lunedì 31 agosto 2009

Un intero paese stretto nel dolore

fonte www.senzacolonne.it

Si sono svolti ieri mattina a Oria, davanti a un paese intero ammutolito nel dolore, i funerali di Serena Re e Gianpiero Masciali, i due giovani fidanzati morti venerdì sera in un incidente stradale avvenuto alle porte della città. Le due bare bianche hanno attraversato portate a spalle la strada principale del paese, ancora addobbato per i festeggiamenti patronali, sino alla chiesa di San Domenico, dove si sono svolte le esequie.

Arrestato topo d'appartamento

fonte www.brundisium.net

Furto aggravato: con questa accusa i Carabinieri dell'aliquota radiomobile della compagnia di Francavilla Fontana hanno tratto in arresto Michele Cera, 32enne di Oria.
L'arresto è avvenuto ieri ad Oria dopo che i militari dell'arma hanno sorpreso il giovane all'interno di unaabitazione, in cui si era introdotto dopo averne forzato la porta d'ingresso e da dove aveva sottratto un telefono cellulare.
Nel corso dell'operazione sono stati rinvenuti e sottoposti a sequestro gli attrezzi utilizzati per forzare la porta.
Cera, dopo le formalità di rito, è stato associato alla casa circondariale di Brindisi.

domenica 30 agosto 2009

Non finisce più: muore coppia di giovanissimi fidanzati

testo e foto www.senzacolonne.it

Il dramma questa volta ha il volto di due fidanzati ventenni. Giampiero Masciali e Serena Re. Il sogno di una vita insieme s’è stoppato ieri sera alle 22.30 contro un tronco a metà strada tra Torre Santa Susanna e Oria.
Appena dopo il santuario di San Cosimo. Mentre rientravano a casa. Quella casa che da pochi giorni era diventato il luogo in cui coltivare il loro rapporto e guidarlo permano verso forse il matrimonio.L’Alfa 156 condotta dal ragazzo è improvvisamente impazzita, ingovernabile fino a mettersi di traverso e sbattere contro un ulivo secolare.

Una zona neanche tanto buia considerata la presenza, nei pressi, di un campetto in erba sintetica e di un noto parcogiochi. Giampiero e Serena. Così resteranno per tutti, La loro vita s’è interrotta in due momenti diversi. Lui sul colpo, tra le lamiere accartocciate, lei durante il trasporto verso l’ospedlae «Perrino» di Brindisi, a bordo di una delle tre ambulanze accorse sul posto. Attorno alla giovane per lunghissimi minuti si sono affannati i sanitari. Nel tentativo di arginare le ferite. Troppo profonde. Il tutto sotto gli occhi attenti dei carabinieri del nucleo radiomobile omandati dal maresciallo Farruggia. La notizia ha ripercorso all’indietro quel tratto di strada in pochissimi minuti sorprendendo e shockando una cittadina colorata e alleggerita dall’atmosfera della festa patronale. Giampiero e Serena.

sabato 29 agosto 2009

DUE MORTI IN UN INCIDENTE STRADALE SULLA ORIA - TORRE S. SUSANNA

fonte www.brindisiTG24.it, 29.8.2009 - foto www.toninocarbone.blogspot.com

Un gravissimo incidente stradale con conseguenze mortali si è verificato nella tarda serata nel Brindisino, sulla strada provinciale che collega Oria con Torre Santa Susanna. Per cause in corso di accertamento una autovettura Alfa 156 condotta da Giampiero Masciali, 23 anni, nato a Francavilla Fontana ma residente ad Oria, è uscita fuoristrada andando a sbattere violentemente contro un albero situato ai margini della carreggiata. Nell’impatto sono deceduti il Masciali ed una ragazza di Oria, Serena Re, di soli 19 anni, che occupava il posto del passeggero. Quest’ultima è stata trasportata all’ospedale di Francavilla dove è giunta cadavere, mentre il conducente è stato estratto dalla lamiere già privo di vita dai vigili del fuoco di Brindisi. Sono in corso indagini per stabilire l’esatta dinamica dell’incidente e soprattutto le cause che hanno determinato la perdita del controllo dell’auto da parte del Masciali.

Tragico incidente stradale. Morti due giovani di Oria

testo e foto www.oria.info

Incidente che ha causato la morte di Serena Re e Giampiero MascialiUn tragico incidente stradale ha strappato la vita a due giovani di Oria (BR).
Erano circa le 22:00 di ieri sera, i due ragazzi dopo aver cenato in campagna stavano rientrando nel centro cittadino.

L’Alfa Romeo 156 grigia guidata da G.M. percorreva la Strada Provinciale Torre S.Susanna-Oria (SP62) su un tratto totalmente rettilineo, ma con numerosi accessi privati.
All’altezza del Ristorante Oasi (Ex-Miledand) il conducente ha perso il controllo del veicolo, per ragioni in corso di accertamento.

I segni di pneumatici sull’asfalto hanno evidenziato una forte sterzata sul lato sinistro della carreggiata per rientrare verso destra, lato dal quale l’auto è uscita fuori strada e ha terminato la sua corsa contro un ulivo.
Per G.M. non c’è stato nulla da fare, è morto sul colpo per l’impatto violentissimo con l’albero, avvenuto proprio dal lato del conducente.

La ragazza che era con lui, S.R. di 20 anni, è stata estratta dalle lamiere e soccorsa dai sanitari del 118 con l’aiuto dei Vigili del Fuoco e dei Carabinieri. Trasportata all’Ospedale Perrino di Brindisi non ce l’ha fatta ed è morta poco dopo.
(coninua qui)

venerdì 28 agosto 2009

Chiusa la fase di commissariamento dell’ATO BR/2

Comunicato ATO BR/2

Chiusa la fase di commissariamento dell’ATO BR/2, con apposita deliberazione della Giunta Regionale notificata in data 24 agosto agli uffici dell’ATO ospitati presso il comune di Oria.
La Giunta Regionale, infatti, con provvedimento datato 10 dicembre 2008, aveva commissariato l’ATO BR/2 che a quell’epoca non raggiungeva il 5% di raccolta differenziata; in verità il commissariamento giungeva nel momento in cui si stavano concretizzando le azioni messe a punto dalla nuova gestione dell’ATO al fine di dare una radicale sterzata al ciclo dei rifiuti così come era organizzato fino ad allora.
Le azioni consistevano in una serie di iniziative a livello comunale, nei nove comuni dell’ambito, e nell’affidamento del servizio porta a porta con differenziata alla fonte, in sostituzione dei vecchi contratti già scaduti o prossimi alla scadenza.
Tali iniziative, a dire il vero, furono tutte illustrate agli organi regionali, dal Presidente dell’ATO e sindaco di Oria, Cosimo Ferretti, che nel momento di maggiore impegno, vedeva arrivare una tegola di tale portata sulla propria gestione che pur già aveva conseguito importanti positivi risultati in termini di riduzione dei costi di smaltimento.
A nulla valsero le reiterate relazioni degli organi tecnici che illustravano gli stati di avanzamento delle iniziative e i prossimi riflessi positivi; il provvedimento di commissariamento andò avanti, probabilmente anche per costituire un esempio ed uno sprone per tutte le ATO della regione che, a dire il vero, nella maggioranza dei casi, non si discostavano granché dalla realtà della BR/2.
Di diverso parere fu però il Presidente della Provincia dott. Michele Errico, commissario ad acta nominato dalla Regione con lo stesso provvedimento del 10 dicembre 2008.
Informato delle iniziative in cantiere, il Presidente della Provincia di Brindisi, non solo chiese ufficialmente la revoca del provvedimento regionale, ma dette piena fiducia a Cosimo Ferretti ed al suo staff, consentendo loro di continuare, in piena autonomia, il cammino intrapreso fino ai brillanti risultati che a giugno hanno portato l’ATO BR/2 in testa alla speciale classifica regionale della raccolta differenziata, ed hanno convinto la Giunta Regionale a sancire, con un atto ufficiale pubblicato sul Bollettino regionale, la chiusura del procedimento di commissariamento.
I dati di luglio, acquisiti e pubblicati ufficialmente dopo ferragosto, per via del periodo di ferie, confermano quella che è ormai una realtà consolidata, migliorando ulteriormente i risultati della raccolta porta a porta nei cinque comuni dove essa è stata avviata; ecco i numeri:
Erchie 58,8%
Oria 48,1%
Ceglie Messapica 41,8%
Villa Castelli 32,7 %
Latiano 31,8 %.
Risultati resi possibili, è il caso di ripeterlo, grazie alla collaborazione della maggior parte dei cittadini e degli operatori ecologici, occupati ora in un tipo di organizzazione ben più impegnativa rispetto a quella basata sui cassonetti, ormai eliminati dagli ambiti urbani.
Restano tuttavia sacche di resistenza al nuovo, spesso nelle fasce di popolazione da cui ci si attenderebbe una maggiore sensibilità e responsabilità; non sono rari i casi di abbandono indiscriminato di sacchetti di indifferenziato nelle campagne o nei pressi di contenitori per il vetro o altre frazioni riciclabili.
L’ATO e i comuni stanno pensando ad azioni correttive quali l’istituzione di ispettori ambientali o ad incrementare gli interventi di raccolta, iniziative che comportano però costi aggiuntivi che qualcuno dovrà pagare; e si sa che quel qualcuno è come al solito il contribuente.
Inevitabile, in questo contesto, sarà il ricorso alle sanzioni, già previste dalle leggi nazionali per chi non rispetta le ordinanze emesse dai sindaci in materia di raccolta differenziata e di abbandono incontrollato di rifiuti.

RITORNA LA GRANDE CACCIA AL TESORO MEDIOEVALE Edizione n° IX

Comunicato

Dopo le attività estive dell’Oratorio (centri estivi, campi scuola, ecc) ritorna la grandissima Caccia al Tesoro nel Centro Storico di Oria. Il Gioco si svolgerà giovedì 10 settembre, con inizio alle ore 20.30, raduno in Piazza Cattedrale. Il gioco ha la prerogativa fondamentale di rievocare il mondo del Medioevo attraverso i personaggi, le storie, i racconti, le domande e le sfide! Questo gioco si differenzia dalla tradizionale caccia al tesoro; se nella classica caccia le squadre sono invitate a cercare bigliettini che propongo indovinelli e domande, la grande Caccia al Tesoro Medioevale invita, invece, le squadre a ricercare le varie figure medievali affrontando e superando le domande o le prove richieste. “Una edizione particolare quella del 2009 – afferma il presidente dell’Oratorio Roberto Schifone – particolare per le nuovissime prove, per le domande e soprattutto per le grandi sorprese predisposte lungo il cammino. Vi attendiamo numerosi anche da fuori Oria”. Il gioco si compone di due fasi: la prima è quella della ricerca dei personaggi e del superamento delle prove; la seconda è quella della ricerca vera e propria del tesoro. Soltanto dopo il termine della prima fase la squadra riceverà la mappa con l’ubicazione del tesoro che andrà a trovare con modalità stabilite a seconda dei punti conquistati. Il gioco è stato pensato nel centro storico di Oria per far vivere alle famiglie partecipanti il centro storico della nostra città che molte volte è dimenticato, e soprattutto per riscoprire (o scoprire) le bellezze che il nostro centro storico nasconde e molte volte non conosciamo! Chiunque può partecipare!!! Da 0 anni in poi! La grande Caccia al tesoro Medioevale edizione 2008 riserva alcune importanti novità e sorprese. Tantissime le prove da superare, dagli arcieri alla scacchiera, dalla prova del cuoco medioevale a quella dei combattenti, dal fantastico incontro con la corte di Federico II alla prova con i maghi e le speziali! Un fantastico tuffo nel passato, un bellissimo incontro con il mondo medioevale. Quest’anno verranno premiate le seguenti categorie: Squadra con maggior numero di ultra 65enni (forniti di documenti d’identità) - Squadra meglio organizzata (gadget, vestiti, ecc.) - Squadra con maggior numero di bambini - Squadra prima classificata alle prove - Squadra prima classificata nella caccia – squadra più numerosa. Il grande tesoro, predisposto con cura dagli animatori dell’Oratorio, è del valore di oltre 800€! “Siamo convinti che anche questa edizione – conclude Schifone – sarà unica ed entusiasmante. Anche quest’anno le squadre apprenderanno giocando! La grande caccia al tesoro è sempre emozionante per le prove, i luoghi e le magiche atmosfere che riesce a creare”. La partecipazione sarà riservata alle prime 20 squadre che presenteranno richiesta di iscrizione presso l’agenzia viaggi “I Viaggi di Litta” sita in via Isonzo ad Oria. Tantissime le collaborazioni: AVIS ORIA – AIDO ORIA – compagnia teatrale “Il Palchetto” – gruppo sbandieratori e musici “Rione Lama” – Gruppo “Mesagna Teutonica” – Arcieri Storici “Stupor Mundi” di Oria e www.oria.info. Ulteriori informazioni sono reperibili anche nel forum di discussione di Oria.info o sul sito www.oratoriosing.it, 3384043542.

giovedì 27 agosto 2009

UCCIO DE SANTIS SHOW. Video.

testo e video, www.oria-invideo.blogspot.com

Domenica 23 Agosto 2009, nel Piazzale dei Padri Rogazionisti ad ORIA, si è svolta l’ultima delle 5 serate organizzate dal C.ED.RO (Centro Educativo Rogazionista) dal Titolo “SAN PIO da PIETRELCINA”, evento nato dalla devozione dell’ oritano Franco Mazza che, a seguito di un incidente stradale dal quale ne uscì illeso, volle omaggiare Padre Pio con un rassegna Teatrale omonima, giunta quest’anno alla 6ª edizione. Ospite di quest’ultima serata, UCCIO DE SANTIS, il comico pugliese ideatore del programma televisivo di barzellette sceneggiate MUDU’. In questo video, sono raccolti solo alcuni dei momenti più divertenti della serata, in cui UCCIO ha coinvolto nel suo spettacolo, alcuni spettatori scelti a caso tra il pubblico.
(Cliccare sull'immagine)

mercoledì 26 agosto 2009

Raccolta firme "Quoziente Famigliare". L'UDC di Oria incontra l'On.le Rocco Buttiglione.

testo e foto www.udc-oria.blogspot.com

Nella mattinata di sabato 22 agosto è stata avviata nell’insolita cornice del lido «S. Lucia» di Brindisi la sottoscrizione UDC per promuovere il c.d. “quoziente familiare” nelle politiche tributarie.

L’UDC di Oria ha partecipato alla manifestazione ed alla conferenza stampa raccogliendo l’invito dei vertici provinciali ed impegnandosi ad avviare la raccolta di firme anche nella città di Oria.

Il dott. De Simone, segretario cittadino dell’UDC afferma “L’UDC vuole affrontare i problemi reali della gente e del paese. Come già per la raccolta delle firme per la nomina del difensore civico, anche sul tema del quoziente famigliare ci impegniamo a raccogliere entro il mese di settembre centinaia di firme perché mai come oggi l’introduzione di questo sistema produrrebbe effetti positivi, concreti e immediati”.

Anche il dott. Sartorio - responsabile del Giovanile Provinciale UDC - è dello stesso avviso ed ha dichiarato di avere immediatamente avviato la raccolta delle firme tramite il Giovanile in tutta la provincia.Era presente alla manifestazione anche l’On.le Rocco Buttiglione, il quale dopo avere parlato del quoziente famigliare si è soffermato anche sulla questione della prossime elezioni regionali affermando che “non si sale su alcun carro”.

A margine della manifestazione di sabato il dott. De Simone ha rincontrato e salutato l’On.le Buttiglione, il quale ha ricordato il suo legame con la nostra città essendo stato - in gioventù - ospite in Oria presso uno zio, all’epoca Capo Stazione delle FS Ricordo con piacere le mie vacanze ad Oria - ha affermato Buttiglione - e mi farebbe piacere ritornarci per visitarla. Spero che mi chiamiate presto per organizzare un evento anche in Oria nel prossimo autunno, ne sarei felice.

Comicatodico e concerto SKA a ORIA


Stasera in Piazza Manfredi alle ore 21:00, serata musicale organizzata per presentare l'antologia di COMICATODICO, concorso di fumetti, promosso da Laboratoria. Sarà premiato il vincitore.
Concerto ska durante la serata a cura dei SASKA CHEWA con la partecipazione dei RE-MEMORY.

domenica 23 agosto 2009

Comune di Oria: Operazione trasparenza.

fonte Sito Istituzionale del Comune di Oria


Pubblicati sul Sito del Comune i curricula e le retribuzioni di
* Di Mauro Irene
* Incalza Pietro
* Dell'Aquila Emilio
* Sabba Angelica
(cliccare sui nominativi)

Ettore Donatiello abbandona gli Avatar

fonte www.facebook.com

Carissimi amici
Dopo circa due anni di collaborazione con gli Avatar, periodo nel quale ci ha visto suonare insieme e condividere la passione per la musica, comunico a tutti voi il mio allontanamento dal gruppo.
Voglio innanzitutto ringraziare voi amici e fans degli Avatar, principali attori di questa mia bella avventura musicale, una delle tante ma allo stesso tempo avvincente ricca di soddisfazioni. Tutte le volte che ho cantato dinanzi a voi, in qualsiasi occasione, ho sempre percepito la vostra partecipazione viva, il vostro calore sincero, il vostro affetto … Vi ringrazio infinitamente di cuore per quello che ogni volta mi avete trasmesso …
La mia decisione di lasciare il gruppo, viene fuori dal mio desiderio continuo del miglioramento globale, giorno per giorno, concerto dopo concerto …
Ogni componente del gruppo, sebbene conduca tutt’altri impegni lavorativi nella vita, a mio avviso, nel momento in cui sale su un palco e diventa un Avatar, dovrà dare il meglio di se, divertendosi ma tenendo bene a mente la responsabilità nei confronti del pubblico che è davanti e che è venuto ad ascoltare un concerto …
Per essere più chiari, la responsabilità che intendo io, è quella di presentare in ogni circostanza un prodotto ottimale, al meglio delle nostre possibilità. Anche se non si è professionisti in ambito musicale, l’impegno di chi fa musica, deve essere orientato quanto più possibile a quello che vuole ascoltare il pubblico , accontentando le esigenze dei giovani ma senza comunque tralasciare mai quelle del pubblico adulto. La preparazione in generale, porta a volte a delle rinunce; non sempre quello che si chiede può essere esaudito. Da quì la necessità di essere umili a tirarsi indietro al momento opportuno se il risultato raggiunto non è ottimale e a rimischiare le carte. Il lavoro musicale di un gruppo, sebbene portato avanti da tanti componenti, a mio avviso deve convergere sempre verso un unico obiettivo, il migliore possibile nell’ambito delle proprie possibilità ponendo tanta attenzione a saper dosare gli ingredienti giusti o a eliminarli se questi tenderanno a deturpare il risultato finale …
Questo è il mio punto di vista e la mia regola generale in tutte la cose che ho fatto, sia nella vita che in ambito musicale. Lo so che qualcuno di voi non sarà d’accordo per quello che ho appena detto, ma so comunque che la maggior parte di voi amici miei, sono del mio stesso avviso, e questo mi fa enormemente piacere …
L’addio agli Avatar, non rappresenta però il mio addio dalla scena musicale: non potrei vivere senza fare musica … Sentirete parlare presto di me, ma per adesso meglio non svelare niente, anche perché sono un amante delle sorprese e mai come in questo momento sento la mia responsabilità verso di voi, ovvero quella di non deludervi.
Agli Avatar, da oggi in poi il mio ex gruppo, auguro le migliori fortune con la speranza che rimangano nel tempo una delle realtà musicali più forti che il panorama musicale Oritano abbia mai conosciuto …
Sinceri Auguri
Ettore Donatiello

venerdì 21 agosto 2009

Sabato la IX edizione di "ControPalio"

Sabato la IX edizione di "ControPalio"
fonte
www.brundisium.net, 19.8.2009

Si svolgerà sabato 22 agosto - alle ore 21 in piazza Lorch - la IX edizione di «Contropalio»: la tradizionale sfida tra i quattro rioni di Oria questa volta non impegnati nelle prove medievali ma su domande che riguardano la storia e le tradizioni della cittadina.Promosso dall’Amministrazione comunale e condotto dal giornalista Vincenzo Sparviero, «Contropalio» prevede - come lo scorso anno - anche un festival con otto cantanti in gara, che saranno abbinati ai quattro rioni: Castello, Judea, Lama e Santo Basilio. I cantanti che sfideranno sono Rosa Indirli, Serena & Alessandro, Teodoro Leo, Elisa Schiavone, Antonella Masiello, Cosimo Di Bella, Maria & Tonino, Tiziana Dilevrano.«Notaio» sarà Roberto Carucci e le musiche saranno curate da Giovanni Danese. Il gioco con il pubblico sarà curato da Cosimo «gimson» Patisso. A «Contropalio» collaborano anche Video Produzini Dell’Aquila, Diego e Flavio Moretto, Alfacopisteria, Massimiliano De Michele, Angelo Galeone e Giancarlo Parisi.La manifestazione, che rientra nell’ambito dell’«Estate Oritana», si avvale della collaborazione della Pro Loco e rappresenta una ideale rivincita dopo il Torneo dei Rioni. Questa volta, come si diceva, non ci sono prove medievali in cui cimentarsi ma domande che riguardano la storia ma anche l’attualità e le tradizioni oritane.Uno spazio particolare sarà riservato, ad esempio, ai proverbi tipici del dialetto di Oria. Poi, ancora, saranno visionati - con la collaborazione di «Video Produzioni Angelo Michele Dell’Aquila» - vecchi filmati relativi al Torneo dei Rioni.Infine, come si diceva, ci saranno otto cantanti in gara. In pratica, la loro esibizione sarà valutata dai rappresentanti dei rioni ma anche ad un’apposita giuria. In base all’abbinamento che sarà sorteggiato, potranno aggiungere punti ai rioni contribuendo così all’eventuale vittoria finale.«Da nove anni questa manifestazione - afferma il sindaco, Cosimo Ferretti - rappresenta una punto di riferimento nell’estate oritana e costituisce un momento di aggregazione per la comunità che si ritrova ancora a tifare per i propri rioni dopo il Tornamento».L’appuntamento, dunque, è per sabato 22 agosto in piazza Lorch.

Domani convegno su "Gli Ordini Cavallereschi nel XXI secolo"

fonte www.brundisium.net, 21.8.2009

Sabato 22 Agosto, alle ore 19.00, presso Palazzo Martini, nel cuore del centro storico di Oria, si terrà un convegno su “Gli Ordini Cavallereschi nel XXI secolo”.
L’evento, patrocinato dall’Amministrazione Comunale, è organizzato dall’Accademia di Scherma Federico II in collaborazione con l’Associazione culturale internazionale “Identità Europea”. A seguire alle ore 21.00 nella vicina Chiesa di S. Giovanni Battista si potrà invece assistere alla rievocazione storica della cerimonia d’Investitura di un Cavaliere Teutonico, a cura dell’Associazione Mesagne Teutonica.
In un’epoca come la nostra fatta di velocità, mondialità, tecnologia, potrebbe sembrare anacronistico, se non assurdamente inutile, parlare di una materia che ai più sembra materia di "divagazione", di "ozio culturale".
La materia in oggetto è quella degli Ordini Cavallereschi, cioè di quel complesso di istituzioni religiose-militari che hanno fatto la Storia dell’Europa e che tuttora continuano ad operare sebbene secondo mutate condizioni e in altri modi.
Ordini Cavallereschi, quindi, come importante argomento di studio per indagare con lenti diverse la storia politica e sociale dell’Europa dal Medioevo ai giorni nostri; infatti nati nel Medioevo, molti di questi Ordini Cavallereschi, sono poi rimasti in vita nel progredire dei secoli.
Tutti hanno perso il proprio carattere militare (conservato però nelle norme statutarie e nelle gerarchie interne), per assumere il carattere di istituzione dedita all’assistenza ospedaliera ed alla beneficenza.
Tra gli Ordini Cavallereschi tuttora vigenti si possono ricordare l’Ordine di Malta e l’Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme o l’Ordine Teutonico per gli Ordini propriamente dediti all’assistenza ospedaliera.
Al convegno interverranno prestigiosi relatori: il Console Prof. Adolfo MORGANTI, coordinatore nazionale di “Identità Europea” autore del libro “Gli ordini cavallereschi nel XXI secolo (veri e falsi)”, docente presso l’Istituto di Scienze Religiose della Diocesi di Rimini; il Cavaliere di Grazie e Devozione Avv. Federico dei Conti BALSAMO, della Delegazione di Puglia e Lucania del Sovrano Militare Ordine di Malta; il Cavaliere di Gran Croce Generale Salvatore CHIRIATTI, Preside della Sezione di Brindisi-Ostuni dell’Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme.
Parteciperanno inoltre Mons. Alfonso Bentivoglio, Vicario episcopale per la vita e l’apostolato dei laici, il Sindaco della Città di Oria, Cosimo Ferretti, sempre attento ad una tutela dell’identità culturale del territorio, ed il Consigliere delegato al centro storico, avv. Francesco Greco.
L’evento, è stato fortemente voluto dal Maestro d’Arme Salvatore LANA, direttore dell’Accademia di Scherma Federico II che sull’iniziativa dichiara: “L’esigenza di un Convegno sugli Ordini Cavallereschi, è nata dalla constatazione, durante i nostri spettacoli rievocativi, dell’alto valore evocativo che la figura del Cavaliere tutt’oggi riveste verso il pubblico, e dalla responsabilità che deve sentire il rievocatore nel rappresentare adeguatamente l’evento storico, così come la morale ad esso strettamente connessa, onde evitare di generare confusioni nello spettatore, anche alla luce del crescente sorgere di pretesi ordini cavallereschi ad opera d’iniziativa privata”.
Successivamente al convegno ci si sposterà presso la vicina Chiesa di S. Giovanni Battista, dove si potrà assistere alla rievocazione storica di un’Investitura, secondo il rituale Teutonico.
La rappresentazione sarà curata dall’Associazione Mesagne Teutonica, associazione culturale che ha l’obiettivo di promuovere, attraverso la rievocazione storica, gli avvenimenti legati ad i cavalieri Teutonici nella provincia di Brindisi del XIII secolo, epoca nella quale, Federico II concesse all’Ordine il Castrum di Mesagne. Il gruppo musici Kalenda Maja di Oria accompagnerà l’intera cerimonia con musiche medievali eseguite dal vivo.

Nella stessa serata, prima della rievocazione, alle ore 21.00, sarà inoltre inaugurata la nuova sala auditorium all’interno della Chiesa di S. Giovanni Battista, da diversi anni non più adibita al culto, che sarà intitolata a Mons. Elia Farina.
Interverranno Mons. Barsanofio Vecchio, arciprete della Chiesa Cattedrale, ed il prof. Giuseppe Malva, autore di “Una memoria di Don Elia Farina” – quaderno pastorale della Diocesi di Oria. Mons. Don Elia Farina, fu arciprete della Chiesa Cattedrale dal 1961 fino alla fine del secolo, quando fu costretto a lasciare per raggiunti limiti di età e per salute cagionevole. Un trentennio di inteso lavoro di restauro e di organizzazione che egli seppe gestire abilmente con l’indubbio merito di riportare all’antico splendore la Cattedrale, elevata al rango di Basilica Pontificia Minore.

DOPO L’AZZERAMENTO, NELL’ESECUTIVO ENTRANO TRE NUOVI ASSESSORI

Ecco la nuova giunta Ferretti ma oggi si discute la «sfiducia». L’opposizione aveva presentato la mozione ma poi è stato raggiunto l’accordo

La Gazzetta del Mezzogiorno, 20.8.2009

Aveva pensato anche di dimettersi, tanto sembrava grave la crisi che aveva finito per «travolgere» l’am - ministrazione comunale nel bel mezzo dell’estate.
Poi, invece, è stato raggiunto l’accordo con buona pace di tutte le forze e «forzine» che compongono la maggioranza, tanto da rendere praticamente inutile la mozione di sfiducia che i dieci consiglieri di opposizione hanno presentato e che sarà discussa questa mattina nel corso della seduta consiliare fissata per le nove.
Il sindaco Cosimo Ferretti - che aveva azzerato la sua giunta ai primi di agosto - da ieri ha un nuovo esecutivo.
Escono dalla giunta Lillino Sar torio, Pucci Schifone e Micky D’Addario.
Entrano al loro posto An - tonio Madaghiele, Fr anco M o rl e o e Roberto Orsino.
«Per quanto mi riguarda - ha spiegato con una lettera alla “Gazzetta” l’ormai ex assessore al Turismo D’Addario - ho manifestato al sindaco la mia indisponibilità circa l’eventuale riconferma. Rigrazio per la fiducia accordatami, ma ho subito chiarito che non intendevo ripetere l’esperienza».
Il sindaco lo ha... accontentato. Anche Schifone, per la verità, aveva manifestato l’intenzione di dimettersi già prima dell’azzeramento.
Questa mattina, nel corso della seduta consiliare, Ferretti presenterà i nuovi assessori confermando i quattro che erano già nel suo esecutivo: Angelo Mazza, Pino De Stradis, Monia Tancredi e Giovanni Guida che dovrebbe essere confermato vice sindaco.
L’accordo raggiunto, dunque, di fatto «neutralizza» la mozione di sfiducia delle opposizioni che speravano di associarsi a qualche «scontento» della maggioranza risicata (dieci più il sindaco) per mandare tutti a casa.
Come si diceva, in fase di consultazioni, lo stesso sindaco aveva manifestato ai suoi più stretti collaboratori l’intenzione di lasciare l’incarico. Era preoccupato per la «stasi aministrativa» in un momento delicato e in una fase in cui i progetti avviati erano di fatto bloccati.
Poi, invece, l’accordo è stato raggiunto in pieno ferragosto anche se i nomi dei nuovi assessori (almeno quelli di Orsino e Madaghiele) circolavano già prima dell’azzeramento.

giovedì 20 agosto 2009

Mozione di sfiducia. Rigetto.

Comunicato

Al Sindaco del Comune di Oria

Al Segretario Generale del Comune di Oria

OGGETTO: Consiglio Comunale del 20/08/2009 avente all’o.d.g. la trattazione della mozione di sfiducia presentata da n.10 Consiglieri di opposizione.
I sottoscritti Consiglieri Comunali, Giacomo Italiano, Francesco Greco, Glauco Caniglia, Pietro Pasulo, Antonio Almiento, Francesco Caniglia, Gianfranco Sorrento, Antonio Monticelli, Bruno Viapiana, Elia Farina,
Premesso:
• Che, il 27 luglio 2009, i Consiglieri della opposizione hanno presentato al protocollo del Comune di Oria una mozione di sfiducia nei confronti del Sindaco ai sensi dell’art. 53 ter dello Statuto comunale e dell’art. 52 del TUEL;
• Che, in ossequio alle suddette disposizioni normative, il Presidente del Consiglio Comunale ha convocato l’adunanza del Consiglio per il giorno 20/08/2009;

Considerato:
• Che la mozione di sfiducia è infondata, pretestuosa e strumentale per i motivi che di seguito si illustrano:
1. È infondata nel merito in quanto:
a) È assolutamente falso che l’Amministrazione Ferretti abbia sforato il patto di stabilità “per ben due volte”, che invece ha violato una volta sola (come, d’altra parte, la maggior parte dei Comuni italiani, data la estrema rigidità dei vincoli allora vigenti) al solo scopo di realizzare importanti opere pubbliche finanziate con fondi statali ed europei, come ad esempio il mattatoio comunale, il depuratore, il completamento della metanizzazione, gli interventi di recupero del centro storico previsti dai PIS (quali il recupero delle porte, del Palazzo Sedile e del quartiere ebraico ), e molte altre;
b) È assolutamente falsa e mistificatoria l’affermazione che l’Amministrazione Ferretti abbia autorizzato diverse varianti allo strumento urbanistico “per migliaia e migliaia di metri cubi”, quando invece in questi anni si è assistito all’approvazione in Consiglio Comunale di pochi e puntuali permessi di costruire in deroga, sempre con il voto favorevole anche dei Consiglieri della opposizione (oggi firmatari della mozione di sfiducia in discussione), così come – solo per citare l’ultimo caso - è avvenuto per il permesso di costruire in deroga autorizzato alla ditta Prefabbricati Pugliesi del sig. Ferrarese. Allo stesso modo, falso risulta il riferimento ad una presunta inerzia dell’Amministrazione nella redazione del PUG, in quanto le già lunghe e farraginose procedure previste dalla normativa per la sua approvazione sono state di recente modificate dalla Regione Puglia, imponendo all’Amministrazione comunale la redazione di una V.A.S. (valutazione ambientale strategica) non prevista nell’ambito dell’incarico conferito ai progettisti del PUG. Sicché, l’Amministrazione, dopo aver acquisito l’indisponibilità di tali progettisti a farsi carico della redazione della V.A.S., si è attivata immediatamente, previa pubblicazione di un bando, per selezionare dei tecnici esperti e, conseguentemente, conferire loro il relativo incarico;
c) È davvero grottesco attribuire – come invece maldestramente fanno i sottoscrittori della mozione in argomento – all’Amministrazione comunale le cause della crisi economica che attanaglia il nostro territorio, che, viceversa, vanno ricercate da un lato nella generale recessione economica internazionale e, dall’altro, nelle sconsiderate politiche perseguite dalle Amministrazioni Provinciali e Regionali, governate dal Centro-Sinistra. Basti pensare alla formazione professionale e allo scempio della sanità pugliese, le cui inchieste giudiziarie della Procura di Bari e dell’Antimafia costituiscono il segno più lampante del fallimento politico della Giunta Vendola e di tutto il Centro-Sinistra in Puglia. Tuttavia, l’Amministrazione Comunale di Oria ha saputo mettere in campo interventi che ne hanno limitato i danni sul piano sociale ed economico, se sol si pensa all’aumento verticale di presenze turistiche nella nostra città, al costante sorgere di nuove strutture ricettive (quali case vacanza e bed & breakfast, prima del tutto inesistenti) ed al proliferare di attività dedite alla ristorazione e all’intrattenimento. E come non considerare il buon livello culturale del ricco cartellone estivo organizzato dall’Amministrazione Comunale, a cominciare dalla serata gospel dell’Orchestra I.C.O. Tito Schipa di Lecce, per passare alla serata di musica celtico-irlandese e finire col Festival della Cultura Ebraica in Puglia, organizzato di concerto con l’Unione Comunità Ebraiche Italiane, che porterà in Oria molti studiosi di fama nazionale e internazionale. Come sottacere, infine, l’inaugurazione in questi mesi estivi di numerose mostre e l’apertura fino a tarda sera di Palazzo Martini, che, oltre ad ospitare la importante collezione archeologica del Centro di Documentazione Messapica, accoglie due belle mostre di artisti locali;
d) È del tutto mistificatoria la descrizione che i sottoscrittori della mozione di sfiducia fanno della zona industriale, che in questi anni, nonostante i gravi danni arrecati dalla Giunta Ardito e di cui ancora oggi si sentono le ripercussioni , è passata ad essere, dalla sostanziale discarica a cielo aperto che era prima, una zona P.I.P. degna di questo nome, anche grazie agli investimenti effettuati dall’Amministrazione Comunale. Molti sono i capannoni di nuova realizzazione e molte sono le attività che ivi stanno prendendo piede, le quali, certamente, saranno ancora di più dopo l’esecuzione dei lavori per un milione e ottocento mila euro già messi in cantiere, a seguito di un finanziamento statale ottenuto dalla Giunta Ferretti;
e) È falsa la rappresentazione che i sottoscrittori della mozione vogliono dare della gestione del personale (forse male informati da sedicenti sindacalisti), oggi diretto e condotto in maniera ineccepibile dalla dott.ssa Irene Di Mauro (Segretario Generale, nonché Direttore Generale dell’Ente), la quale ha anche avviato, su indicazione della Giunta, numerosi bandi di mobilità esterna che consentiranno di rafforzare in tempi brevi l’organico comunale;
f) È falsa, infine, la raffigurazione di una raccolta differenziata fallimentare. I dati dicono il contrario: la percentuale di differenziata ad Oria ha superato il 40% in pochi mesi dall’avvio della nuova gestione di raccolta dei rifiuti, proiettando la nostra città tra le più virtuose della Puglia. Di tanto ne hanno dato atto anche l’Assessore Regionale all’Ambiente Onofrio Introna ed il Vicepresidente della Provincia di Brindisi Francesco Mingolla - certamente non appartenenti a schieramenti politici vicini al Sindaco Ferretti - nel corso di una conferenza stampa tenutasi proprio ad Oria per presentare i risultati raggiunti dal Consorzio ATO/BR 2. Altrettanto falsa è l’affermazione che il Sindaco Ferretti abbia proceduto a modifiche unilaterali ed arbitrarie del capitolato d’appalto per la raccolta dei rifiuti solidi urbani, che, invece, sono sempre state deliberate dall’Assemblea del Consorzio ATO/BR 2 con l’accordo di tutti i Sindaci dei Comuni aderenti, anche di quelli epressione dello schieramento politico di Centro-Sinistra.
Come non rammentare, in limine, la bella immagine rappresentata dalla presenza di una macchina spazzatrice accompagnata da un netturbino a piedi in coda al Corteo Storico di quest’anno, segno tangibile di civiltà mai visto prima in Oria, capace di restituire nell’immaginario collettivo dei tanti turisti presenti un’idea migliore del nostro Mezzogiorno d’Italia.

2. La mozione di sfiducia è pretestuosa e strumentale, in quanto:
a) È stata presentata in un momento del tutto inopportuno e inappropriato, in piena estate ed in pieno periodo feriale, senza che via stato alcun fatto eccezionale e di rilievo che ne giustificasse l’urgenza della proposta e, per giunta, senza aver raccolto nemmeno il numero necessario di firme affinché si potesse avere una pur minima garanzia del raggiungimento del risultato sperato, forse nell’intento, nemmeno tanto celato, di approfittare della eventuale mancanza per ferie di qualche consigliere di maggioranza, per poi potersi lanciare nelle solite speculazioni dietrologiche sulla stampa riguardo al perché di tale mancanza;
b) Appare volutamente inoltrata nel delicato momento di verifica politica ed amministrativa avviata dal Sindaco con l’azzeramento della Giunta, con l’unico intento di destabilizzare la maggioranza e non certo perché mossi dalla volontà di tutelare gli interessi di Oria, con ciò evidenziando un uso strumentale delle istituzioni, messe al servizio di interessi di parte attraverso un utilizzo delle proprie prerogative di Consiglieri Comunali sviato dal perseguimento del pubblico interesse.

Atteso:
• Che l’Amministrazione Ferretti ha già raggiunto importanti obiettivi programmatici, quali il finanziamento ottenuto per la ristrutturazione dell’Ospedale Martini, il finanziamento per la completa e definitiva ristrutturazione dell’Asilo Nido Comunale, il finanziamento per il completamento della Zona Industriale ed Artigianale, il trasferimento del Mercato Ortofrutticolo nei locali della ex Polveriera, il completamento dei lavori di realizzazione del nuovo Mattatoio, i parcheggi a pagamento, la videosorveglianza, l’avvio della raccolta differenziata porta a porta, il servizio civile per la prima volta in Oria che consente il coinvolgimento di tanti giovani alla vita amministrativa della città, ecc.;
• Che numerose iniziative ed interventi già programmati che cambieranno il volto della città di Oria devono essere portati a compimento in questa seconda parte dell’Amministrazione Ferretti;

RESPINGONO

la mozione di sfiducia e confermano pieno appoggio al Sindaco Ferretti, esortandolo a continuare nell’attività intrapresa senza condizionamenti di sorta e con maggiore entusiasmo di prima;

ANNUNCIANO,

altresì, di non partecipare alla discussione ed al voto in quanto si ritiene la mozione di sfiducia in argomento pretestuosa e strumentale.

Oria, lì 20/08/2009

I Consiglieri Comunali

Giacomo Italiano
Francesco Greco
Glauco Caniglia
Pietro Pasulo
Antonio Almiento
Francesco Caniglia
Gianfranco Sorrento
Antonio Monticelli
Bruno Viapiana
Elia Farina

Schianto nella notte sulla Manduria-Maruggio, un morto e 2 feriti

www.lavocedimanduria.it

E’ di un morto e due feriti di cui uno molto grave l’incidente stradale avvenuto questa notte sulla Manduria-Maruggio. Un’auto Yaris con tre ragazzi a bordo tutti milanesi ospiti di parenti ad Oria è uscita fuori strada mentre percorreva una curva intorno alle due. A perdere la vita è stato F.L, ventritre anni, milanese, morto sul colpo. Feriti gli altri due. Un altro ventritreenne ha subito la rottura della milza ed è stato sottoposto ad intervento d’urgenza nell’ospedale di Manduria. Ferito lievemente il terzo amico di 36 anni. Tutti e tre stavano rientrando ad Oria da CAmpomarino dove avevano trascorso una serata con amici. Sul posto è intervenuta un’ambulanza del 118 di Manduria. Il personale sanitario ha constatato la morte del giovane ed ha soccorso gli altri due portandoli al Giannuzzi. Indagan la polizia stradale di Manduria. A causare l’incidente potrebbe essere stata l’alta velocità. I giovani potrebbero aver bevuto. Indagini sono in corso per accertare il tasso alcolemico del guidatore.

mercoledì 19 agosto 2009

Convocato consiglio comunale.

Domani alle ore 09,00 nell’aula consiliare del palazzo di città si terrà il Consiglio monotematico con all’ordine del giorno il seguente unico punto:
- Mozione di sfiducia al sindaco Ferretti presentata da 10 consiglieri comunali.

(NDR: L'"aggiornatissimo" sito del Comune di Oria, alle ore 13,05 di oggi non riporta alcuna pubblicità della convocazione, nè sono stati pubblicati i consueti manifesti bicolore. E' questa la trasparenza e la comunicazione tempestiva alla cittadinanza auspicata poco più di un anno fa ? Se ne prende atto. E l'illuminata opposizione nulla dice ? ... meglio lasciar perdere tanto, per dirla alla paesana, " a do ti vueti, vueti...")

Rassegna Teatrale San Pio da Pietralcina.

testo www.oria.info

Si svolgerà dal 19 al 23 agosto 2009 presso il piazzale dell’istituto dei Padri Rogazionisti, la Rassegna Teatrale in vernacolo San Pio da Pietrelcina organizzata dal Cedro (Centro educativo rogazionista).
L’evento, nato dalla devozione dell’ oritano Franco Mazza che, a seguito di un incidente stradale dal quale uscì illeso, volle omaggiare Padre Pio con un rassegna omonima, giunge quest’anno alla sesta edizione, affermandosi sempre più come un appuntamento imperdibile dell’estate oritana.
La serate, realizzate con il patrocinio dell’amministrazione comunale e della Provincia di Brindisi e i contributi degli sponsor, vedranno in scena alcune tra le migliori compagnie teatrali in vernacolo della zona e i due comici Sasa’ Spasiano e Uccio De Santis.
Ecco il programma per ogni serata:
» 19 agosto- Sartaminzippi di Oria con “E’ Megghiu Curnutu Ca Muertu” e “La Rizzetta Sbagliata”;» 20 agosto – Li Scacciapinzieri di San Pietro Vernotico con “Mannaggia li Sordi“;» 21 agosto – Sasa’ Spasiano con lo spettacolo di cabaret “Secondo Me“;» 22 agosto – Ce Tiempi di Manduria con “Cc’è Famijaaa“;» 23 agosto – Uccio De Santis con un irresistibile spettacolo comico;Tutti gli spettacoli avranno inizio alle ore 21 ed è previsto un contributo all’ingresso.
Sarà organizzata anche una lotteria che metterà in palio delle opere d’arte offerte dagli artisti: Valentina Toscano, Angelo Altavilla, Damiano Iurlaro, Dante Rossano, Di Giulio, Mirella Di Levrano, Giulio Ribezzo, Cosimo D’Elia.

lunedì 17 agosto 2009

Le Donne di Federico II. Mostra di ceramica del Maestro Pinto.


testo prof. Giuseppe D’Amico, foto www.toninocarbone.blogspot.com

E’ didatticamente utile poter parlare delle vicende e dei fatti che riguardano i grandi personaggi della storia servendoci di un supporto didattico come filmati, carte storiche illustrate, foto e cartoline in modo che le vicende e i personaggi stessi, di cui essi sono i protagonisti , tornino a vivere in mezzo a noi, facendoci partecipi della loro vita.
Ma è ancor più utile se il supporto didattico è costituito di statue di grandissimo valore artistico come queste che il Maestro Domenico Pinto ha plasmato, servendosi di una tecnica e di uno stile personalissimi e di un’apprezzata ricerca iconografica.
Sicché, oltre all’afflato poetico che traspare dai volti delle statue, specialmente da quelli femminili, tutti stilizzati come si usava nel Medioevo, vi notiamo una precisa ricostruzione dei volti e delle decorazioni pittoriche del vestiario ottenuta, visitando e rivisitando le varie figurazioni in cui compaiono Federico II e la sua Corte, come il Busto-ritratto del Museo Civico di Barletta, la testa di gesso scolpita dal Solari del Museo Provinciale di Capua, l’Augustale di oro emesso dalla zecca di Brindisi e di Messina nel 1231, iI vestiario dei personaggi presenti nel Corteo del Palazzo abbaziale di San Zeno di Verona, nel Codice “De arte venandi cum avibus” della biblioteca Apostolica Vaticana e perfino nel “Guanto” di Federico II” conservato nel Kunthistorisches Museum di Vienna.
Le lunghe e nobili figure, tutte arcaizzanti, si presentano davanti ai nostri occhi “vestite di autorità” così come il popolo dei sudditi le vedeva, allorché si presentavano in pubblico: “I visi affusolati, fissi, solenni, gli abiti dorati, le fini bardature dei cavalli decorati nei colori giallo e manganese che lo smalto bianco avoriato fa evidenziare assai bene, riportano Noi moderni uomini del XXI secolo, nel mondo di una realtà perduta e, dunque, nel mondo di un sogno favoloso e suggestivo così come suggestivi e favolosi sono i personaggi dei poemi cavallereschi che i vari Boiardo, Ariosto, Tasso riproponevano ai loro nobili signori.
E proprio come quei poeti rinascimentali, così il Maestro Domenico Pinto, che opera nel suo laboratorio di ceramica a Grottaglie insieme alla figlia Paola, ripropone le nobili Regine e le donne di Federico II e i guerrieri svevi dalle espressioni serafiche e pacate, forgiandoli in figure dalle superfici plastiche levigate della terracotta.
Ma sarebbe una presentazione dell’artista abbastanza riduttiva se mi soffermassi a parlare di queste figure federiciane e non dicessi che egli si diletta a raffigurare nelle sue terracotte altri interessanti temi, da quelli prettamente storici, rievocanti il mondo “messapico” e il Principato di Taranto, a quelli religiosi esaltanti in particolar modo le Madonne e i Presepi di Natale, a quelli, infine, di uso comune, riguardanti soprattutto la tradizione locale.
Supportato, pertanto, da queste stupende e artistiche statue raffiguranti “Le Donne di Federico II” che vediamo esposte in questo particolare Museo del Bar Carone, amorevolmente gestito dal prof. Giovanni Carone, cercherò di dar loro vita, parlandovi della loro drammatica fragilità umana per essere state donne, spose, amanti, figlie del grande Sovrano svevo, tra cui principalmente: Costanza d’Altavilla, la madre, Costanza d’Aragona, la prima moglie, Jolanda di Brienne, la seconda moglie, Isabella d’Inghilterra, la terza moglie, Costanza Lancia, una figlia e Bianca Lancia, amante prima appassionata e cara, sposa, poi, sofferente e derelitta.
Non parlerò, pertanto, della nobildonna sveva Adelaide, né delle tante altre donne “aristocratiche” frequentanti la sua Corte e sempre disponibili a scaldare il suo letto, né di quelle meno nobili ma ugualmente belle e piacenti come le odalische e le danzatrici orientali che facevano parte del suo harem e che gli dettero, stando al conto dei nati vivi, ben 16 figli, di cui quattro legittimi e dodici illegittimi.
E non ne parlerò sia perché sarei costretto a dilungarmi per molto più tempo col pericolo di tediarvi oltre misura, sia perché tutte costoro non sono state altro nella sua vita che un occasionale ma piacevole passatempo.
Infatti, ad eccezione di qualcuna che ha lasciato un segno profondo nel suo animo, Federico II non ne ha amato nessuna. L’unico amore che ha nutrito e coltivato nella sua vita e al quale è stato sempre fedele, è stato solo questo: l’amore per il suo regno.

COSTANZA D’ALTAVILLA

La prima donna, questa davvero fondamentale perché madre di Federico II, è stata Costanza d’Altavilla, una donna molto bella, alta, bionda e chiara di carnagione, colta e raffinata.
Dante Alighieri, che la ricorda nel III canto del Paradiso, precisamente nel cielo della luna tra le anime che non hanno portato a termine il voto di castità promesso al Signore al momento della loro entrata in convento, parlando di lei per bocca di Piccarda Donati, scrive così:
“E quest’altro splendor che ti si mostra / da la mia destra parte e che s’accende / di tutto il lume de la spera nostra / ciò ch’io dico di me, di sé intende. / Sorella fu e così le fu tolta / di capo l’ombra de le sacre bende. / Quest’è la luce de la gran Costanza / che del secondo vento di Soave / generò ‘l terzo e l’ultima possanza.”
Fu costretta, infatti, a lasciare il Convento delle Clarisse per ordine del padre, il Re normanno Ruggero II e questo perché, non avendo avuto eredi che gli potessero succedere sul trono normanno di Sicilia, ordinò alla figlia di abbandonare “la dolce chiostra” del Convento per essere data in sposa al tedesco Enrico VI, figlio di Federico Barbarossa e Imperatore del sacro Romano Impero.
E così, Costanza d’Altavilla, all’età di 32 anni, precisamente nel 1186, fu condotta a Milano e qui nella Basilica di Sant’Ambrogio la poverina dovette sposare il ventiduenne Enrico VI, Sovrano tedesco che gli Storici del tempo ricordano col nome di Enrico VI il Crudele.
Passarono otto lunghi anni prima che il matrimonio desse il suo frutto ereditario.
Infatti, proprio quando il desiderio di vedere nascere l’atteso “erede” sembrava affievolito del tutto e in Enrico VI e nella Corte, si diffuse la notizia che la quarantenne Costanza era rimasta incinta. Un vero miracolo per quei tempi.
Durante il cammino dalla Germania in Sicilia dove si trovava il marito, Costanza d’Altavilla fu colta dalle doglie.
Era la notte del 26 dicembre del 1194, una notte gelida e tempestosa.
Dato ordine ai soldati di scorta di ripiegare nel primo borgo che avessero incontrato, il Corteo ripiegò a Jesi nella Marca di Ancona.
Qui giunta, fece approntare in Piazza una tenda e alla presenza di alcune Nobildonne e testimoni oculari, chiamati perché testimoniassero sulla nascita dell’erede al trono di Sicilia e di Germania, Costanza d’Altavilla diede alla luce un bambino a cui diede il nome di Federico come aveva deciso il padre Enrico VI e quello di Ruggero per ricordare ai sudditi normanni che in quel bambino avrebbero dovuto vedere la continuità della monarchia normanna.
Eppure, nonostante la chiara visualità del parto, alcuni avversari politici dell’impero e, in particolare, degli Svevi osarono insinuare che il parto era stato tutto una finzione, orchestrata da Costanza stessa per far desistere il marito Enrico dalle minacce di divorzio; altri, invece, osarono dire che il parto effettivamente c’era stato ma che il bambino era nato morto e che tra le braccia della Sovrana era stato messo il figlioletto del macellaio della città.
Tre anni dopo la nascita di Federico II, nel settembre del 1197, l’Imperatore Enrico VI morì, colpito da una inarrestabile dissenteria e un anno e due mesi dopo, precisamente nel mese di novembre del 1198 anche Costanza, che, però, prima di morire fece incoronare il bambino “Re di Sicilia” e lo pose sotto la tutela del Papa Innocenzo III.
E se nessuna influenza caratteriale la madre aveva potuto trasferire sull’animo del bambino, con questo gesto incise tanto nel suo futuro politico.

COSTANZA D’ARAGONA

Forse in un’altra Costanza Federico II trovò la madre che non aveva avuto.
Costei era Costanza d’Aragona, una donna che al momento del matrimonio, celebrato il 09 agosto del 1209, aveva 25 anni ed era vedova del Re di Ungheria e Federico ne aveva solo 15.
Le nozze, che erano state volute dal papa Innocenzo III perché desideroso di veder tornare nel Regno di Sicilia quella stabilità politica che i Re normanni ed in particolare Ruggero II erano riusciti a dare, furono condivise dal giovane sovrano.
E lo furono ancor di più sapendo che Costanza d’Aragona gli avrebbe portato in dote 500 cavalieri spagnoli di cui aveva un gran bisogno per mettere ordine nel regno.
Del resto, pur sposato secondo i crismi della Chiesa, nulla gli avrebbe vietato di intrecciare quanti legami affettivi avesse voluto. La smisurata sensualità del Sovrano e l’inclinazione ai piaceri della vita e la lussuria erano tali e tanti in lui che i Cronisti del tempo riferiscono che al suo seguito, anche nel campo di battaglia, si portava sempre dietro un folto harem di danzatrici orientali.
I cavalieri spagnoli che si portava dietro la sposa erano per lui una manna provvidenziale tanto che si dice che a Palermo attendesse con impazienza non già la sposa che non aveva mai visto prima ma costoro.
Non ci è dato sapere che cosa la sposa, donna matura e colta, già provata dall’esperienza di un matrimonio e per giunta segnata dal dolore per la morte di un figlio, pensasse di queste nozze con un adolescente rozzo, abituato più a stare con i soldati e i cavalli che con Dame di alto rango. Certamente la sua presenza produsse positivi cambiamenti in lui, quasi avesse trovato nella moglie per la prima volta una persona sulla quale porre fiducia e trovò pure cultura e sensibilità di animo che gli affinarono lo spirito.
Comunque sia, il matrimonio sortì bene perché due anni dopo, nel 1211, Costanza gli diede un figlio a cui fu messo il nome Enrico.
Nello stesso periodo la nobildonna sveva Adelaide, una delle poche amanti di cui si conosca la maternità, mise alla luce Enzo, il primo della lunga serie di figli illegittimi.
La Regina, ovviamente, ne soffrì molto per questa nascita extraconiugale ma si rassegnò al pensiero che il concubinato era prassi comune presso molti regnanti, tanto più presso il marito, giovane ed esuberante sovrano.
E’ certo, tuttavia, che pur tradendola, Federico la colmò di ogni attenzione né mai venne meno ai suoi doveri coniugali in uno scambio di grande e reciproca fiducia.
Infatti, quando Federico II decise di lasciare la Sicilia per andare a far valere i suoi diritti ereditari sul trono imperiale in Germania, ritenne la moglie Costanza adatta a governare il Regno in nome e per conto suo e del piccolo figlio Enrico.
Da quel momento passeranno circa dieci anni, trascorsi nel peregrinare per tutta la Germania e nell’ accumulare vittorie su vittorie e importanti omaggi di fedeltà dai numerosi Fedudatari tedeschi che in precedenza erano passati, imbracciando le armi contro la casata sveva, dalla parte dell’usurpatore Ottone IV di Brunswick, fino a quando non rimase unico e incontrastato vincitore nella sanguinosissima battaglia di BOUVINES, combattutasi il 27 luglio del 1214, battaglia in cui Ottone IV non solo veniva battuto in campo ma era costretto a fuggire, lasciando nelle mani di Federico II perfino le insegne imperiali.
Incoronato, quindi, Imperatore del Sacro Romano Impero a Roma il 22 novembre del 1220 dal nuovo Papa, Onorio III, Federico rientrò in Sicilia con l’intento di riorganizzare il Regno di Sicilia secondo quegli schemi e quei programmi politici che furono poi promulgati nelle cosiddette “Constitutiones Melfitanae”.
Purtroppo, la Regina Costanza d’Aragona, la fedele sua sposa che aveva guidato con mano salda il suo regno in Sicilia quando era lontano, veniva a mancare mentre si trovava a Catania.
Trasportata nel Duomo di Palermo, fu qui tumulata. Sul sarcofago, l’Imperatore fece scrivere: “SICANIA REGINA FUI. CONSTANCIA CONIUNX AUGUSTA HIC HABITABO NUNC FEDERICE, TUA!!!”
“Fui Regina di Sicilia, Costanza sposa e imperatrice, qui ora abiterò, Federico, per sempre tua.” Sono parole, queste, che fanno intendere quanto veramente Costanza abbia saputo offrire tutta se stessa al conseguimento del bene del marito, del figlio Enrico e dell’impero.
Nessun’altra sposa di Federico giacerà nella tomba con il titolo di “imperatrice” scolpito sulla lastra tombale.

JOLANDA DI BRIENNE

Nel 1225, tre anni dopo la morte di Costanza d’Aragona, Federico II convolò a nozze per la seconda volta, anche questa volta quasi costretto dal Papa Onorio III.
La Regina prescelta era la quattordicenne Jolanda di Brienne, figlia di Giovanni di Brienne, un Sovrano che aveva il titolo di Re di Gerusalemme solo di nome ma non di fatto, in quanto la città santa era caduta nelle mani dei Saraceni.
Abbiamo usato il termine “costretto” ed in effeti fu una specie di costrizione perché il Papa Onorio III riteneva fattibile con questo sposalizio una nuova Crociata per riconquistare la città santa.
Dato finalmente l’assenso, l’Imperatore, che nel frattempo risiedeva qui, in Oria, insieme al Re Giovanni di Brienne, il 09 novembre del 1225, si portò nella Cattedrale di Brindisi dove furono celebrate le nozze.
Jolanda era molto bella ed anche assai colta in confronto alla sua giovane età ma era pur sempre una fanciulla e, quindi, ancora inadatta a rivestire, oltre che il ruolo di moglie di un uomo, come Federico, anche quello di Principessa del sacro Romano Impero. Per di più, essendo un matrimonio dichiaratamente politico, Federico II vi partecipò, come si suol dire, a naso storto, non manifestandole alcun sentimento di affetto, tant’è vero che dopo i festeggiamenti indetti in suo onore, l’Imperatore, preso da folle passione, trascorse la prima notte di nozze con ANAIS, la cugina ventenne di Jolanda e sua Dama di compagnia, da lui cantata con l’appellativo di “Fiore di Siria” nella sua composizione in volgare siciliano, dal titolo emblematico: “OI LASSO, NON PENSAI”.
L’infelice Jolanda visse isolata e chiusa in diversi luoghi fortificati in Puglia, consumando il più bel tempo della sua vita nell’attesa di qualche peregrina visita del Re più che in veri struggimenti d’amore.
Finalmente, quando Federico II si decise di avere da lei un figlio, questa, a sedici anni non compiuti, alla fine del mese di aprile del 1228, glielo poté dare.
Fu chiamato Corrado.
Pochi giorni dopo la nascita del bimbo, Jolanda si ammalò di setticemia sicché ne morì in poco tempo.
A onor di cronaca, dobbiamo dire che più di qualche Cronista maligno di parte guelfa insinuò che Federico, per non ripudiarla, l’avesse fatta avvelenare.
Da Otranto, dove si trovava, la sua salma fu traslata nella Cattedrale di Andria.

ISABELLA D’INGHILTERRA

Anche il terzo matrimonio di Federico II fu dettato dalla politica, ma questa volta dalla sua politica personale, dalla sua visione prammatica, dai suoi intendimenti imperiali e nello stesso tempo imperialistici, non già dal Pontefice.
Sposando Isabella d’Inghilterra, che era figlia di Giovanni Senzaterra e nipote di Riccardo Cuordileone, l’Imperatore avrebbe sminuito la potenza dei Guelfi che in Inghilterra godevano di molte simpatie.
Fu, quindi, incaricato il suo ministro Pier delle Vigne di recarsi in Inghilterra a chiedere la mano della principessa al padre e questa gli piacque tanto che scrisse all’Imperatore di “averla giudicata del tutto degna del letto imperiale” segno evidente che la ragione di stato aveva avuto sì la sua importanza ma che Federico aveva avuto nell’occasione un gusto davvero raffinato.
Oltre che avvenente, Isabella d’Inghilterra era anche colta e molto intelligente sicché l’Imperatore, che la sposò a Worms il 15 luglio del 1235, ne era rimasto fortemente affascinato.
Ma non per questo la nuova consorte ebbe un destino diverso dalle altre perché fu costretta a vivere sempre reclusa, mai sottraendosi a quell’unico dovere che era riservato loro: partorire un erede per il trono.
Ed in effetti in sei anni di matrimonio Isabella ne partorì quattro, due soli dei quali sopravvissero.
Il 01 dicembre del 1241, a Foggia, nel dare alla luce il quarto figlio, Isabella morì quando aveva ancora 27 anni, compiendo così anche lei il suo tragico destino di donna e di regina.
Fu sepolta nella Cattedrale di Andria insieme a Jolanda.
Nel 1992 i sarcofagi delle due Regine furono aperti dal prof. Gino Fornaciari, docente dell’Università di Pisa ed esperto di mummie dei principi svevi e aragonesi e nelle urne furono trovate le ossa di una quindicina di individui, quasi fossero diventate “tombe comuni.”
Tra quei resti Fornaciari ne individuò alcuni appartenenti a due donne dell’età delle mogli di Federico II.
Non è certo, tuttavia, che si tratti davvero di loro. Tanto triste anche dopo la morte fu il destino di queste sfortunate regine.

COSTANZA LANCIA

Costanza Lancia era la figlia prediletta di Federico II e di Bianca Lancia, sua amante preferita, una illegittima, dunque, come tanti altri figli ma tanto ben voluta dal padre da innalzarla al ruolo di prima donna nel mondo delle Corti reali.
Nel 1244, infatti, ad appena quattordici anni di età, Federico II la diede in matrimonio all’Imperatore d’Oriente Giovanni Vatatzes, uomo ormai anziano e vedovo della prima moglie Irene Lascaris, ma suo grande alleato e prodigo sostenitore della sua politica.
Costanza, benché bella e piacente, fu, tuttavia, ignorata dal marito che si era invaghito di una dama della sua corte.
La vita, dopo la morte del marito avvenuta nel 1254, le serbò purtroppo altre spiacevoli sofferenze.
Dapprima fu spodestata dal trono dal figliastro Teodoro II Lascaris, poi diseredata di tutti i suoi beni dotali, quindi tenuta prigioniera come ostaggio contro la politica di Manfredi, suo fratello e successore di Federico II.
Ebbe il permesso di andare via solo dopo la sconfitta e la morte di Manfredi a Benevento, avvenuta nel 1266, e si rifugiò in Sicilia presso la nipote Costanza, figlia di Manfredi e sposa del Re Pietro III d’Aragona.

BIANCA LANCIA

In seguito Federico progettò altri matrimoni politici ma non ne concluse nessuno perché questa volta si lasciò andare al sentimento, alle vere pulsazioni del cuore e sposò la donna che fino a quel momento aveva amato e cantato nelle sue rime poetiche tra cui “Poi che ti piace Amor” e “De la mia desianza”. Questa donna si chiama: BIANCA LANCIA, donna avvenente e colta che aveva conosciuto nel 1228, dopo la morte della seconda moglie Isabella di Brienne e continuò sempre a frequentare, anche quando aveva sposato la terza moglie, Isabella d’Inghilterra, partorendo due figli: Costanza nel 1230 e Manfredi nel 1232.
E così, alla morte di Isabella d’Inghilterra, Federico II, dopo alcuni anni di palese concubinato, decise di sposarla secondo i crismi della ortodossia cristiana e della legalità.
C’è da chiedersi, però, se Bianca sia stata una donna felice tanto nella situazione di amante quanto in quella di moglie.
Una cosa è a noi certa: Anche lei dovette vivere reclusa in castelli e fortezze, lontana dalla Corte e dal mondo festoso che brulicava intorno al marito, per non scatenarne la nota gelosia.
Chiusa nel Castello di Gioia del Colle, Bianca attendeva anche lei per settimane e mesi il suo uomo, impegnato in terre lontane a combattere i suoi numerosi nemici o a dilettarsi, cacciando nei boschi vicini presso Andria e Castel del monte.
Un brutto giorno, però, in cui il Sovrano, folle di gelosia, l’accusò di infedeltà, la sventurata donna, non sopportando tale infamante calunnia, si tagliò il seno con cui aveva allattato Manfredi, il figlio prediletto di Federico e glielo mandò in dono: Dono esiziale di morte e testimonianza inappellabile della sua innocenza e dell’inviolata dedizione del suo cuore.
Non sappiamo come l’Imperatore abbia reagito davanti a questo drammatico evento.
Sappiamo solo che nel 1250 la sua salma, che veniva trasportata da Castel Fiorentino presso Lucera, a Palermo, fece sosta a Gioia, forse per un estremo commiato alla sola donna che aveva veramente e intensamente amato.

Birra Letteraria

Stasera alle ore 21,00 l'Associazione Culturale IL POZZO E L'ARANCIO ed il Pub IL CASTELLO, Piazza Domenico Albanese, presentano il primo appuntamento della BIRRA LETTERARIA sul tema Poesia: 'Luci ed Ombre' letture poetiche a cura di Mino Candita, Luca Carbone, Giuseppe D'Abramo, Pierdamiano Mazza.

domenica 16 agosto 2009

Torneo dei Rioni 2009. Foto.

Sul sito www.alessandrocaniglia.it questa e tante altre bellissime foto della 43a edizione del Torneo dei Rioni.

sabato 15 agosto 2009

venerdì 14 agosto 2009

Sorpreso con una prostituta: denunciato oritano

fonte www.brundisium.net, 14.8.2009

Nuovi controlli anti-prostituzione nella zona di Latiano da parte dei Carabinieri. Nel corso dell'ultimo servizio, M.D., un 56enne di Oria è stato sorpreso dagli agenti in compagnia di una "lucciola" nigeriana di 22 anni.
Entrambi sono stati denunciati per atti osceni in luogo pubblico.
Da una verifica è emerso che la donna era priva di permesso di soggiorno in territorio italiano. La giovane extracomunitaria è stata accompagnata presso la questura di Brindisi, dove le è stato notificato il decreto di espulsione e, successivamente, associata presso il C.I.E. di Roma Galeria per il successivo rimpatrio.

giovedì 13 agosto 2009

Dario De Simone e Adolfo Sartorio nominati nel direttivo provinciale dell'UDC

fonte www.udc-oria.blogspot.com, 13.8.2009

In una affollata conferenza stampa tenutasi ieri mattina a Brindisi presso la sede provinciale dell'Unoine di Centro, il commissario provinciale Eupreprio Curto ha comunicato agli organi di informazione i nominativi dei componenti dell'esecutivo provinciale del partito in Terra di Brindisi.

Dario De Simone e Adolfo Sartorio sono stati nominati componenti dell'esecutivo provinciale. Un altro riconoscimento dei nostri concittadini che tanto hanno dato al partito in pochissimi mesi dalla sua ricostituzione in Oria.

"Ringrazio il senatore Curto per la fiducia che mi ha accordato. E' un impegno che si aggiunge a quello di segretario cittadino del partito" - ha dichiarato il dott. Dario De Simone - "ma è un impegno che mi stimola a dare e fare ancora di più per far crescere l'Unione di Centro in Oria ed in provincia anche alla luce delle prossime consultazioni elettorali regionali".

Anche il dott. Adolfo Sartorio - nominato responsabile del provinciale giovanile dell'UDC all'indomani delle elezioni provinciali - ha accolto con entusiasmo la nomina "Anche io ringrazio il senatore Curto per avermi voluto accanto se'. Non sono che d'accordo con il dott. De Simone ed anche io sono pronto a dare al partito tutto il mio apporto".

mercoledì 12 agosto 2009

Grande festa per il rione Castello

di GIANROSITA FANTINI,La Gazzetta del Mezzogiorno, 12.8.2009

Hanno festeggiato fino a tarda notte. E ancora ieri, nella centrale piazza Manfredi erano presenti volantini che omaggiavano i campioni della 43esima edizione del Torneo dei rioni: gli atleti del Castello. Nella gara del “ponte” l’atleta Giuseppe Argentieri ha portato al primo posto il rione; anche alla gara successiva, quella della “pertica”, era in vantaggio l’atleta Francesco De Stefano, se non fosse stato per la perdita della bandierina. Primo classificato anche per la prova della “cassa” grazie ad Andrea Pipino e per quella dell’ “ariete”, portato dagli atleti Giuseppe Vacca e Renato Carone. L’ultima prova, della “botte”, l’ha fatta aggiudicare Michele Bucci.. «La nuova squadra che ci segue dal 2005 - ha dichiarato il capitano del rione, Oscar Spina – rappresenta il futuro della del rione dopo i grandi successi ottenuti con la gloriosa squadra degli anni 1997/2003 con la vittoria di 7 palii consecutivi”. Chiusa la 43esima edizione del "Corteo Storico di Federico II - Torneo dei Rioni", ora si attende un’altra sfida: quella del 22 prossimo - in piazza Lorch - con la IX edizione di “Contropalio”, la manifestazione ideata e condotta Vincenzo Sparviero nella quale i quattro rioni di Oria si confronteranno sulle tradizioni e la storia cittadina, oltre a domande sul Torneo dei Rioni. Intanto domani sera si svolgerà il tradizionale “Concerto del Palio" con la partecipazione del corpo di ballo dello Studio danza "Excelsior" di Oria – Francavilla Fontana, dei maestri Gabriella De Siato e Antonio D'Ambrosio. Nel corso della serata ci sarà la premiazione del rione vincente della XLIII edizione del Torneo dei Rioni con la proiezione del video del Torneo 2009 a cura di VideoProduzioni A. Dell'Aquila.

Sorpreso a bucare le gomme delle auto parcheggiate

fonte La Gazzetta del Mezzogiorno, 12.8.2009

A Oria, i carabinieri della locale stazione a conclusione di attivita’ di indagine hanno deferito in stato di liberta’, per danneggiamento g.g., 53enne del posto. Costui e’ ritenuto responsabile del danneggiamento dei pneumatici di tre autovetture, parcheggiate per le vie di quel centro. Ancora poco chiari i motivi del suo gesto che gli costerà un processo per danneggiamento.

martedì 11 agosto 2009

lunedì 10 agosto 2009

Palio di Oria ai Rosso Blu del Rione Castello.

La Gazzetta del Mezzogiorno, 10.8.2009

E’stato assegnato solo con l’ultima prova - quella della botte - il quarantresimo palio di Oria.
Sono stati i rosso-blu del rione Castello a conquistare l’am - bito premio offerto quest’anno dai Padri rogazionisti per celebrare il primo centenario delle opere di Sant’Annibale Maria di Francia nella ciottadina.
Una grande cornice di pubblico ha seguito con grande interesse la rievocazione storica imperniata sulla figura di Federico II, impersonato dall’attore Rober to Far nesi, mostratosi molto interessato alla manifestazione essendo peraltro un grande appassionato di armi antiche. Entusiasta anche la capo dama della corte imperiale rappresentata dalla modella brindisina Sabrina Passante. «Pur abitando a pochi chilometri da Oria - ha detto la Passante - non avevo mai visto questo stupendo spettacolo in costume. Ho provato una grande emozione nell’indossare i panni medievali ed ho vissuto intensamente queste due giornate che profumano di storia».
Il rione Castello dunque - guidato dal capitano Oscar Spina e dal preparatore Francesco Guicciardini - ha conquistato il palio. La piazza d’onore è andata, invece, ai giallo-verdi del rione Lama i quali, guidati dal capitano Antonio Madaghiele, hanno dato prova di grande coraggio e abilità in occasione delle cinque prove di stampo medievale.
Terzo posto per i bianco-celesti del rione Giudea, che erano i campioni in carica. Proprio questo rione, tra l’altro, ha contestato ripetutamente i giudici di gara, probabilmente perché alla vigilia pensavano di poter conquistare ancora una volta il palio, proseguendo la striscia positiva delle ultime quattro edizioni della manifestazione.
Ultimi i giallo-neri del rione Santo Basilio, che hanno presentato ancora una volta una squadra di giovanissimi, dimostratisi comunque in grado di conquistare la simpatia del folto pubblico presente.
«Pensiamo di aver dato vita anche quest’anno - ha dichiarato il presidente della Pro-Loco, dott. Emilio Pinto - ad una grande rievocazione medioevale. I nostri sforzi sono stati ripagati dalla massiccia presenza di pubblico. In occasione del corteo storico di sabato le forze dell’ordine hanno contato oltre ventimila presenze e ieri il campo del torneamento era stracolmo di turisti».
Calato il sipario su una delle pagine più importanti della storia cittadina, la Pro-Loco pensa già al futuro in vista della quarantaquattresima edizione che già si annuncia ricca di novità. Il prossimo anno, infatti, sarà riaperto al pubblico il castello, dopo una lunga opera di restauro, in modo che i turisti possano davvero vivere tutte le emozioni legata a questa straordinaria rievocazione storica.

Torneo dei Rioni. Vince il Castello.

www.senzacolonne.it

Dopo due anni di digiuno il rione Castello riconquista il palio della 43esima edizione del "Corteo Storico di Federico II - Torneo dei Rioni", la rievocazione storica organizzata fin dal 1967 dalla Pro Loco e che ogni anno fa rivivere i fasti dell'epoca federiciana grazie alla presenza di oltre 800 figuranti in costume d'epoca e alle durissime prove di stampo medievale utili ai quattro rioni "Castello" - "Lama" - "Giudea" - San Basilio" per aggiudicarsi il palio. In questa edizione sono stati i Padri rogazionisti ad offrirlo, in ricordo del primo centenario di Padre Annibale Maria di Francia, il fondatore degli istituti antoniani che è diventato Santo di recente. La gara entusiasmante, combattuta e dal risultato incerto sino all'ultima prova ha avuto nel suo corso anche momenti di tensione. In qualche occasione si è sfiorata infatti la rissa sia sul campo del "Torneamento", che sugli spalti tra sostenitori dei rioni rivali.
Ciò a dimostrazione che la conquista del palio rappresenta per i cittadini oritani motivo di grande orgoglio e vanto. Questa è la classifica finale:
- Rione Castello - punti 17
- Rione Lama - punti 14
- Rione Giudea - punti 13
- Rione San Basilio - punti 8

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