giovedì 28 aprile 2011

Persecuzione a sfondo sessuale 43enne alla sbarra

www.senzacolonne.it, 28.4.2011

Quattrocento telefonate di persecuzione a sfondo sessuale nell’arco di 40 giorni, un incubo per due donne brindisine costrette a vivere uno stato d’ansia e a temere ritorsioni per il contenuto delle chiamate: la Procura ha chiesto il giudizio immediato per un brindisino di 43 anni, Giovanni De Bari, per stalking, nonché per associazione per delinquere assieme alla moglie Lia Chkheidze e a un oritano, Marcello Guidone, 35 anni, finalizzata all’ingresso e al soggiorno di georgiane. Il processo. Il dibattimento comincia questa mattina davanti alla Corte d’Assise del Tribunale di Brindisi (competente funzionalmente), come ha chiesto e ottenuto il sostituto procuratore Milto Stefano De Nozza nell’istanza di giudizio immediato presentata al giudice per l’udienza preliminare Giuseppe Licci il primo marzo scorso, a conclusione dell’inchiesta chiamata “Georgia” (dalla provenienza delle donne) che ha portato agli arresti di tutti e tre l’11 gennaio scorso. Gli imputati sono ancora in custodia: marito e moglie in carcere, lui a Brindisi, lei a Lecce, mentre Guidone ha ottenuto i domiciliari una settimana dopo l’esecuzione dell’ordinanza di arresto (sono difesi dagli avvocati Pasquale Fistetti e Pasquale Annicchiarico). Stalking.
L’accusa di aver posto in essere atti persecutori è stata mossa nei confronti di De Bari “perché avvalendosi dell’utenza telefonica mobile” di cui aveva la disponibilità, avrebbe telefonato “numerosissime volte” a due donne brindisine, presso le cui abitazioni avevano lavorato come bandanti cittadine georgiane presentate dalla moglie. Avrebbe sempre “nascosto” il numero dal quale chiamava probabilmente ritenendo di restare nell’anonimato, ma così non è stato nel momento in cui entrambe le destinatarie delle chiamate hanno sporto querela. La prima lo ha fatto due volte, il 27 novembre 2009 e il 24 aprile 2010: i carabinieri hanno contato oltre seicento contatti. Tutti a sfondo sessuale. La seconda il 23 agosto 2010: quattrocento telefonate nell’arco temporale di 40 giorni. Entrambe sono rimaste “vittime di persecuzioni”, stando a quanto sostenuto dalla Procura, secondo cui gli atti hanno “cagionato uno stato d’ansia oltre che il timore di un pericolo per la propria incolumità personale” “e comunque le molestie sono stati tali da determinare una modifica delle proprie abitudini di vita”, poiché sono state costrette a spegnere il telefonino, cambiare numero con conseguenze sul piano dei rapporti personali, affettivi e lavorativi.

Comunali 2011 - Presentazione lista PD


Comunicato PD di Oria

Venerdì 29 c.m. presso il Cine-teatro "Vittorio Gassman" di ORIA(BR) presentazione ufficiale della lista del PD alle prossime amministrative del 15-16 maggio 2011
Saranno presenti:
il candidato sindaco Cosimo POMARICO
la dirigenza provinciale del PD
il segretario regionale: Sergio BLASI
il vicepresidente del parlamento europeo: Gianni PITTELLA
il senatore: Salvatore TOMASELLI

Al via la quinta edizione di Oria In Fiera.

Dieci giorni di apertura per la campionaria oritana che s’inaugura venerdì 29 aprile alle ore 16,30 con la partecipazione delle autorità, e si conclude l’ 8 maggio. Ospitata presso il Santuario di San Cosimo alla Macchia, solitamente meta di pellegrinaggio spirituale, la Fiera offre la possibilità di conoscere e acquistare prodotti di svariati settori. Agricoltura, agroalimentare, artigianato, turismo, cultura, spettacolo, servizi e tempo libero, esposizione e vendita di auto-moto-veicoli commerciali, arredo casa e spazio sposi; sono alcuni dei settori presenti nella Fiera di San Cosimo.
Media partner dell’evento, Idea Radio, che grazie ai suoi corrispondenti presenti nella Fiera, seguirà con servizi e interviste l’intera manifestazione. Inoltre, come da tradizione, nello spazio esterno ci sarà la presenza dell’accampamento medievale con esibizione di tiro con l’arco.
Novità assoluta di Oria in fiera 2011 è il Palaghiaccio (pista di pattinaggio su ghiaccio).

Aperitivi d'Italia al Caffè Manzoni

Il caffè letterario Alessandro Manzoni di Oria (Brindisi) e le Officine del peperoncino presentano “Aperitivi d’Italia”, un viaggio enogastronomico attraverso le nostre regioni per commemorare i 150 anni dell’Unità d’Italia.
Ogni settimana sarà proposto l’aperitivo tipico di una regione d’Italia, finger food e tradizione saranno accompagnati dalle opere di artisti locali e non, che a rotazione esporranno all’interno delle gallerie del caffè Manzoni.
Si alterneranno spettacoli di cabaret, giochi, musica live e manifestazioni culturali.

29 aprile Puglia

“Aperitivi d’Italia” è un’ iniziativa ideata, progettata e supervisionata da Officine del peperoncino.
Gli eventi si terranno presso il caffè letterario Alessandro Manzoni, in Via Alessandro Manzoni, 4 Oria (Brindisi).

mercoledì 27 aprile 2011

Emergenza profughi: stanziati dalla Regione 50.000 euro per i Comuni di Manduria e Oria

www.brindisireport.it, 26.4.2011

La tendopoli si svuota. Finita l’emergenza arrivano i primi contributi. Dopo l’arrivo dei migranti provenienti dal Nordafrica in Puglia, la Giunta regionale pugliese ha infatti approvato oggi un finanziamento straordinario di 50mila euro da destinare ai Comuni di Manduria e Oria. La somma è stata destinata per la realizzazione di presidi informativi per assistenza legale, sanitaria, mediazione culturale, orientamento e accompagnamento, assistenza a minorenni, donne, disabili, vittime di tortura e violenza, malati, mediazione dei conflitti e attività di facilitazione con la cittadinanza.
Per quanto riguarda la presenza di migranti in Puglia, l’esecutivo pugliese ha anche approvato la direttiva per il finanziamento dei centri di accoglienza per i lavoratori stranieri immigrati stagionali dei Comuni di Foggia e Cerignola

martedì 26 aprile 2011

Apertura torneo di calcetto “Sant’Antonio”.

Giovedì 28/04/11, ore 19,00, Cerimonia di apertura del torneo con esibizione del Gruppo Sbandieratori e Musici Rione S.Basilio e presentazione con parata delle squadre partecipanti.

Ore 20.00: partita inaugurale:OriaCalcio - CaffèManfredi

Il Torneo si svolgerà con partite ognilunedì-martedì-mercoledì –giovedi con inizio alle ore 20,00
Sarà attivo punto di ristoro.
Buon divertimento.
Il Capitano
Antonio Caramia

Il boss di nascondeva a Oria

TMNews, 23.4.2011

Si era sistemato in un appartamento nel centro storico di Oria insieme con la sua compagna. Ed è proprio seguendo i movimenti della donna, Lucia Monteforte, brindisina di 43 anni denunciata per favoreggiamento, che i poliziotti della Squadra Mobile di Brindisi sono riusciti a rintracciare ed arrestare Francesco Campana, 38 anni di Mesagne, considerato il numero uno della Sacra corona unita, un'organizzazione mafiosa attiva in Puglia. Campana non ha opposto alcuna resistenza e si è complimentato con gli agenti spiegando loro che gli sembrava di essere diventato il protagonista di una puntata della serie televisiva "Squadra antimafia 3".
Nato a Mesagne nel 1973, Campana si era affermato nel mondo della mala per il contrabbando di sigarette. Al suo attivo c'è una condanna definitiva in Cassazione a nove anni di reclusione per associazione a delinquere di stampo mafioso e traffico di stupefacenti e altre condanne in primo grado prossime all'Appello. Nei suoi confronti, a fine dicembre scorso, era stata emessa anche una ordinanza di custodia cautelare in carcere nell'ambito dell'operazione "Last Minute". Francesco Campana era latitante dal 2010. Già nel 2000, non ancora trentenne, era considerato il boss della Sacra corona unita. In tutti questi anni, non aveva mai smesso i contatti con i capi storici della Scu, Pino Rogoli e Salvatore Buccarella.
Personaggio eclettico, amante delle belle donne e con il culto del corpo, il boss 38enne ha dimostrato anche di essere uomo di cultura quando, dal carcere di Alessandria in cui era detenuto per reati di mafia, scrisse due lettere indirizzate a Rogoli e al fratello Antonio, citando brani di Seneca e Orazio Flacco. Le missive furono sequestrate perché gli inquirenti sospettarono si trattasse di messaggi in codice per far passare gli ordini dal penitenziario. Secondo la Dda di Lecce, che ha coordinato il lavoro della Polizia, Campana era la mente di bande di malviventi che per anni hanno taglieggiato commercianti e imprenditori non esitando a compiere attentati per dimostrare la loro supremazia criminale. Quello di oggi è un colpo definitivo alla Scu, come ha sottolineato il questore di Brindisi Vincenzo Carella. Per l'arresto di Campana, al capo della Polizia Antonio Manganelli sono arrivati i complimenti del ministro dell'Interno Roberto Maroni.

Arrestato il boss Campana a Oria

www.trcb.it TRCB, 23.4.2011

Arrestato il latitante della Scu brindisina, Francesco Campana, collocato però dal pentito Ercole Penna alla testa del clan dei Tuturanesi, alle dirette dipendenze del capo storico Salvatore Buccarella. Campana è stato catturato nel territorio di Oria da personale della questura di Brindisi diretta da Vincenzo Carella. Erano sulle sue tracce la squadra mobile e il commissariato di Mesagne. I particolari dell'importante operazione saranno resi noti in una conferenza stampa stamani. Campana si spostava continuamente proprio per evitare di essere localizzato. Gli episodi in cui sarebbe riuscito a sfuggire alle pattuglie di polizia e carabinieri non sono pochi, ma inevitabilmente la scelta di restare nella sua "area di influenza" per curare gli interessi del clan hanno anche ristretto di molto il campo delle ricerche. La caccia a Francesco Campana era cominciata nel 2009. Si era sottratto al controllo delle forze dell'ordine circa tre anni fa, poco prima del fratello Sandro che è stato catturato invece all'alba del 27 settembre scorso in una villetta di Porto Cesareo dove lo aveva raggiunto la fidanzata. I due Campana sono indagati per l'agguato dell'1 luglio 2010 a Vincenzo Greco, avvenuto nell'abitazione della vittima a Mesagne, ma Francesco Campana è anche al centro di indagini della polizia e dei carabinieri sulle attività dei nuovi gruppi della Sacra corona unita (l'altro è quello oramai quasi azzerato dei Mesagnesi, collegato ai capi detenuti Massimo pasimeni e Antonio Vitale, ed affidato sino alla cattura a Ercole Penna e Daniele Vicientino). Come dimostrano l'episodio della tentata estorsione al Bar Betty di Brindisi, ma anche la catena di attentati sia a Mesagne che nella zona industriale brindisina, la Scu stava ricostruendo una fitta rete di taglieggiamenti per non perdere il controllo della situazione. Sicuramente la latitanza di Campana costituiva un deterrente per le vittime. Sino a questa mattina.

venerdì 22 aprile 2011

PRONTI I LAVORI PER IL SECONDO LOTTO DELLA STRADA DI SANT’ANDREA

Cinquecento mila euro sono stati stanziati ieri dalla Regione Puglia per realizzare il secondo lotto della strada Sant’Andrea che collega Oria alla Statale Brindisi - Taranto.
Presto dunque partiranno i lavori di allargamento di detta strada per un altro Km circa, fino ad arrivare alla deviazione per la Madonna di Gallana.
Nella stessa circostanza è stata confermata inoltre, la priorità assoluta della stessa strada, tra le opere infrastrutturali più importanti, che saranno realizzate con i finanziamenti destinati al SUD.
Bisogna dare atto alla Provincia di Brindisi ed in particolare al Presidente Massimo Ferrarese per l’impegno e la concretezza con cui sta portando avanti questo importante e vitale problema per la Città di Oria che, a breve, la porterà ad uscire dall’isolamento in cui versa da sempre e potrà, finalmente, programmare concretamente il suo sviluppo economico e turistico.
L’Assessore provinciale
Cosimo Pomarico

giovedì 21 aprile 2011

Aperitivi d'Italia al Caffè Manzoni

Il caffè letterario Alessandro Manzoni di Oria (Brindisi) e le Officine del peperoncino presentano “Aperitivi d’Italia”, un viaggio enogastronomico attraverso le nostre regioni per commemorare i 150 anni dell’Unità d’Italia.
Ogni settimana sarà proposto l’aperitivo tipico di una regione d’Italia, finger food e tradizione saranno accompagnati dalle opere di artisti locali e non, che a rotazione esporranno all’interno delle gallerie del caffè Manzoni.
Si alterneranno spettacoli di cabaret, giochi, musica live e manifestazioni culturali.

22 aprile Piemonte

“Aperitivi d’Italia” è un’ iniziativa ideata, progettata e supervisionata da Officine del peperoncino.
Gli eventi si terranno presso il caffè letterario Alessandro Manzoni, in Via Alessandro Manzoni, 4 Oria (Brindisi).

Pubblicato il programma elettorale del candidato del centro sinistra.

Diffuso il Programma Elettorale della coalizione di centro-sinistra con il candidato sindaco Cosimo Pomarico.
Il programma è leggibile cliccando questo link.

lunedì 18 aprile 2011

Pubblicato il programma elettorale del candidato del centro destra.

Diffuso il Programma Elettorale della coalizione di centro-destra Oria con candidato sindaco Pino Carbone.
Il programma è leggibile cliccando questo link.

ORIA, CLASS ACTION CONTRO LA TENDOPOLI

“Abbiamo deciso di promuovere una Class Action contro la Tendopoli. Speravamo che a farlo fossero le istituzioni, il Comune di Oria e Manduria, le Provincie di Brindisi e Taranto e la Regione Puglia. La nostra speranza e che, alla fine, le Istituzioni si possano unire a noi cittadini di Oria.” Ad annunciarlo è stato Angelo Lippolis nel corso della diretta odierna di Telenorba24 dalla piazza di Oria.
Alcuni cittadini di Oria hanno deciso di sollevare il conflitto di attribuzione contro lo Stato affidandosi all’Avvocato Giovanni Pesce, Amministrativista di chiara fama, già protagonista delle vittorie del Giudice Clementina Forleo contro il Consiglio Superiore della Magistratura e di Emma Bonino contro il PDL che, alle ultime Elezioni regionali nel Lazio, si vide non ammettere le proprie liste alla competizione elettorale.
“Il Governo e il Ministro Maroni in particolare non potevano agire d’imperio. Vi sono sentenze della Corte Costituzionale che lo confermano. Già in passato la Consulta ha indicato nel principio di congruità e di proporzionalità il criterio che deve ispirare il giudice nel verificare se le ordinanze extra ordinem, avuto riguardo delle dimensioni e dell’intensità’ dell’emergenza, determinano o meno un’alterazione dei principi del decentramento e dell’autonomia locale. Inoltre, la pressione dello Stato sul territorio viola le autonomie locali soprattutto alla luce del tanto propagandato federalismo municipale” ha riferito l’avvocato Pesce aggiungendo “Non siamo gli unici a pensarla così, il comune di Trapani si sta muovendo nella stessa direzione”.
La raccolta delle firme è già cominciata e la protesta civile degli Oritani continua, tutti i giorni, su tutti i fronti.
Il comitato spontaneo dei cittadini

Immigrati:Mantovano, a Oria garantito rafforzamento prevenzione forze di polizia

Adnkronos, 17.4.2011

'Di fronte al giustificato disagio della popolazione di Oria, e su incarico del ministro Maroni, il sottosegretario all'Interno Alfredo Mantovano ha avuto assicurazione dal Prefetto di Brindisi sull'ulteriore rafforzamento in queste ore dell'attivita' di prevenzione delle forze di polizia nella cittadina federiciana''. Lo scrive in una nota lo stesso Mantovano.
'La situazione e' certamente destinata a migliorare - aggiunge - a partire dai prossimi giorni, quando ai tunisini ospiti della tendopoli saranno distribuiti i permessi di soggiorno umanitari, per lo meno a coloro, la gran parte, che li hanno richiesti, e quindi saranno allocati in strutture differenti, con minore concentrazione. Nel frattempo - annuncia Mantovano - si e' gia' avviato il lavoro teso a dotare Oria di presidi permanenti di sicurezza, attraverso l'utilizzo dei fondi Pon; in tal senso e' andato l'incontro di giovedi' fra il Commissario prefettizio del Comune di Oria e i competenti uffici del Viminale'.

sabato 16 aprile 2011

Immigrato tunisino muore travolto da un’auto tra Manduria e la tendopoli

Un immigrato tunisino di 51 anni è morto attorno alle 22,30 nei pressi del campo di accoglienza di Manduria investito da un’automobile guidata da una donna di Oria che non si era accorta della sua presenza sul ciglio della strada. A quanto è stato accertato, l’uomo stava tornando a piedi da Manduria alla tendopoli quando l’automobile, una Fiat Punto, lo ha investito in pieno. L’uomo è morto sul colpo. Accertamenti sono in corso da parte delle forze di polizia sulle modalità dell’incidente.
Poco prima la Provincia di Brindisi aveva revocato il servizio navetta tra la tendopoli ed Oria, perchè non era stato fatto lo stesso per collegare Manduria, quindi tutti i migranti si concentravano su Oria. “Creando problemi di ordine pubblico”, ha detto Massimo Ferrarese, sottintendendo che l’operazione non può poggiare solo sulle spalle di Oria.

venerdì 15 aprile 2011

Ferrarese: «Sospeso il collegamento tra la tendopoli e il centro di Oria»

www.ilquotidianodipuglia.it, 15.4.2011

Con effetto immediato, è stata disposta la sospensione del servizio di collegamento tra la Tendopoli ed il centro abitato di Oria.
"Avevamo chiesto che agli immigrati ospiti del Centro venisse offerta dal Ministero dell’Interno questa opportunità – afferma il presidente della Provincia di Brindisi Massimo Ferrarese – per evitare rischi collegati all’attraversamento della strada provinciale. Ma era chiaro che ci aspettavamo che un servizio simile venisse predisposto anche dalla struttura verso altri comuni. Ed invece così non è stato e tutto il peso riveniente dalla presenza di un numero così elevato di extracomunitari sta ricadendo unicamente sulla comunità di Oria. Pertanto, proprio per non esporre ulteriormente la città a rischi legati all’ordine pubblico, abbiamo deciso, ascoltando le sollecitazioni di molti cittadini, di sopprimere il servizio di bus navetta che, come è noto, era stato istituito facendo ricorso a risorse della Provincia".

Oria, ucciso durante lite in campagna: periti incerti sulle cause della lesione mortale

di Sonia Gioia, www.brindisireport.it, 14.4.2011

Cosa provocò la morte del 51enne Mario Nania, colpito a sangue dal vicino svegliato dai rumori della potatura durante le ore pomeridiane? Fu uno dei pugni sferrati da Francesco Carbone, 19 anni, intervenuto in difesa del padre Michele? Oppure il colpo fatale fu quello provocato dalla caduta della vittima al suolo? La perizia dei medici-legali Antonio Carusi e Roberto Vagli, non scioglie l’enigma al quale è legato il destino dei due imputati, il padre 57enne e il figlio: secondo i periti il trauma cranico che cagionò l’emorragia dunque la morte della vittima, è compatibile sia con l’una che con l’altra ipotesi.

Entrambi i consulenti del pubblico ministero Milto De Nozza sono comparsi in aula questa mattina nel processo per omicidio volontario a carico dei due Carbone, a poco più di un anno dalla tragedia che si consumò nelle campagne di Oria, contrada Pasquini, esattamente il 9 aprile scorso. I due medici interpellati dall’accusa hanno illustrato i contenuti e le conclusioni dell’esame autoptico disposto a caldo dalla tragedia. Raggelante resoconto consegnato all’ascolto della corte d’assise presieduta dal giudice Gabriele Perna e dell’aula gremita, oltre che agli avvocati degli imputati, Ladislao Massari e Francesca Conte, e i legali di parte civile, Pasquale Annicchiarico, Antonio Almiento e Roberto Rizzo. Fra i banchi dell’aula bunker anche gli studenti del liceo classico di Francavilla Fontana, destinatari di un progetto di formazione alla legalità organizzato dall’istituto scolastico e dall’Associazione nazionale magistrati, con la mediazione di Mimma Vellotti.

Scrivono i due consulenti del pm nelle conclusioni della perizia medico-legale: “Il decesso di Mario Nania è stato accertato alle 23,05 del 9 aprile 2010 presso l’ospedale di Brindisi e tale dato non contrasta con gli elementi tanato-cronologici desunti da nostro esame necroscopico. Esso è imputabile ad arresto cardiaco per insufficienza respiratoria acuta in paziente in coma per emorragia sub-aracnoidea diffusa. Il decesso è in rapporto di causalità materiale con le lesioni riportate in occasione della colluttazione in cui rimase coinvolto in data 9 aprile 2010”.

A questo punto i medici legali ripercorrono rapidamente le tappe della vicenda: “In ordine alla dinamica dell’evento riteniamo verosimile che vittima ed aggressore si fronteggiassero al momento della colluttazione e che la vittima sia stata colpita (inizialmente o nel corso delle percosse) da un colpo contundente all’emivolto sinistro che ha causato, oltre ad un’ecchimosi della regione orbito-zigomatica sinistra e la frattura della parete del seno mascellare omolaterale, la caduta al suolo all’indietro, riportando in quella circostanza anche un trauma contusivo in regione occipito-nucale. L’emorragia sub-aracnoidea diffusa, responsabile del decesso, è dunque conseguenza del trauma diretto al volto determinato, molto probabilmente da un pugno, ovvero in conseguenza del trauma contusivo ricevuto con la caduta al suolo o ancora per l’azione”.

L’incognita, i consulenti lo hanno ribadito in aula, rimane tutta. Un dubbio che, ferme restando le lesioni gravi cagionate dagli imputati alla povera vittima, potrebbe scagionare entrambi dall’accusa di omicidio. Quel che è certo, al momento, è che Mario Nania fu colpito senza risparmio sia dal padre che dal figlio: “La vittima è stata attinta anche da altri colpi contundenti, al tronco o agli arti, portati verosimilmente con calci e con un bastone di legno grezzo utilizzato a mo’ di mazza da baseball ovvero a mo’ di martello o ancora, una volta che la vittima era al suolo in posizione supina, a mo’ di pestello contro il torace”. Dettaglio agghiacciante, alla descrizione del quale ha assistito, atterrita, l’anziana mamma di Nania.

Un capitolo a parte, con battibecco in appendice fra difesa e accusa, ha meritato la testimonianza di un militare dell’Arma chiamato in causa dal pm e dalle parti civili. Il carabiniere ha riferito un episodio del 2008 che vide per protagonista – ancora una volta – la famiglia Carbone. Il fatto risale al 12 febbraio, una chiamata al 112 invoca la presenza dei militari in contrada Pasquini. A chiedere soccorso, disperata, è Fernanda Pesce, la moglie di Michele Carbone, sostiene di essere stata colpita ad un piede con un’ascia dal marito. I militari accorrono e chiamano il 118 che trasferisce la donna in ospedale dove la ferita viene giudicata guaribile in quindici giorni. Carbone, interrogato sul posto, sostiene che la moglie mente, che la ferita le è stata cagionata accidentalmente da una smerigliatrice. La figlia, presente al momento dell’alterco, sostiene la versione della madre.

Perché citare un episodio del tutto estraneo al processo per l’omicidio Nania? Inaccettabile per la difesa degli imputati, che ha levato la voce chiedendo la cancellazione dell’ordinanza di ammissibilità alla corte. Del tutto pertinente per l’accusa e le parti civili, che hanno invece ribadito la necessità di rammentare fatti utili a ricostruire la personalità dell’imputato. La corte ha dato ragione alla seconda delle due tesi, se il precedente può davvero fare la differenza nel giudizio della corte.

giovedì 14 aprile 2011

«Non abbiamo bisogno di Emergency» Per il comune di Oria l'assistenza c'è già

www.corrieredelmezzogiorno.corriere.it

Quest’ospedale non s’ha da fare, almeno non con le autorizzazioni del comune. Com’è noto ormai, il polibus, poliambulatorio mobile di Emergency, negli scorsi giorni aveva annunciato l’arrivo dei medici dell’organizzazione non governativa presieduta da Gino Strada nella località tarantina, per offrire aiuto e soprattutto cure agli immigrati del centro.

IL RIFIUTO DI ORIA - Il comune di Oria non ha però accettato la richiesta di Emergency, che prevedeva la sosta di un bus nelle vicinanze del campo. Tant’è che alla fine l’ospitalità è arrivata non da un’istituzione, ma da un privato cittadino. Si chiama Angelo Lippolis, e fa l’imprenditore. Dal municipio oritano, attualmente non presieduto da alcun sindaco, ma commissariato da Maria Rita Iaculli, hanno fatto sapere di aver respinto la richiesta per due motivazioni fondamentali. Il comandante dei vigili urbani di Oria, Emilio Dell’Aquila, ha detto che "il commissario prefettizio non ha autorizzato il polibus anzitutto perché l’assistenza sanitaria è già abbondantemente garantita dal centro". Una sicurezza ferma, che non ha quasi nulla a che vedere con la preoccupazione crescente rispetto alla notizia dei prossimi arrivi di massa. Ma Dell’Aquila ha anche aggiunto che "la richiesta di autorizzazione non doveva arrivare a noi, bensì al campo. Se si fosse trattato di una struttura sanitaria per i cittadini di Manduria e Oria, allora la competenza sarebbe stata nostra. Ma dato che le cure saranno date agli immigrati, allora è giusto che se ne occupi il campo". Infatti, Emergency non ha mai chiesto alcuna autorizzazione al campo. Solo il comune oritano poteva dare una risposta. Che in questo caso, è stata negativa.

LE REAZIONI POLITICHE - Dura la risposta in senato di Giuseppe Caforio, dell’Italia dei Valori. "Mentre l'emergenza immigrazione richiede l'allestimento di numerose tendopoli in tutto il Sud, quasi sempre sovraffollate e in precarie condizioni sanitarie, sia l'attuale Commissario prefettizio di Oria, nei pressi di Manduria, che lo stesso Prefetto di Brindisi, hanno vietato l'intervento dei volontari di Emergency: è una scandalosa speculazione politica che conferma le nostre critiche alla gestione dei flussi da parte del Governo di centrodestra". Le parole del capogruppo dell'Idv in Commissione Difesa al Senato, Giuseppe Cafori, sono state chiare. "Gli operatori dell'associazione umanitaria Emergency - ha aggiunto - hanno offerto la propria assistenza gratuita ai numerosi migranti presenti nei pressi di Oria, ma il Commissario prefettizio e il Prefetto lo hanno impedito affermando che tale servizio è già svolto presso la tendopoli di Manduria. Il diritto alle cure mediche vale solo se viene erogato da "amici degli amici", magari con sedi legali molto più a Nord della Puglia e idee politiche "padane"? Proprio nel caso di un'emergenza che riguarda in maniera esclusiva il Sud, è inaccettabile anteporre al rispetto della persona e alla dignità umana gli interessi economici e politici del Nord: ancora una volta - conclude Caforio - abbiamo prova della totale irresponsabilità della politica propagandistica e clientelare dei partiti di Governo".

Sinistra Unita per Oria sulla tendopoli.

COMUNICATO STAMPA CANDIDATO SINDACO DELLA SINISTRA UNITA PER ORIA

E’ mio dovere come cittadino della nostra comunità oritana, prima ancora che come candidato Sindaco della Sinistra Unita, e quindi nella veste pubblica, intervenire e levare forte la voce, a fronte di un rumoroso silenzio da parte delle autorità locali provinciali e nazionali in merito alla crescente problematica, questione immigrati.

E’ davvero sconcertante l’indifferenza generale politica locale, dinanzi ad un FENOMENO EPOCALE come quello in atto, che sta segnando la storia geopolitica di questo momento storico e che verrà ricordata per sempre nel corso degli anni.

E’ indiscutibile, che dinanzi ad un Ministro degli Interni, espressione oramai di una precisa area etnico-geografica dell’Italia (a cui risponde direttamente), comprovata dalla adozione silente di provvedimenti di localizzazione e collocazione del fenomeno migratorio “epocale”, mediante soluzioni ghettizzanti in senso geografico meridionale della gestione immigrati.

Ministro degli Interni che in merito a ciò non risponde dinanzi al Parlamento nazionale come suo dovere, bensì dinanzi alla segreteria della Lega Nord, vera socia di maggioranza del Governo.

dinanzi ad un Commissario Prefettizio di Oria, il quale non avendo presumibilmente a cuore le sorti future della nostra comunità di Oria, che tace, limitandosi ad un ruolo notarile di mero esecutore di ordini ed imput prefettizi, firmando anche ciò che non firma il Sindaco di Manduria;

dinanzi ad una amministrazione provinciale preoccupata “apparentemente” solo di un potenziale danno da decremento del business economico turistico (che toccherebbe ovviamente i pochi più danarosi);

dinanzi alla notizia ufficiale dell’arrivo presso la tendopoli del sito di Manduria di altri 3.000 profughi, che porterebbe ad un collasso definitivo della mala gestione della problematica, con sicure ricadute per l’ordine pubblico locale con l’approssimarsi della stagione estiva, sia sotto il profilo della sicurezza pubblica, sia sotto il profilo della sanità pubblica (diffondersi di malattie e patologie legate alla promiscuità dentro una tendopoli-lager

dinanzi alla oramai certa definitiva creazione a tempo indeterminato di una tendopoli Centro per Immigrati, pur in assenza di ogni più elementare regola e normativa istitutiva, a fronte delle false dichiarazioni delle Autorità Nazionali e Locali (Presidente del Consiglio e Alto Commissario Immigrazione - Prefetto di Palermo);

dinanzi alla insipienza politica generalizzata, che non attiva le istituzioni ed i canali opportuni per avanzare richieste di benefici economici riparatori per il nostro territorio e che tende ad allargare ingiustificatamente l’area geografica interessata a Francavilla e Torricella paesi di Vitali e Franzoso

dinanzi a questa situazione umanitaria esplosiva dove i giovani e generosi volontari vengono esposti e lasciati da soli ad affrontare una vera e propria emergenza la Sinistra Unita per Oria

REGISTRA

la imbarazzante ed ingiustificata assenza fisica oltre che politica dei candidati Sindaci del Centro destra e del cosiddetto Centro sinistra, i quali ben lungi dall’essere presenti sul posto, far sentire la propria voce, la propria posizione, manifestando preoccupazione per il territorio di Oria, e per quei cittadini ai quali chiedono il voto, promettendo oasi di felicità, si segnalano invece per una radicale ASSENZA di idee ed iniziative limitandosi a inviare semplici lettere e letterine ai loro referenti nazionali responsabili di questa situazione.

Impegnati evidentemente in una campagna elettorale “falsa e mistificatoria”, slegata dal contesto ambientale, e dalle reali problematiche sociali che affliggono la comunità di Oria; una politica vecchia, come vecchi gli schieramenti e le persone che la connotano, caratterizzata da false e roboanti promesse e proclami, gestione di affari e di clientele.

Noi siamo l’opposto, siamo la politica reale, la buona politica che si contrappone alla cattiva politica, quella buona politica fatta in mezzo e con la gente, condividendo i problemi e affrontandoli giorno per giorno e certamente non ignorandoli

SINISTRA UNITA per ORIA
Avv. Pasquale Franco Fistetti

FRANCA...MENTE: Emergenza immigrati e tendopoli di Manduria. Se ne discute a "Franca...mente"

www.ilbrindisino.it

“Bisogna respingere gli immigrati, ma non possiamo sparargli, almeno per ora”. Questo il pensiero del leghista Roberto Castelli, ex ministro della Giustizia e attuale viceministro alle Infrastrutture e ai Trasporti. A “Franca…mente”, programma di approfondimento di Quarto Canale Radio si parlerà degli immigrati ospiti della tendopoli alla porte di Oria. In studio intervistati dal direttore delle news Gianni Cannalire: Alessandro Carone e Fabio Coluccia, due residenti di contrada “Tripoli” (dove è stata allestita la tendopoli), l’avvocato Antonello D’Amico, vice commissario dell’Udc di Oria, Emanuele Modugno segretario di Rifondazione Comunista e Filippo Melillo responsabile dell’Arciragazzi. Spazio anche ad alcune interviste raccolte nel corso dell’ultimo vertice di Mantovano ad Oria dall’inviato Giovanni Di Noi. In primo piano le dichiarazioni rese dal presidente della Provincia Massimo Ferrarese, dal sottosegretario all’Interno e dal commissario prefettizio dottoressa Mariarita Iaculli. Nel corso del programma si potranno ascoltare le opinioni dei cittadini di Oria sulla presenza degli immigrati rese ai microfoni dell’inviato. Diretta giovedì 14 aprile dalle 19 alle 20. Replica domenica dalle 11 alle 12.

UDC Oria sulla tendopoli di via Manduria

L’installazione della tendopoli CAI sulla strada provinciale Oria – Manduria ha provocato una grave situazione che la città di Oria subisce, anche più della stessa Manduria, a causa della maggiore vicinanza geografica della nostra città al campo.

Tale congiuntura ha fatto sì che la città di Oria, e la sua popolazione, si siano trovati improvvisamente ad affrontare e sopportare tutta una serie di danni le cui conseguenze ricadranno sul territorio a lungo termine, tanto più se si tiene conto che le promesse di rapido smantellamento del campo stesso lasciano in bocca il sapore della ipocrisia.

A fronte di una tale situazione, l’UDC di Oria intende dare il proprio contributo attraverso proposte concrete e non attraverso manifesti politici, di cui in questi giorni si è fatto ampio uso da parte di ogni schieramento e ad ogni livello, che non hanno alcuna utilità se non quella di dispensare parole tanto belle quanto inutili.

Fermo restando il dovere di solidarietà ed accoglienza nei confronti dei bisognosi, che è patrimonio genetico di coloro che si riconoscono nei valori di questo partito, al fine di tutelare sia i diritti umani di coloro che fuggono da situazioni precarie, sia i diritti dei cittadini oritani ai quali è stata, loro malgrado e senza alcun preavviso ed adeguata preparazione, imposta questa nuova condizione, la sezione UDC DI ORIA
CHIEDE CON FORZA AL GOVERNO NAZIONALE E REGIONALE
che gli stessi si attivino concretamente per dare fattiva risposta alla popolazione di Oria attraverso la realizzazione delle seguenti soluzioni e proposte:

1) dichiarare la città di Oria sottoposta allo stato di emergenza umanitaria e conseguentemente predisporre tutti gli interventi relativi, anche in ordine alle possibili agevolazioni fiscali da riconoscere a tutti i cittadini oritani, in conseguenza del grave nocumento che la città sta subendo anche sotto il punto di vista economico.
L’arrivo dei migranti, infatti, data anche la grande eco mediatica, sta fortemente minacciando la stagione turistica, una delle poche fonti di rilancio dell’economia già povera di questo territorio, con gravi conseguenze su tutto il tessuto economico della città.
A tal proposito si ritiene utile e necessario coinvolgere i cittadini e gli esercenti di tutte le categorie merceologiche, attraverso l’istituzione di una assemblea permanente, dando voce ai diretti interessati, al fine di ottenere informazioni sulla reale situazione, sui danni che ne derivano nonché accogliere lamentele ed eventuali proposte per farvi fronte.

2) poiché la nostra città è al momento priva di amministrazione ed il Commissario Prefettizio si trova a gestire una situazione che va certamente oltre i compiti di ordinaria amministrazione che gli sarebbero propri, si propone di affiancare al Commissario Prefettizio un gruppo di esperti provenienti dalla protezione civile, ministero della sanità, ecc. ecc. al fine di garantire il costante monitoraggio della situazione ed un presidio a cui i cittadini possano fare riferimento per ogni esigenza legata alla situazione anomala che stanno vivendo.

3) l’aumento notevole di persone sul territorio sta causando una forte richiesta sanitaria. Tutto ciò in un momento in cui la sanità pugliese si trova ad affrontare una situazione già precaria ed aggravata dalla progressiva diminuzione dei posti letto a causa della programmata chiusura di molti presidi ospedalieri o di reparti in essi esistenti.
Le strutture sanitarie del territorio rischiano il collasso anche a causa della già paventata possibilità di diffusione di malattie infettive per le quali l’unico presidio attrezzato risulta essere l’Ospedale Perrino di Brindisi, il cui reparto specialistico rischia di essere ampiamente insufficiente in caso di epidemie.
L’unica soluzione concreta e possibile per scongiurare anche questo rischio consiste nella installazione di un VERO Ospedale da Campo presso la Tendopoli, adeguatamente attrezzato per far fronte ad ogni esigenza sanitaria, non solo emergenziale, che nella stessa possa verificarsi.

4) si ha notizia che, opportunamente, si stiano effettuando i lavori per l’allacciamento del campo alla rete idrica e fognante per le necessità igieniche. A tal proposito, tenuto conto che nelle zone limitrofe esistono aree densamente abitate (ad esempio C.da Tripoli) ad oggi prive di questi servizi, si chiede che si colga questa occasione – con evidente vantaggio economico per gli enti interessati (Comune, Regione, AQP) – per avviare le opportune procedure al fine di consentire, su richiesta dei proprietari di dette abitazioni, l’allacciamento a tali impianti di fornitura di acqua potabile e di smaltimento delle acque sporche.

5) È evidente che la tendopoli, a differenza di quanto vanamente promesso, dovrà funzionare a lungo termine e continuerà ad essere utilizzata quale centro di smistamento dei migranti che continuano e continueranno ad approdare sulle coste siciliane.

Poiché l’area interessata, come certo ben noto al Ministero della Difesa nella cui disponibilità tale area ricade, è già dotata di strutture murarie, seppur ormai abbandonate e fatiscenti, si chiede e propone che, a cura e spese di detto Dicastero o di ogni altro Dicastero o Ente ritenuti competenti, tali strutture vengano ristrutturate ricavandone degli alloggi dignitosi ed adeguati all’accoglienza degli ospiti del campo, coinvolgendo le imprese locali operanti nel campo dell’edilizia, dell’impiantistica ecc. ecc.
Tale soluzione porterebbe benefici economici all’economia locale, a parziale risarcimento del grave danno che la stessa sta subendo oltre a garantire una accoglienza più adeguata, sicura e confortevole agli ospiti presenti e futuri della odierna raffazzonata tendopoli.
Tali interventi, che presuppongono il coordinamento degli organi Centrali dello Stato con la Regione Puglia e con gli Enti Locali, sono opportuni, necessari ed urgenti al fine di scongiurare ulteriori danni al territorio e placare l’allarme sociale che da questi ultimi deriva.
UDC – UNIONE DI CENTRO SEZIONE DI ORIA

XXVI Giornata Mondiale della Gioventù

Servizio Diocesano di Pastorale Giovanile - Diocesi di Oria –
COMUNICATO STAMPA UFFICIALE

Sabato 16 aprile 2011, alle ore 16.30, presso l’Istituto dei Padri Rogazionisti in Oria (San Pasquale), prenderà il via l’esperienza diocesana della XXVI Giornata Mondiale della Gioventù, organizzata per i giovani della Diocesi di Oria dal Servizio Diocesano di Pastorale Giovanile, che quest’anno verterà sul tema “Radicati e fondati in Cristo, saldi nella fede”. L’evento, istituito 26 anni fa dal papa Giovanni Paolo II – che sarà beatificato tra pochi giorni – interessa tutte le comunità cristiane del pianeta sia nelle singole chiese diocesane che nel raduno mondiale programmato per la prossima estate cui partecipa anche il Santo Padre Benedetto XVI. Secondo le previsioni, si conteranno nell’ordine delle migliaia i giovani provenienti dai comuni della diocesi che parteciperanno all’evento diocesano e si raduneranno attorno al vescovo di Oria mons. Vincenzo Pisanello.
I giovani di Oria, Avetrana, Ceglie Messapica, Erchie, Francavilla Fontana, Latiano, Manduria, Maruggio, Sava, Torre Santa Susanna, Uggiano Montefusco e Villa Castelli, saranno dunque ospitati all’ombra del Castello Svevo e della Basilica Cattedrale, nel “cuore” della Diocesi. Il direttore del Servizio Diocesano di Pastorale Giovanile, don Domenico Carenza, ha dichiarato: “Anche quest’anno giungiamo a questo importante appuntamento per la nostra comunità diocesana, profondendo però più impegno e mettendoci sempre maggiore entusiasmo. Le parole del Papa che invita i giovani a partecipare alla GMG di Madrid che si terrà nel prossimo luglio sono valide anche per questa anteprima diocesana, che vede anno dopo anno sempre più numerosa la partecipazione dei nostri giovani”.
Infatti Benedetto XVI ha parlato così ai giovani cattolici riguardo la GMG: “Cari giovani, la Chiesa conta su di voi! Ha bisogno della vostra fede viva, della vostra carità creativa e del dinamismo della vostra speranza. La vostra presenza rinnova la Chiesa, la ringiovanisce e le dona nuovo slancio. Per questo le Giornate Mondiali della Gioventù sono una grazia non solo per voi, ma per tutto il Popolo di Dio”.
Il programma dell’importante evento prevede il raduno dei partecipanti sul piazzale antistante il Santuario di Sant’Antonio presso l’Istituto dei Padri Rogazionisti di Oria alle ore 16.30, dove ci sarà l’accoglienza dei giovani curata dal gruppo di animazione del Servizio Diocesano di Pastorale Giovanile con canti e divertimento; alle ore 17.30 i partecipanti formeranno un corteo per raggiungere piazza Lorch dove – sul sagrato della chiesa parrocchiale di San Domenico – sarà ad attenderli il vescovo Vincenzo Pisanello per un momento di festa. Alle ore 18.30 i giovani assieme al vescovo Pisanello attraverseranno la città in una marcia che raggiungerà la Basilica Cattedrale, dove si terrà la veglia di preghiera conclusiva animati dai gruppi giovanili di diverse comunità parrocchiali della Diocesi oritana. Sarà presente alla GMG diocesana anche don Raffaele Bruno, cappellano del carcere di Lecce e coordinatore regionale dell’associazione per la legalità “Libera” per offrire la propria testimonianza.
L’ennesima esperienza di gioia e riflessione per i giovani della Diocesi di Oria, che si preparano dunque così alla imminente Pasqua.

Emergenza Immigrati, Pomarico: “Vitali sottrae risorse ad Oria”

E’ sorprendente apprendere dalle agenzie che due parlamentari locali come Vitali e Franzoso si siano affannati a rivolgersi immediatamente al Ministro dell’Interno Maroni per sottrarre risorse a due città profondamente colpite dalla presenza del Centro di accoglienza, a partire proprio da Oria, per distribuire anche in Comuni come Avetrana, Maruggio e Torricella che non hanno patito alcun disaggio per la presenza di migliaia di immigrati. Mi auguro che il titolare del Dicastero voglia confrontarsi con il suo sottosegretario Mantovano prima di assumere decisioni, tanto più perché quest’ultimo ha presieduto un vertice ad Oria durante il quale ha potuto toccare con mano i disagi di questa popolazione. Vitali e Franzoso hanno scelto di tutelare piccoli interessi elettoralistici penalizzando una comunità laboriosa come quella di Oria. Un atteggiamento discutibile che i cittadini di Oria non meritavano.
Oria, lì 13.04.2011
L’Assessore Provinciale Cosimo Pomarico

17ª edizione della Sacra Rappresentazione de “LA PASSIONE”

Si svolgerà il 17 Aprile, Domenica delle PALME alle ore 19,30 circa, 17ª edizione della Sacra Rappresentazione de “LA PASSIONE” presso L’Istituto dei Padri Rogazionisti-SAN PASQUALE ad ORIA.

Aperitivi d'Italia al Caffè Manzoni

Il caffè letterario Alessandro Manzoni di Oria (Brindisi) e le Officine del peperoncino presentano “Aperitivi d’Italia”, un viaggio enogastronomico attraverso le nostre regioni per commemorare i 150 anni dell’Unità d’Italia.
Ogni settimana sarà proposto l’aperitivo tipico di una regione d’Italia, finger food e tradizione saranno accompagnati dalle opere di artisti locali e non, che a rotazione esporranno all’interno delle gallerie del caffè Manzoni.
Si alterneranno spettacoli di cabaret, giochi, musica live e manifestazioni culturali.

15 aprile Molise

“Aperitivi d’Italia” è un’ iniziativa ideata, progettata e supervisionata da Officine del peperoncino.
Gli eventi si terranno presso il caffè letterario Alessandro Manzoni, in Via Alessandro Manzoni, 4 Oria (Brindisi).

mercoledì 13 aprile 2011

BERLUSCONI VENGA A TROVARCI E A PORTARE GLI IMPEGNI DEL GOVERNO. ORIA LO ATTENDE!

Alla luce dei recenti avvenimenti e a seguito dell’emergenza che la città di Oria ha dovuto affrontare sul fronte dell’accoglienza agli immigrati il candidato a sindaco di Oria Pino Carbone, a nome suo personale e di tutta la coalizione di centrodestra, ha consegnato nelle mani del Ministro per gli Affari regionali Raffaele Fitto una lettera indirizzata al Presidente del Consiglio dei Ministri con la quale si chiede, accanto ad un intervento responsabile del Governo per la difficile situazione del campo profughi, la presenza dello stesso on. Berlusconi a Oria, in visita alle comunità del nostro territorio.
La presenza in Oria del capo del Governo italiano – afferma Carbone – avrebbe grande significato politico e sociale in un momento particolarmente delicato per la nostra città che attende un adeguato riconoscimento mediatico e materiale per quanto subìto di recente.
Il Ministro Fitto dal canto suo, nel corso della presentazione ufficiale del candidato a sindaco Pino Carbone, ha già preso pubblicamente l’impegno di sostenere le popolazioni oritane e di agevolare con tutti i mezzi il riscatto dell’immagine della nostra città.
Al PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
On.le Silvio BERLUSCONI
Al MINISTRO per i Rapporti con le Regioni e per la Coesione Territoriale
On. Raffaele FITTO
Fra i tanti avvenimenti che hanno contraddistinto la storia dell'uomo, alcuni dei più ricorrenti e drammatici vanno riferiti agli esodi forzati che hanno avuto per protagonisti milioni e milioni di individui, costretti a lasciare i loro rispettivi Paesi d'origine per motivi politici, etnici e religiosi.
L’Italia negli ultimi tempi è stata meta di questi esodi, dinanzi ai quali sicuramente da un lato assume rilievo il dovere umanitario di accoglienza, mentre dall’altro emerge una situazione di svantaggio dei territori interessati all’accoglienza.
Mediaticamente si riconosce solo la situazione di Lampedusa, per la quale si sono presi provvedimenti al fine di garantire non solo la tranquillità territoriale ma anche l’economia del Paese.
Il problema è stato spostato in Puglia e anche qui ha creato notevoli disagi. Ogni giorno si legge o sente parlare del campo profughi di Manduria, ma mai nessun accenno è fatto ad Oria, il cui territorio è letteralmente invaso da immigrati tunisini, che stanno creando una serie di disagi in termini sia di sicurezza che di igiene sul territorio.
Con la presente il Candidato Sindaco della coalizione di Centro Destra, Pino Carbone, insieme a tutta la coalizione di centro Destra
CHIEDE
Al Presidente Berlusconi ed al Ministro Fitto un intervento chiaro e mirato a dare alla nostra Città un equo riconoscimento mediatico e materiale per il disagio che ogni giorno subisce, perché tutti i profughi di cui tanto si parla e discute sono sul territorio oritano, non a Manduria, a Francavilla Fontana o altrove, ma ad Oria.
Riteniamo che il territorio di Oria abbia bisogno di un intervento diretto e della presenza del Presidente Berlusconi in persona, cui è rivolto appello ed invito a recarsi nella nostra Città in tempi brevi.
Pino Carbone (Candidato Sindaco della coalizione di Centro Destra)

lunedì 11 aprile 2011

Nasce Sbandieratori-Oria.

www.sbandieratori-oria.it

Si è costituita in Oria (Br) L’Associazione Sportiva Dilettantistica Sbandieratori e Musici Città di Oria.Tutto ha inizio quando due Gruppi Sbandieratori storici della cittadina medievale (Gruppo Sbandieratori e Musici I Federiciani e il Gruppo Sbandieratori e Musici San Domenico), spinti da forte amicizia e stima reciproca, decidono di unire le loro forze e la loro maestria sotto un unico nome, ponendo le basi per un importante progetto che punta alla valorizzazione della città di Oria, grazie all’arte della bandiera ed alla valorizzazione dello sport inteso come impegno, stima, amicizia e fraternità.Il nuovo Gruppo Musici e Sbandieratori, continua la strada intrapresa anni or sono dai due Gruppi fondatori, che nella loro esperienza decennale, hanno saputo emozionare, strappare applausi e portare a casa numerosi successi nei vari tornei di interesse nazionale.È attualmente iscritta alla F.I.SB. ( Federazione Italiana Sbandieratori ) e nel Febbraio 2011 è entrata a far parte dello C.S.E.N. ( Centro Sportivo Educativo Nazionale ). I suoi soci, che attualmente sono circa 150 elementi, lavorano senza sosta per dare forma a questa nuova realtà, pieni di entusiasmo e voglia di fare, stanno ponendo le basi per un progetto che non ha eguali nella cittadina di Federico II. La città di Oria è da anni uno dei palcoscenici più importanti di questo sport ,che racchiude in sé storia millenaria e cultura, ed avrà senza dubbio nell’ A.S.D. Sbandieratori e Musici Città di Oria una degna rappresentanza a livello nazionale ed internazionale. La nostra aspirazione è quella di esportare la storia, la cultura del nostro paese ,far conoscere il nostro territorio e le nostre radici. Oltre a quanto scritto, la nostra Associazione ha come aspirazione quella di far conoscere lo spettacolo della bandiera, da sempre inteso come pura forma folcloristica, in una nuova veste sportiva che fonda la coreografia ad un completo esercizio fisico messo in atto dai nostri atleti Siamo pertanto orgogliosi e lieti di presentare alle SSVV questa nuova ed “antica” Associazione nella speranza che serva a raggiungere gli ambiziosi progetti prefissati e sopratutto ad aumentare il prestigio della nostra Città.Si coglie l’occasione per porgere distinti saluti e nel ringraziare anticipatamente per la collaborazione a mio nome, a nome del consiglio direttivo,degli atleti e degli associati tutti.

Dott. Ardito Sergio

domenica 10 aprile 2011

Tendopoli: quanto costano 2 pasti freddi e 5 sigarette al giorno

www.lavocedimanduria.it

Il Connecting People, il consorzio d’imprese con sede a Trapani che gestisce per conto del Ministero dell’Interno il Centro d’accoglienza e identificazione di Manduria, non ha ancora sottoscritto un contratto con la Prefettura. La sua attività è regolata per ora da un incarico provvisorio firmato dal prefetto di Taranto. Ma è già possibile fare i conti con quanto costerà allo Stato il suo intervento. Le tariffe stabilite da una convenzione nazionale, stabiliscono una retta di trentacinque euro al giorno per ogni ospite. Prezzo, questo, suscettibile di ritocchi (difficilmente a ribasso) in fase di sottoscrizione del contratto. In cambio, il consorzio deve occuparsi della fornitura del vitto, dell’igiene delle tende e di tutta l’assistenza alberghiera dei profughi. La convenzione prevede anche l’assistenza sanitaria, legale e l’attività ricreativa e l’integrazione dei migranti. In effetti queste ultime due voci non sono ancora iniziate. L’impossibilità di sapere ciò che accade nella tendopoli, rende difficile valutare la qualità delle altre prestazioni erogate né è possibile sapere il numero e le qualifiche del personale impiegato. Le uniche fonti per attingere informazioni in merito, dunque, sono gli immigrati i cui giudizi non sono per niente positivi. Si lamentano ad esempio del cibo che arriva freddo (i pasti preparati da tre centri cottura di Brindisi arrivano a bordo di furgoni), dell’acqua non sempre calda e delle poche sigarette cinque al giorno). Il ricambio della biancheria l’hanno avuto solo all’ingresso un asciugamano, maglia, mutande e due boccette di shampoo e sapone). Facendo una media di 1400 presenze giornaliere, dunque, da quando è stato aperto il centro ad oggi il consorzio Connecting People ha già maturato entrate per circa 700mila euro. Intanto la noia che regna nel campo costringe gli ospiti a vagare per le campagne o a recarsi nei vicini centri di Manduria e Oria. Un esodo che crea problemi alla sicurezza della circolazione. Per questo l’assessore provinciale di Brindisi, Cosimo Pomarico ha lanciato un appello. «Non è possibile -dice -continuare a tergiversare sulla necessità di istituire immediatamente un collegamento, attraverso l’utilizzo di un pullman, tra la tendopoli e il centro abitato di Oria. La strada provinciale Manduria-Oria -aggiunge -continua a rappresentare un rischio per i tanti immigrati ospiti del Centro che la percorrono a piedi sia di giorno che nelle ore serali» . L’assessore si rivolge quindi al prefetto e ai responsabili del consorzio Connecting People. «Prendo atto che due delle tre richieste formulate dal presidente della Provincia di Brindisi, Massimo Ferrarese -afferma ancora Pomarico -sono state immediatamente realizzate ma il trasporto con un mezzo pubblico non è rinviabile perchè c’e’il rischio concreto che la strada provinciale diventi teatro di una tragedia» . Ieri, davanti alla tendopoli, distribuzione di volantini dello Slai Cobas di Taranto e Brindisi e visita all’interno dell’eurodeputata pd Debora Serracchiani.

venerdì 8 aprile 2011

Oria, notte di paura nella via principale Tunisino aggredisce ragazza di 21 anni. Al rientro al campo i connazionali l'hanno picchiato

www.corrieredelmezzogiorno.it, 8.4.2011

"Mi dai una sigaretta? Una sigaretta per me, io tunisino". E’ bastato un diniego per far scattare la rabbia di uno dei ragazzi tunisini ospiti della tendopoli di Manduria che, l’altra sera, ha assalito e preso alla gola una ragazza oritana. Il fatto è accaduto intorno alle nove della sera. Nella centralissima via Roma, ad Oria, c’è il negozio di ottica di Francesco Alighieri. Poco lontano da lì, appena a qualche metro, c’è invece la bottega orafa della moglie Giovanna. La figlia di amici di famiglia, 21 anni, castana, poco appariscente, una ragazza come tante, jeans e maglietta, era nel laboratorio dove si creano i gioielli. Ci va spesso, ha una vera passione per tutte quelle pietre, e anche l’altra sera era là. Poco dopo le nove di sera, è uscita per gettare un sacchetto di rifiuti nel cassonetto, ed è allora che si è trovata davanti il giovane tunisino con una felpa verde. L’ha avvicinata, probabilmente già un po’ alticcio, le ha chiesto del fumo, al suo no ha cercato di bloccarla, poi l’ha afferrata alla gola.

La ragazza si è divincolata ed è corsa nel negozio, inseguita dal giovane, sotto gli occhi di decine di oritani allibiti per la scena. La serratura automatica è scattata, la ragazza ha aperto la porta ed è corsa dentro, lasciando all’esterno il suo inseguitore. Il quale, non contento, ha cominciato a bussare per entrare. "Nel negozio di mia moglie - spiega Francesco Alighieri - c’erano, per fortuna, un po’ di persone che si sono subito avvicinate all’uscio e lui si è allontanato. Ci siamo accorti, poi, che il ragazzo si era nascosto poco distante per tornare all’assalto, non appena la nostra amica fosse uscita. A quel punto i clienti del negozio sono usciti decisi a prenderlo e consegnarlo alle forze dell’ordine. Naturalmente, quando lui si è accorto della malaparata, se l’è data a gambe e non è stato possibile raggiungerlo". Quanto accaduto dopo, ovviamente, può essere immaginabile. La ragazza era sotto uno choc violento. Immediatamente è stato allertato il 112 che è intervenuto ed è scattata la denuncia per aggressione e violenza. Del giovane, però, non c’era più traccia. Ieri la ragazza, ancora spaventata, ha chiesto di non parlare, si è chiusa in casa e si rifiuta di uscire. Episodi del genere non aiutano l’integrazione in una città che si è dimostrata molto ospitale con i tunisini. Nella notte, però, è accaduto qualcosa che ha rivoluzionato il giudizio. "Verso mezzanotte, mi ha raccontato uno dei mediatori culturali della tendopoli - spiega Francesco Alighieri - che il ragazzo è stato preso dai suoi stessi connazionali e picchiato di santa ragione. Non avevano gradito il suo comportamento verso la nostra comunità e glielo hanno fatto capire senza mezzi termini".

Fino ad ora, gli episodi spiacevoli che hanno riguardato la comunità maghrebina ospite nella tendopoli di contrada Paone si erano limitati a qualche avance di troppo verso le ragazze, specie quelle che lavorano nelle pizzerie intorno alla piazza centrale. L’altra sera, c’è stato anche un tentativo di furto ad un gioielliere che, essendo armato, è bastato che tirasse fuori la pistola per vedere dileguarsi i suoi assalitori. Anche ieri, però, ad Oria il centro cittadino era pieno di tunisini e il peso della loro presenza si avverte. La firma del decreto ministeriale per la concessione dei permessi di soggiorno alleggerirà il clima. E già oggi il sottosegretario all'Interno, Alfredo Mantovano, rientrato nelle sue funzioni, incontrerà il sindaco di Manduria, Paolo Tommasino per varare nuove misure di sicurezza. Nel campo di accoglienza, però, i tunisini non aspettano l’intervento degli italiani per fare giustizia fra la propria gente.

Spara alla “Iena” travestita da immigrato tunisino: denunciato dai carabinieri

www.brindisireport.it, 8.4.2011

Si conclude con una denuncia la “bravata” andata in onda nel servizio di Giulio Golia nell’ultima puntata della nota trasmissione televisiva delle “Iene show”, andata in onda nella prima serata dell’altro ieri. Ieri i militari del Nucleo operativo e radiomobile guidato dal tenente Simone Clemente) insieme con i colleghi della stazione carabinieri di Oria, al termine di attività di indagine, hanno denunciato il 34enne del posto C. P. per detenzione e porto illegale di arma da fuoco, nonché per esplosioni pericolose.

L’operazione ha avuto inizio dopo il servizio che raccontava come il noto personaggio televisivo, camuffato da cittadino extracomunitario del Centro accoglienza immigrati di Manduria, nel raccontare l’atteggiamento della cittadinanza di fronte alla drammatica situazione dei profughi provenienti dalla Tunisia, fosse stato fatto oggetto di colpi di arma da fuoco, esplosi nei suoi confronti da un cittadino della zona.

L’attività di indagine permetteva di identificare un soggetto residente nelle campagne di Francavilla Fontana come l’autore dell’azione a fuoco. Sul suo conto sono stati infatti raccolti importanti elementi probatori che saranno ora valutati dal sostituto procuratore della Repubblica presso il tribunale di Brindisi, Giuseppe De Nozza.

Adesso qualcuno dovrebbe riflettere sugli effetti collaterali dell’allarmismo seminato nei giorni scorsi, clima che ha “autorizzato” qualcuno – non certo rappresentante della parte migliore della società dei due comuni – a mettersi a caccia dei migranti e, addirittura, a sparargli contro. Di questo si è parlato nel corso della riunione di ieri del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica? Il rischio che episodi simili si ripetano è reale.

Presentazione Pino Carbone

La coalizione di centro-destra presenta il candidato sindaco Pino Carbone. La manifestazione si terrà sabato 9 aprile 2011 alle ore 19,00 presso il cinema - teatro "Gassman".

Il castello di Oria partecipa alla XIII Settimana della Cultura

La XIII Settimana della Cultura è promossa dal Ministero per i Beni Culturali dal 9 al 17 aprile
Il Castello di Oria aderisce alla XIII Settimana della Cultura, un’iniziativa promossa in tutta Italia dal Ministero per i Beni Culturali dal 9 al 17 aprile. Il Castello apre la sua area monumentale a visite guidate per far scoprire il patrimonio storico di un monumento che nei secoli si è arricchito di sistemi difensivi, torri, e la splendida piazza d’armi. Si ha la possibilità inoltre durante la settimana di partecipare alle varie iniziative organizzate: convegni, presentazione di libri, degustazione di vini, in uno scenario unico. Le giornate si svolgeranno nelle le sale appositamente attrezzate per convegni e ricevimenti, lungo i camminamenti tra le torri per godere della splendida vista sulla Puglia più autentica. Tra i due mari Ionio e Adriatico il castello fa da vedetta e invita a scoprire un paesaggio e una storia da raccontare.
Programma completo su sito www.castellodioria.it.

Bus tra Oria e la tendopoli, bagni chimici, e bevande vietate tra le 16 e le 21

di Marcello Orlandini, www.brindisireport.it, 7.4.2011

Stop alla somministrazione di bevande alcoliche ed analcoliche dalle 16 alle 21 ad Oria, istituzione di servizi di collegamento con bus navetta tra la tendopoli di Manduria e la città Federiciana, posizionamento di bagni chimici in più punti della città, aumento dei servizi di ordine e sicurezza da parte delle forze dell’ordine. Sono queste le misure immediate partorite dal comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica riunitosi sotto la regia della massima autorità di governo, Nicola Prete, su sollecitazione del presidente della Provincia Massimo Ferrarese.

All’incontro erano presenti anche il commissario prefettizio di Oria, Maria Rita Iaculli, il questore Vincenzo Carella, i comandanti dei carabinieri Ugo Sica e della guardia di finanza Vincenzo Mangia. Accolte tutte le proposte di Ferrarese che mirano non solo a restituire più serenità alla città di Oria meta preferita dai migranti accolti nella tendopoli di Manduria, ma anche a salvaguardare l’incolumità degli stessi extracomunitari che a piedi rischiano di essere investiti muovendosi a piedi lungo la strada provinciale per raggiungere a qualsiasi ora del giorno la città.

Scatta già da oggi il divieto – e questo per tutti, anche i cittadini di Oria e non solo per i migranti con una ordinanza del commissario prefettizio valida fino al 30 giugno – il divieto di vendita e somministrazione di bevande contenute in bottiglie di vetro, non solo alcoliche ma anche analcoliche, “applicando – ha spiegato il prefetto – i contenuti del pacchetto Maroni del 2008”. Altro punto importante è quello sulla sicurezza stradale sulla provinciale Manduria-Oria su cui ha molto insistito il presidente Massimo Ferrarese: “Cercheremo di istituire almeno due pullman che facciano da spola tra la tendopoli ed Oria cercando di evitare che qualcuno possa essere investito e tutto ciò nella garanzia non solo degli automobilisti ma anche e soprattutto dei migranti che percorrono la strada a qualsiasi ora del giorno”.

In città per evitare problemi di degrado, ma anche e soprattutto di igiene e salute pubblica saranno piazzati non meno di 8 bagni chimici nei punti più critici. Infine sarà accresciuta la presenza delle forze dell’ordine a tutela dell’ordine pubblico attraverso una intesa raggiunta con il questore di Brindisi, Vincenzo Carella.

giovedì 7 aprile 2011

Aperitivi d'Italia al Caffè Manzoni

Il caffè letterario Alessandro Manzoni di Oria (Brindisi) e le Officine del peperoncino presentano “Aperitivi d’Italia”, un viaggio enogastronomico attraverso le nostre regioni per commemorare i 150 anni dell’Unità d’Italia.
Ogni settimana sarà proposto l’aperitivo tipico di una regione d’Italia, finger food e tradizione saranno accompagnati dalle opere di artisti locali e non, che a rotazione esporranno all’interno delle gallerie del caffè Manzoni.
Si alterneranno spettacoli di cabaret, giochi, musica live e manifestazioni culturali.

8 aprile Marche

“Aperitivi d’Italia” è un’ iniziativa ideata, progettata e supervisionata da Officine del peperoncino.
Gli eventi si terranno presso il caffè letterario Alessandro Manzoni, in Via Alessandro Manzoni, 4 Oria (Brindisi).

Presentazione di “Renato Caccioppoli, matematico” del preside De Franco

Comunicato stampa Università Popolare di Oria "Mons. Armando Franco"

Prosegue la serie incontri monotematici proposti dall’Università Popolare di Oria “Mons. Armando Franco”, che giovedì 7 aprile alle ore 18.30 presso la Sala di Rappresentanza del Seminario Vescovile “San Carlo Borromeo” di Oria, in piazza San Giustino De Jacobis, presenterà il libro “Renato Caccioppoli, matematico”, opera del preside Andrea De Franco, già dirigente scolastico che ha prestato il suo valido servizio anche ad Oria.
Sarà presente l’autore del libro che relazionerà sul personaggio trattato e sull’importanza del suo impegno nel campo dello studio matematico. Modererà l’incontro il prof. Antonio Baldari, già docente di lettere nei licei.
Per il prof. Michele Schifone, presidente dell’UPO “Mons. Armando Franco”, questo appuntamento offre un momento di approfondimento sul vasto mondo della cultura, oltre che un incontro con un personaggio importante per l’ambito dell’istruzione nel nostro territorio, quale è appunto il preside Andrea De Franco.

mercoledì 6 aprile 2011

FILIA MUNDI - Coordinamento volontari per emergenza profughi Oria

Oria 6 Aprile 2011

Il Coordinamento di volontari FILIA MUNDI, sunto di associazioni del mondo del volontariato, di associazioni di area cattolica, di associazioni giovanili politiche di centro sinistra e di centro destra è stato creato per arginare l'emergenza immigrati tunisini presenti sul territorio oritano. Tale coordinamento ha raccolto, grazie alla generosità di associazioni di volontariato sollecitate dal Centro Servizi al Volontariato "Poiesis" di Brindisi, indumenti, cibo e scarpe da destinare ai migranti in partenza. Il coordinamento ha accolto, nei giorni seguenti i primi arrivi dei migranti presso il Campo Profughi di Manduria, centinaia migranti in partenza per il nord Italia e la Francia.
Il coordinamento, nei prossimi giorni, attiverà un'unità mobile per il primo soccorso dei tunisini presenti in Oria, molti sono i casi di lacerazioni inguinali o da sfregamento causati dai lunghi pellegrinaggi ad Oria. Tale presidio mobile prevede la presenza di un mediatore culturale, un infermiere ed un volontario. Il presidio mobile raggiungerà le campagne e le coste, luoghi di dimora di alcuni immigrati per distribuire acqua e abbigliamento intimo. Tale unità mobile sarà realizzata in collaborazione con l'associazione Medicos del mundo.
Il Coordinamento di volontari FILIA MUNDI dopo le scene di autolesionismo vissute nella giornata di lunedì u.s. presso il piazzale della Stazione, informano che:

- A partire da ieri, martedì 5 aprile 2011, il presidio permanente di accoglienza presente sul piazzale della Stazione Ferroviaria è stato rimosso. Il presidio, pensato quale accoglienza dei tunisini in partenza per le varie città italiane, ha terminato la sua funzione non essendo possibile, per gli stessi, viaggiare in treno.

- Invitiamo tutti i volontari dei paesi limitrofi, certi che anch'essi comprendano le nostre ragioni, ad evitare assembramenti in detto luogo. Ringraziamo, per il supporto in loco, i ragazzi di Emergency Torre per la fattiva e concreta collaborazione.

- Alcuni gesti di autolesionismo vissuti ieri sono stati posti in essere da tunisini evidentemente brilli. Per questo motivo invitiamo i gestori dei bar e dei supermercati a non somministrare alcolici nel pubblico interesse. Siamo certi, anche in questo caso, che i gestori comprendano pienamente le ragioni di tale nostro suggerimento.

- Chiediamo al Commissario Prefettizio, così come ufficialmente richiesto nella giornata di ieri, di operare un'accurata disinfestazione presso il piazzale della stazione. In questo luogo potrebbero essere state occultati i cocci di vetro utilizzati per le lesioni.

Ciò premesso, il coordinamento FILIA MUNDI, stanco della situazione stagnante nella città di Oria, denuncia con forza il totale disinteressamento del Governo Centrale e delle Istituzioni locali, sollecita quanto segue:

- Chiediamo al Governo Berlusconi ed al Ministro Maroni, che sin dal primo istante ha sottovalutato la situazione del campo profughi di Manduria, di non diffondere notizie atte a creare tensione e paura tra gli immigrati tali da indurli ad arrecarsi lesioni o, addirittura, come accaduto lunedi, a darsi fuoco.

- Chiediamo al Governo Berlusconi ed al Ministro Maroni di dare notizie certe circa il futuro di questi nostri fratelli e, se possibile, evitare lunghe attese (alcuni tunisini sono presenti sul suolo italiano da oltre 20 giorni e non stati ancora identificati). Chiediamo maggiore informazione all'interno del campo profughi in francese ed arabo. Chiediamo sia installato un sistema di amplificazione che possa raggiungere tutti i tunisini presenti nel campo.

- Chiediamo al Governo Berlusconi ed al Ministro Maroni che siano realizzate, all'interno del campo, zone d'ombra . totalmente assenti allo stato attuale. Il campo è ormai una fornace!


- Chiediamo al Governo Berlusconi ed al Ministro Maroni di smantellare detto campo nel più breve tempo possibile.

- Chiediamo al Governo Berlusconi ed al Ministro Maroni di fornire i migranti presenti di giubbotti catarifrangenti, ieri un migrante è stato investito lungo la strada provinciale che collega il campo con Oria. A tal proposito chiediamo l'istituzione di un servizio navetta che colleghi il campo con Oria.

- Chiediamo al Governo Berlusconi ed al Ministro Maroni il rispetto dei diritti umani all'interno ed all'esterno del campo. Costringere i migranti a dormire con il rumore dei martelli pneumatici, costringerli a stressanti ore al sole per un pasto, ecc . non è RISPETTO DEI DIRITTI UMANI.

- Chiediamo alla prefettura la possibilità di effettuare, all'interno del campo, momenti di socializzazione e gestione del tempo libero. I tunisini sono stanchi ed hanno necessità di vivere momenti distensivi. Questi nostri fratelli, provati dal lungo viaggio in barca, dalla permanenza a Lampedusa e dal viaggio che li ha condotti al campo profughi, sono ulteriormente provati dai rumori notturni provocati dai martelli pneumatici per la costruzione del secondo recinto di protezione. Lo stress psico - fisico tra gli accolti è elevatissimo.

- Chiediamo maggiori psicologi e mediatori culturali non solo all'interno del campo, ma anche per le vie di Oria. Presidi di protezione civile aiuterebbero i migranti presenti in Città.

- Chiediamo a tutti i volontari della provincia di Brindisi, ringraziandoli per il concreto aiuto, di concentrare gli sforzi presso l'esterno del campo profughi. Rinnoviamo nuovamente l'invito ad evitare assembramenti.

Chiediamo alle istituzioni tutte di prendere in carico le nostre richieste e, soprattutto, di smantellare al più presto il campo profughi. Se abbiamo definito tale campo, nei primissimi giorni del suo allestimento, "colabrodo" oggi, con certezza, possiamo definirlo "bomba ad orologeria" pronta ad esplodere. I gesti di autolesionismo sono, a nostro avviso, l'inizio di gesti e situazioni che coinvolgeranno la maggior parte dei presenti se non, addirittura, la totalità. I tunisini presenti nelle strade di Oria vogliono interagire, sentendosi presi in giro dal Governo e dalle istituzioni, con noi volontari, il nostro ruolo, di mediazione e socializzazione, nelle prossime ore, non avendo i migranti risposte certe, sarà nullo. La presenza delle forze dell'ordine, nelle piazze e nelle strade di Oria, viene recepita dagli immigrati come la "presenza del nemico". Ben ha fatto, nella giornata di ieri, il Comandante della Stazione di Oria Roberto Borrello, a non far intervenire i suoi
uomini insultati ripetute volte. La situazione, dal nostro punto di vista, non è più gestibile. Continuiamo a solidarizzare con i nostri fratelli e ad alzare la voce affinché i diritti umani siano rispettati.

CHIEDIAMO CON FORZA ED URGENZA CHE IL CAMPO PROFUGHI IN VIA MANDURIA SIA AL PIU' PRESTO SMANTELLATO, CHE SIANO CONCESSI PERMESSI PROVVISORI NEL PIU' BREVE TEMPO POSSIBILE, CHE SIANO VEICOLATE INFORMAZIONI RASSICURANTI AGLI IMMIGRATI, CHE NELL'ATTESA DEI PERMESSI TEMPORANEI SIANO ACCOLTI IN STRUTTURE ADEGUATE.
CHIEDIAMO CHE IL PRESIDENTE DELLA REGIONE PUGLIA, ON.LE NICHI VENDOLA, CONVOCHI NEI PROSSIMI GIORNI UNA SEDUTA DEL CONSIGLIO REGIONALE PUGLIESE IN ORIA PER CHIEDERE CON FORZA AL GOVERNO CENTRALE LA CHIUSURA DEL CAMPO PROFUGHI E PER VALUTARE NUOVE INIZIATIVE PER RILANCIARE IL SETTORE TURISTICO ORITANO, IN VISTA DELL'ESTATE, FORTEMENTE COMPROMESSO DA TALE SITUAZIONE.

A tal proposito il Coordinamento FILIA MUNDI indice una conferenza stampa, presso la sede di Spazio Libero, sita in Oria alla via Francesco Milizia, dopodomani, VENERDI 8.4.2011 alle ore 17.00.

LA BOMBA STA PER ESPLODERE, CHIEDIAMO AIUTO!!!
EMILIO MOLA "SPAZIO LIBERO"

ROBERTO SCHIFONE
Ass.ne di volontariato "Oratorio S.I.N.G."
Movimento per l'Infanzia Reg.ne Puglia

ATTILIO ARDITO - FRANCESCO PATISSO
"Le fabbriche di Nichi"

VINCENZA DI BELLA

"Ass.ne Nuova Vita Onlus"

MINO CANDITA
Ass.ne "Milites Friderici II"

lunedì 4 aprile 2011

Laboratoria sulla tendopoli.

Questa estate, in occasione del “Premio alla Cultura” organizzato ad Oria allo scopo di rendere omaggio agli illustri oritani che attraverso il loro lavoro, i loro sforzi o semplicemente le loro passioni hanno contribuito al progresso culturale del nostro paese, fu chiesto a Laboratoria di presentare un proprio contributo. Entusiasta della proposta, la nostra associazione si occupò di realizzare un piccolo video in cui si chiedeva a semplici cittadini oritani, per la maggior parte persone anziane di umili origini culturali, che cosa per loro volesse dire il tanto abusato termine cultura. Non si vuole qui nascondere che l’iniziativa aveva come sottofondo un velato risvolto polemico. Ci si immaginava già infatti, l’effetto che le parole delle persone intervistate avrebbe suscitato all’interno di una serata programmata all’insegna della cultura per così dire ufficiale, in cui illustri conoscitori della cultura oritana e non solo, si sarebbero succeduti sul palco a parlare del valore di questa parola all’interno della società civile. Con sorpresa il risvolto polemico non fu colto da nessuno, forse perché l’inchiesta non fu presa minimamente sul serio. Le uniche reazioni furono i sorrisi della gente presente alla serata, che si rallegrò di questa breve parentesi ironica. Si rideva probabilmente del contrasto che le parole confuse degli intervistati, espresse per la maggior parte attraverso l’uso del dialetto locale, crearono scontrandosi contro i brillanti discorsi degli ospiti da premiare. Eppure, a ben vedere, nessuno fra quest’ultimi fu capace, in occasione di un evento interamente dedicato alla cultura, di riportare seppur per un attimo in luce la radice di questo termine.
Noi fummo i primi a meravigliarci quando invece, durante le riprese, ci trovammo di fronte un signore sulla sedia a rotelle, il quale alla domanda che cosa fosse per lui la cultura, con voce timida e tremante, timidamente rispose: "La cultura iu no la sacciu. La coltura, quedda sacciu iu. Robba di contadini». In modo inaspettato e senza alcuna intenzione, quest’uomo - scomparso poco tempo dopo - aveva riesumato la radice del termine che deriva dal latino “colere”, vale a dire, “rendere fertile la terra”. Laboratoria a questo punto si preoccupò di ampliare il senso di questa frase, estendendola al di là dell’intenzione di chi l’aveva scoperta, in direzione di un senso più ampio. Alla fine del video, un’altra frase emetteva il giudizio complessivo sulla nostra ricerca: cultura vuol dire rendere fertile la terra tanto concretamente, attraverso il lavoro e il contatto con essa, quanto attraverso il lavoro silenzioso del pensiero che si preoccupa di portare all’interno della terra - intesa questa volta come comunità d’individui - le premesse teoriche per la fertilità di quel terreno particolare dove crescono le idee, le leggi, i principi, le speranze.
Qualcuno potrebbe però a questo punto domandarsi, quale sia il contributo che una tale riflessione è capace di dare per la risoluzione delle complicate problematiche che, proprio in questi giorni, la comunità oritana si trova a fronteggiare. A nostro modo di vedere il contributo può esserci, seppure - e di questo siamo i primi a rammaricarcene - soltanto teorico. In generale in questi giorni, leggendo i commenti dei cittadini oritani sui vari forum dedicati alla città, ci si è resi conto dell’assoluta incapacità della nostra piccola comunità di reagire in modo responsabile ad un problema pesante come quello dell’improvvisa invasione di clandestini o profughi - ognuno dia a questi due termini il significato che più gli aggrada - e della conseguente installazione di una tendopoli presso l’ex campo dell’aviazione. Sono in tanti, soprattutto giovani, che hanno accusato la comunità oritana di ignoranza. Per pura comodità si può riassumere il pensiero di questa fetta di comunità nella frase "è l’ignoranza che genera la violenza». Innanzitutto, in quanto associazione di giovani, noi vogliamo prendere le distanze da questa interpretazione. Non ci ritroviamo in questo giudizio proprio a causa delle riflessioni a cui siamo stati spinti dopo aver finito di realizzare il nostro contributo per il Premio alla Cultura. In quell’occasione abbiamo quasi materialmente potuto constatare, l’infinita fonte di saggezza riposta al sicuro nel cuore della popolazione ignorante. Quella sorta di Santa Ignoranza che ha accompagnato gente umile e costretta a sopportare probabilmente - anzi sicuramente - restrizioni ben più enormi delle nostre attuali rivendicazioni contro l’assenza di un futuro, lungo tutto il percorso della propria esistenza, sottostando all’unica legge che per la loro scarsa cultura potevano comprendere: quasi un tacito imperativo che nel loro cuore risuona come un tuono: "io non so niente e per questo non posso pretendere di imporre agli altri la benché minima opinione, che la complessità della vita - e loro soltanto sanno quanto sia stata difficile - mi vieta categoricamente tra l’altro di emettere".
Si potrà però ancora a questo punto obiettare: "non era forse un ignorante quel signore che compare nel video postato da Oria Info, il quale dopo avere catturato un immigrato lo riconduceva al campo, sbraitando alle sue spalle in un incomprensibile miscela fra italiano e dialetto?". La risposta è secca e categorica: assolutamente no! Quell’uomo parlava di un Stato assente, aveva persino una vaga idea di che cosa fosse l’Europa, e quali fossero le sue responsabilità in tutta questa faccenda. E no signori! Questa non è ignoranza. Questo è il prodotto di una cultura malata, della cultura passiva appresa attraverso la televisione e i giornali. Certe idee la vita non le insegna, e il vero ignorante riconosce solo in quest’ultima la sua indiscussa Maestra. Ma non è finita qui: si potrebbe ancora dire, visto che si è parlato del ruolo della televisione, che non si può negare che sia stato proprio questo nuovo e potente mezzo ad insegnare, alla fine della seconda guerra mondiale, al popolo incolto e frammentato in una sterminata varietà di dialetti, la lingua italiana. Ad una simile possibile obiezione rispondiamo: questo c’insegna la storia; ma la storia non si preoccupa affatto di chiamare a far parte del suo accadere coloro i quali non usufruiscono dei suoi mezzi. I veri ignoranti sono quelli che l’italiano non riescono a masticarlo nemmeno oggi, e il fatto che il signore sù citato adoperasse un doppio modulo linguistico, deve farci riflettere. Solo un’amara considerazione: se proprio si doveva istruire questi promessi italiani alla lingua italiana, perché scegliere un mezzo come la televisione e non semplicemente i libri di Dante o Pasolini?
Un’altra, purtroppo assai folta fetta della comunità, si è invece abbandonata totalmente alla paura, e non ha esitato ad esprimere commenti xenofobi consapevoli o meno. Non è difficile prendere le distanze da questa schiera - almeno apparentemente, poiché la paura purtroppo è uno di quei sentimenti che difficilmente si lascia dominare. A gente siffatta non si può nient’altro che dire: «La paura mangia l’anima»; state attenti a quello che dite e abbiate cura delle parole, poiché chi maltratta quotidianamente le parole potrebbe non avere nessuno scrupolo a fare lo stesso con gli uomini. Gente di questo tipo dovrebbe semplicemente imparare ad utilizzare le parole senza che sia la paura a suggerirgliele, o peggio ancora una qualsiasi ideologia o politica pseudo-legalitaria.
L’ultima fetta di comunità oritana, questa volta meno affollata, ma in compenso la più consapevole della propria forza, è stata quella composta da gente particolarmente istruita, che proprio in virtù della sua ampia conoscenza dei meccanismi istituzionali che reggono situazioni di questo tipo, ha creduto di poter pronunciare la parola definitiva su tutta questa faccenda. Si potrebbe, sempre e solo per comodità di sintesi, unificare tutta questa gente sotto il nome di: “gli appassionati di politica” - poiché la politica lungi dall’essere una professione, pare essere di questi tempi prima di tutto una passione. Leggendo i commenti di gente appartenente a questa categoria, si è potuto assistere ad un infinito delegare la responsabilità dei tristi accadimenti che nel frattempo imperversavano in Oria, a istituzioni progressivamente sempre più influenti. Il tutto con una puntigliosità di particolari e di rimandi ad articoli e normative impressionante, da fare invidia al più scrupoloso dei giuristi. É proprio con gente siffatta che Laboratoria pare essere più incapace di istituire un confronto, non fosse altro per il fatto che è difficile confrontarsi senza essere accusati di scarso senso pratico. Il motivo di una tale incomunicabilità risiede a ben vedere, nella contrapposizione di due modi contrapposti di vedere la realtà. Laddove i cultori delle vie istituzionali riconoscono il loro punto di partenza nella politica, Laboratoria lo riconosce nell’arte. Alla rigida e rigorosa logica politica si viene dunque a contrapporre l’assolutamente a-sistematica incomprensibilità dell’arte. Si tratta solo a questo punto di capire quale delle due prospettive sia in grado di riprodurre con più fedeltà - può trattarsi sempre e solo di un imitazione, poiché solo la realtà può essere l’assoluta e incondizionata fonte originale - i lineamenti del reale. É l’azione politica lo specchio più adatto ad una proiezione di questo tipo, o lo è l’arte? Una riflessione del genere richiede un’analisi profonda di ambedue le concorrenti. Poiché la totalità della realtà è troppo complessa per fungere da paragone, non ci resta che adoperare come criterio di giudizio un singolo caso isolato che la realtà ci offre. Prendiamo quello che in questo caso ci sta più a cuore, ossia l’inadatta - definirla tale ovviamente è un eufemismo fin troppo generoso - reazione della comunità oritana all’arrivo improvviso delle centinai d’immigrati in fuga dagli orrori che stanno sconvolgendo attualmente i loro paesi. Il dato di fatto è che tale reazione si è dimostrata essere a dir poco inumana. Quello che bisogna capire è se questa terribile incapacità di accogliere persone in difficoltà, debba essere attribuita alla scarsa educazione politica della comunità oritana, o non piuttosto alla sua scarsa sensibilità artistica.
Quasi tutti al mondo d’oggi sono disposti a considerare dogmaticamente sacri quei principi fondamentali raggiunti attraverso la lotta politica che vanno sotto il nome di diritti fondamentali dell’uomo. Essi costituiscono indiscutibilmente le fondamenta dell’odierna politica democratica e giacciono come leggi eterne sulla carta di quasi tutte le costituzioni del mondo. Nessun sano di mente si permetterebbe di metterle in discussione. Quindi almeno a livello dei principi fondanti, si può dire che la stragrande maggioranza degli individui abbia la vaga consapevolezza di quali siano i presupposti fondamentali che stanno alla base dell’agire politico. Essendo l’Italia un paese democratico e trovandosi Oria in Italia, dobbiamo per forza assumere la premessa che anche gli oritani, nel momento in cui hanno agito «come hanno agito» erano consapevoli di questi diritti. Eppure ci si è ostinati ciononostante ad attribuire la colpa all’ignoranza politica della comunità oritana, tirando in ballo costituzioni, articoli fondamentali, trattati internazionali, e chi più ne ha più ne metta.
Assolutamente a nessuno di coloro che hanno visto nella comprensione profonda dei meccanismi istituzionali - comprensione che significa al contempo accusa a quelle frange della politica che abusano del loro potere per forzare tali meccanismi - è passato per la testa che, la barbarie a cui la comunità oritana si è abbandonata seppur per un solo giorno, potesse avere la sua radice da tutt’altra parte.
A questo punto però, non si vuole di contro rischiare di commettere lo stesso errore. Ci si aspetterebbe che adesso Laboratoria si facesse promotrice di una campagna pedagogica dell’arte. Come dire: «visto che l’educazione politica non ha avuto alcun risultato, proviamo a vedere se l’arte è in possesso di un potere educativo maggiore?». Assolutamente no! Ciò non potrà mai avvenire - almeno fin quando l’arte vorrà continuare ad essere arte - per il semplice fatto che l’arte, diversamente dalla politica, non ha mai cercato l’ordine immanente, nemmeno, a rigor di termine, nelle sue propaggini classiche e neoclassiche. La sua meta è sempre stata la ricerca dell’incomprensibile, e in ciò è seconda solo alla religione. Adesso è proprio in questa ricerca dell’incomprensibilità che noi possiamo ritrovare il riflesso di una proprietà che appartiene alla realtà in modo eminente. La realtà è incomprensibile, e se l’arte vorrà rimanerle fedele dovrà anch’essa farsi incomprensibile. Ci si chiederà: quali sono i vantaggi che questa metafisica osservazione può avere all’interno della società civile?
Ammettendo che i cittadini oritani possano riuscire a cogliere ciò che, a prima vista può apparire solo come un’astratta speculazione, potrebbe ciò aiutarli ad imparare a comportarsi in modo civile? Purtroppo neppure a quest’ultima domanda può essere data una risposta definitiva, se si vuole restare fedeli a ciò che l’arte è, e dovrebbe continuare ad essere. Per lo stesso motivo per cui non crede alla «estetizzazione della politica» Laboratoria non può credere nemmeno alla «politicizzazione dell’arte». Attribuirle un qualsiasi potere all’interno della società civile equivarrebbe a fare di essa una politica, a deviare la sua meta che tende per natura verso l’incomprensibile, in direzione della costrizione dell’ordine. Solo una cosa è certa però: proprio in quanto tende all’incomprensibile l’arte, diversamente dalla politica, non potrà mai assumere nulla in modo dogmatico. Con sguardo crudele essa può sondare profondità che nessun giudizio logico sarà mai in grado nemmeno d’intravedere. Di fronte ai pregiudizi, alle ottuse opinioni, addirittura di fronte ai sopra citati diritti fondamentali dell’uomo, essa non saprà mai prostrarsi in modo dogmatico. Sia chiaro però, solo in modo dogmatico, perché laddove essa dovesse riconoscervi i tratti indelebilmente umani della realtà, non potrà far altro che inchinarsi a contemplarli. Questo infatti è il suo ultimo compito: riconoscere la natura umana nella sua incomprensibile complessità di sfaccettature, riproducendone fedelmente i tratti, senza violentarli. L’arte è prima di tutto accoglienza dell’incomprensibile, di tutto ciò che non può essere catturato, ma solo accolto. L’immagine dell’artista che attende la sua ispirazione prima d’agire, riproduce splendidamente questo movimento che dall’altro si fa incontro all’io che lo accoglie; non lo produce, non lo cattura, ma semplicemente lo attende con pazienza e senza alcuna paura. Accoglienza che forse i cittadini oritani non hanno saputo offrire a quell’incomprensibile per eccellenza che è sconosciuto, forse perché sono ancora troppo distanti dal credere che, nelle insondabili astrattezze dell’arte, si possa nascondere la radice di un agire estremamente concreto.
Fabio Ancora

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