boschetto da destinare a fotovoltaico com. preso -, non era assolutamente autorizzata. L'inserzione è dunque stata rimossa da internet. Ottime notizie, dunque, per gli imprenditori, cattivissime per associazioni ambientaliste e personalità della società civile mossesi a protezione dell'ampio polmone verde cittadino. Finanche due esposti per fare chiarezza sulle attività di contrada Laurito, uno a firma Legambiente uno a firma di un privato e del suo legale, erano stati presentati in Procura. Lo svellimento non era dai proponenti ritenuto del tutto giustificato proprio stante la sussistenza di vincoli a tutela dell'ambiente. In uno degli atti posti all'attenzione dei magistrati della pubblica accusa si adombrava la possibilità che 1 'area da sottoporre a sequestro dovesse essere più estesa di quella effettivamente sigillata a causa di un asserito errore nella rilevazione a mezzo gps effettuata dai forestali.
Nulla di fatto, però. La magistratura ha dato ragione ai proprietari, che ora continueranno le attività di sfruttamento delle risorse arboricole, anche entro quei 400 metri quadri. Un'inezia rispetto ai circa 150 ettari dell'intero fondo appannaggio dei titolari del resort, che porta lo stesso nome della contrada su cui insiste.
La statuizione del sostituto procuratore Raffaele Casto, con "Decreto per la restituzione della cosa sequestrata" è stata recapitata all'indirizzo del francavillese Arcangelo Di Coste, quale "persona sottoposta a indagini relativamente al reato di esecuzione di opere su beni paesagtistici in assenza di autorizzazione", assistito dall'avvocato Francesco Leo. Di Coste riveste infatti la qualità di amministratore unico e legale rappresentante della "Laurito srl", sede in Oria, proprietaria del terreno oggetto d'intervento da parte degli agenti di polizia giudiziaria.
Ritenuta non sussistente l'ipotesi di reato, che avrebbe nello specifico dovuto consistere "nell'abbattimento, mediante taglio, di cinque piante di pino domestico, su bene sottoposto a vincolo paesistico dal Piano Urbanistico Territoriale Tematico della Regione Puglia, datato dicembre 2000".
Motivazione che ha condotto al provvedimento di dissequestro e alla consequenziale richiesta di archiviazione del procedimento a carico dell'imprenditore, la seguente: pur rientrando la superficie di terreno interessata dal taglio in una zona sottoposta a vincolo e pur risultando affiancata da altrà, molto più ampia, pure assoggettata a taglio di alberi. essendo stata destinata ad arboricoltura da legno è specificamente disciplinata dall'articolo 5.02 del Putt della Regione Puglia. Tale strumento normativo - stabilisce il pm -, al comma "1,04, espressamente esclude la necessità del previo rilascio di autorizzazione paesaggistica ai fini dell'esercizio di ogni atto di arboricoltura, fra i quali dev'essere incluso, ovviamente, il taglio conseguente all'avvenuta crescita degli alberi coltivati, proprio in virtù della particolare destinazione impressa".

lunedì 17 novembre 2008

Castello. Nuove scoperte durante i restauri

testo e foto di GIANROSITA FANTINI, La Gazzetta del Mezzogiorno, 16.11.2008

Scoperte straordinarie, alcune delle quali non hanno paragoni in Puglia. Strutture murarie risalenti al 600 avanti Cristo, sepolture di età tardoantica o medievale, costruzione quadrangolare simile ad un bastione e lastra con iscrizione vescovile, è quanto emerso finora dagli scavi effettuati nell’area sottostante alle mura del Castello.
E chissà quanti reperti ancora verranno fuori. E’ dagli inizi di settembre che si scava all’interno dell’imponente maniero: ad ogni colpo di piccone, preziose evidenze archeologiche vengono alla luce.
Da quando i nuovi proprietari del Castello, i coniugi Giuseppe Romanin e Isabella Caliandro, hanno deciso di avviare i lavori di restauro e consolidamento statico dell’antico maniero, è un continuo proliferare di ritrovamenti eccezionali. Un grande cantiere ricco di frammenti di storia che consentono di ricostruire periodi, di interpretare meglio le conoscenze sulla civiltà messapica e di domandarsi sulle invasioni che subì il paese nei secoli che furono.
In sostanza è stata rinvenuta una stratificazione distribuita su tre livelli: una prima parte distrutta da un forte incendio che testimonia la tesi delle invasioni dei saraceni in Oria. La parte successiva risalente all’Età del Ferro, VIII - VII a. C, con resti di insediamenti di capanne e tracce fornace. Una terza parte ricca di ceramica medievale risalente al XIII sec..
Che il Castello fosse stato edificato sui resti dell’antica Cattedrale era un dato che si sapeva; ma ulteriori certezze si sono avute adesso: intere lastre di marmo venute fuori dagli scavi, testimoniano la presenza di una costruzione sottostante, quale la Cattedrale del IX secolo.
Di grande importanza archeologica sono due sepolture di età tardoantica o medievale, con scheletri ben conservati ed integri, di statura molto alta: elemento che di per sé potrebbe rappresentare una scoperta a carattere eccezionale rispetto alla statura media del periodo storico di riferimento. Tutti ben allineati con il volto coperto da tegole, i resti erano inseriti in setti murari situati nell’entrata di una costruzione monumentale messapica, della quale sicuramente farebbero parte capitelli e colonne ritrovati poco distante.
castello di Oria
A lato della costruzione un’altra scoperta rilevante: un sarcofago con una chiara epigrafe scritta in latino: “Del benemerito servo - Tàncrade”; tutto fa supporre che si tratti di un vescovo; intorno alla lastra tombale è stata trovata una croce in bronzo, risalente al secolo VIII. Dettagli da approfondire, questi, che lasciano spazio al mistero e documentano la presenza di un alto prelato predecessore del Vescovo Teodosio, del IX sec.

L’intervento martedì scorso del Sovrintendente ai Beni Archeologici Giuseppe Andreassi, dell’archeologo Assunta Cocchiaro, dell’arch. Antonio Bramato per la Sovrintendenza dei Beni Archeologici per le province di Lecce, Brindisi e Taranto e dell’arch. Severino Orsan, progettista e direttore dei lavori, hanno confermato l’interesse storico-culturale dei ritrovamenti. Toccherà agli stessi, adesso, verificare la possibilità di reperire risorse ministeriali per il prosieguo delle indagini archeologiche. Fino ad oggi, la sensibilità mostrata dai proprietari nei confronti della cultura è stata notevole: dopo 8 milioni di euro per l’acquisto sono stati messi a disposizione ben 12mila euro per finanziare gli scavi e le ricerche, senza contare le spese per il restauro. L’esatta dimostrazione che l’in - vestimento di un imprenditore, come lo è Romanin, nell’ambito della cultura, rappresenta un vantaggio e una risorsa per l’economia del paese. E il valore economico della cultura è universalmente riconosciuto.

Giornate di studio sull'età sveva - I Edizione

La Società di Storia Patria per la Puglia, Sezione di Oria, presenta per 29 e 30 novembre prossimi la I Edizione delle giornate di studio sull’età sveva sul tema:” Città e campagna in età sveva”.

Il convegno avrà luogo presso la Chiesa di San Benedetto ad Oria con sessioni mattutine dalle ore 9,30 e pomeridiane a partire dalle ore 16.

PROGRAMMA
ore 9.30 sabato 29

SESSIONE DI APERTURA
Introduzione del Presidente dello Sezione
prof. Antonio CORRADO

Saluto del Sindaco della Città
Sig. Cosimo FERRETTI

Saluto dell’Assessore alla Cultura
Geom. Giovanni GUIDA

Saluto del Presidente della Società di Storia Patria per la Puglia
prof. Cosimo D’ANGELA

Addetto al cerimoniale
prof. Luigi NEGLIA

PROGRAMMA SCIENTIFICO

PRESIEDE

prof. Cosimo D’ANGELA
Presidente deità Storia Patria per la Puglia

RELATORI:

prof. Pasquale CORSI - Università di Bari
Federico II, Manfredi e gli imperatori di Nìcea

prof. Giancarlo Vallone - Università del Salento II feudo svevo, il feudo angioino

dott.ssa Angela PATISSO - Società di Storia Patria per lo Puglia
Il costume popolare pugliese in età basso medievale

Discussione
Sospensione dei lavori
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ore 16.00
SECONDA SESSIONE

PRESIEDE

prof. Pasquale CORSI - Università di Bari

RELATORI:

prof.ssa Maria Stella CALO’ MARIANI - Università di Bari
Federico II e la Puglia. I loca solaciorum

prof.ssa Luisa DEROSA - Università di Bari
Tesfimonianze medievali in Oria

prof. Maurizio DELLI SANTI - C.N.R.- I.B.A.M., Potenza
II reimpiego nel periodo normanno-svevo: il caso delle tombe di Palermo

dott. Domenico D’ADDARIO - Società di Storia Patria per la Puglia
Produzioni zootecniche e commercio dei relativi prodotti nel basso medioevo

Discussione

Concerto con canti e musiche medioevali.
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ore 9.30 Domenica 30

TERZA SESSIONE

PRESIEDE

prof. Benedetto VETERE - Università del Salento

RELATORI:

prof. Francesco PORSIA -Università di Bari
L’allevamento in Puglia in età sveva

prof. Paul ARTHUR - Università del Salento
II villaggio tardomedievale in terra d’Otranto

prof. Rosario JURLARO - Società dì Storia Patria per la Puglia
Successioni e titoli degli Svevi nei documenti notarili di Puglia

Dott.ssa Daniela D’ERRICO - Società di Storia Patria per la Puglia
Ulteriore contributo alla conoscenza di Oria cristiana nel Medioevo

Discussione

Prof. Benedetto VETERE - Università del Salento

Conclusioni

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Segreteria del Convegno:
fino a venerdì 28 novembre 2008:
e/o la Sezione della Società di Storia Patria per la Puglia – Via P. Astore, 27 – 72024 ORIA (BR)
durante i lavori del Convegno presso la Chiesa del Convegno di San Benedetto in Via Castello

Eventuali variazioni, apportate al programma per qualsiasi motivo, saranno comunicate all’inizio delle singole sessioni.
Gli interventi nella discussione delle relazioni dovranno richiedersi alla Presidenza del Convegno, tramite la Segreteria, e saranno svolti alla fine delle singole sessioni.

Coordinamento
Prof. Antonio Corrado
Cell.3880601266
E-mail:prof.antoniocorrado@libero.it
http://www.storiapatriaoria.it/

A PROPOSITO DEL DISBOSCAMENTO A LAURITO.

si riceve dal sig. Pietro Di Coste

Gentilissimi responsabili,
vi scrivo questa mail solo ora che ci sono stati dei chiarimenti da parte delle autorità in merito al disboscamento del bosco sito in Contrada Laurito.
Vi informo, che le stesse autotità che hanno provveduto ad emettere un decreto di sequestro circa un mese fà su una parte di terreno oggetto di disboscamento, hanno provveduto a notificare in data odierna al proprietario un decreto di dissequestro firmato dal P.M. presso il Tribunale di Brindisi Dott. Raffaele Casto, perchè dopo un attenta analisi si è appurato che non c'è nessun tipo di vincolo al taglio degli alberi in questione.
Pertanto alla presente Vi allego il decreto in questione notificato dal Corpo Guardia Forestale dello Stato di Brindisi, in modo tale che per correttezza e dovere di informazione venga pubblicato sul Vostro blog, così come sarà mia premura farlo avere a tutti quegli organi di stampa che un mese fà hanno pubblicato la notizia; augurandomi che anche in questo caso venga dato lo stesso risalto alla notizia.
Pubblicando questa lettera potrà anche riportare la notizia che il disboscamento è ricominciato e proseguirà fino a quando non sarà ultimato del tutto.
Chiudo la presente chiarendo una volta per tutte che la proprietà sempre nel rispetto delle leggi in vigore è libera di fare ciò che crede sui terreni e gli immobili che le appartengono senza dover dare conto a nessuno e comunque la notizia riportata su Ebay in merito alla vendita del Resort e dei terreni non rispondeva a verità infatti è stata fatta subito rimuovere dalla proprietà stessa.
In attesa di vedere pubblicata la presente sul Vostro blog, l'occasione mi è gradita per porgere cordiali saluti.
Piero Di Coste.

giovedì 13 novembre 2008

Danneggiamento istituto scolastico

I carabinieri hanno deferito in stato di liberta’, per danneggiamento aggravato, quattro minori, del posto, responsabili del danneggiamento di alcuni oggetti e mobili, avvenuto il 3 novembre scorso, nei locali di un istituto di scuola media superiore di Oria, oltre che di aver scritto su varie superfici, frasi offensive dirette ai docenti.

lunedì 10 novembre 2008

Operanzione antidroga. 10 arresti.

di Carmen Vesco PugliaTv.com, 10.11.2008

Attività commerciale di proprietà e per arrotondare spaccio di cocaina, eroina, hashish, ma anche metadone. Imputati quindici persone, ritenute a vario titolo e in concorso tra loro, responsabili di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti. Per ordinanza del Gip del Tribunale di Brindisi, la dott.Martalò, dietro richiesta del Sostituto Procuratore titolare delle indagini, dr. Negro, sono scattate le manette per dieci di loro. Si tratta di Cosimo Serpentino, 33 anni, residente a Oria ma anche a francavillese di nascita, Marco Avena, 32 anni, Cosimo Gatto, 32 anni, Giovanni Pescatore, 23 anni, di Oria e Vito Di Presa, 30 anni, Settimo Caniglia, 31 anni, Oronzo Gioffredi, 29 anni, Sergio Pentassuglia, 28 anni, di Francavilla oltre a Vincenzo Viti, 30enne di Ostuni. L'indagine, che ha preso il nome da uno dei personaggi di spicco dell'attività illecita, "Little Snake" ovvero Serpentino, noto già negli ambienti del traffico degli stupefacenti, è stata compiuta e portata atermine dai carabinieri del Comando di Francavilla Fontana. L'attività investigativa si è conclusa nell'aprile scorso, ma era iniziata mesi prima con il fermo e il controllo di giovani nei pressi di una nota discoteca della periferia di Francavilla trovati in possessi di dosi di droga. Avviate le indagini, in pochi mesi, si è risaliti al vertice dello spaccio, ovvero Serpentino, titolare di una pescheria nel suo comune di residenza, che svolgeva il ruolo di rifornitore di droga, che poi smerciava ai suoi "sottoposti", che a loro volta si adoperavano per distribuirla ai tossicodipendenti dei comuni in particolar modo di Francavilla stesso, di Cellino e di Oria, ma anche di Fasano e Brindisi. E non ne disdegnavano anche un largo consumo personale. Gli indagati sono stati incontrati da innumerevoli servizi di appostamento e pedinamento, nonchè da svariate intercettazioni telefoniche, dalle quali sono emersi in particolare, i ruoli degli stessi nell'attività illecita. Particolarmente complesso è stato il lavoro svolto dagli inquirenti per decifrare il linguaggio crittografato decisamente fantasioso. I capi d'imputazione sono chiamente riconducibili alla quantità di droga spacciata e all'aggravante della recidiva e della continuazione del reato. Ancora indagini per gli altri.

Little Snake

REGIONE CARABINIERI “PUGLIA” COMANDO PROVINCIALE DI BRINDISI Reparto Operativo, 10.11.2008

L’indagine, convenzionalmente denominata “LITTLE SNAKE”, veniva avviata a seguito del fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacente che nei comuni di Francavilla Fontana e Oria era ormai divenuto insostenibile. Nella circostanza erano stati fermati e controllati giovani nei pressi di una discoteca del circondario e trovati in possesso di sostanze stupefacenti del tipo “EROINA”.

Da qui venivano avviate le indagini che permettevano, nel giro di pochi mesi di identificare e denunciare alla competente A.G. 15 persone ritenute a vario titolo responsabili di detenzione e spaccio di stupefacenti tipo “Cocaina” ed “Eroina e Hashish”. La maggior parte degli indagati, oltre ad essere loro stessi dei consumatori, rivestivano il ruolo di spacciatori al minuto, distribuendo dosi di stupefacenti. Le sostanze stupefacenti trattate variavano dall’Eroina alla Cocaina al metadone e Haschish.

Le ordinanze di custodia cautelare sono state emesse dal GIP del Tribunale di Brindisi Dr.ssa Antonia MARTALO’, dietro richiesta del Sost.Proc. titolare delle indagini Dr. Antonio NEGRO.
L’attività di indagine si è conclusa nell’aprile del 2008, periodo in cui gli indagati risultavano essere particolarmente inseriti nel circuito malavitoso dedito allo spaccio di droga di diversa tipologia (prevalentemente eroina e cocaina). Le indagini hanno dimostrato, inoltre, come gli arrestati esercitavano “stabilmente” l’illecita attività, traendo da questa, fonte di sostentamento.
Durante le indagini sono state sequestrate svariate dosi di Eroina e Hascish nonché flaconi di Metadone, un bilancino di precisione e attrezzi vari per il confezionamento dello stupefacente. Particolare attenzione è stata posta al linguaggio crittografato utilizzato dai soggetti: alcune volte si utilizzava la parola minuti al posto di quella di grammi (5 o 10 minuti per indicare i grammi) oppure mano per indicare 5 grammi.

GLI ARRESTATI:
SERPENTINO Cosimo 33 anni
AVENA Marco 32 anni
MARINOSCI ANTONIO 22 anni
GATTO Cosimo 32 anni
PESCATORE Giovanni 23 anni
DI PRESA Vito 30 anni
CANIGLIA Settimio di F. F.na 31 anni
GIOFFREDI Oronzo 29 anni
PENTASSUGLIA Sergio di F.F.na 28 anni
VITI Vincenzo di Ostuni 30 anni

L’indagine ha preso il nome da uno dei personaggi di spicco emerso nel corso delle attività investigative e già noto negli ambienti del traffico degli stupefacenti tra i comuni di Francavilla Fontana, Oria e Cellino San Marco. Gli innumerevoli servizi di osservazione – controllo e pedinamento, effettuati in concomitanza alle attività tecniche, hanno consentito di riscontrare in più occasioni l’attività di spaccio effettuata in maniera continua dal gruppo in questione.
I capi di imputazione indicati nell’ordinanza, chiariscono inequivocabilmente la notevole quantità di droga smerciata dagli indagati, tutti in concorso fra di loro e con le aggravanti della recidiva e della continuazione del reato. (artt. 110 e 81 c.p. e 73 DPR 309/1990).

I RUOLI DEGLI INDAGATI
SERPENTINO cosimo (little Snake) era già conosciuto quale spacciatore di sostanze stupefacenti in quanto negli anni precedenti era stato indagato ed arrestato per reati simili. Il suo ruolo era quello di “rifornire” ingenti quantitativi di droga ad alcuni degli odierni indagati ed in particolare ad AVENA marco, VITI Vincenzo, GIOFFREDI Oronzo e PENTASSUGLIA Sergio, i quali si adoperavano a loro volta nell’attività di distribuzione dello stupefacente ai tossicodipendenti. Il SERPENTINO era validamente collaborato nella sua illecita attività da GATTO Cosimo da Oria, incensurato, MARINOSCI Antonio da Francavilla F.na ed altri soggetti. Particolarmente scaltro, il SERPENTINO, mascherava la sua illecita attività mediante la conduzione di una avviata pescheria in Francavilla Fontana. La zona di spaccio veniva invece localizzata nelle campagne fra Francavilla Fontana ed Oria ove lo stesso nascondeva preventivamente la sostanza stupefacente già ripartita in pezzature di svariati grammi ciascuna, poi prelevate di volta in volta per la consegna ai compratori.

AVENA MARCO: (detto il torinese) noto agli inquirenti per i suoi innumerevoli precedenti per reati connessi alle sostanze stupefacenti. Si occupava dello spaccio direttamente ai tossicodipendenti che a lui si rivolgevano per acquistare Cocaina ed Eroina ma anche Metadone ed Haschish. Metadone che riceveva da altri tossici iscritti al S.E.R.T. che lo permutavano con l’EROINA. Fenomeno questo abbastanza diffuso nell’interland Francavillese. Grazie alle sue conoscenze riusciva a fare da tramite fra altri spacciatori del suo stesso calibro e fornitori di livello superiore quale appunto il SERPENTINO Cosimo.
Durante le indagini, nel corso di appositi servizi di osservazione, venivano sequestrate diverse dosi di Eroina ancora in suo possesso o appena consegnate agli acquirenti assuntori. Tra i suoi fedeli collaboratori figurano PESCATORE Giovanni, DI PRESA Vito e CANIGLIA Settimio. Alcuni mesi addietro marco AVEVA veniva tratto in arresto mentre era intento nello spaccio di sostanze stupefacenti tipo Eroina ad un giovane tossicodipendente. In seguito otteneva il beneficio degli arresti domiciliari che gli venivano revocati per aver disatteso agli obblighi. Nei suoi confronti l’O.C.C. veniva notificata presso la Casa Circondariale di Lecce.

MARINOSCI Antonio, meglio conosciuto come tonY MATONNA, è direttamente collegato e gestito da Cosimo SERPENTINO per il quale effettuava le consegne ai giovani tossicodipendenti con i quali il primo disdegnava di avere rapporti diretti poiché ritenuti non “affidabili”. In considerazione del suo tenore di vita e della sua condotta delinquenziale, annoverata dai precedenti penali a suo carico, MARINOSCI era ben conosciuto ai Carabinieri anche e soprattutto per la sua indole criminale caratterizzata da una forma di “bullismo” che lo distingueva dai suoi coetanei. Era solito consegnare lo stupefacente confondendosi con avventori all’interno di locali pubblici, all’insaputa dei gestori. In ultimo in data 5 c.m. Antonio MARINOSCI veniva tratto in arresto poiché colpito da altra misura cautelare emessa dal G.I.P. Simona Panzera su richiesta del P.M. Miriam Iacoviello unitamente ad altre 5 persone, sempre per reati connessi alla detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti. A lui la presente O.C.C. è stata notificata presso la Casa Circondariale di Brindisi.

GATTO Cosimo strettamente collegato all’illecita attività posta in essere da Cosimo SERPENTINO. Si occupava dell’occultamento e detenzione dello stupefacente sfruttando la sua condizione di incensurato. Durante l’indagine è emerso comunque una attività di spaccio per conto di Cosimo SERPENTINO. In una circostanza è emersa la consegna di una ingente quantità di stupefacente al correo Sergio PENTASSUGLIA, stupefacente non pagato e rivendicato dallo stesso SERPENTINO a cui era da attribuire la paternità dello stupefacente stesso.

CANIGLIA SETTIMIO – GIOFFREDI Oronzo- PENTASSUGLIA SERGIO, validi collaboratori di SERPENTINO Cosimo, soprattutto nella ricerca di nuovi acquirenti tossicodipendenti ai quali smerciavano sostanze stupefacenti, Eroina in particolare. Tali tossicodipendenti non potevano direttamente raggiungere il SERPENTINO, se non attraverso l’intermediazione dei citati spacciatori. Nel corso delle indagini PENTASSUGLIA Sergio veniva tratto in arresto poiché sorpreso nell’atto di cedere dosi di eroina ad un suo coetaneo. Tutti i predetti hanno precedenti specifici per detenzione e spaccio di stupefacenti. CANIGLIA, all’insaputa di SERPENTINO si riforniva anche di Metadone direttamente da AVENA marco.

DI PRESA Vito e PESCATORE Giovanni, nel corso delle indagini i due soggetti assumevano la figura di procacciatori di “clienti” per conto di AVENA Marco. Gli stessi inoltre, accompagnavano personalmente AVENA Marco ogni qual volta quest’ultimo doveva contattare i fornitori per rifornirsi di stupefacente. In particolare PESCATORE Giovanni metteva a disposizione l’autovettura a lui in uso e forniva anche copertura ad AVENA in occasione delle delicate fasi di approvvigionamento dello stupefacente. Presso il domicilio di DI PRESA Vito, in Oria, era stata allestita una vera e propria “centrale” di spaccio ove i tossicodipendenti venivano radunati in attesa dell’arrivo di AVENA Marco per soddisfare il loro quotidiano fabbisogno di Eroina.
Viti Vincenzo, durante l’attività investigativa è stato più volte fatto oggetto di pedinamento nel corso dei quali è apparso chiaro che lo stesso partiva da Ostuni per raggiungere Oria e Francavilla Fontana esclusivamente per rifornirsi di eroina e cocaina da AVENA Marco e SERPENTINO Cosimo, quest’ultimo conosciuto grazie all’intermediazione di AVENA. In uno dei pedinamenti è stato documentato un incontro tra il giovane ostunese e SERPENTINO in un distributore di carburanti sulla via per Ostuni. I due si portavano nella periferia di Oria attraversando il centro abitato di Francavilla e lì i due concretizzavano la compravendita.
Sulla via del ritorno VITI Vincenzo veniva bloccato trovandolo in possesso di oltre venti grammi di eroina in pietra e per questo suscettibile al taglio per moltiplicarne le dosi da inserire in seguito nel mercato della tossicodipendenza, in questa occasione veniva tratto in arresto.

OPERAZIONE "LITTLE SNAKE" DEI CC DI F. FONTANA. 10 ARRESTI

fonte BrindisiTG24, 10.11.2008

Dieci persone arrestate e altre 15 indagate a piede libero con l'accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti: e' il bilancio dell'operazione dei carabinieri che ha permesso di smantellare una banda di pusher che - secondo le indagini - operava tra Francavilla Fontana, Oria ed Ostuni, nel brindisino. Il gruppo spacciava cocaina, hascisc e metadone, anche fuori dalle discoteche. L'operazione e' stata chiamata 'little snake', piccolo serpente, dal nome del principale indagato, Cosimo Serpentino, di 33 anni, gestore di una pescheria di Francavilla Fontana. Questi - secondo gli investigatori - avrebbe messo in piedi un gruppo di spacciatori del quale avrebbero fatto parte Marco Avena, di 32, referente per il territorio di Oria, e Vincenzo Viti, di 30, per quello di Ostuni. Attorno ai due ruotavano gli altri arrestati in base ad un'ordinanza di custodia cautelare in carcere firmata dal gip Antonia Martalo' che ha accolto le richieste del sostituto procuratore inquirente del tribunale di Brindisi Antonio Negro. In manette sono finiti anche Antonio Marinosci, Cosimo Gatti, Giovanni Pescatore, Vito Di Presa, Settimio Caniglia, Oronzo Gioffredi, Sergio Pentassuglia, di eta' compresa tra i 22 ed i 32 anni. Le indagini avrebbero evidenziato che il gruppo, per indicare il quantitativo di droga da smerciare, usava frasi del tipo 'un pugno' per indicare cinque grammi di cocaina, oppure 'cinque o dieci minuti di ritardo' dove il tempo indicato corrispondeva ai grammi di sostanza stupefacente da rifornire.

domenica 9 novembre 2008

Richiesta convocazione consiglio comunale.

Il Sindaco ed il Presidente del Consiglio Comunale di Oria hanno perso l'ennesima occasione per dimostrare la volontà di recuperare un rapporto politico serio e corretto con tutti i Consiglieri comunali.
Questo l'ultimo episodio:
- in data 31 ottobre abbiamo formalmente chiesto un incontro con l'amministrazione comunale, la conferenza dei capigruppo ed i dirigenti comunali interessati al fine di conoscere la situazione relativa ai recenti bandi di concorso per assunzione di personale a tempo indeterminato, nonché le determinazioni che si intendono adottare a garanzia dei partecipanti e nel rispetto dei principi e delle norme costituzionali, in considerazione di una richiesta di annullamento in AUTOTUTELA avanzata da un cittadino, il quale ha rilevato ed evidenziato che sarebbe stata omessa la prescritta riserva in favore dei volontari di truppa in ferma prefissata ed in ferma.
Dopo ben 7 giorni il constatato assoluto silenzio da parte del Sindaco e del Presidente del Consiglio ci ha costretto a richiedere, ai sensi dello Statuto Comunale, la convocazione di un Consiglio Comunale avente per oggetto: Bando di concorso pubblico, per titoli ed esami, per la copertura a tempo pieno e indeterminato di due posti di istruttore di vigilanza urbana.
categoria C – posizione economica C1. Discussione ed eventuali determinazioni.

F/to: i Consiglieri del PdL: Egidio Conte, Mauro Marinò, Antonio Metrangolo, Antonio Fullone e Luciano De Nuzzo.

venerdì 7 novembre 2008

Oria allagata. Video.

Su www.oria-invideo.blogspot.com il video della pioggia torrenziale di oggi pomeriggio.

giovedì 6 novembre 2008

"Non vendete la nostra casa". Il Comune mette all'asta l'immobile occupato dalla famiglia Mazza.

Appello al Comune perchè sospenda il bando: L'abbiamo sistemata ci nostri sacrifici

di Emilio Mola, Senzacolonne, 6.11.2008

Per "stato di necessità" avevano occupato tempo addietro un immobile comunale in disuso arredandolo e trasformandolo

giorno dopo giorno in un vero e proprio appartamento, un umile nido d'amore. Speravano di poter passare sotto quel tetto il resto dei loro giorni, e invece niente. Palazzo di Città ha deciso di mettere all'asta buona parte del suo patrimonio immobiliare, é tra gli edifici che finiranno sul mercato alla mercè del miglior offerente, anche l'ex ufficio di collocamento; al civico 11 di via Isonzo, occupato dalla coppia. Antonio Mazza e Margara Gasbarro, giovani conviventi, genitori di una bambina ancora piccola, rischiano oggi di finire in mezzo a una strada, senza più una casa, senza più un letto. Ma non solo. Se l'immobile in questione sarà venduto, vedranno anche andare in fumo la montagna di denaro centellinata nel corso degli anni- per rimettere in sesto l'edificio in questione: frutto di sacrifici immensi, sudati per se, ma prossimi ad essere goduti da altri.
Per questo motivo i due giovani, terrorizzati all'idea di dover perdere tuttó, di dover rinunciare ai risparmi di una vita, hanno deciso di rivolgersi al legale di fiducia. l'avvocato Pasquale Fistetti, per fare presente al Comune di Oria che in quella casa messa all'asta ci- sono pure loro, con la loro vita e i loro affetti. Chiederanno alla civica amministrazione dì sospendere il bando, e di riconoscere per lo meno, quanto fatto di tasca propria per rendere "vendibile" la struttura messa all'asta. Per poter trasformare quel tugurio in un posta abîtabîle;
-ricordano, avrebbero infatti sborsato almeno 35mila euro, così come confermato da una perizia dell'architetto Giuseppe Mazza: "Abbiamo fatto la domanda per le case popolari - spiega Margara Gasbarro - ma non ci è mai stato riconosciuto nulla, nonostante all'epoca i1 Prefetto di Brindisi avesse suggerito al Comune _di Oria di risolvere il problema delle occupazioni abusive con l'assegnazione delle case popolari disponibili". "Mettendo in vendita la nostra casa all'asta ad un prezzo di 55mila euro - prosegue la donna - il Comune ha riconosciuto la utilità dei miglioramenti da noi apportati". Ma può questo bastare a rivendicare diritti sull'immobile abusivamente abusivamente occupato? Stando alla prima documentazione prodotta dall'avvocato Pasquale Fistetti, parrebbe proprio di si. O meglio, il Comune di Oria, lucrando sui sacrifici della coppia, e sugli oggettivi miglioramenti da questa apportati sulla qualità dell'immobile, si renderebbe responsabile di un "ingiustificato arricchimento", così come sentenziato dalla Corte di Cassazione, in merito a una vicenda estremamente simile, accaduta in quel di Ercolano. Insomma, le ragioni per sedersi a un tavolo e discutere serenamente della faccenda non mancano. E' l'augurio della coppia, è che questo arrivi il prima possibile. "Facciamo appello al sindaco, agli assessori e ai consiglieri comunali, ed anche al buon senso di tutti quelli che possono aiutarci a non rimanere in mezzo a una strada, data soprattutto la nostra situazione e con il nostro bambino piccolo" dice Margara Gasbarro.
"Non credo - conclude - che ci sia nessuno interessato ad acquistare questa casa in queste condizioni, visto che comunque, riteniamo di avere anche noi qualche diritto: non fosse altro per i soldi che abbiamo speso".

All'asta un immobile occupato da abusivi che l'hanno restaurato

di Vincenzo Sparviero, La Gazzetta del Mezzogiorno, 6.11.2008

Il Comune di Oria decide di vendere l'ex ufficio di collocamento di via Isonzo, ma la famiglia che occupa da anni l'immobile, dopo averlo ristrutturato e reso abitabile, si oppone.
Rischia di finire davanti al giudice una vicenda di cui da tempo si parla nella cittadina con pareri decisamente contrastanti.
Intanto, una famigliola rischia di finire per strada dopo aver investito i propri risparmi in un casa che non è mai stata loro ma che non pensavano che un giorno il Comune decidesse di vendere.
"Era un tugurio e lo abbiamo reso abitabile e ora loro lo vendono dopo che abbiamo speso i risparmi di una vita - afferma Margara Gasbarro, moglie di Antonio Mazza, detenuto ai domiciliari".
Questa giovane signora ha anche incaricato un legale, l'avvocato Pasquale Fistetti, per cercare di far cambiare idea al Comune.
"All'asta - aggiunge la signora - è come se mettessero anche noi, con i nostri affetti".
Per poterci abitare, in tutti questi anni, i coniugi sostengono di aver speso 35.000 euro, come risulta anche da una perizia dell'architetto Giuseppe Mazza.
"Abbiamo fatto la domanda per le case popolari - sostiene Margara Gasparro - ma a noi non ci hanno dato niente nonostante che all'epoca il Prefetto di Brindisi avesse suggerito al Comune di Oria di risolvere il problema delle occupazioni abusive con l'assegnazione delle case popolari disponibili".
"Mettendo in vendita la nostra casa all'asta ad un prezzo di 55.000 euro - aggiunge - il Comune ha sicuramente riconosciuto la utilità dei miglioramenti da noi apportati altrimenti quel tugurio non valeva niente".
"Facciamo appello al sindaco, agli assessori e ai consiglieri comunali, ed anche al buon senso di tutti quelli che possono aiutarci per non rimanere in mezzo ad una strada nella nostra situazione e con il nostro bambino piccolo - conclude la signora -, non credo che ci sia nessuno interessato ad acquistare questa casa in queste condizioni, visto che comunque riteniamo di avere anche noi qualche diritto non fosse altro per i soldi che abbiamo speso".
Nella lettera del loro legale, inviata al Comune di Oria, è stata chiesta la sospensione del bando di gara «per valutare la situazione e raggiungere le necessarie intese".
Si tratta ora di capire quali saranno le intenzioni del Comune che si potrebbe ritrovare nella stessa situazione anche con altri immobili occupati abusivamente nel corso degli anni.
Situazioni che l'attuale Amministrazione ha "ereditato" e che prima o poi dovrà pure affrontare.
La famiglia Mazza, intanto, rischia di trovarsi in mezzo alla strada con un bimbo piccolo e dopo aver speso un bel po' di soldi.
"La speranza è che si possa raggiungere un accordo per cercare venire incontro alle esigenze delle parti", dicono gli amici della coppia che hanno preso a cuore la vicenda.

Cronaca: Denunciati due minori di Latiano.

fonte PugliaTV.com, 6.11.2008

A Latiano, i carabinieri della locale stazione hanno denunciato per ricettazione, porto illegale di arma bianca e resistenza a pubblico ufficiale, due minori. I militari hanno accertato che l’automezzo era stato rubato ad Oria, alcune ore prima. Nel corso di una perquisizione uno dei minori è stato trovato in possesso di un coltello a serramanico. L’autovettura e’ stata riconsegnata al legittimo proprietario, mentre il coltello rinvenuto sottoposto a sequestro.

mercoledì 5 novembre 2008

Vendita immobili comunali. Richiesta sospensione bando di gara.

ricevo dall'avv. Pasquale Fistetti

Al Comune di Oria, rappresentante legale pro tempore
Sindaco Ferretti Cosimo

Oggetto: immobile di Via Isonzo 11, azione per indebito arricchimento.

Per mandato ricevuto da Mazza Antonio e Gasbarro Margara si fa presente quanto segue:

1) i predetti occupano pacificamente e senza contestazione alcuna, in stato di necessità, lo stabile di proprietà del Comune di Oria sito in Via Isonzo n. 11 distinto in catasto Fg 82 p.lla 2264, sub 3 cat A/3 piano terra (ex Ufficio di Collocamento).
2) Per poter rendere abitabile detto immobile che era un vero e proprio tugurio come risulta dalla documentazione fotografica allegata, è stato necessario eseguire lavori di ristrutturazione, come da allegata relazione perizia/tecnica dell'Arc. Mazza Giuseppe, per un ammontare complessivo al netto di Iva di euro 35.425,00.
3) L'abitazione risulta quindi notevolmente migliorata, come si evince dalla allegata documentazione fotografica, tanto che il Comune di Oria, riconoscendo al utilità implicita dei miglioramenti apportati, ha potuto porre in vendita la stessa mediante asta pubblica al prezzo indicato di euro 55240,oo, realizzando così un arricchimento senza causa Cassazione Civile, III Sezione, 18 febbraio 1999, n. 1372 - Volpe Presidente- Cristarella Orestano Relatore - Maccarone P.M. (conf.) - Comune di Ercolano (avv.S.Soria, A.Scognamiglio ) - R.Sapri (avv. R.Scognamiglio, L.Rippa). Arricchimento senza causa - Pubblica amministrazione - Riconoscimento dell'utilità implicito dell'opera - ammissibilità (C.c.art. 2041). Il riconoscimento dell'utilità dell'opera o della prestazione eseguita dal terzo, che costituisce requisito per l'esperibilità dell'azione di ingiustificato arricchimento nei confronti della pubblica amministrazione può anche risultare in modo implicito da atti o comportamenti della p.a. dai quali si possa desumere inequivocamente un effettuato giudizio positivo circa il vantaggio o l'utilità della prestazione o dell'opera. Gli organi dell'Ente Pubblico che possono esprimere gradimento per l'opera o la prestazione ricevuta sono sia quelli deliberativi sia quelli rappresentativi (Cass., 24 gennaio 1994, n.715, in Resp.civ. e prev., 1994, 662).

Si chiede pertanto che, previa sospensione del bando di gara, in cui non viene dato atto che l'abitazione in vendita risulta abitata e migliorata a spese dei miei assistiti, l'Ente in indirizzo proceda alla quantificazione e relativa monetizzazione dei miglioramenti effettuati.
Salvis Iuribus.

Francavilla F.na, lì 3.11.2008 Avv. Pasquale Fistetti

IN MACCHINA CON EROINA E TAGLIERINO, ARRESTATI AD ORIA

fonte LeccePrima.it, 4.11.2008

Sono stati bloccati ed arrestati nella cittadina di Oria dove, con ogni probabilità, erano arrivati per effettuare un piccolo carico di eroina. Pasquale Falconieri, 43enne di Porto Cesareo e Giuseppe Coroneo, 51, di Leverano, hanno dovuto effettuare, loro malgrado, una sosta forzata presso il carcere di Brindisi dove sono stati accompagnati con l’accusa di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti. Le manette ai polsi ai due presunti pusher in trasferta sono state strette dai carabinieri del Nucleo Radiomobile di Francavilla Fontana nella tardo pomeriggio di ieri.
Intorno alle 18, Falconieri e Coroneo sono stati “pizzicati” nei pressi del cimitero di Oria, in contrada “Matteria”, zona conosciuta dagli inquirenti come un crocevia di traffici illeciti. Alla vista delle gazzella, i due hanno commesso una “leggerezza”, facendo un movimento che simulava il tentativo di disfarsi di un involucro. Il movimento ha insospettito gli inquirenti, guidati dal capitano Guglielmone che hanno così deciso di perquisire la Renault Clio sulla quale viaggiavano i due salentini.
Dal rapido controllo sono spuntati 4 grammi di eroina, “brown sugar”, nastro isolante e un coltellino, intriso di sostanza. Nelle tasche dei due probabili spacciatori anche banconote di taglio differente: Coroneo custodiva 120 euro, il portafogli di Falconieri era meno ricco, “appena” 70 euro. Appena lo scorso 15 giugno, il 47enne di Porto Cesareo era stato arrestato con le accuse di tentato omicidio, detenzione e porto illegale coltello, lesioni personali, violenza e resistenza a pubblico ufficiale. In quell’occasione, accertarono gli uomini dell’Arma, si era reso responsabile di una lite con un compaesano di 27 anni.

martedì 4 novembre 2008

Rinvio del quarto appuntamento di OTTOBRE PIOVONO LIBRI

Fonte, Sito Istituzionale del Comune di Oria, 4.11.2008

Si comunica che il quarto appuntamento organizzato dalla Biblioteca Comunale "De Pace-Lombardi" per il Progetto "Alla ricerca dell'identità culturale del territorio oritano" nell'ambito di OTTOBRE PIOVONO LIBRI. I LUOGHI DELLA LETTURA, previsto per l'8 novembre 2008, si terrà in altra data da definire.

Nei prossimi giorni verrà comunicata la nuova data sul sito del Comune.

Due leccesi arrestati per droga a Oria.

fonte PugliaTv.com 4.11.2008

A Oria sono stati arrestati due giovani per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stuprefacenti. Si tratta di Pasquale Falconieri 43enne di Porto Cesareo e Giuseppe Coroneo, 51 enne di Leverano. I due sono stati colti in flagranza di reato dai carabineiri della compagni di Francavilla Fontana. Sono stati trovati in possesso 4 gr di eroina e materiale per il confezionamento delle dosi.

lunedì 3 novembre 2008

27.11.2008. Asta pubblica per la vendita di immobili comunali.

di Oritano, 3.11.2008

Nella Sede Municipale, stanza del Segretario Generale del Comune di Oria, il giorno 27.11.2008 alle ore 9,00 dinanzi all’apposita Commissione avrà luogo un’asta pubblica per la vendita dei seguenti immobili di proprietà comunale:

Immobili siti in via Ospedale Vecchio

LOTTO N. 1)
- Fabbricato per civile abitazione a piano terra, con accesso dall’atrio comune di Via Ospedale Vecchio n. 7, in catasto urbano al foglio n. 82 particella n. 411 sub.1 graffata con la p.lla 409 sub. 7 - Via Ospedale Vecchio n. 1. P.T. categ. A/4 classe 1° vani 3,5 R.C. €. 92,19 – Valore complessivo dell’unità immobiliare €.63.000,00 a cui si somma il valore stimato di 1/4 indiviso dell’atrio ad uso comune
TOTALE LOTTO N. 1 = €. 66.500,00

LOTTO N. 2)
- Fabbricato per civile abitazione a piano terra, con accesso dall’atrio comune di Via Ospedale Vecchio n. 7,in catasto urbano al foglio n. 82 particella n. 409 sub. 8 – Via Ospedale Vecchio n. 13 piano terra categ. A/5 classe 2° vani 1 R.C.€. 34,60 – Valore complessivo dell’unità immobiliare €. 10.000,00
- Fabbricato per civile abitazione a piano terra, in catasto urbano al foglio n. 82 particella n. 411 sub. 2 – Via Ospedale Vecchio n. 15 piano terra categ. A/5 classe 2° vani 1 R.C.€. 34,60 – Valore complessivo dell’unità immobiliare €. 10.000,00
- Fabbricato per civile abitazione a piano terra, in catasto al foglio n. 82 particella n. 406 sub. 1 – Via Ospedale Vecchio n. 17 piano terra categ. A/5 classe 2° vani 1 R.C.€. 34,60 – Valore complessivo dell’unità immobiliare €. 6.500,00 a cui si somma il valore stimato di 1/4 indiviso dell’atrio ad uso comune
TOTALE LOTTO N. 2 = €. 30.000,00

LOTTO N. 3)
- Fabbricato per civile abitazione a piano terra, con accesso dall’atrio comune di Via Ospedale Vecchio n. 7,in catasto urbano al foglio n. 82 particella n. 406 sub. 2 – Via Ospedale Vecchio n. 19 piano terra categ. A/5 classe 2° vani 1 R.C. €. 34,60 – Valore complessivo dell’unità immobiliare €. 11.500,00 a cui si somma il valore stimato di 1/4 indiviso dell’atrio ad uso comune
TOTALE LOTTO N. 3 = €. 15.000,00

LOTTO N. 4)
Fabbricato per civile abitazione a piano terra, con accesso dall’atrio comune di Via Ospedale Vecchio n. 7, distinto in catasto urbano al foglio n. 82 particella n. 409 sub. 5 – Via Ospedale Vecchio n. 7 P.T. categ. A/5 classe 2° vani 1 R.C. €. 34,60
Valore complessivo dell’unità immobiliare €. 7.500,00;
- Fabbricato per civile abitazione a piano terra, in catasto urbano al foglio n. 82 particella n. 409 sub. 6 – Via Ospedale Vecchio n. 9 P.T. categ. A/5 classe 2° vani 1 R.C. €. 34,60 - Valore complessivo dell’unità immobiliare €. 7.500,00 a cui si somma il valore stimato di 1/4 indiviso dell’atrio ad uso comune
TOTALE LOTTO N. 4 = €. 18.500,00

Immobili siti in via Isonzo

LOTTO N. 1)
– Fabbricato per civile abitazione con accesso dalla Via Isonzo n. 11/a, in catasto al foglio n. 82 particella n. 2264 su. 1 - Via Isonzo s.n. P.T. categ. A/3 classe 6° vani 9 superficie catastale mq. 188 R.C. €. 743,70, ivi compreso:
- cortile di uso esclusivo di mq. 133,00 (Fg. 82 p.lla 2264 sub.1)
- area pertinenziale di uso comune (Fg.82 p.lla 2264 sub. 6)
- terreno retrostante di uso esclusivo (Fg. 82 p.lla 2263)
Prezzo a base d’asta del lotto n. 1 = €. 131.980,00

LOTTO N. 2)
Fabbricato destinato a garage con accesso dalla Via Isonzo n. 9, in catasto urbano al foglio n. 82 particella n. 2264 sub. 2 – Via Isonzo s.n. P.T. categ. C/6 classe 5° mq. 29 R.C. €. 61,41, ivi compreso:
- area pertinenziale di uso esclusivo (Fg. 82 p.lla 2264 sub.2)
- area pertineziale di uso comune (Fg. 82 p.lla 2264 sub.5);
Prezzo a base d’asta del lotto n. 2 = €. 13.776,00

LOTTO N. 3)
Fabbricato per civile abitazione a piano terra con accesso dalla Via Isonzo n. 11, in catasto urbano al foglio n. 82 particella n. 2264 sub. 3 – Via Isonzo s.n. P.T. categ. A/3 classe 6° vani 5,5 sup. catastale mq. 130,00 R.C.€. 454,48, ivi compreso:
- area pertinenziale di uso esclusivo (fg.82 p.lla 2264 sub.3)
- area pertinenziale di uso comune (Fg. 82 p.lla 2264 sub. 6)
Prezzo a base d’asta del lotto n. 3 = €. 55.240,00

LOTTO N. 4)
Fabbricato per civile abitazione a piano primo con accesso dalla Via Isonzo n. 9/a, in catasto al foglio n. 82 particella n. 2264 sub. 4 – Via Isonzo s.n. piano primo categ. A/3 classe 6° vani 5,5 sup. catastale mq. 125,00 R.C.€. 454,48, ivi compreso:
- area pertinenziale di uso comune (fg.82 p.lla 2264 sub. 5)
Prezzo a base d’asta del lotto n. 4 = €. 51.056,00

avvisi di vendita dettagliati scaricabili dai seguenti link Via Ospedale Vecchio e Via Isonzo

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