venerdì 30 gennaio 2009

Numero legale a intermittenza punti approvati a singhiozzo

Strategie all'interno della maggioranza? Aria di rimpasto tra assise e Giunta
I consiglieri del sindaco entrano ed escono durante le votazioni

di Eliseo Zanzarelli, Senzacolonne

Assise-bagarre, ieri pomeriggio a Palazzo di Città. Un Consiglio senz'apparenti spunti di tensione si è invece trasformato in un inaspettato teatrino, con tanto di numero legale che a ripetizione è andato e tornato, assieme a quei consiglieri di maggioranza che, a intermittenza, hanno abbandonato e riconquistato i propri scranni.
Tra l'incredulità e lo sdegno dei colleghi di opposizione, che a un certo punto hanno deciso a propria volta di disertare le discussioni. All'ordine del giorno: approvazione dei verbali delle sedute precedenti; corresponsione dei gettoni di presenza ai consiglieri comunali e determinazione dell'importo per l'anno in corso; sostituzione del consigliere dimissionario e già surrogato (da Enzo Cacciatore, ieri per la prima volta presente) Mario De Nuzzo in seno alle commissioni consiliari permanenti; commissione elettorale nominata con deliberazione di Consiglio - surroga componente supplente a seguito di dimissioni. Approvati a stento, a maggioranza risicata, i primi tre punti, l'adunanza si è sciolta, dopo infiniti affanni, sull'ultimo. Gli spunti di riflessione del giorno sono però altri, dati dalle presunte strategie all'interno della stessa maggioranza di governo della città, che ieri in più occasioni ha mostrato segni di almeno apparente disgregazione.
Principale indiziato d'insofferenza il consigliere udiccino Bruno Viapiana, che ambirebbe alla carica' di presidente del Consiglio comunale, sin dall'esito vittorioso delle amministrative ricoperta dal collega di partito Gianfranco Sorrento, risultato allora il più suffragato. In forza di presunti accordi pre o post elettorali, la presidenza delle assise, sarebbe dovuta spettare per metà consigliatura, due anni e mezzo,allo stesso attuale titolare, per la restante parte proprio a Viapiana, il che ora vedrebbe disattesi quei patti.
Di qui, secondo opinione diffusa, le sistematiche uscite dall'aula di cui è stato protagonista il pretendente presidente.
La fanta-politica non si fermerebbe però qui.
Un'ulteriore combutta sussisterebbe sempre tra i ranghi, parsi non tanto serrati, della maggioranza pur sempre ridotta a 11 contro 10: oltre a Viapiana, anche alcuni altri udiccini, Francesco Caniglia, Elia Farina e Antonio Monticelli, avrebbero questo periodo mire, per così dire, espansionistiche.
Punterebbero a un assessorato, ma anche a due, se non a tre: preferibilmente un paio da sottrarre a Forza Italia e Alleanza Nazionale, in giunta con due assessori a testa sostenuti però da un solo consigliere ciascuno. Il terzo papabile defenestrato potrebbe invece essere espressione Udc, quindi da intendere in chiave semplice rimpasto.
Venendo ai nomi, a rischio al momento parrebbero: per An più Giuseppe Destradis che Michele D'Addario, per Forza Italia più Monia Tancredi che Giovanni Guida, per l'Udc invece Pasquale Sartorio.
Questo scenario potrebbe aver innescato i fatti di ieri, giornata difficile sin dall'inizio per la Ferretti e la sua maggioranza, dato il ritardo imprevisto di Francesco Caniglia. Seguito dalle reiterate defezioni di Viapiana, seguite dalle fuoriuscite, degli altri in un balletto ritenuto indecoroso dalla minoranza che, spazientita, è andata via alla spicciolata, e finanche dagli stessi dipendenti comunali lì per motivi d'ufficio: lo storico funzionario Mimino Schirinzi, a un certo punto, ha sbottato dicendo che simili condotte non dimostrano rispetto nei confronti di chi si reca alle sedute del Consiglio per motivi di lavoro.

su www.arpa-oria.com le interviste

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ndr - il video che segue è vecchio, ma sempre attuale ... ed ho detto tutto

Un arresto per spaccio di hashish

testo e foto Brundisium.net

I Carabinieri di Francavilla Fontana (Brindisi) hanno tratto in arresto VS, 43enne di Oria, colto in flagranza di reato per “detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente”.
In seguito ad una perquisizione personale e domiciliare è stato trovato in possesso di 61 grammi di hashish, suddiviso in dosi, materiale utile per il confezionamento ed il taglio. Dopo le formalità di rito è stato rinchiuso nel carcere di Brindisi.

giovedì 29 gennaio 2009

Mugghierima una ni faci e cientu ni penza.

In attesa della stagione teatrale 2009, la Compagnia Teatrale Sartaminzippi propone il video dell'ultima fatica teatrale: "Mugghierima una ni faci e cientu ni penza", commedia in tre atti scritta e diretta da Pierino Monaco.
Il video, in alternativa, può essere scaricato cliccando questo collegamento

Monumento ai caduti sul lavoro

Domenica 1 febbraio 2009 presso la Piazzetta incrocio via Latiano via Epitaffio alle ore 11.45 inaugurazione del "Monumento ai caduti sul lavoro"

mercoledì 28 gennaio 2009

Una tromba d’aria sradica ulivi secolari e danneggia le case

testo e foto di VINCENZO SPARVIERO, La Gazzetta del Mezzogiorno

Non ci sono testimoni. "Per fortuna", dice qualcuno. Se qualcuno si fosse trovato lì all’alba poteva anche rimetterci la pelle.
Un quarto d’ora - forse meno - è durato l’inferno che sradicato alberi d’ulivo secolari facendoli volare quasi fossero fuscelli appena piantati. Anche le case hanno rischiato grosso e qualche tetto ormai è inservibile.
Un piccolo uragano si è abbattuto tra le contrade Santa Cecilia, Sant’Andrea e Priolari - tra Oria e Francavilla - a ridosso della statale.
I danni sono ingenti ma poteva andare decisamente peggio se la tromba d’aria avesse tardato di qualche ora, quando i contadini sono già al lavoro nei campi o a raccogliere le olive.
Un vigilante è stato il primo ad accorgersi dell’accaduto. Gianni Fullone era in servizio di perlustrazione proprio in quelle campagna quando ha visto la strada sbarrata da un albero.
"Pensavo fosse stata la pioggia a causare il piegamento del tronco - dice -. Invece, andando un po’ più avanti, mi sono reso conto che era accaduto qualcosa di ben più grave".
La guardia di giurata si è subito assicurato che nelle case della zona non ci fosse nessuno. Poi, ha chiamato il Comune e in pochi minuti sono arrivati nelle contrade i dipendenti dell’ufficio tecnico che hanno effettuato i primi rilievi.
Intanto, scampato il pericolo, la zona è andata man mano popolandosi.
Sono arrivati tutti i proprietari di terreni e di abitazioni rurali.
"Potevamo restare sotto uno di quegli alberi", afferma sconsolato Valentino Francioso di Francavilla, che con il figlio Federico e l’anziano padre che porta lo stesso nome, si affretta a tagliare i tronchi degli alberi di sua proprietà sradicati o spezzati dal vento. "Beh - aggiunge - prima che vengano i ladri è meglio che la legna la prenda io".
Mimmo Pipino, di Oria, ha un appezzamento nella zona. «Se solo la tromba d’aria avesse investito il paese anzichè la campagna - dice - chissa cosa poteva accadere. Se sono stati spezzati e sradicati alberi di ulivo secolari, perfino le auto avrebbero fatto una brutta fine».
A pochi metri di distanza, praticamente su una stradina che separa il territorio di Oria da quello di Francavilla, si nota una casa con il tetto ormai da rifare.
"I tufi sono stati scagliati a decine di metri di distanza - racconta Giuseppe Delle Grottaglie -. Se qualcuno si fosse trovato nella zona poteva beccarne uno in testa. Il tetto è completamente da rifare e non sembrava in cattivo stato".
Una delle stradine che collegano quella principale con i poderi più lontani dalla statale, è completamente bloccata da un albero che occupa l’intera carreggiata.
"Per rimuoverlo da qui - spiega Pasquale Attanasi - ci vorranno almeno tre ore di lavoro con la motosega".
Salvatore Carbone e Giovanni Galluzzo guardano - sconfortati - le campagne allagate dove ormai non esistono più gli alberi piantati di recente.
"Tutto raso al suolo - affermano -. In un attimo è cambiato il paesaggio in questa zona".
Maria Panteca e Vincenzo Dell’Aquila, marito e moglie, arrivano trafelati nella zona colpita dalla tromba d’aria.
"Anche all’interno - dicono - i danni sono ingenti. Nella nostra campagna, nella zona che chiamano “la padula”, ci sono decine di alberi di ulivo abbattuti".
È un’annotazione che serve a "perimetrare" l’area colpita. In pratica, si registrano danni in una zona di un paio di chilometri quadrati.
Gli uffici tecnici dei Comuni di Oria e Francavilla stanno predisponendo una relazione che sarà sicuramente allegata ad una recente richiesta di contributi per le calamità naturali.
"Se aspettiamo che qualcuno ci venga incontro stiamo freschi - commenta uno dei contadini della zona -. Qui ci sono case da rifare e alberi che ormai possiamo usare solo come legna da ardere. Proprio non ci voleva".
Già, prima giorni e giorni di pioggia. Ora la tromba d’aria. Il tutto in una crisi generale del comparto agricolo. Un’annata da dimenticare: sotto tutti i punti di vista.

martedì 27 gennaio 2009

La quinta «A» dello Scientifico si aggiudica la puntata della trasmissione «Per un pugno di libri»

La Gazzetta del Mezzogiorno, 27.1.2009

19 gennaio 2009: giorno indimenticabile per i ragazzi della quinta «A» del Liceo Scientifico “Vincenzo Lilla” di Oria. Ore 11,15:Comincia L’avventura a Roma. Poi, nel pomeriggio, registrazione della trasmissione "Per un pugno di libri" nella quale "dominano" contro una scuola di Cento vincendo alla grande trasmissione che è stata trasmessa domenica scorsa da Rai 3.
"Momenti intensi, ricchi di emozioni e tensioni, adrenalina e paura, attese snervanti e ansie incombenti - scrivono i ragazzi -. Dopo un estenuante mese di preparazione, pomeriggi trascorsi a scuola, notti insonni, titoli da mandare giù, intere pagine de “La pelle di Zigrino”da memorizzare, alla fine la nostra fatica è stata ricompensata: abbiamo vinto!".
Una bella esperienza per i maturandi di Oria.
"La vittoria più grande - aggiungono - è stata quella di ritrovarci lì in quello studio, più uniti che mai. In quel momento i sacrifici, le difficoltà e le incomprensioni, sono stati accantonati dai reciproci sguardi di incoraggiamento. Prima della registrazione, le nostre mani si stringevano e dai volti traspariva una commozione immensa. La partecipazione e la vittoria al programma “Per un pugno di libri” rimarranno un tratto indelebile nella vita di ciascuno di noi, un’esperienza unica e ineffabile. Per questo vogliamo invitare tutti gli studenti delle scuole superiori ad avere il coraggio di distinguersi positivamente, di tuffarsi in questa avventura, che arricchisce anche culturalmente. Rivolgiamo un ringraziamento speciale alla nostra professoressa di lettere Maria Teresa Pupillo, la nostra guida morale e intellettuale, che ci ha sempre spronato, aiutato e ha creduto in noi fino alla fine. Ringraziamo anche il professore Luca Camarda che fisicamente ha condiviso con noi quest’esperienza, ma anche tutti i docenti del nostro corso che pazientemente ci hanno concesso, durante il mese di preparazione, un periodo di tregua dalle interrogazioni! Ringraziamo l’assistente tecnico di laboratorio Mino Palazzo,che è stato accanto a noi tutti i pomeriggi rendendosi sempre disponibile; tutti gli altri professori del nostro Liceo che ci hanno sempre sostenuto, il dirigente scolastico Giuseppe Attanasi e tutti i compagni di scuola".

Tromba d'aria sradica ulivi secolari

La Gazzetta del Mezzogiorno online

Alcune decine di alberi di olivo, molti dei quali secolari, sono state sradicate la notte scorsa da una tromba d’aria che si è abbattuta sulle campagne di Oria ad alcuni chilometri da Brindisi. Le contrade colpite sono quelle di Santa Cecilia, Sant'Andrea e Priolari. Non ci sono state conseguenze per le persone anche se alcune abitazioni rurali sono state sfiorate dalla tromba d’aria.

La scoperta l’ha fatta stamattina una guardia giurata nel consueto giro di controllo delle campagne. Secondo primi accertamenti, le forti piogge cadute nei giorni scorsi potrebbero avere compromesso la presa delle radici nel terreno, e la resistenza dei rami pesanti al vento avrebbe favorito il loro sradicamento.

lunedì 26 gennaio 2009

Rubano in casa di un disabile arrestati due «topi d’appartamento»

La Gazzetta del Mezzogiorno, 26.1.2009

Avevano pensato di trascorrere il sabato sera «ripulendo» un appartamento ubicato al piano terra di uno stabile, alla periferia di Oria. Ma non avevano fatto i conti con una pattuglia di militari della Guardia di Finanza che, notando i «topi d’appartamento» al lavoro, sono intervenuti arrestandoli in flagranza di reato.
Così due individui del luogo, con precedenti penali anche specifici, sono finiti in carcere e dovranno ora rispondere di furto aggravato.
L’episodio si è verificato nella tarda serata di sabato, quando i due malviventi hanno preso di mira l’abitazione di un disabile del luogo. Già al momento di forzare l’in - gresso dell’alloggio, i due sono stati notati da alcuni finanzieri che però hanno preferito appostarsi ed attendere prima di entrare in azione. Quando i due sono usciti dall’appartamento - con appresso la refurtiva costituita per lo più da computer ed altri congegni elettronici - allora i militari delle Fiamme gialle sono usciti allo scoperto, riuscendo a bloccare subito uno dei due. L’al - tro è riuscito scappare con la refurtiva, ma nel frattempo i finanzieri lo avevano visto bene in faccia. È scattata così una caccia all’uomo, che nel giro di poco tempo non ha mancato di dare i suoi frutti. Il ladro che era sfuggito alla cattura, infatti, è stato poi rintracciato in paese ed arrestato anche lui. Ma le indagini si sono concluse solo qualche ora più tardi, a notte fonda, quando anche la refurtiva è stata recuperata dai militari delle Fiamme gialle e restituita al legittimo proprietario.
I due oritani, dopo le formalità di rito, sono stati associati al carcere di Brindisi.

"Per un pugno di libri" - Vittoria dei ragazzi di Oria

Su www.oria-invideo.blogspot.com sintesi del programma "PER UN PUGNO DI LIBRI" andato in onda su RAI 3, al quale hanno partecipato gli alunni della classe 5a A del Liceo "VINCENZO LILLA" di ORIA



domenica 25 gennaio 2009

giovedì 22 gennaio 2009

"Presentazione del nuovo Servizio di Igiene Urbana nell'ATO Br 2" Calendario raccolta rifiuti

SABATO 24 GENNAIO 2009 presso il Palazzo Martini - Sala degli Stemmi - ore 11.00 -
Conferenza Stampa del Sindaco di Oria Cosimo Ferretti - Presidente dell'ATO Br 2. Verrà presentato il nuovo Servizio di IGIENE URBANA nell'ATO/Br2. Si tratta di un progetto all'avanguardia grazie al quale l'Ato /Br/2 é il primo Ente in Puglia ad aver avviato la gestione integrata "unitaria" dei rifiuti nell'ambito del proprio bacino, con l'obiettivo di raggiungere gli obiettivi di raccolta previsti dalla legge regionale. Interverranno: il Presidente della Provincia di Brindisi MICHELE ERRICO, il Presidente del Consorzio ATO Br/2 COSIMO FERRETTI, l'Ingegnere dell'ATO Br/2 GIUSEPPE DE LEONARDIS e l'Ingegnere MARCELLO CARAMUSCIO dell'Associazione Temporanea di Imprese MONTECO- COGER.

martedì 20 gennaio 2009

33enne oritano accusato di tentato furto in concorso e simulazione di reato

fonte TRCB.it

Tentato furto in concorso e simulazione di reato. E' questa l'accusa a carico di Giuseppe De Virgilis, 33enne oritano. L'episodio in questione risale al luglio dello scorso anno quando al "112" giunse una richiesta
di aiuto da parte di un cittadino oritano per un tentato furto nella sua abitazione da parte di due individui. Uno dei due malviventi, nel rompere il vetro della porta d'ingresso, si era ferito ad una gamba; le indagini, presso le strutture ospedaliere della zona, avevano appurato che, proprio quella notte, l'uomo si era fatto medicare una ferita presso il pronto soccorso dell'ospedale di Francavilla Fontana. Questo particolare, però, non era sufficiente ad incastrare il ladro ed è stata, quindi, necessaria la comparazione del sangue dell'uomo con un campione di sangue prelevato sulla cosiddetta "scena del crimine"; esame che ha fugato ogni dubbio ed ha permesso di emettere il provvedimento giudiziario recapitato, tra l'altro, in carcere perché nel frattempo De Virgilis era stato arrestato per altri reati.

Truffa 15 € ad un turista: individuato e denunciato

fonte Brundisium.net

I Carabinieri di Oria hanno individuato e denunciato per "truffa" il 37enne che il 1° Dicembre aveva sottratto ad un turista la somma di 15 euro.
L'uomo, dopo essersi spacciato per guida turistica, aveva convinto il 38enne da Trepuzzi a farsi consegnare la somma di 15 euro per l'acquisto di un biglietto d'ingresso al Castello Svevo di Oria. Dopo aver preso i soldi l'uomo si era dileguato facendo perdere le proprie tracce.

Tentato furto: autore incastrato dai rilievi su alcune tracce di sangue.

fonte PugliaTV.com

A Oria, i carabinieri del n.o.r.m. della compagnia di Francavilla Fontana, hanno dato esecuzione all’ordinanza di custodia cautelare in carcere per tentato furto in concorso e simulazione di reato, nei confronti di Giuseppe De Virgilis, 33enne, del posto. Il provvedimento e’ scaturito da una puntigliosa attivita’ di indagine condotta dai militari con la collaborazione del RIS di Roma. Dai rilievi tecnico-scientifici su alcune tracce di sangue trovate nell’appartamento in oggetto, attribuite a uno dei malviventi feritosi durante la rottura del vetro della porta d’ingresso della casa, si è potuto risalire all’identità dell’autore del furto già detenuto per altra causa.

lunedì 19 gennaio 2009

Internet oritano. Aggiornamenti.

Continua il fermento del web oritano.
Nella sezione di questo blog dedicata ai siti se ne possono contare ben 124 (!!), un interessante panorama a 360° sulla nostra città, tutto da cliccare.
Se qualche visitatore è a conoscenza di altri siti che sono sfuggiti a questo "censimento" non ha che da segnalarlo nei commenti o mediante email a oritano@email.it

Domenica 25 gennaio, donazione sangue

Domenica 25 Gennaio, la sezione AVIS di Oria chiama a raccolta tutti i volontari e sostenitori nonché quanti vorranno contribuire per la prima volta, in occasione della giornata della donazione.
Saranno messi a disposizione i locali dell'ufficio sanitario in via Frascata.
I volontari saranno a disposizione dalle ore 08:00 alle ore 11:30 e per donare si ricorda di presentarsi a digiuno e di evitare nei quattro giorni che precedono la donazione l'uso di farmaci.
A tutti i donatori verranno effettuati in maniera gratuita gli esami completi del sangue inoltre per chi dona per la prima volta avrà la possibilità di effettuare l'elettrocardiogramma.
Donare il sangue è un gesto di solidarietà... Significa dire con i fatti che la vita di chi sta soffrendo mi preoccupa.
Il sangue non è riproducibile in laboratorio ma è indispensabile alla vita Indispensabile nei servizi di primo soccorso, in chirurgia nella cura di alcune malattie tra le quali quelle oncologiche e nei trapianti
Tutti domani potremmo avere bisogno di sangue per qualche motivo. Anche tu. La disponibilità di sangue è un patrimonio collettivo di solidarietà da cui ognuno può attingere nei momenti di necessità
Le donazioni di donatori periodici, volontari, anonimi, non retribuiti e consapevoli... rappresentano una garanzia per la salute di chi riceve e di chi dona

«Mia madre maltrattata al Pronto soccorso di Oria»

La Gazzetta del Mezzogiorno online

In ospedale, oltre ad avere delle cure, spesso si chiede anche un po’ di umanità da parte degli operatori sanitari che non sempre viene garantita. Anche per questo due fratelli di Oria - a distanza di 24 ore - hanno presentato denunce contro i medici in servizio ad un Pronto soccorso.
La prima a presentarsi in caserma è stata Giuseppina De Michele, commerciante di trentasei anni. La giovane donna ha raccontato ai militari dell’Arma i problemi incontrati nel momento in cui ha portato in ospedale a seguito di una caduta. La signora De Michele ha subito fatto presente che la paziente, avendo subito alcuni interventi e non potendo stare molto tempo in piedi o seduta per il dolore, aveva bisogno di distendersi su un letto. A quel punto, un medico - anzichè provvedere a venire incontro alle esigenze richieste - avrebbe detto: "Sta respirando, mica sta morendo. Lei i codici li conosce?". "Mi sono permessa di dire a quel medico - spiega la signora De Michele - se una persona deve morire per prestarle soccorso". A quel punto - secondo quanto scritto nella denuncia - il medico avrebbe detto che la visita l’avrebbe fatta prima di lasciare il suo turno. La signora dolorante è stata finalmente fatta sdraiare su una lettiga, senza coperte nè senza somministrarle un calmante. Sta di fatto che la visita avveniva soltanto tre ore dopo l’arrivo in ospedale e a quel punto l’ortopedico era andato via e sarebbe tornato solo il giorno successivo. "Insomma - spiega la signora De Michele - sono rimasta in ospedale per oltre quattro ore senza concludere nulla".
La storia non finisce qui. Il giorno dopo ad accompagnare la madre in ospedale è stato l’altro figlio, Cosimo De Michele il quale - dopo la sua esperienza - è andato anche lui in caserma a presentare denuncia. "Voglio precisare che mia madre non era in grado di camminare - scrive nella denuncia - e quando sono arrivato al Pronto soccorso e un medico ha letto la documentazione mi ha detto che avrei dovuto portarla in reparto. Cosa che ho fatto io senza sapere come muovermi all’interno dell’ospedale perchè nessuno si è preso il “fastidio” di portare mia madre. Finita la visita sono tornato in ospedale e quando manifestavo le mi rimostranze perchè mi avevano lasciato solo con mia madre senza che nessuno facesse qualcosa, un medico mi ha detto “abbassa la voce” battendomi la mano sulla schiena. Istintivamente ho risposto: “Se no che fai?”. E lui, alla presenza di altri suoi colleghi, ha detto “ti spacco la faccia e il c..., aspettami fuori se hai le p...”. Un comportamento, quello che emerge dalla denuncia di De Michele, decisamente poco consono al ruolo e al luogo.
"Per questo - spiega il giovane che lavora al Nord - ho presentato la denuncia che si aggiunge a quella di mia sorella. Non tanto per quello che è accaduto a noi, ma perchè una situazione del genere non accada più, perchè chi va in ospedale non va certo per divertirsi ma per chiedere assistenza e un po’ di umanità".

Case invase dai liquami di fogna protestano abitanti delle contrade

di GIANROSITA FANTINI, La Gazzetta del Mezzogiorno, 18.1.2009

Liquami e melma hanno invaso l’accesso alle case di alcuni cittadini che risiedono in contrada Salinelle. Ieri mattina, intere famiglie che vivono nei paraggi del Santuario di San Cosimo, si sono ritrovate con i garage delle loro abitazioni pieni, oltre che di insopportabile fetore, anche di pozzetti putridi saturi di fango, liquami fuoriusciti dalla rete fognaria, terra e acqua piovana.
Oltre all’ingresso delle loro case, inaccessibile sono anche gli ettari di terra coltivati a seminativo e uliveto. Sabato mattina hanno richiesto l’en - nesima richiesta di intervento dei Vigili urbani: sul posto, gli agenti della Polizia municipale hanno redatto un verbale mentre erano in corso le operazioni per riuscire a liberare la parte terminale del canale di scarico, pieno di fogliame, animali in decomposizione e quant'altro la pioggia di questi giorni ha potuto trasportare oltre la strada asfaltata.
A questo si aggiungono anche le acque provenienti dall’impianto di depurazione e di decantazione, situato in via Torre che libera le sue acque - depurate - tramite un canale sotterrato, attraversando zone agricole tra la strada vicinale “Maggiannulo”, viale Grande Europa e la strada vicinale “Salinelle”, fino alla voragine.
In una settimana è già la seconda volta che gli abitanti della zona si ritrovano a far fronte a questa situazione, ma ancora più antico è il problema alla fonte.
In quella area del paese, dove un condono edilizio ha - il tronco della rete fognaria necessita di essere sostituito per garantire il servizio all’intera zona abitata da numerosi nuclei familiari.
Proprio nei giorni scorsi, una conferenza di servizi tenutasi negli uffici comunali ha posto le basi per concludere le procedure di bonifica di contrada Salinelle, usufruendo di specifici finanziamenti regionali. “Già nei giorni scorsi, infatti una ditta specializzata ha cominciato la sostituzione della prima del tronco della rete fognaria a partite da via Torre - ha a detto il sindaco Cosimo Ferretti - i lavori potrebbero concludersi entro la settimana corrente”.

“La buonanima del Provessore” In scena a Torre Santa Susanna

COMUNICATO STAMPA AMM.NE COMUNALE DI TORRE SANTA SUSANNA

Secondo appuntamento per la rassegna “Teatro… per amore”, programmata al Teatro comunale di Torre Santa Susanna nell’ambito del progetto “Teatri Abitati” che vede la collaborazione tra l’Amministrazione comunale di Torre Santa Susanna – Assessorato alla Cultura e il Teatro Crest di Taranto.

La rassegna di teatro amatoriale raccoglie intorno alla “casa” teatrale torrese una folta rappresentanza delle tantissime ed efficaci compagnie non professioniste di cui é ricco il territorio brindisino. Una rappresentanza che punta a valorizzare la collaborazione tra amministrazioni e cittadini di comuni diversi così da imparare a condividere risorse e programmazione culturale e non solo.
Domenica 18 gennaio 2009, alle ore 20.30, di scena al teatro di via Galaso sarà La Nuova Compagnia Oritana che, nonostante sia nata molto recentemente (ottobre del 2008), si è subito imposta sia per l’entusiasmo propositivo dei suoi soci fondatori – Giuseppe Neglia Pepe e Mino Recchia – sia per il successo del primo spettacolo con cui ha debuttato a dicembre a Oria.
La giovane e agguerrita compagine teatrale riproporrà la sua opera prima “La buonanima del Provessore”, commedia in due atti di Vincenzo Sparviero. La storia raccontata in scena gira intorno all’incontro che cambierà la vita del suo protagonista, Manuele Delle Carose, e, infilando di seguito equivoci su equivoci, dà vita ad episodi esilaranti in cui si mette alla berlina l’ignoranza di Manuele e la discutibile onorabilità del prof. Scoppelli, ovvero la buonanima del Provessore.
La città di Oria, con le sue strade e le sue tradizioni, come il Torneo dei Rioni, é al centro dello spettacolo e dà corpo alla fervida immaginazione dell’autore.

Ad interpretare la commedia saranno Giuseppe Neglia Pepe nei panni di Manuele Delle Carose, nonché regista e Presidente dell’associazione; Mino Recchia nei panni della Buonanima del Prof. Arturo Coppelli, nonché Segretario della compagnia; Pina Salvini nei panni di Lina; Flavia Lanza nei panni di Sina; Maurizio Carone nei panni di Ricopoma; Giuseppe Delle Grottaglie nei panni di Ciccio Lupusurdu; Marco Fanuli nei panni di Marzanofio; Gianluca Candeloro nei panni di Pasquale; Luigi Massa nei panni del Preside della scuola media. Biglietto unico 6 euro. Informazioni e prenotazioni: 0831.740413 (Teatro comunale).

Magdi Cristiano Allam. Il noto giornalista, già vicedirettore del Corriere della Sera, sarà ad Oria il 31 gennaio

Sarà il noto giornalista, già vicedirettore del corriere della sera, Magdi Cristiano Allam l'ospite d'onore della Festa di San Giovanni Bosco, celebrata in Oria dall'Oratorio S.I.N.G. il prossimo 31 gennaio. La grande festa di Don Bosco è composta, come consuetudine, da vari momenti: gioco, riflessione, preghiera. Alle ore 18.30 presso il Santuario di San Antonio, dei Padri Rogazionisti, si celebrerà la S. Messa, presieduta da Don Daniele Conte, ideatore del S.I.N.G. e direttore spirituale. Alle ore 19.30 presso il teatro di San Pasquale si proseguirà con il compleanno dell'Oratorio S.I.N.G. di Oria, il XIX. "La festa di Don Bosco - afferma il Presidente SAVERIO FELLA - rappresenta per noi tutti l'inizio del nuovo anno oratoriano. Grazie alla festa di Don Bosco, ogni anno, abbiamo la possibilità di riflettere su un tema ben preciso. Siamo onorati di ospitare il Dott. Allam, sono stato colpito dalle sue parole durante un convegno, decisi di proporlo per il premio nazionale". N
el 2006, Allam ha vinto il premio giornalistico Dan David, istituito dall'omonima fondazione israeliana in onore di un imprenditore israeliano. Il premio gli è stato assegnato per "il suo incessante lavoro mirante a favorire la comprensione e la tolleranza fra le culture". Il 22 marzo 2008, durante la Veglia pasquale, ha ricevuto il Battesimo, la Cresima e l'Eucaristia in San Pietro da papa Benedetto XVI, abbandonando l'Islam. A Magdi Cristiamo Allam sarà assegnato il PREMIO NAZIONALE DONATO CARBONE in passato assegnato, tra gli altri, a Don Benzi, Don Mazzi, Don Di Noto, Don Merola, Maria Falcone, Don Giovanni D'Ercole. La serata sarà presentata dal giornalista della Gazzetta del Mezzogiorno VINCENZO SPARVIERO. A ricevere il prestigioso premio, oltre a Magdi Cristiano, sarà l'Avv. Andrea Coffari presidente nazionale del Movimento per l'Infanzia. Il Movimento per l'Infanzia nasce a Torino Il 27 novembre 2005 attraverso la federazione di alcune associazioni da tempo impegnate nel volontariato e nella promozione dei diritti dei bambini, si propone di spostare l'attenzione a favore dell'infanzia dalla eccessiva enfatizzazione su singoli episodi di violenza a danno di bambini, vere e proprie operazioni mediatiche che assomigliano sempre più a dei reality show dell'orrore, dalla facile e apparentemente satisfatoria "caccia al pedofilo", con annesso inutile e inconcludente dibattito sulla castrazione chimica, sull'inasprimento delle pene o sull'attivazione di un ennesimo numero telefonico, dalla mobilitazione delle coscienze per maratone di carità che rappresentano gocce nel mare della disperazione di milioni di bambini in tutto il mondo, ad una nuova consapevolezza, sensibilità e civiltà sociale e giuridica a favore dei bambini (dal documento di presentazione). Durante la serata sarà anche assegnato il premio MELANIA RUSSO, già animatrice dell'Oratorio, ad uno o più educatori che hanno inciso sulla formazione dell'Oratorio stesso. Il premio sarà assegnato al presule oritano Mons. Michele Castoro ed alla associazione "il sogno di Samuele" di Torino. "Siamo felici della presenza di Mons. Castoro - commenta Roberto Schifone vicepresidente dell'oratorio - lui ha inciso profondamente la vita degli ultimi anni dell'oratorio, siamo davvero grati a lui. I genitori di Samuele, invece, regaleranno a tutti una preziosa testimonianza di fede, preziosa ed entusiasmante per lo spirito". Il premio "arte & territorio" è stato assegnato al noto trio comico CICIRI E TRIA della trasmissione di mediaset Zelig. Il trio, in una recente trasmissione di Zelig, ha citato più volte la città di Oria e l'oratorio intende ringraziare, a nome dell'intera comunità cittadina, con l'assegnazione del premio in questione. Tutto pronto, quindi, per onorare il Santo dei Giovani da tempo punto di riferimento educativo dell'oratorio S.I.N.G. di Oria che, ricordiamo, festeggia XIX anni di attività!

sabato 17 gennaio 2009

venerdì 16 gennaio 2009

Comicatodico. Parte il concorso di fumetti di Laboratoria

Durerà fino al 15 Marzo ed è dedicato ai contenuti tv
Sulla scia d’entusiasmo e soddisfazione che la mostra fotografica si porta dietro, Laboratoria si dedica al suo secondo progetto in ordine di tempo e fa partire, proprio in questi giorni, un concorso di fumetti.
COMICATODICO, questo è il suo nome.
Una parola composta, in apparenza difficile, che entra subito in mente e colpisce dritto il bersaglio.
Perché unisce i due termini fondamentali del conc
orso: «comic» e «catodico». Il primo si riferisce al fumetto, il secondo, evidentemente, alle immagini della tv. E proprio con questo argomento dovrà confrontarsi chi, matita in mano, deciderà di dare forma alle sue idee, disegnandole.
Il concorso è già attivo e terminerà solo il 15 marzo, quando verrà allestita la mostra con le tavole partecipanti. L’esposizione potrà essere visitata da curiosi e appassionati durante i giorni festivi di Pasqua, mentre, per i 15 vincitori, ci sarà la soddisfazione di vedere le proprie tavole pubblicate e rilegate in un’antologia.
Laboratoria, per indirizzare i partecipanti verso un’idea ben definita, senza però porre degli inutili limiti all’inventiva, propone tre temi fondamentali da cui i fumettisti potranno prendere spunto, consapevoli del fatto che l’argomento «tv» può essere dispersivo quanto banale.
Due mesi di tempo, dunque, per attrezzarsi di matita e foglio bianco, pensare a un soggetto e rappresentarlo con originalità e, perché no, con umorismo ed ironia.
Laboratoria attende gli elaborati, sapendo che, disegnandoli, tracciate anche una fetta importante del suo cammino.

Teknostress

Nuovo blog dedicato agli appassionati di informatica, curato da Marco Matarrelli. www.teknostress.wordpress.com

giovedì 15 gennaio 2009

"Se è il caso li dobbiamo abbattere"

La banda si diceva pronta ad ammazzare carabinieri e guardie giurate l’ufficio postale attiguo alla caserma dell’Arma

La Gazzetta del Mezzogiorno, 15.1.2009

Tre auto con "cimici" per sapere in anticipo i piani dei banditi. Su una delle auto - la "Punto" di Zanzarelli, era stato installato anche un impianto per localizzare in ogni momento la vettura. Parlando tra loro e i loro famigliari, sono stati scoperti i piani delle banda che - fortunatamente - non sono andati in porto anche per i servizi preventivi dell’Arma.Tra le altre cose, si scopre che una donna è seriamente preoccupata per le frequentazioni di Zanzarelli che uscito dal carcere torna ad incontrarsi con Nigro e che l’oritano disponeva di una mazza ferrata in grado di mandare in frantumi ogni tipo di vetro blindato. Ma si scoprono, soprattutto, i piani della banda.


PIANO PER LA RAPINA ALLE POSTE
Albino Zanzarelli e Nicola Nigro avevano progetto una rapina all’ufficio postale di Oria, situato nella stessa area
della caserma dei carabinieri. Al riguardo significative si ritengono le affermazioni di Nigro che ha timore che vengano notati dai militari dell’Arma.
Nigro: “ … andiamocene ... che ci sono gli sbirri ... andiamocene! ...”.
Zanzarelli: “ … no ... non ci sta nessuno ... adesso ti devo far vedere come sta piena, piena ... sta a quest'ora!”. Nel contesto fanno riferimento anche alla caserma CC di Oria ed al fatto che a quell’ora non vi fosse nessuno, ad esclusione del solo piantone, poiché impiegati in servizio esterno. Si accordano di porre in essere l’azione nel primo pomeriggio in quanto vi era la possibilità di rapinare più soldi poiché a quell’ora presso l’ufficio vi era l’affluenza di numerosa utenza, come si rileva da un’emblema - tica affermazione.
Zanzarelli: “ … ci sono persone che vengono al pomeriggio per pagarsi la pensione ... il pomeriggio vengono ... perché adesso tutti pagano la luce ... pagano no! ... perché il pomeriggio ... le persone la mattina vanno a lavorare”.
Se vi fosse stato l’intervento dei CC, i due concordano di far fuoco contro di loro al fine di neutralizzarli. In ordine a quanto detto eloquenti si ritengono tali affermazioni. Nigro: “… e gli sbirri chi li deve fermare domani ... se esce di là?... di fare la possiamo fare ... l'importante se arriva qualcuno lo fermate ... in una Caserma uno sbirro?... e il piantone?... eh! ... l’interessante che non ci puliscono … (ndr sparano)”
Zanzarelli: “Però se escono di qua ... noi li fermiamo là con la macchina ...di qua alla caserma ... e di là è la posta ... stanno in giro a quest'ora! ... a quest'ora escono ... fino alle sei e mezza le sette escono ... uno solo è tutto ...uno c'è n'è la sera ... hai visto?... e pizza che ... che mica lo dobbiamo tenere ... uno ... lo prendiamo e lo tiriamo”.

PIANO PER LA RAPINA “CON BUCO” IN BANCA

Sempre Zanzarelli e Nigro «studiano» per mettere a segno una rapina alla Deutsch Bank» di Oria introducendosi nella filiale praticando un foro dall’abitazione attigua di un’an - ziana dove sarebbero entrati porgendo un mazzo di giori e dicendo che li mandava il figlio.
Nigro: “Eh ... bisogna vedere! ... abita là?”.
Zanzarelli:“Si! ... (inc.) ... non ci vuole niente ... domani mi informo ...(inc.)... pure da dietro quà dobbiamo entrare ... quà eh! dall'ortale qua! Sotto deve abitare! Eh ... sotto! sopra ... abitano ... dove sta la luce accesa ... sopra ... giù ... ho detto io ...”.
Nigro: “Ti devi informare bene! ... per aprire sta ... Se dobbiamo andare là ... dobbiamo venire con ... con una cesta di fiori ... li devo comprare io”.
Zanzarelli: “Non ci apre ... è diffidente ... mannaggia ...(bestemmia)...”.
Nigro: “Come é diffidente?”.
Zanzarelli: “Pizza ... non ci apre... se tu la vedi ... è una vecchia ... di quelle grezze ... è!”
Nigro: “Il figlio che stava a scuola con te ... come si chiamava?”.
Zanzarelli: “Si ... chi cazzo si ricorda!”
Nigro: “Vedi ... come si chiama il figlio! che quando suono ... devo dire ... da parte di ... tuo figlio ... non hai capito? Io vado ... là ... con i fiori in mano ... e voi restate con la macchina più avanti ... suono io ... con i fiori in mano”.
Zanzarelli: “Gli tiri un calcio...(inc.)... va bene in testa”.
Nigro: “Ma che calcio! si ... una volta che l'ho presa io ... poi venite voi ... inc. ... qua dove uccisero quello è? … di Oria?”.
Il piano era fallito perchè i carabinieri, dopo questa intercettazione, disposero servizi piuttosto evidenti nella zona per scoraggiare i due presunti banditi.

RAPINA AL PORTAVALORI AUCHAN DI CASAMASSIMNA
Dal colloquio tra Albino Zanzarelli e S. S. emerge che per realizzare questo colpo avrebbero dovuto ammazzare le guardie di scorta al portavalori. Inizialmente, S. propone l’azione al suo interlocutore, affermando di aver offerto ciò ad altre persone che avevano rifiutato, pur sapendo che il guadagno era di diversi milioni di euro, poiché non volevano essere implicate in fatti di sangue condizione questa che, sicuramente, si sarebbe verificata.

S.: “C’è un lavoro ... quà ci vuole gente ... che questi quà hanno parlato già e mi hanno detto là purtroppo questi non sono tanto per abbattere le persone ... hanno detto là bisogna andare proprio che sai già che devi andare a fare ... a fare male ... però hanno parlato di un milione, uno e due ... uno e tre”. Zanzarelli, senza indugio, accetta la proposta suggerendo da subito di localizzare una gubbia in cui nascondere il furgone portavapoco indietro ... eh allora questo discorso lo abbiamo abbandonato e allora ci vogliono tre o quattro persone determinate!”.
Zanzarelli: “Adesso li trovo io i ragazzi ... ragazzi, persone”.
S: “L'unico problema che ci sta è il fatto degli orari ... perché non si sa l'orario che arriva. Allora per la gubbia porto la donna che tengo io a Villa Castelli e ci faccio prendere un appartamentino là sulla zona. Soldi adesso non c'è ne sono ... allora se noi decidiamo tu vieni a vedere ... andiamo un paio di giorni un paio di sera là, due tre sere e guardiamo se per te la cosa è fattibile ... perchè io l'ho gia vista è fattibilissima ... è fattibilissima solo in quel sistema là ... che devi andare la buttiamo a terra prendiamo i soldi e c'è ne andiamo ... la gubbia la faccio prendere alla femmina mia che tengo là ... andiamo ... che abbiamo un poco di liquidità per prenderci un appartamento in fitto si prende una macchina da là punto ... Trani ... prendiamo ed andiamo ad ingubbiare là vicino perché sulla strada ... nel momento in cui li butti a terra ... ti chiudono tutte le cose ... è capace che si può trovare pure qualche pattuglia che sta girando attorno ... nel centro abitato ... Quanto ci dobbiamo stare una settimana, due settimane? Mangiamo e beviamo e facciamo l'amore ... che dici?”.
lori.
Zanzarelli: “Andiamo! … dobbiamo avere una gubbia che ... entri il furgone …”.
A ciò, S. aggiunge che il luogo non era vicino, né l’obiettivo era il furgone bensì i sacchetti contenenti il denaro che le guardie (tre) poco prima avrebbero dovuto prelevare dal caveau del citato centro commerciale, programmando di abbattere le stesse durante il tragitto di ritorno al furgone.
S.: “Allora eh! ... il furgone arriva là …aspetta ... non è che dobbiamo fare il furgone ...sono tre persone che scendono ...vanno nel caveau e prendono i soldi e salgono sopra al centro commerciale questo è all'Auchan ... Auchan non di qua … di Casamassima che questo l'ho visto tanti e tanti anni fa questo servizio quà ... scendono e fanno pure un tragitto lungo nel centro commerciale ... questo usa due sacchi ... uno prende il sacco in mano e gli altri due vanno tutti e due armati ... ascoltami bene Albino! ... loro vengono pure R. viene quando sono … quei servizi là ... e S. quà o ci vuole il blindato ... però quà non dobbiamo ... inc. ... perché là subito c’è Bari vicino ... c'è Gioia del Colle vicino. Che li dobbiamo abbattere! … è un casino! ... perchè se si va direttamente ... dobbiamo andare diretti che li dobbiamo abbattere tutti e tre ...

Tutti gli imputati, reato per reato

Un indagato nascose un’arma in una trave, perché non fosse trovata durante le perquisizioni

La Gazzetta del Mezzogiorno, 15.1.2009

Ecco nel dettaglio i reati di cui rispondono - singolarmente e in alcuni casi concorso - le persone arrestate ieri mattina dai Carabinieri.
Maurizio Cavaliere e Albino Zanzarelli sono accusati di rapina a mano armata in concorso (art. 81, 110 e 628 comma 1 e 3 c. p.) e detenzione illegale e trasporto in luogo pubblico di armi (Legge nr. 895 del 02/10/1967), in relazione al colpo messo a segno il 7 febbraio del 2000 alla banca Carime di Oria dove - secondo l’accusa - Cavaliere agì impugnando una pistola semi automatica cal. 9x21 e Zanzarelli imbracciando un fucile automatico.
Maurizio De Mich e l e , Antonio D’Ip - polito, Antonio Mazza e Albino Zanzarelli sono accusati di furto aggravato (art. 110, 624 bis e 625 nr. 2 e 5 c. p.) in relazione al blitz notturno col quale portarono via una Cavalla di razza "Palommina" a Villa Castelli, prelevandola dal un’area recintata attigua all’abitazione della legittima proprietaria.
Nicola Nigro è ritenuto responsbile di aver violato gli obblighi di sorveglianza speciale (legge nr. 1483 del 27/12/1956) cui era stato sottoposto, tra cui l’obbligo di dimora nel suo comune di residenza, Ceglie Messapica, per essersi recato assieme a Zanzarelli ad Oria, il 27 novembre 2006, al fine di eseguire sopralluoghi presso "obiettivi sensibili" come negozi e banche che ritenevano di interesse in relazione a possibili rapine.
Carmela Milanese e Maurizio Cavaliere, invece, rispondono in concorso di spendita e introduzione nello Stato di monete falsificate (art. 455 c. p.), per aver detenuto e fatto acquisti presso sei negozi di Lecce con banconote false da 50 euro: un’attività che sarebbe stata attuata in maniera sistematica, fino al marzo del 2007.
Maurizio Cavaliere, infine, risponde di rapina a mano armata (art. 628 comma II c.p.) in concorso con altre persone e di detenzione in luogo pubblico (legge nr. 895 del 02/10/1967) di un fucile calibro 12, in relazione all’as - salto compiuto il 24 dicembre del 1999 ad una macelleria di San Marzano di San Giuseppe, dalla quale furono portati via 20 agnelli già macellati ed un quarto di vitello, per un peso complessivo di 1 quintale e 30 chili, equivalenti ad un valore di circa 5 milioni di lire. Facendo da palo ai complici che ripulivano la macelleria, Cavaliere fermò a colpi di fucile un vigilante che provò a intervenire per sventare quell’azione delittuosa.
Infine, sempre Cavaliere, è accusato di detenezione illegale di un’ar ma comune da sparo (legge 895 del 1967), in relazione ad un «ferro» - come lo stesso Cavaliere definisce l’arma in un’intercettazione acquisita agli atti delle indagini - tenuta cementata all’interno di una trave fino al giugno del 2007, per evitare che potesse essere rinvenuta durante eventuali perquisizioni delle forze dell’ordine.


Aveva nascosto il fucile sotto il letto della figlia TRE LE MENTI

Le sorprese maggiori, durante le fasi del blitz scattato all’alba di ieri - ad Oria, a Ceglie e Squinzano contemporaneamente - sono giunte al momento in cui le unità cinofile dei militari dell’Arma hanno fatto irruzione nell’abitazione Antonio D’Ippolito, oritano di 40 anni. Nella cameretta dei bambini, infatti, sotto il letto della figlia, i Carabinieri hanno trovato un fucile sovrapposto calibro 12, con ben 40 cartucce caricate con pallettoni da 9 millimetri. Nel corso della stessa perquisizione, poi, i militi hanno rinvenuto anche una ventina di reperti di età messapica, che ora saranno affidati ai Carabinieri del Nucleo tutela patrimonio al fine di individuarne l’esatta provenienza e la possibile destinazione. Non si esclude che fossero destinati al mercato nero dei reperti archeologici, dove si registra un florido giro d’affari per l’interesse suscitato da pezzi rari che certi appassionati del genere, privi di scrupoli, cercano di assicurare alle proprie collezioni prima dell’arrivo delle Sovrintendenze che invece dirotterebbero quei pezzi nei musei. Per raggiungere questi obiettivi, quasi sempre, fondamentale è l’opera dei tombaroli, molti dei quali gestiti da frange della malavita locale. Saranno in ogni caso le indagini dei militari dell’Arma a fare piena luce anche su questo aspetto del blitz di ieri.
Per quanto attiene invece il fucile e le munizioni, il prossimo passo degli investigatori sarà quello di cercare di capire se quell’Arma ha sparato di recente. Un compito che sarà affidato ai laboratori balistici dell’Arma, dove militari specializzati nella materia andranno a caccia di eventuali tracce utili a rivelare i trascorsi del fucile. E gli esiti di tali accertamenti saranno poi confrontati con i rilievi eseguiti dalle pattuglie intervenute nelle diverse circostanze (rapine, assalti ecc.) in cui le persone indagate hanno fatto fuoco. In simili circostanze, infatti, vengono "repertati" bossoli, ogive, tracce di polvere da sparo e qualsiasi altro elemento rinvenuto sul luogo del delitto. Per cui, analizzata l’arma rinvenuta ieri nella casa di D’Ippolito, sarà agevole accertare l’eventuale compatibilità della stessa con alcuni dei fatti delittuosi svelati dall’"Operazione Raptor" dei Carabinieri.
"L’apetto più grave emerso da questa indagine - ha spiegato ieri mattina il numero uno del Comando provinciale, colonnelo Ugo Sica - è che questa gente, sebbene non fosse legata da vincoli in grado di far scattare accuse legate a reati associativi, era comunque gente pronta a tutto. Dalle intercettazioni sapevamo che loro non escludevano di spararci addosso se si fossero create le condizioni di un conflitto a fuoco, ma noi naturalmente avremmo saputo come fronteggiare anche una simile evenienza".
Tre i pesonaggi chiave dei 7 arrestati: "Gli individui di maggior spessore - ha spiegato il col. Gennaro Ventriglia, comandante del Nucleomoperativo - erano lo squinzanese Maurizio Cavaliere ed il cegliese Nicola Nigro, individui con spiccate capacità criminali organizzative e operative, affiancati a seconda delle circosatnze, dall’oritano Albino Zanzarelli che aveva competenze sugli aspetti logististici delle azioni da compiere".
I tre, per le modalità con cui agivano, non potevano essere considerati ai vertici di un’organizzazione vera e propria. "Tuttavia - ha spiegato il capitano Gian Bruno Ruello - si ritrovavano periodicamente a collaborare per la pianificazione di rapine ed assalti che potevano costituire un interesse comune".



Un amico prezioso quel direttore di banca

VINCENZO SPARVIERO, La Gazzetta del Mezzogiorno, 15.1.2009

"Quel direttore ci avvertiva quando l’al - larme era in tilt per fare le rapine senza problemi". Poi, sempre secondo il pentito, ci sarebbero stati «vigilanti pronti a darci una mano». Quelle di Paolo S., "dichiarante" da tempo e già testimone in alcuni processi, sono dichiarazioni che solo in parte hanno avuto un riscontro investigativo. Per questo, il funzionario non è finito in carcere anche se le indagini sul suo conto sarebbero ancora in corso e sono "top secret". Anche alcuni vigilanti sarebbero finiti nel mirino della Procura dopo le rivelazioni che - anche in questo caso - non sono state avvalorate da prove. Sarebbero stati pronti a collaborare in cambio di soldi con la banda di rapinatori. A raccogliere le dichiarazioni di Paolo S. è stato il pm Milto De Nozza, che ha poi disposto accertamenti per trovare riscontri oggettivi prima di chiedere e ottenere gli arresti gli arresti sulla base di quanto è emerso poi dalle intercettazioni ambientali e dalla indagini dei carabinieri. "Uscito libero, dato che avevo bisogno di denaro, mi rivolsi al mio compaesano Peppe M., al quale gli chiesi se mi poteva mettere insieme con qualcuno per fare rapine - ha detto il dichiarante -. Questi mi rispose che doveva parlare con Nicola Nigro di Ceglie per vedere se era possibile. Nigro mi disse che era necessario reperire delle parrucche, mentre per l’auto ed il resto del materiale, cioè armi e quant’altro, lo aveva già. Risposi che io sapevo dove rivolgermi per prendere le parrucche. A ciò, il Nigro prese la somma di due milioni in contanti e me li dette dicendomi di andare a prendere le parrucche ed i baffi finti". "Preso il tutto - aggiunge -, rientravamo ad Ostuni ed il Peppe M. si portava via tutto. La sera il Nigro venne ad Ostuni e decidemmo che il giorno successivo saremmo entrati in azione. L’indomani mattina, Nigro venne nuovamente ad Ostuni e prelevò me e Peppe. Ci dirigemmo verso Oria e giunti in campagna, a pochi chilometri dal paese, da dentro una gubbia fu tirata fuori una Lancia Thema 2000 turbo di colore blu. Sul posto ad attenderci vi era un ragazzo di Lecce ed uno di Oria. Al momento non ricordo i nomi, però posso di dire che nello stesso anno i due vennero arrestati in quanto avevano perpetrata una rapina ad un ufficio postale e in quella circostanza, il ragazzo venne ferito da un colpo partito accidentalmente dal fucile che aveva in mano un altro loro complice. Aggiungo che al ferito venne sequestrata una somma di danaro trovata all’interno di un frigorifero dell’abitazione della nonna. Ritornando alla rapina in questione, devo aggiungere che il sopralluogo venne effettuato dal ragazzo di Oria che andò in banca appena noi giungemmo. Questi versò un’ingente somma di danaro e nel contempo controllò la situazione. Nel frattempo noi ci siamo preparati indossando tutti le parrucche, tranne il Nigro ed il ragazzo leccese che montarono anche dei baffi finti. Ricevuta la telefonata dal ragazzo di Oria, con la Lancia Thema siamo andati verso l’istituto di credito. Qui io e Peppe siamo scesi dal mezzo e ci siamo diretti verso l’entrata della banca, mentre Nigro scese in strada ed il ragazzo leccese rimase in auto. Prima di scendere mi ero raccomandato con Nicola di stare calmi e non fare azioni avventate tipo western visto che era noto il suo modo di fare. Preso il denaro siamo usciti fuori. Appena all’esterno, notavamo che Nigro aveva bloccato il traffico delle auto ed impugnando il fucile minacciava i guidatori. Durante il tragitto di ritorno rimproverai il Nigro e questi mi rispose di stare zitto. Abbiamo fatto rientro alla gubbia, lasciato il tutto, io mi sono cambiato completamente e poi il ragazzo di Oria mi accompagnò, con la sua autovettura Opel Tigra a Ostuni, mentre Peppe andò via con Nicola. Nella serata, il Nigro venne a casa di Peppe e ci dette la parte che ci toccava. La somma fu di lire 3.500.000 a testa. Di questa somma consegnammo 500.000 ciascuno al Nigro per le parrucche e 300.000 ciascuno per il ragazzo di Oria quale regalo per l’apporto dato".

Rapine e droga arrestati in sette

ANTONIO NEGRO, La Gazzetta del Mezzogiorno,15.1.2009

Manette all’alba di ieri per sette individui pronti a tutto, anche a sparare contro i Carabinieri, se avessero "interferito" durante una loro rapina. E che si trattasse di gente in grado metter mano alle armi senza fare troppi complimenti, uno di loro lo evidenziò durante la razzia ai danni di una macelleria - il 24 dicembre del 1999, a San Marzano di San Giuseppe - quando, per coprire la fuga ai complici che stavano per caricare in auto carni per una valore di circa 5 milioni di lire, esplose diverse fucilate all’indirizzo di un vigilante sopraggiunto con l’auto di servizio. L’uomo riuscì a salvarsi solo perché si catapultò istantaneamente nella parte posteriore della Panda su cui si trovava: due pallettoni, infatti, frantumarono i vetri laterali dell’utilitaria e un altro colpo centrò in pieno il poggiatesta del sedile lato guida, su cui il vigilante si trovava fino a un istante prima.
Tuttavia di questo specifico episodio - emblematico di efferata freddezza e determinazione - risponde solo uno dei sette individui arrestati ieri, Maurizio Cavaliere, 47enne di Squinzano, che in quel frangente faceva da palo mentre la macelleria veniva svalagiata da alcuni suoi complici rimasti ignoti. A Cavalierie si è risaliti attraverso il contenuto di una serie di intercettazioni ambientali in cui l’uomo rievoca quell’episo - dio, raccontano ad una persona che era in macchina con lui del suo ruolo in quella circostanza.Gli altri sei arrestati ieri sono Nicola Nigro, 35enne di Ceglie Messapica; Albino Zanzarelli, 54enne di Oria; Antonio Mazza, 38enne di Oria; Maurizio De Mich e l e , 37enne di Oria; Antonio D’Ippolito, 40enne di Oria; Car - mela Milanese, 44enne di Squinzano, moglie di Cavaliere. I reati a vario titolo contestati dai Carabinieri sono rapina, furto aggravato, spaccio di banconote false e porto abusivo di armi da fuoco.
Settanta i Carabinieri che hanno dato vita all’Operazione Raptor, piombando ieri mattina nelle abitazioni degli indagati con l’ausilio delle unità cinofile e il supporto aereo del Nucleo elicotteri di Bari.
L’operazione - attuata in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare firmata dal Giudice per le indagini preliminari Simona Panz er a, su richistesa del sostituto procuratore Milto De Nozzaè giunta a conclusione di un’in - dagine avviata nel 2006, su scala interprovinciale.
Oltre alla presunta responsabilità di Cavaliere nel colpo alla macelleria di San Marzano, sono due le azioni delittuose accertate dai militi nell’ambito delle loro indagini, alle quali va aggiunto anche lo spaccio di banconote false. Uno dei fatti contenstati è la rapina alla banca Carime di Oria il 7 febbraio del 2000. In quella circostanza (assieme ad altri complici già sotto processo), Cavaliere, Nigro e Zanzarelli fecero irruzione nell’agenzia oritana dell’istituto di credito, portando via un bottino di 41 milioni ed 866mila lire dopo aver minacciato i presenti e puntato un taglierino alla gola del direttore. Da una serie e di riscontri e di testimonianze - comprese quelle di un pentito -, è emerso che in quel frangente agirono 6 persone: quattro che entrarono in banca armati di taglierini mentre il ruolo dei «pali» fu svolto - secondo l’accusa - da Zanzzarelli e da un leccese, che imbracciando fucili automatici si misero a gestire la viabilità in modo da poter fuggire senza intralci a rapina ultimata. Qualche giorno prima del colpo, presso quella banca, si era recato Zanzarelli il quale - stando alle accuse - con la scusa di aprie un conto corrente con una ventina di milioni di lire, prese visione dei luoghi ai fini di una valutazione sotto il profilo logistico della rapina da compiere.
Infine, l’altro fatto accertato è il furto di una cavalla incinta, da parte di Zanzarelli, De Michele, D’Ippolito e Mazza. L’azione avvenne alla periferia di Villa Castelli, nei pressi della casa della proprietaria della cavalla. Il quadrupede era all’interno di una recinzione nelle vicinanze dell’abitazione: forzato il cancello della recinzione e portarono via l’animale.
Infine lo spaccio di banconote false: tale reato - come riportato nell’articolo sottostante - riguarderebbe solo due degli arrestati e sarebbe stato consumato a Leccese, fino al marzo del 2007. Non è da escludere - stando a quanto reso noto dai militi durante la conferenza stampa di ieri - che la provenienza di queste banconote fosse collegata ad un laboratorio tipografico clandestino, scovato a Casarano, nella primavera scorsa, dove sarebbero state stampate banconote contraffatte di vario taglio, per circa 15 milioni di euro.Questi i fatti accertati. Alcuni degli indagati, poi, avrebbero pianificato diverse altre rapine che non hanno avuto modo di compiere ma delle quali - come si riporta nelle pagine seguenti - si trovano riferimenti dettagliati nelle intercettazioni ambientali.

mercoledì 14 gennaio 2009

«Sensazioni artistiche» per dare forma alla creatività

di GIANROSITA FANTINI, La Gazzetta del Mezzogiorno, 14.1.2009

La mostra “Sensazioni artistiche” è stata un grande successo e l’ingegno dimostrato dai giovani proponenti pure. Nelle sale dell’ex Centro di Documentazione messapica, tra i resti della storia ancora intatti, pannelli espositivi mettevano in mostra interessanti scatti fotografici. Immagini che oggi fanno parte di un calendario artistico, sintesi di come viene concepita l’arte per i talents di “Laboratoria”, la neo nata associazione culturale che alla sua prima presentazione al pubblico, ha promosso un concorso fotografico molto partecipato, con una rassegna di immagini che esprimono stati d’animo, colori: scatti più eloquenti di tante parole.
“Il calendario di Laboratoria - racconta la presidente dell’associazione organizzatrice, Teresa Masiello - unisce le forme alle emozioni, le sensazioni ai colori, l’occhio di chi scatta all’occhio di chi osserva e sa vedere”, Insomma, messaggi visivi, frutto di “sen - sazioni artistiche”, diventato poi il tema del concorso. I giovani di Laboratoria vogliono rendere tutti protagonisti di un processo artistico, consapevoli del fatto che ognuno può esprimersi come meglio crede, e che proprio l’arte colpisce tutti noi in modo diverso e, a volte, inatteso. “Quale occasione migliore, quindi, per dare forma e colore alle proprie velleità creative? E quale miglior modo per comunicarle”, aggiunge la presidente che anticipa i prossimi eventi di natura: rassegne cinematografiche, pittoriche, fumettistiche e quanto si possa ancora esprimere e inventare con l’arte. Dalla loro, questi giovani promesse, hanno il coraggio e la creatività. Bandiscono dal loro vocabolario il termine “lamentela” e si impegnano invece per essere propositivi e diffondere la cultura dell’arte nel panorama territoriale. Il loro motto, una citazione di Oliviero Toscani: “Senza rischio, coraggio e sovversione non c'è creatività, quindi non c'è cultura, industria e progresso”.

ELEZIONE DEL CONSIGLIO DIRETTIVO CENTRO POLIVALENTE “S. Annibale Maria di Francia”

CITTA’ di ORIA
ASSESSORATO ALLE POLITICHE SOCIALI
CENTRO POLIVALENTE “S. Annibale Maria di Francia”

A) ASSEMBLEA GENERALE DEGLI ISCRITTI
29 GENNAIO , ALLE ORE 17, PRESSO I LOCALI DEL CENTRO
POLIVALENTE, VICO PISTOIA N. 1, SI TERRA’
L’ASSEMBLEA GENERALE DEGLI ISCRITTI PER L’ELEZIONE DEL CONSIGLIO DIRETTIVO
IL CONSIGLIO DIRETTIVO DURERA’ IN CARICA 3 ANNI A PARTIRE DALLA DATA DELLA PROCLAMAZIONE DEGLI ELETTI.
TUTTI I SOCI SONO INVITATI, NELLE ORE DI APERTURA DEL CENTRO, A:
1.CONSULTARE LO STATUTO ED IL REGOLAMENTO.
2.CONTROLLARE SE IL PROPRIO NOMINATIVO E’ STATO RIPORTATO NELL’ELENCO DEGLI ISCRITTI.
B)ELEZIONE DEL CONSIGLIO DIRETTIVO
LE VOTAZIONI PER L’ELEZIONE DEL CONSIGLIO DIRETTIVO SI SVOLGERANNO PRESSO IL CENTRO POLIVALENTE
IL GIORNO 15 FEBBRAIO , DALLE ORE 9:00 ALLE ORE 17:00.

Arresti per rapina, furto e porto abusivo d'arma

COMUNICATO STAMPA REGIONE CARABINIERI “PUGLIA” COMANDO PROVINCIALE DI BRINDISI, 14.1.2009

Nella mattinata odierna, in Oria (Brindisi) e Squinzano (Lecce), i Carabinieri del reparto operativo – Nucleo Investigativo di Brindisi hanno dato esecuzione all’ordinanza di custodia cautelare emessa dal GIP di Brindisi, dott.ssa Simona Panzera, a seguito di richiesta del Sostituto Procuratore della Repubblica di Brindisi, dott. Milto de Nozza, che ha coordinato le indagini nei confronti di 7 persone accusate, a vario titolo e in concorso tra loro e con altri, di rapine a mano armata, furti, introduzione nello stato e spendita di banconote false, detenzione e porto abusivo di armi comuni da sparo, oltre che, per qualcuno di essi, di inosservanza agli obblighi della sorveglianza speciale di p.s. con obbligo di soggiorno.
La complessa ed articolata attività investigativa conclusasi con l’odierna operazione, alla quale hanno preso parte 70 Carabinieri con l’ausilio di unita’ cinofile ed un elicottero, venne avviata dal reparto operativo del Comando Provinciale Carabinieri di Brindisi nell’anno 2006 e sviluppata anche con la collaborazione del personale delle stazioni competenti sulle località in cui venivano compiuti i crimini ascritti agli odierni arrestati; in particolare, e’ stata fatta piena luce sui seguenti episodi criminosi:
rapina in una macelleria di San Marzano di San Giuseppe (Taranto), commessa in data 24.12.1999; nella circostanza i malviventi, nonostante l’intervento della vigilanza privata ed il conflitto a fuoco che ne scaturi’, riuscirono ad impossessarsi di 20 agnelli gia’ macellati e di un quarto di vitello.
rapina a mano armata nella sede della banca Carime di Oria, commessa in data 07.02.2000, che frutto’ la somma di lire 41.866.987; i rapinatori erano armati di un fucile cal.12, di una pistola cal. 9x21;
furto di cavalli;
spaccio di banconote false presso esercizi commerciali ubicati in Lecce, commesso fino al marzo 2007;
detenzione e porto abusivo delle armi utilizzate nei citati episodi.
gli arrestati, di cui la maggior parte con precedenti penali a carico, sono:
cavaliere maurizio, 47enne da squinzano (le);
de michele maurizio, 37enne da oria;
d’ippolito antonio, 40enne da oria;
mazza antonio, 38enne da oria;
milanese carmela, 44enne da squinzano (le);
nigro nicola, 35enne da ceglie messapica;
zanzarelli albino, 54enne da oria.
inoltre, nel corso dell’odierna operazione, nell’abitazione di d’ippolito antonio sono stati rinvenuti un fucile cal. 12 con 40 cartucce caricate a pallettoni, detenuti illegalmente, ed alcuni reperti archeologici verosimilmente di epoca romana, su cui sono in corso accertamenti per risalire alla provenienza.
gli arrestati, per i quali e’ stata rilevata la persistente dedizione ad attivita’ criminali, oltre che la gravita’ dei fatti delinquenziali di cui sono ritenuti responsabili, dopo gli adempimenti di rito sono stati associati alla casa circondariale di brindisi e lecce.

Rapine e furti: sette arresti ad Oria e Squinzano

fonte Ilpaesenuovo.it, 14.1.2009

Sette persone sono state arrestate dai carabinieri di Brindisi in esecuzione di un'ordinanza di custodia cautelare in carcere, accusati di rapine, furti di cavalli e spendita di banconote false in esercizi commerciali leccesi, detenzione e porto abusivo di armi.
L’ordinanza di custodia cautelare in carcere è stata emessa ai sette colpevoli dal gip di Brindisi, Simona Panzera, con l'accusa, a vario titolo, di e in concorso tra loro e con altri, di rapine a mano armata, furti, introduzione nello stato e spendita di banconote false, detenzione e porto abusivo di armi comuni da sparo, oltre che, per qualcuno di essi, di inosservanza agli obblighi della sorveglianza speciale di p.s. con obbligo di soggiorno. Gli arresti sono stati eseguiti stamani, ad Oria (Br) e Squinzano (Le). Gli investigatori ritengono i sette responsabili di rapine, furti di cavalli e spendita di banconote false in esercizi commerciali leccesi, detenzione e porto abusivo di armi. In carcere sono finiti, Maurizio Cavaliere, di 47 anni,e Carmela Milanese, di 44 anni, entrambi di Squinzano, Maurizio De Michele, di 37 anni, Antonio D'Ippolito, di 40 anni, Antonio Mazza, di 38 ani, Albino Zanzarelli, di 54 anni, tutti di Oria, e Nicola Nigro, di 35 anni di Ceglie Messapica (Br). Inoltre, nel corso dell'operazione, nell'abitazione di D'Ippolito sono stati scoperti un fucile cal. 12 con 40 cartucce caricate a pallettoni, detenuti illegalmente, ed alcuni reperti archeologici verosimilmente di epoca romana, su cui sono in corso accertamenti per risalire alla provenienza. Gli arrestati sono stati rinchiusi nelle carceri di Brindisi e Lecce.

martedì 13 gennaio 2009

STORIA CITTADINA - Questa sera incontro nella sede del rione Lama

La Gazzetta del Mezzogiorno, 13.1.2009

Incontro con lo sceneggiatore Gino Capone, questa sera alle 19, nella sede del rione Lama e degli sbandieratori.
Capone dovrebbe soffermarsi sulla storia del Torneo dei Rioni e sulla vita ad Oria negli anni in cui nacque la rievocazione storica.
Ad invitarlo il capitano del rione Antonio Madaghiele che inviterà nei prossimi giorni altri studiosi legati al Torneo dei Rioni per continuare il ciclo di conferenze.

Maturandi dello Scientifico a Roma per conquistare «Un pugno di libri»

LA QUINTA «A» SELEZIONATA PER PRENDERE PARTE ALLA POPOLARE TRASMISSIONE DI RAI 3

La Gazzetta del Mezzogiorno, 13.1.2009


Stanno studiando da tempo e non solo invista degli esami di maturità.
I ragazzi della quinta «A» dello scientifico di Oria prenderanno parte ad una delle prossime puntate della trasmissione «Un pugno di libri».
Gli studenti saranno accompagnati dai docenti Maria Teresa Pupillo e Luca Camarda. Saranno a Roma per registrare la puntata la prossima settimana: esattamente lunedì.

Il testo sul quale si confronteranno con un’altra classe è di Honorè de Balzac: "La pelle di zigrino", una delle opere più importanti dello scrittore che sta affascinando i maturandi dello Scientifico.
La popolare trasmissione va in onda tutte le domeniche su Rai Tre alle ore 18.00.
"Per un pugno di libri" è un programma dedicato a libri e lettori, condotta da Neri Marcorè e Piero Dorfles.
Giunta alla sua dodicesima edizione il programma - scritto da Gabriella Oberti e Alessandro Rossi e Igor Skofic che firma anche la regia - rinnova anche quest’anno la sua sfida in nome di una televisione culturale e di controtendenza.
Come sempre due squadre composte da studenti liceali si affrontano a colpi di titoli di grandi classici della letteratura mondiale e i premi conseguiti sono libri e soltanto libri.
Lo scorso anno furono ben 1573 i libri vinti tra studenti e pubblico.
Per questa dodicesima edizione sono stati previsti nuovi giochi e nuovi ospiti, i quali rimarranno in studio per più di una puntata insieme ai conduttori Marcorè e Dorfles.
Per lo Scientifico di Oria la partecipazione a questa trasmissione non è una novità. Già qualche anno addietro un’altra quinta prese parte al programma riuscendo anche ad imporsi contro alcuni colleghi del nord.
I ragazzi per prepararsi a questo appuntamento hanno esaminato diversi libri, sostenuti - oltre che dai docenti accompagnatori - anche dalla professoressa Giuseppina de Milato. Soddisfatto anche il dirigente scolastico Giuseppe Attanasi, che ha rivolto ai ragazzi un «in bocca lupo» in vista della partecipazione alla trasmissione.

Troppa pioggia: giù il bastione medievale

testo e foto di Francesca D'Abramo, 13.1.2009

Hanno resistito agli assalti di chissà quanti eserciti e si sono fatti beffa del tempo e delle intemperie per secoli, l’altro giorno, però, del tutto inaspettatamente e senza lasciare intravedere alcun segno premonitore, hanno “deciso” di cedere. Sono le antiche mura che cingono il centro storico di Oria.
La zona vecchia della città, coincidente con il borgo medievale, è infatti ancora saldamente racchiusa dai pesanti muraglioni che si interrompono solo alle porte. Nonostante la crescita urbana, una buona fetta di una delle cinte murarie, ossia i bastioni esterni al castello, si è conservata. Purtroppo però, l’altro giorno, una porzione dei muraglioni, edificati a secco secondo l’uso del tempo, è letteralmente venuta giù. I pesanti blocchi di pietra sono scivolati su se stessi andando a invadere la strada. È accaduto a pochi passi da piazza Donnolo, in via Giacinto D’Oria, una delle arterie viarie extra- mania, che corre proprio lungo la cinta. Sul posto sono prontamente intervenuti i Vigili Urbani di Oria che hanno messo in sicurezza la zona e transennato l’area della carreggiata invasa da tufi e terriccio. Fortunatamente il crollo è avvenuto senza coinvolgere nessuna persona. Rimangono da verificare le cause del cedimento, ma l’ipotesi più probabile è che responsabili siano le piogge torrenziali degli ultimi giorni. In queste ore è al lavoro anche l’Ufficio Tecnico Comunale che dovrà accertare con chiarezza chi sia il proprietario di quella porzione di mura.

"Asilo motessoriano. E ne siamo orgogliosi"- la posizione del primo cittadino di Oria

fonte Il Quotidiano, 13.1.2009

A causa di una svista in fase di sintesi, cosa che ha accidentalmente eliminato una negazione all’inizio di un passaggio decisivo del testo, si è involontariamente travisato il senso della dichiarazione resa dal sindaco di Oria, Cosimo Ferretti, a proposito della vicenda dell’asilo nido comunale. L’articolo del 11/01/2009, dal titolo “Scelta migliore per l’asilo nido”, finisce per riportare il contrario del pensiero espresso effettivamente dal primo cittadino.
Il fatto riguarda il ricorso al Tar della cooperativa esclusa dalla gara. All’indomani della divulgazione del testo del ricorso sulla stampa, Mario Pagano, legale rappresentante della cooperativa in questione, “Umana Solidarietà”, si era affrettato a precisare che il ricorso non era stato ancora depositato, che la cooperativa aveva revocato il mandato all’avvocato e che, contemporaneamente, l’atto di rinuncia del ricorso era stato già inoltrato al Comune di Oria e alla cooperativa vincitrice, la Società Cooperativa Europa Educazione. In aggiunta era intervenuto anche il sindaco Ferretti, con la sua nota in cui si legge :” Seppure il ricorso è stato notificato al Comune, non è stato mai depositato al Tar e la cooperativa ricorrente, già diversi giorni prima della pubblicazione dell’articolo, aveva comunicato al Comune la revoca del mandato all’avvocato e la rinuncia al ricorso medesimo.” Il sindaco ritiene che si sia lesa la reputazione dell’amministrazione “ anche perché ( l’articolo contenente il teso del ricorso, ndr) riporta per intero passi del ricorso notificato al Comune che prospettano una realtà dei fatti del tutto falsa e menzognera.” Gli elementi che Ferretti intende stigmatizzare come falsi sono tre:" La circostanza che la cooperativa aggiudicataria non avesse mai gestito asili nido, mentre invece nell’offerta di gara ne aveva documentato la gestione di ben quattro; che il metodo montessoriano non si potesse applicare agli asili nido, quando invece la stessa cooperativa aggiudicataria ha istituito un corso di formazione professionale per puericultrici ad indirizzo montessoriano, riconosciuto dalla Regione Puglia, in collaborazione con l’Opera Nazionale Montessoriana; che alla cooperativa ricorrente non fosse stata valutata la precedente esperienza con il Comune di Oria, quando invece era stata la stessa cooperativa ad omettere tale esperienza in sede di gara.”
A proposito del mancato risparmio di centomila euro per il Comune, vista la scelta della nuova cooperativa, il sindaco sottolinea che l’enfasi data sarebbe del tutto tendenziosa perché si basa su un conteggio del tutto ipotetico che presuppone che i bambini frequentanti il nido siano sempre nella misura massima di 35, contro una media degli ultimi anni mai superiore ai 25, allo stesso tempo presuppone che le rette agevolate fissate dal Comune rimangano invariate nel corso di tutta la concessione.:” E’ la stessa legge regionale n.19/2006- continua Ferretti- che per l’affidamento di tali servizi vieta tassativamente le gare al massimo ribasso e impone il ricorso a gare che tengano conto degli elementi di qualità e valorizzino prioritariamente l’apporto progettuale dei concorrenti, di modo che al fattore prezzo non possa essere attribuito un punteggio superiore al 40% del punteggio complessivo.” Ricordando che l’amministrazione ha nominato per garantire la massima imparzialità e trasparenza della gara una commissione di altissimo livello, formata, oltre che dal responsabile del servizio, anche da uno psicologo indicato dall’Ordine e da un docente universitario, conclude il sindaco:” L’intento dell’amministrazione è sempre stato quello di fornire ai nostri bambini un servizio di qualità e d’alto profilo educativo ed oggi, dopo aver apportato tante migliorie all’edificio, che hanno reso più bello ed ospitale in nostro asilo nido comunale, possiamo dirci orgogliosi di ospitare ad Oria il primo nido montessoriano della provincia di Brindisi.”
Ovviamente dell’involontario errore in cui siamo- nostro malgrado- incappati ci scusiamo con il sindaco e con i lettori.

lunedì 12 gennaio 2009

Comunicato stampa del Sindaco di Oria

Gli articoli pubblicati da "SENZACOLONNE" e da “Il Nuovo Quotidiano di Puglia” il 03/01/2009 riportano la notizia di un ricorso al TAR esperito da una cooperativa concorrente contro il Comune di Oria per chiedere l’annullamento dell’aggiudicazione della concessione del servizio di asilo nido comunale.
Tale notizia è sostanzialmente non veritiera e sicuramente parziale e incompleta. Infatti, seppure il ricorso è stato notificato al Comune, non è mai stato depositato al Tar e la cooperativa ricorrente già diversi giorni prima della pubblicazione dell’articolo aveva comunicato al Comune la revoca del mandato all’avvocato e la rinuncia al ricorso medesimo.
Sarebbe bastata una semplice verifica dei giornalisti presso il Comune o presso la cooperativa ricorrente per evitare di divulgare notizie non vere!
Ma i suddetti articoli di stampa risultano lesivi della reputazione e dell’immagine dell’Amministrazione Comunale anche perché riportano per intero passi del suddetto ricorso notificato al Comune che prospettano una realtà dei fatti del tutto falsa e menzognera, quali :
1) la circostanza che la Cooperativa aggiudicataria non avesse mai gestito altri asili nido, mentre invece nell’offerta di gara ne aveva documentato la gestione di ben quattro;
2) che il metodo montessoriano non si potesse applicare agli asili nido, quando invece la stessa Cooperativa aggiudicataria ha istituito un corso di formazione professionale per puericultrici ad indirizzo montessoriano riconosciuto dalla Regione Puglia, in collaborazione con l’Opera Nazionale Montessoriana;
3) che alla cooperativa ricorrente non fosse stata valutata la precedente esperienza con il Comune di Oria, quando invece era stata la stessa cooperativa ad omettere di dichiarare tale esperienza in sede di gara.
Allo stesso modo anche l’enfasi data negli articoli sul mancato risparmio di 100.000 Euro da parte del Comune è del tutto fuorviante e tendenziosa, in quanto si basa su un conteggio del tutto ipotetico che presuppone che i bambini frequentanti il nido siano sempre nella misura massima prevista di 35, (mentre invece negli ultimi quattro anni i bambini frequentanti il nido non hanno mai superato in media il numero di 25) e presuppone che, nel contempo, le rette agevolate fissate dal Comune rimangano invariate nel corso di tutto il periodo della concessione.
D’altra parte, è la stessa Legge Regionale n. 19 del 10 luglio 2006 che per l’affidamento di tali tipi di servizi vieta tassativamente le gare al massimo ribasso ed impone il ricorso a gare che tengano conto degli elementi di qualità e valorizzino prioritariamente l’apporto progettuale dei concorrenti, di modo che al fattore prezzo non possa essere attribuito un punteggio superiore al 40 per cento del punteggio complessivo.
L’Amministrazione Comunale si è fin da subito adoperata per garantire la massima imparzialità e trasparenza nell’espletamento della gara, nominando una commissione giudicatrice di altissimo livello, composta, oltre che dal Responsabile del Servizio, da uno psicologo scelto a sorteggio tra una terna di nomi fornita dall’Ordine Regionale degli Psicologi e da un docente universitario scelto a sorteggio tra una terna di nomi fornita dell’Università di Lecce.
L’intento dell’Amministrazione, infatti, è sempre stato quello di fornire ai nostri bambini un servizio di qualità e dall’alto profilo educativo ed oggi, dopo aver apportato tante migliorie all’edificio che hanno reso più bello ed ospitale il nostro asilo nido comunale, possiamo dirci orgogliosi di ospitare ad Oria il primo nido montessoriano della Provincia di Brindisi.
Oria, 09/01/2009
Il Sindaco
Cosimo Ferretti

venerdì 9 gennaio 2009

Santu e Nena (…e la tèssara pi llu pani)

di Santu Mazzoni
Santu Sa’, ci t’è cacatu,
quandu va’ llu sindicatu
cu v’a viti ccè šta fannu,
ci nna cosa ndi la tannu?

ca Mimina la fattora
cu Mmiluccia la squatora
l’ànnu tittu sobbr’a ll’antu,
e li vai pi nnu vantu,

c’ànnu fatta la ddummanda
e lu štatu nci li manda,
sia nnu sordu o nnu turnesi,
pi la spesa mesi mesi.

Nena Ne’, tu t’à ffanculu
ca ci puru reštu sulu
ti šta recchia no nci sentu
e iu dda’ no mi pprisentu.

Tu si’ vecchia e ribbambita
e li cosi ti la vita,
speci quedda ch’è passata,
fani cuntu, t’à scirrata;

iu anveci tegnu a menti
nn’atra massa ti fitienti
ann’angretu, com’a moni,
nn’atru comu berlusconi.

T’arricuerdi, Nena mia,
comu, tannu, si fucia
pi nnu picca ti mangiari
a razioni militari?

Cu nna tessera tannata,
quasi menza cunsumata,
ti mintivi a fil’indiana
pi nna bbona sittimana;

quandu poi tu štavi sotta
ti tuccava nna pagnotta
ti ntufatu pani neru
bruttu comu lu pinzieru

ca li uecchi ti nvilava,
cu lla ràggia ca nchianava,
pi lla tanta mara ggenti
ca rištava senza nienti

quand’anveci li fascišti,
cu lli sacchi e cu lli cišti,
carisciaunu mangiari
e futtiunu denari.

Mo’ la štoria si rripeti,
mundu era e mundu eti,
ma šta vota no lla fazzu,
quedda carta ti lu …mazzu

anzi cu lla fazzu bbona,
mo’ la penz’a lla crapona,
vau sobbr’a llu Cumuni
e li ticu a li “patruni”

ucculandu, all’usu mia,
c’a šti tiempi ti carištia
ànn’a ddari la fatia
pi llu pani a menzatia.

Quišt’anveci, sa’ cce fannu?
mo’ nnu passu, mo’ nnu tannu;
ci no ssinti “signalatu”:
mueri Sa’, dissoccupatu.

E no ppenzu sul’a mmei
ca, tu tici, so’ pilei,
penz’a tanti mari fili
iaticati allu sitili

ca no tenunu speranza
cu si enchiunu la panza
e di cqua’ si nn’ànn’a sciri
cu si fannu nn’avviniri.

Iu perciò, no vogghiu nienti
e dda carta ti pizzenti
si la ponnu friculari
a ddo megghiu cchiù lli pari.

Santu Sa’, àggiu capitu,
m’è passatu l’appititu
ci tu vuè, po’ mangi sulu:
nci sta’ cuddu pipaluru,

atru propia no circari
ca no sacciu ć’àggi’a fari;
anzi, viti, manca l’ogliu…
ma lu cuenzi cu l’orgogliu.


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