lunedì 31 ottobre 2011

Rianima un uomo dopo un arresto cardiaco. L'oritano Giulio Fasiello ha salvato, attraverso un massaggio cardiaco, un uomo a Firenze

www.maduriaoggi.it

Lo ha visto accasciarsi davanti ai suoi occhi. Poi, senza pensarci, lo ha soccorso salvandogli la vita. È quanto accaduto cinque giorni fa a Firenze. Protagonista del coraggioso gesto Giulio Fasiello, un giovane oritano studente del liceo scientifico. Eroe per caso, il ragazzo stava attraversando il sottopassaggio della stazione ferroviaria del capoluogo toscano quando ha notato un uomo, colpito da un infarto cardiaco, perdere all’improvviso coscienza. L’intervento del giovane è stato immediato. Sei minuti infiniti nel tentativo di rianimare un corpo inerte con un massaggio cardiaco, in attesa dei soccorsi del 118.
“Un avvenimento sconvolgente” ha commentato Giulio nel dare la notizia via mail al presidente dell’ISBEM, il prof. Alessandro Distante. Ora l’uomo è ricoverato presso un ospedale fiorentino e grazie al provvidenziale intervento del 18enne sta bene. “Ho avuto la prontezza di soccorrerlo e con il massaggio cardiaco (ho seguito un corso apposito quest'estate) sono riuscito a far ripartire il suo cuore dopo 5-6 minuti – ha spiegato il ragazzo - E’ stato sfiancante e non so chi mi abbia dato tanta forza. Non è l'esercitazione che si fa con il manichino e lo si capisce subito. Però sono contento di aver fatto del bene ad una persona, e alla sua famiglia, che voleva donarmi anche dei soldi, ma ho rifiutato. Lo andrò comunque a trovare in ospedale”.
Giulio, a Firenze per un corso di disegno CAD/CAM - premio della sua scuola di Oria - aveva avuto l’opportunità di apprendere i rudimenti di Primo Intervento grazie al BLSD (Basic Life Support Defibrillation) ovvero un corso di “Supporto delle funzioni vitali di base e defibrillazione”, promosso dal ministero della Difesa. Lo scopo di questi corsi è quello di consentire ai cittadini volenterosi di imparare a gestire un soccorso in caso di arresto cardiaco, favorendo la rianimazione cardio-polmonare, essenziale, in attesa del trasporto in ospedale per le cure adeguate.
Se si pensa che il 20% degli arresti cardio-polmonari avviene in luoghi pubblici, spesso con esiti tragici, essere preparati per eseguire le manovre opportune non solo è importante, ma vitale, proprio come il caso di Giulio dimostra. Per questo, l’ISBEM (Istituto Scientifico Euro Mediterraneo) coinvolge molti giovani nel PIANETA SALUTE e lo stesso Giulio ha frequentato varie conferenze e vari corsi al Convento dei Cappuccini di Mesagne. Da anni si ribadisce la necessità di avere l'impegno di tutti per dare slancio e sostegno a RICERCA e FORMAZIONE, diffondendo sul territorio la cultura della prevenzione in cui le scuole, le associazioni, i comuni ed anche i singoli cittadini possono contribuire per dare un'ASSISTENZA di qualità.

Ruba trattori e chiede soldi. Un arresto per estorsione.


Video conferenza stampa, di Marcello Orlandini, www.brindisireport.it, 29.10.11
testo www.quotidianodipuglia.it

Aveva rubato, il 24 ottobre scorso in un'azienda agricola di Mesagne, due trattori del valore di oltre centomila euro ed aveva chiesto sei mila euro per restituirli.
Ma la vittima dell'estorsione ha denunciato l'accaduto alla polizia e gli agenti hanno arrestato Pietro Mingolla, di 25 anni, di Oria. Secondo una ricostruzione dell'accaduto fatta dagli investigatori, dopo aver ricevuto la richiesta estorsiva, quattro giorni dopo il furto, l'imprenditore agricolo ha finto di accettare ma ha denunciato tutto alla polizia. Ha quindi incontrato Mingolla al quale ha consegnato i 6.000 euro ricevendo così la restituzione dei due trattori, che erano stati nascosti nelle campagne di Torre Santa Susanna. Poco dopo gli agenti hanno arrestato il 25enne che aveva con sè ancora parte del danaro del riscatto.

Interrogazione di Impegno Sociale.

Al Sindaco del Comune di Oria – SEDE
e, p.c Al Presidente del Consiglio Comunale – SEDE

OGGETTO: Interrogazione con richiesta di risposta scritta in merito alle indicazioni contenute nel sito ufficiale del Comune di Oria
Il Sottoscritto FARINA ANTONIO nella sua qualità di capogruppo-presidente del gruppo consiliare di Impegno Sociale del Comune di Oria:
Premesso che sul sito Internet del Comune di Oria vengono indicati solo 17 dipendenti, sui 48 in servizio, alcuni con la indicazione precisa dei compiti e delle funzioni assegnate, altri senza neppure la indicazione di un numero di telefono, alcuni con numero di telefono e senza la indicazione dei relativi compiti, altri con la indicazione del numero di telefono, fax ed email, assente quasi a tutte la qualifica ed i compiti di responsabilità e/o di procedimento che risultano loro assegnati.
Significativamente, come si evince dall’allegato, estrapolato dal predetto sito ufficiale del Comune di Oria, l’elenco dei 17 dipendenti non riguarda le qualifiche di appartenenza poiché inizia e finisce con le categorie A e cioè, inizia dal dipendente Alighieri Gianfranco e finisce con il dipendente Strabone Oreste, risultando del tutto incomprensibilmente omessi i restanti 31 dipendenti, invisibili, che non si comprende bene a qual funzioni e/o compiti risultano assegnati
Si CHIEDE DI SAPERE
1)la qualifica e categoria di appartenenza dei 17 dipendenti indicati nell’elenco ufficiale pubblicato sul sito internet del Comune di Oria, con la esclusione naturalmente dei 5 responsabili di settore.2)Dei restanti 12 dipendenti si chiede copia del provvedimento amministrativo di attribuzione dei compiti assegnati che dovrebbero risultare così talmente rilevanti da meritare la pubblicazione del nominativo sul sito internet a differenza degli altri 31 dipendenti comunali invisibili.
3)Le motivazioni per le quali risultano omessi i nominativi e relativi recapiti dei restanti 31 dipendenti invisibili (con la indicazione della qualifica e dei compiti loro attribuiti) molti dei quali con qualifiche e categorie di appartenenza di gran lunga superiore a molti dei predetti 12 dipendenti.
Si chiede risposta scritta entro e non oltre 30 giorni ai sensi delle vigenti disposizioni.
Il Capogruppo
Antonio Farina

lunedì 24 ottobre 2011

I 100 anni di Mestru Cicciu

comunicato stampa, foto Farina

Sono 100 le candeline che giovedì scorso ha spento l’oritano Francesco De Simone, meglio conosciuto in paese come “Mestru Cicciu lu scarparu”, circondato dai suoi parenti e alla presenza del sindaco di Oria Cosimo Pomarico.
Francesco De Simone ha festeggiato l’importante traguardo dei cento anni nella sua casa di vico Isonzo, nei cui pressi per diversi decenni ha svolto con perizia e indiscussa bravura l’attività artigianale di calzolaio. Nato nel 1911, Mestru Cicciu ha conosciuto l’Italia liberale, poi quella fascista e infine la nazione repubblicana; ha vissuto il dramma della II Guerra mondiale in prima persona e per una consistente parte della sua durata, essendo stato chiamato alle armi nel Regio Esercito fin dal 1940.
Il sindaco Pomarico è intervenuto alla festa in onore dei 100 anni di Mestru Cicciu donandogli a nome dell’intera cittadinanza una targa e ponendogli, in segno di onore, la fascia tricolore sulle spalle per una foto ricordo che rimarrà certamente – oltre che nei cari ricordi della famiglia De Simone – anche nella storia oritana.

lunedì 17 ottobre 2011

Furto di energia elettrica: arrestato 61enne

www.brundisium.net

Furto di energia elettrica. Con questa accusa è stato arrestato in flagranza di reato, l'oritano Giuseppe Conte, di 61 anni.
I fatti risalgono a Sabato scorso quando i Carabinieri della stazione di Oria, in servizio di perquisizione domiciliare presso l'abitazione del Conte hanno accertato la presenza di un allaccio abusivo sulla linea elettrica operato attraverso un cavo provvisorio.
L'uomo è stato associato presso la casa circondariale di Brindisi

domenica 16 ottobre 2011

Convocazione Consiglio Comunale.

Il Consiglio Comunale è convocato per il giorno giovedì 17/10/2011, alle ore 18.00, in seduta ordinaria di 1ª convocazione, per la trattazione degli argomenti di seguito dettagliati
01. Comunicazioni del Sindaco;
02. Interrogazioni ed interpellanze;
03. Delibera CC n. 17 del 29.09.2011 – Approvazione definitiva variante al piano regolatore del cimitero – Integrazione;
04. Istituzione della Commissione Consiliare in materia di Statuto, Regolamento per il funzionamento del CC e regolamento delle Commissioni Consiliari - Nomina componenti.
05. Ente Morale della Valle d’Itria – Onlus. Iniziativa di sostegno in favore della Strutturazione del Registro Tumori all’interno dell’ASL di Brindisi – Approvazione ordine del giorno;
06. Verbale della Conferenza di Servizi ex art. 5, comma 2 DPR n. 447/98 prot. 15453 del 17.09.2008 - Proposta di variante al PDF per l’ampliamento di fabbricato con destinazione turistico ricettiva. e contestuale realizzazione di servizi a verde e sportivi

sabato 15 ottobre 2011

giovedì 13 ottobre 2011

Dopo sentenza TAR quote rosa in giunta ad Oria

www.newspuglia.it, 12.10.11
Maria Rosaria Pinto, commercialista, è stata nominata assessore nella giunta di Oria, in provincia di Brindisi; si occuperà di bilancio, tributi e pari opportunità.
La nomina di una donna nella giunta del sindaco Pomarico è il risultato del ricorso al TAR Puglia presentato dalla consigliera regionale per le pari opportunità Serenella Molendini che, insieme ad altre donne di Oria, ha denunciato l’assenza di una rappresentanza femminile nel governo della città.
Pinto è subentrata all’assessore Luciano De Nuzzo che entrerà a far parte dello staff del sindaco.
Pomarico ha affermato che l’ex assessore ha dato un importante contributo alla vita politica della città.
Confermato il resto della giunta composta da Claudio Zanzarelli, vicesindaco e assessore ai lavori pubblici e all’urbanistica; Cosimo Assanti resta alla Polizia Municipale, attività produttive e contenzioso; Cosimo Di Giovanni ai servizi sociali e alla scuola; Pino Malva alla cultura, spettacolo, sport, turismo e beni storici.

In carcere tutti gli aguzzini di De Stradis

www.senzacolonne.it, 11.10.2011

Fabio Palazzo aveva 17 anni quando, il 20 luglio del 2004, prese parte all’omicidio del suo coetaneo Joe De Stradis, ucciso a martellate e sepolto vivo nella spiaggia di Torre Borraco. Oggi ne ha 22. I prossimi dieci anni della sua vita li trascorrerà in carcere, dove dovrà scontare la parte residua di una pena a dodici anni di reclusione comminatagli dalla Corte di Appello di Lecce. I carabinieri della stazione di Oria lo hanno condotto in carcere sabato mattina, in esecuzione di un ordine di carcerazione emesso dalla Procura dei minori del tribunale di Taranto. I due oritani che insieme a lui si macchiarono di quel crimine, erano già in cella: il 68enne (allora ne aveva 61) Francesco Fullone, la mente e il principale esecutore del massacro, fu condannato a 30 anni in appello (in primo grado gli era stato inflitto l’ergastolo); il 27enne (allora ventenne) Luigi Caffa a 12 anni in appello.
Joe, oritano di origini italo – americane, non sopportava le ingiustizie.
Un giorno affrontò a muso duro Fullone, all’epoca dei fatti falegname, dopo che questi aveva abusato sessualmente di una sua amica. Il 61enne se la segnò al dito a architettò un’atroce vendetta. Stando al teorema accusatorio del pm (confermato in gran parte sia dal giudice di primo grado che dalla corte d’appello) si avvalse della complicità di Caffa per far cadere De Stradis in un tranello.
L’italoamericano si fidava ciecamente del suo amico Fabio e andò insieme a lui in uno sperduto luogo di campagna nell’agro di Oria.
Era buio pesto. Non poteva sapere che ad attenderlo c’erano Fullone e Caffa. Questi gli legarono i polsi con il filo di ferro, lo caricarono sul sedile posteriore di un’auto e lo condussero a Francavilla, dove lo costrinsero a fare una chiamata alla ragazza (la stessa per cui si era battuto) da una cabina telefonica.
La giovane, dal tono concitato con cui Joe le parlava, capì subito che qualcosa non andava, ma non poté far nulla per salvare il ragazzo da un atroce destino.

Lo scempio dimenticato

www.senzacolonne.it, 11.10.2011

Aiuole più piccole o grandi del dovuto, muretti spostati di alcuni metri rispetto alla posizione originale, nuove scale al posto delle originali. Tanto è bastato alla magistratura brindisina perché un intero monumento nazionale, vecchio di otto secoli, fosse posto sotto sequestro probatorio e interdetto al resto del mondo. Presunti abusi, certo: reati gravissimi se confermati perché arrecati ai danni di un pezzo ormai compromesso del passato. Ma non era anche un lembo di storia l’incredibile necropoli messapica scoperta dieci anni fa nel cuore del centro storico di Oria e poi letteralmente sbancata a colpi di ruspe nel silenzio generale per far posto a un campetto di calcio? Sono quasi due lustri che questa domanda riecheggia tra le lande desolate di chi non vuol sentire, non sa sentire, o non vuol rispondere. Eppure le radici della comunità brindisina, il cimitero dei padri era celato lì, da millenni, sotto un sottile tappeto di terra ai piedi di quel vecchio monastero. Una necropoli messapica da mozzare il fiato, dimora eterna degli avi dell’attuale civiltà, rimasta intatta nei secoli. Rarissime tombe con camera e una grotta destinata ad ancestrali riti religiosi sono tornate alla luce perfettamente intagliate e scavate nella roccia, resistendo immutate a millenni di guerre e terremoti, di disastri naturali e stravolgimenti storici.
Poi è successo qualcosa. La Curia, o chi per lei, ha sentito impellente la necessità di far sorgere esattamente in quel punto, nel cuore del borgo antico di Oria, nel cortile di quel palazzo di missionari edificato nel 1744, un moderno campetto di calcio.

mercoledì 12 ottobre 2011

Il castello acquistato nel 2007 per 8 milioni di euro

www.gazzettadelmezzogiorno.it, 10.10.2011

Dal novembre 2010 il Castello di Oria, monumento nazionale, era diventato anche località per convegni, congressi, meeting, cerimonie varie, comprese quelle nuziali, e ideale 'location' per riprese cinematografiche a causa delle sue fortificazioni, i bastioni, i camminamenti, le antiche sale affrescate, la piazza d’armi, il parco. Da oggi è sequestrato perchè – secondo l’accusa – anche con l’avallo della Soprintendenza ai beni architettonici e storici, nell’esecuzione delle opere di restauro, consolidamento statico e riqualificazione turistico-culturale, sarebbero stati realizzati lavori (anche sul prospetto principale) in maniera difforme rispetto a quelli autorizzati.

Il Castello brindisino ne ha viste tante nella sua ormai più che millenaria vita: si fa infatti risalire alla dominazione normanna di Roberto d’Altavilla detto il Guiscardo, nel primo secolo dopo l’anno mille, la prima fortificazione della rocca e la costruzione del Torrione quadrato.

Naturalmente la parte del leone nei castelli pugliesi la fa sempre Federico II: anche in questo caso lo 'stupor mundì ampliò e modificò il maniero e ne fece – si dice – un 'albergò per i suoi ospiti in occasione del suo matrimonio con Iolanda di Brienne, celebrato il 9 novembre 1225 nella cattedrale di Brindisi. Numerose modifiche e adattamenti la struttura ebbe anche nei secoli XV e XVI, e restauri e ricostruzioni tra Ottocento e Novecento.
Nel 1825 le monache Benedettine comprarono il castello, il cui piazzale fu adornato di pergolati e coltivato a giardino. Passò tra le proprietà del Demanio pubblico e del Municipio dopo il 1866, per la soppressione degli ordini religiosi.

Il 5 dicembre 1933 il Comune di Oria, retto dal 'fascistissimo' podestà Rocco Greco, cedette il Castello alla famiglia Martini Carissimo, ricevendone in cambio il Palazzo Martini, poi sede del Municipio, uno scambio che sembrò già allora in perdita nonostante il difficile stato nel quale si trovava la struttura. I Martini Carissimo restaurarono il Castello e lo hanno tenuto sino al 2 luglio 2007 quando il Castello, anche questa volta in cattive condizioni, è stato acquistato dall’imprenditore veneto Giuseppe Romanin, titolare con la moglie della Borgo ducale srl, società cui fanno capo vari ristoranti.
I Romanin Caliandro rilevarono il castello per 7.750.000 euro e incaricarono l'architetto Severino Orsan del progetto di recupero e restauro. Il progetto, autorizzato dalla Soprintendenza per i beni architettonici di Lecce e dal dirigente dell’ufficio tecnico del Comune di Oria, è divenuto esecutivo nell’agosto 2008: i lavori di restauro si sono conclusi nell’autunno 2010 e sono costati, a detta dello stesso Giuseppe Romanin, cinque milioni di euro.

Un anno fa il castello si avviò dunque ad essere utilizzato su nuove funzionalità : nel febbraio 2011 si sparsero voci insistenti secondo le quali in settembre avrebbero dovuto celebrarvi le loro nozze Piersilvio Berlusconi e Silvia Toffanin. I due minacciarono querele facendo capire chiaramente che si tentava di far pubblicità utilizzando i loro nomi. Subito dopo la conclusione dei lavori, ad ogni modo, era nato un contenzioso con l’amministrazione comunale, conclusosi solo quattro mesi fa con la nuova giunta. La società sosteneva di aver ricevuto nel 2009 parere favorevole dalla Sovrintendenza per i beni archeologici e paesaggistici di Lecce per il cambio di destinazione d’uso dell’ex Nucleo abitativo del castello, indispensabile – secondo la società – per rendere il complesso architettonico idoneo per 'usi economicì efficienti. Ma l'amministrazione comunale non rilasciava la licenza che appunto avrebbe consentito di realizzare nel castello eventi e congressi, convention, manifestazioni artistiche e culturali. I litigi si sono conclusi qualche mese fa: il 17 giugno 2011 il neosindaco di centrosinistra, Cosimo Pomarico, in una conferenza stampa congiunta con i Romanin, assicurò che “eventuali ostacoli e divisioni, che per troppo tempo hanno ottenuto inutili attenzioni, appartengono a logiche che non arrecano alcun beneficio al territorio e alla sua comunità” e spiegò che “per le osservazioni di difformità segnalate nell’ordinanza dell’Ufficio Tecnico Comunale n.22 dell’8 giugno scorso, i proprietari hanno fatto pervenire adeguata documentazione per risolvere la questione”.

lunedì 10 ottobre 2011

Gli indagati del castello, difese mobilitate. Il sindaco disse: tutto ok

di Antonio Portolano, www.brindisireport.it

Inaugurato l’8 novembre 2010 e sequestrato il 10 ottobre 2011. Finisce sotto sigilli dopo meno di un anno di attività il Castello Svevo di Oria. A sequestrare l’antico maniero i militari del Nucleo di polizia tributaria della Guardia di Finanza di Brindisi – guidati dal maggiore Gabriele Sebaste -, sulla base di ipotesi di reato legate a presunti abusi edilizi commessi dalla società proprietaria dell’immobile. Otto gli indagati tra imprenditori, professionisti e pubblici ufficiali, a vario titolo, coinvolti nei reati di abusivismo edilizio, abuso d’ufficio e tentata truffa aggravata in danno dello Stato.

Si tratta dei coniugi Caliandro-Romanin (Giuseppe Romanin e Isabella Caliandro titolari della società Borgo Ducale Srl proprietaria della struttura); del direttore dei lavori e progettista l’architetto Severino Orsan; dell’ex dirigente dell’ufficio tecnico comunale Pietro Incalza e di quattro responsabili della Sovrintendenza per i per i Beni architettonici e paesaggistici facenti capo a Lecce: il dirigente ad interim della soprintendenza Salvatore Buonomo, e i funzionari della stessa soprintendenza Antonio Bramato, Giovanna Cacudi e Attilio Maurano.

Ai quattro dirigenti viene contestato il via libera ai lavori di restauro eseguiti malgrado la difformità rispetto al progetto originario. I finanzieri hanno eseguito numerose perquisizioni domiciliari, nelle provincie di Brindisi e Lecce, nei confronti degli indagati per l’acquisizione di altro materiale. L’indagine – coordinata dal pm Antonio Costantini – è ancora in corso e non sono esclusi ulteriori sviluppi.

Dall’attività investigativa svolta su delega del pm, è emerso che, nell’esecuzione delle opere di manutenzione ordinaria, straordinaria, restauro, consolidamento statico e riqualificazione turistico-culturale del manufatto storico, sono stati realizzati lavori (anche sul prospetto principale) in maniera del tutto difforme rispetto a quelli regolarmente autorizzati, nonostante tutti i vincoli esistenti, ciò in funzione della successiva variazione della destinazione d’uso della struttura.

Secondo gli investigatori oltre agli abusi edilizi si configura anche il reato di tentata truffa aggravata in danno dello Stato perchè a fronte dei lavori eseguiti, in base al decreto legislativo 42 del 94 la società proprietaria del bene aveva richiesto tre milioni di euro malgrado si trattasse di opere non autorizzate. E il parere dei funzionari della Sovrintendenza risulta fondamentale per la richiesta di finanziamento presentata dai Romanin-Caliandro al Ministero dei Beni culturali, pari al 50 per cento circa del costo sostenuto per il restauro stesso. I difensori dei Romanin, gli avvocati Massimo Manfreda e Francesco Silvestre, hanno già chiesto l’incidente probatorio per dimostrare che i lavori sono stati eseguiti a per filo e per segno al contrario da quanto sostenuto dalla procura.


L’inchiesta era cominciata lo scorso 8 giugno quando, dopo un sopralluogo compiuto da parte della polizia municipale di Oria, era stata rilevata una serie di difformità – 17 in tutto – rispetto al progetto approvato per le quali si configuravano violazioni alle norme urbanistico-edilizie e di tutela dei beni culturali in diverse aree del castello: dal piazzale interno, al nucleo abitato, dal parco al cortile tra lo stesso castello ed il monastero di San Benedetto. L’ordinanza parlava anche di modifiche al prospetto con l’apertura di finestre non previste. Per tutti questi motivi, era stata imposta ai proprietari l’immediata sospensione dei lavori che, stando a quanto accertato dai militari della Guardia di Finanza, sono proseguiti ugualmente.

Custode giudiziale del castello sotto sequestro è stato nominato l’attuale sindaco di Oria, Cosimo Pomarico, che il 17 giugno scorso, subito dopo la notifica ai Romanin delle contestazioni da parte dell’Ufficio tecnico comunale, aveva organizzato una conferenza stampa per sostenere che era tutto posto e che la società di gestione della fortezza sveva aveva provveduto ad inviare tempestivamente controdeduzioni e chiarimenti che avevano sistemato tutto. Forse per il sindaco, ma non la pensano così gli investigatori e il magistrato inquirente.

La faccenda era molto delicata già nelle fasi della gestazione del progetto, lo ancor più oggi. Si vedrà in fase di incidente probabotorio se sarà ammesso dal gip competente, e comunque nelle eventuali fasi di valutazione da parte di giudice terzo. L’obiezione principale mossa ai nuovi proprietari era quella della compatibilità tra gli usi progettati e la storia dei luoghi, nonchè l’utilizzo del castello a scopi culturali e turistici.

Fu assicurato, e ribadito in sede di inaugurazione alla presenza delle massime autorità istituzionali del territorio, incluso il presidente della Provincia e un sottosegretario, Alfredo Mantovano, che parlò di un Sud non piagnone, che finalmente fa le cose senza chiedere nulla (non sapeva dei tre milioni, evidentemente), che sarebbe stato garantito l’equilibrio tra le due esigenze, quella dell’uso del castello come struttura ricettiva, location di eventi mondani e turistici, congressi e quant’altro relativo al business, non avrebbe intaccato l’altro uso, quello del castello come bene culturale e basta. Ora tutto è fermo, e tocca agli avvocati tentare di salvare l’investimento dimostrando che di abusi non ve ne sono

giovedì 6 ottobre 2011

Ultim'ora: revocato lo staff del Sindaco.

A seguito della annunciata petizione popolare (anche se il testo del decreto sindacale glissa sull'argomento) nella mattinata odierna sono stati revocati i decreti con cui era stato istituito lo staff del sindaco.
Di seguito il testo integrale del decreto di revoca.
*
Prot. n. 20695 DECRETO SINDACALE N. 35 DEL 6 OTTOBRE 2011 OGGETTO: Revoca decreti sindacali n. 30, 31, 32, 33 del 28/09/2011 e n. 34 del 29/09/2011.
IL SINDACO
PRESO ATTO dell’ordinanza emessa dal TAR Puglia – sede di Lecce n. 676/2011 Reg Prov. Cau. sul ricorso n. R.G. 1352/2011, la quale ha sospeso l’efficacia dei decreti sindacali n. 8 e 8 bis, n. 9 e 9 bis, n. 10 e 10 bis, n. 11 e 11 bis, n. 12 e 12 bis del 13-15 giugno 2011 di nomina dei componenti la Giunta comunale, in attesa della discussione del ricorso medesimo nel merito;
VALUTATO CHE, alla luce della succitata ordinanza, al fine di non paralizzare l’attività di governo, occorrerà procedere alla revoca dei suddetti provvedimenti sindacali, provvedendo ad una riformulazione della compagine costituente la Giunta comunale;
CONSIDERATO CHE tale riformulazione, da operarsi nei termini ut supra esposti, comporta un generale riassetto dell’azione di governo e delle strutture coinvolte nella realizzazione degli obiettivi ad essa intimamente connessi, ivi incluso l’Ufficio di Staff del Sindaco;
RICHIAMATI i decreti sindacali n. 30, 31, 32, 33 del 28/09/2011 e n. 34 del 29/09/2011, con i quali si era provveduto alla costituzione dello stesso Ufficio di Staff del Sindaco, giusta deliberazione di Giunta comunale n. 20 del 28/07/2011;
DECRETA
Per i motivi di cui in premessa, da intendersi integralmente richiamati
1) di revocare i decreti sindacali n. 30, 31, 32, 33 del 28/09/2011 e n. 34 del 29/09/2011 costituenti l’Ufficio di Staff del Sindaco;
2) di comunicare il presente provvedimento ai diretti interessati;
3) di disporre la pubblicazione del presente provvedimento all’Albo Pretorio dell’Ente per 10 giorni a fini di generale conoscenza.
dalla Sede Municipale, 6 ottobre 2011
IL SINDACO
f.to (Cosimo Pomarico)

Petizione popolare per l'annullamento dell'ufficio dello staff del sindaco

E' partita nella giornata di ieri, proposta da un gruppo di cittadini, è stata avviata la seguente petizione popolare, chiunque interessato a sottoscriverla può contattare questo blog

PETIZIONE AL SINDACO
art. 70 dello Statuto del Comune di Oria

I sottoscritti titolari dei diritti di partecipazione previsti nello Statuto del Comune di Oria e, segnatamente, nell'art. 70,


VISTI i decreti sindacali nn. 30, 31, 32 e 33 del 28/09/2011;
VISTA la delibera di Giunta Comunale n. 20 del 28/07/2011;
VISTI gli artt. n. 16 e n. 19 del vigente regolamento sull'ordinamento degli uffici e dei servizi del Comune di Oria;
VISTO l'art. 90 del D.Lgs. 18/08/2000 n. 267 (TUEL);
VISTA la normativa speciale vigente in materia di pubblico impiego e di regolamentazione dell'attività degli enti locali;
VISTA la più autorevole giurisprudenza amministrativa e contabile nonché qualificata prassi in materia;

CONSIDERATO

quanto in seguito riportato sotto le lettere A) e B), rivolgono la presente petizione al Sindaco di Oria affinché:

1) provveda con la massima urgenza ad annullare in autotutela i decreti sindacali nn. 30, 31, 32 e 33 del 28/09/2011, di nomina dei componenti dell'Ufficio di Staff del Sindaco, in quanto trattasi di atti illegittimi e potenzialmente pregiudizievoli degli interessi dell'Ente e dei cittadini di Oria;

2) si attivi affinché l'organo esecutivo, parimenti, annulli con analoga solerzia la delibera di Giunta Comunale n. 20 del 28/07/2011, in quanto trattasi di atto illegittimo e potenzialmente pregiudizievole degli interessi dell'Ente e dei cittadini di Oria;

3) garantisca, nella eventuale legittima costituzione ex-novo dell'Ufficio di staff ove questa risulti possibile, almeno il 50% di presenze femminili.

A) I decreti sindacali nn. 30, 31, 32 e 33 del 28/09/2011 e la delibera di Giunta Comunale n. 20 del 28/07/2011 sono illegittimi per i seguenti motivi:
1. L'art. 90 del TUEL e l'art. 16 del regolamento sull'ordinamento degli uffici e dei servizi del Comune di Oria prevedono che possono far parte degli uffici di Staff collaboratori esterni purché "assunti con contratto a tempo determinato", pertanto appare incompatibile con detta previsione quanto riportato nei decreti, ove si legge che i componenti l'ufficio di staff del Sindaco "presteranno la propria collaborazione a titolo esclusivamente gratuito, senza alcun vincolo di subordinazione e senza che ciò comporti l’instaurarsi di alcun tipo di rapporto di lavoro alle dipendenze di questo Ente". Del resto lo stesso richiamo, nel corpo delle ordinanze, alla disciplina dell'art. 14, comma 9, del D.L. n. 78/2010 convertito nella L. n. 122/2010, che stabilisce precisi limiti alle assunzioni, testimonia che deve necessariamente essere instaurato un rapporto di lavoro dipendente a tempo determinato. La giurisprudenza contabile è unanime in proposito: si veda in particolare la sentenza n. 241/2007 della Corte dei Conti - Sez. giurisdizionale regionale della Puglia;
2. in conseguenza di quanto riportato al precedente punto 1, al rapporto che si instaura tra l'Ente ed il componente l'ufficio di staff si applica il contratto collettivo nazionale di lavoro del personale degli enti locali compreso il relativo trattamento economico, pertanto deve ritenersi inconciliabile con la normativa vigente la previsione, nelle ordinanze oggetto di attenzione, del rapporto di lavoro gratuito, in assenza peraltro di contribuzione previdenziale ed assicurativa obbligatoria. L'obbligo di retribuzione dei componenti lo staff trova chiaro ed inequivocabile conforto nei pareri di diverse sezioni regionali della Corte dei Conti (tra tutte cfr. delibera n. 395/2010 Corte dei Conti Sez. Reg. Calabria, delibera n. 1118/2009 Corte dei Conti Sez. Reg. Lombardia, , sentenza n. n. 241/07 Corte dei Conti Sez. Giurisdizionale Puglia);
3. l'art. 19 del regolamento sull'ordinamento degli uffici e dei servizi del Comune di Oria, al comma 1, per ciò che riguarda le modalità di selezione dei componenti l'Ufficio di staff rimanda al precedente art. 16 rubricato "assunzione a tempo determinato di Funzionari di Area Direttiva" che, tuttavia, non risulta aggiornato rispetto alle previsioni del D.Lgs. 150/2009 (Decreto Brunetta) che, come è noto, per il reclutamento dei profili direttivi, prevede, in ossequio al principio di "buona amministrazione", la previa pubblicazione di un avviso di selezione che invece non è stata mai fatta;
4. i decreti risultano eccessivamente generici, non distinguendosi tra loro per l'indicazione delle reali e specifiche necessità del Sindaco in modo da poterle rapportare ai curricula dei candidati, o meglio dei designati; nei predetti atti emanati dal Sindaco di Oria appare un generico riferimento ad una non meglio definita "attività di ricerca, informazione ed elaborazione dati ed, in generale, di sostegno all’attività degli organi di governo" uguale per tutti i componenti lo Staff.
5. la Corte dei Conti (sentenza n.622 del 21.09.2004 - Sezione Giurisdizionale Toscana) ha affermato che la presenza dell’elemento fiduciario, che pur deve sussistere nell’ambito di un rapporto di staff, non prescinde da una oggettiva valutazione del curriculum vitae del soggetto preso in considerazione. Come poc'anzi accennato, "la funzione di preposto all’ufficio di staff del sindaco, alla cui istituzione gli enti locali sono autorizzati dall’ art. 90 del T.U.E.L., non rientra nell’ambito degli incarichi extradotazionali previsti dall’ art. 110, comma 2, D. Lgs. 18 agosto 2000 n. 267, ma costituisce un normale posto di pianta organica che, ai sensi dell’ art. 90 TUEL è disposizione in rapporto di specie a genere con l’ art. 110, comma 1, TUEL, e che può essere coperto sia con personale interno che con personale assunto con contratto a tempo determinato, ma la cui previsione dovrebbe, al pari di qualunque previsione organica, recare la specificazione della categoria e del profilo professionale" (Corte dei Conti, sentenza n.622 del 21.09.2004 - Sezione Giurisdizionale Toscana). A ciò consegue la necessità, per i componenti l'Ufficio di Staff del possesso di Laurea specialistica, requisito questo che non sussisterebbe per alcuni dei nominati. La appena citata sentenza della magistratura contabile in proposito così si esprime: "l'inserimento nell’ufficio di staff del Sindaco, al di fuori di qualunque attività selettiva ed in assenza del requisito della laurea, costituisce elemento soggettivo che configura, quantomeno, la colpa grave, in quanto adottato in violazione dei minimi criteri di diligenza che devono caratterizzare l’ attività di chi assume un mandato di pubblico amministratore (Sindaco) o di chi fa parte del corpo dell’ apparato burocratico (Segretario Generale), in aperta violazione delle comuni regole di prudenza";

B) le illegittimità sopra evidenziate sono potenzialmente foriere di ingenti danni di natura economica all'Ente in relazione alla eventuale e legittima (questa si) futura richiesta da parte dei componenti l'Ufficio di Staff del riconoscimento del rapporto di lavoro dipendente a tutti gli effetti (giuridici ed economici). Inoltre, non sussistendo ad oggi la legittimazione dei componenti lo Staff ad operare negli Uffici Comunali, per le sopra esposte irregolarità della nomina, il procrastinarsi della attuale condizione potrebbe causare gravi irregolarità anche sotto il profilo del trattamento dei dati riservati e sensibili dei cittadini di Oria con conseguente violazione della disciplina della Privacy.

Oria, ___________________


Allegati: n. ___ fogli di raccolta delle firme di adesione.





lunedì 3 ottobre 2011

Il Tar in difesa delle quote rosa, azzerata la giunta comunale

Per i giudici non è stato violato solo lo statuto del Comune di Oria, nel brindisino, ma anche la Costituzione. Il sindaco si difende: "Ci abbiamo provato, tutte le donne contattate hanno rifiutato"

di SONIA GIOIA, www.bari.repubblica.it

Per la prima sezione penale del Tribunale amministrativo regionale di Lecce, nessun dubbio: la giunta di Oria è da rifare, nel rispetto delle quote rosa, come recita lo statuto comunale e come impone il decreto legislativo del 18 agosto 2000 che promuovere "la presenza di entrambi i sessi nelle giunte e negli organi collegiali del comune e della provincia". Il pronunciamento del Tar, collegio presieduto da Antonio Cavallari (Luigi Viola, consigliere estensore, Massimo Santini referendario), arriva dopo il ricorso presentato da quattro donne, Serenella Molendini (consigliera regionale Pari opportunità), Antonietta Perrucci (Udc), Vittoria Filomeno (Pd), Simona Di Bella (Udc), rappresentate e difese dall'avvocato Carlo Caniglia.

Nell'articolato ricorso presentato al Tar le firmatarie obiettano il mancato rispetto delle quote rosa nella giunta nominata agli inizi di giugno dal sindaco neo-eletto Cosimo Pomarico, di centrosinistra: cinque assessori, tutti maschi. La giustizia amministrativa ha dato loro ragione. In sede di sospensiva dei decreti di nomina degli assessori e di attribuzione a suo tempo firmati dal primo cittadino, il Tar obietta che quella lesa è una previsione costituzionale. Scrivono infatti nel dispositivo i giudici della prima sezione del Tar salentino, che, "indipendentemente da ogni problematica relativa all'interpretazione della previsione dell'articolo 2, terzo comma dello Statuto del Comune di Oria, la presenza in giunta di almeno un componente di sesso femminile appare garantita dalle previsioni degli articoli 51, primo comma della Costituzione, e 6, secondo comma del decreto legislativo del 18 agosto 2000, numero 267".

"Ci abbiamo provato - ha obiettato il sindaco Pomarico - ho chiesto personalmente ai partiti di indicarmi almeno una donna, purché avesse caratteristiche inequivocabili di competenza nel ramo dell'amministrazione che avrebbe occupato, così come ho chiesto che fosse per tutte gli assessori designati. La ricerca non ha avuto gli esiti sperati, non certo per mancanza di figure femminili all'altezza del compito, ma tutte le persone contattate hanno declinato l'invito a causa di altri impegni, famigliari e professionali".

sabato 1 ottobre 2011

Festeggiamenti in onore di San Francesco.

Tornano gli annuali festeggiamenti nella parrocchia "San Francesco d'Assisi" in onore del Titolare, dall'1 al 4 ottobre. Le celebrazione in onore del Patrono d'Italia si articoleranno in un ricco calendario di appuntamenti sia liturgici che civili.

Dall'1 al 3 ottobre sarà celebrato il triduo con la santa Messa alle ore 19.00, presieduta rispettivamente da don Angelo Gentile, don Daniele Conte e mons. Pietro Chirico. Domenica 2 ottobre la santa Messa sarà celebrata anche alle ore 9.00, cui seguirà nel Giardino di San Francesco attiguo alla chiesa parrocchiale la tradizionale benedizione degli animali. Martedì 4 ottobre, solennità di San Francesco d'Assisi, la santa Messa sarà celebrata alle ore 9.00 e alle ore 19.00, presieduta dall'amministratore parrocchiale don Domenico Spina.

Il programma civile prevede per sabato 1 ottobre la serata letteraria conclusiva del Premio Letterario Internazionale "Il Pozzo e l'Arancio", che si terrà nella chiesa parrocchiale con inizio alle ore 20.00. Domenica 2 ottobre alle ore 20.00 in largo Ospedale Martini, il Gruppo Giovani della parrocchia presenterà la commedia musicale "Forza Venite Gente". Martedì 4 ottobre i festeggiamenti culmineranno dopo la santa Messa vespertina con la Sagra della Braciola che si terrà in largo Ospedale Martini a partire dalle ore 20.00; la serata, che vedrà la partecipazione del Rione Lama e del gruppo musici e sbandieratori "Rione Lama", sarà allietata dalla musica di "Yria Sound System", concludendosi con il tradizionale spettacolo pirotecnico.

Rione San Basilio - "Con il Cuore e con la Mente"

Il Rione S.Basilio invita tutti i giovani che vogliono entrare a far parte della squadra che incomincerà a breve la preparazione per il torneo dei Rioni 2012 all’incontro che si terrà Lunedì 3 Ottobre alle ore 20,30 presso il Teatro di San Domenico, verrà illustrato il programma e si accetteranno le adesioni.
Noi siamo pronti.....”Con il Cuore e con la Mente”
Il Capitano
A.Caramia

Quote rosa: accolto ricorso al TAR.

Nella mattinata di ieri si è tenuta presso il TAR di Lecce l'udienza per discutere la richiesta di "ordinanza cautelare" (sospensiva) di cui al ricorso contro la decisione del sindaco di Oria di non nominare nessuna donna in Giunta. Con ordinanza n°0676 di oggi il TAR ha accolto detta richiesta.

Ricordo a me stesso di essere stato il primo, in qualità di Coordinatore del Movimento Politico Persone Indipendenti Libere Unite per Oria, a credere in questo risultato e di aver preannunciato un ricorso all'indomani della costituzione della Giunta. In attesa di leggere il contenuto di detto provvedimento collegiale ringrazio pubblicamente la d/ssa Serenella Molendini, Consigliera Regionale di Pari Opportunità, per aver sposato la causa delle tre donne oritane che hanno avuto il coraggio di esporsi personalmente sottoscrivendo il ricorso, pur nella consapevolezza di poter scatenare becere reazioni da parte di qualche interessato tipiche di un modo di fare politica aggressivo ed intimidatorio.

Basti pensare che nella memoria difensiva dell'attuale intera Giunta è evidenziato che "le tre ricorrenti oritane non potevano essere nominate assessori in quanto oltre a non essersi proposte, avevano una palesata incompatibilità politica ed una totale carenza di rapporto fiduciario essendosi apertamente espresse negativamente in campagna elettorale su diversi blog nei confronti del sindaco e degli altri componenti della coalizione". Parole che non meritano nessun commento, non foss'altro per quel minimo di rispetto verso le istituzioni che queste persone rappresentano.Un ringraziamento particolare mi corre l'obbligo di esternare all'avv. Carlo Caniglia, per l'alta professionalità, per l'impegno profuso nello studio della problematica e per l'intensa attività di ricerca che gli ha consentito di ottenere questo primo risultato, in attesa che il ricorso venga discusso nel merito.

F/to Fr. Arpa - Coordinatore Movimento Politico Persone Indipendenti Libere Unite per Oria

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