giovedì 15 settembre 2011

LINEE PROGRAMMATICHE del Sindaco Cosimo Pomarico.

Oria, 15.9.2011

In questi ultimi mesi da gennaio 2011 ad oggi l’Italia è profondamente cambiata; abbiamo scoperto dopo tanti anni di proclami e di promesse da parte del Governo centrale che era tutto falso. E che di fronte a questa nuova scoperta gli Italiani devono pagare con lacrime e sangue un debito pubblico generato da sprechi, da sperperi, per colpa di una politica che si accanisce
solo nei confronti dei cittadini più poveri e che non lascia alcuna prospettiva di futuro alle nuove
generazioni.
Rispetto al 2010 questa Amministrazione si troverà a governare la Città con 627 mila euro in meno all’anno, un miliardo e 200 milioni circa di vecchie lire. Una cifra considerevole che non arriverà più nelle nostre casse comunali a seguito dei ripetuti tagli ai Comuni decisi dal Governo centrale con le diverse manovre finanziarie.
376 mila euro in meno nel 2011 e 251 mila euro in meno da gennaio 2012. Altri tagli non trascurabili arriveranno dalla Regione e dalla Provincia, sui trasporti, sul diritto allo studio, sull’assistenza alle famiglie ed ai disabili.
A tutto questo si aggiungono le difficoltà storiche proprie del nostro Comune. Il riferimento è alla sentenza esecutiva dei 600 mila euro ed a tutto il contenzioso aperto che ci obbligherà a pagare altre centinaia di migliaia di euro.
Basta questo e avanza per comprendere che siamo in una situazione in cui diventa veramente difficile se non impossibile mantenere i servizi finora garantiti ai Cittadini. Ma c’è un'altra emergenza che non va sottaciuta che peserà come un macigno sul futuro della nostra Città. Siamo con un organico del personale sotto del 50% e ci troviamo in una situazione in cui non possiamo bandire concorsi per assumere nuovo personale, non possiamo attivare la mobilità e non possiamo, così come avveniva nel passato, affidare incarichi esterni di nessun tipo. Speriamo che l’appello fatto al Presidente della Repubblica di una deroga al blocco delle assunzioni possa consentirci di bandire almeno il concorso del Corpo dei Vigili Urbani.
D’ora in avanti dovremo pensare a come sopravvivere. Questo ci porterà a mettere in atto alcune operazioni che non possono più essere rinviate, senza agire sull’aumento delle tasse, già abbastanza pesanti per una popolazione che in gran parte non arriva a fine mese e non ha i soldi per provvedere al minimo indispensabile.
La lotta all’evasione fiscale diventa l’unico fronte sul quale questa Amministrazione dovrà impegnarsi per reperire le risorse economiche necessarie per non compromettere definitivamente il mantenimento degli attuali servizi e garantire l’ordinaria amministrazione Ci sono troppi furbi che sfuggono ai doveri di cittadino, recando danni gravi alla Città e rubando il
futuro a chi ha realmente bisogno.
Per il 2011 come abbiamo già avuto modo di annunciare durante l’insediamento di questo Consiglio Comunale del 07 luglio scorso, ci siamo trovati di fronte ad uno sforamento del patto di stabilità che ci sta impegnando in una consistente manovra di rientro. Chi ci ha preceduto ha speso nei primi mesi, molto più della spesa prevista per l’intero anno.
Entro il 31 dicembre prossimo dobbiamo recuperare centinaia di migliaia di euro per non superare i limiti di spesa imposti dal patto di stabilità.
Un lusso che non possiamo assolutamente consentirci perché questa iattura, per le sanzioni pesanti che subiremmo, porterebbe il Comune di Oria ad un 2012 di completa paralisi amministrativa.
Diventa inevitabile quindi mettere in atto tutte le procedure necessarie, cosa che stiamo già facendo, per vendere gli immobili di proprietà del Comune.
Pensiamo principalmente alla ex polveriera. La vendita di questo bene non solo risolverebbe il problema dell’indebitamento, ma ci consentirebbe di realizzare opere ed infrastrutture importanti e dare una valida risposta al dilagante e preoccupante fenomeno della disoccupazione, di quella giovanile in particolare.
La situazione critica, doverosamente rappresentata non ci scoraggia assolutamente, anzi, ci deve spronare ad un impegno più serrato e totale per rilanciare e modernizzare una Città come la nostra che ha tutte le carte in regola per diventare una Città turistica e progredita.
Questo sarà possibile solo se lo faremo tutti insieme. Noi cercheremo in tutti i modi di coinvolgere le forze attive della Città: quelle politiche, Sociali, sindacali, culturali, produttive e poi i Giovani, gli Anziani. In tutti dobbiamo stimolare l’entusiasmo e la fiducia per diventare protagonisti del proprio tempo. Ai Giovani chiederemo di credere nelle potenzialità che abbiamo ed agli Anziani
chiederemo di insegnare loro l’amore e l’orgoglio per Oria.
Proveremo a unire intorno ad un progetto condiviso che riguarda il nostro futuro tutti gli uomini, le donne, tutte le famiglie. I risultati ambiziosi che intendiamo perseguire saranno tanto più alla nostra portata, quanto più saremo capaci di rendere partecipe ogni cittadino, dentro e fuori quest’Aula, in un clima di armonia e di cooperazione.
Il clima di tranquillità, di riappacificazione, di rispetto della dignità di tutti, di centro, di destra e di sinistra, che stiamo praticando con particolare ostinazione fin dal giorno del nostro insediamento, proprio perché consapevoli della gravità della situazione, deve incontrare la disponibilità di tutte le forze politiche e di tutti i Consiglieri, che siano consci della straordinarietà del momento storico attuale.
I residui della campagna elettorale, i pregiudizi, gli interessi personali, ci auguriamo non alimentino un clima di rissa permanente, tale da allontanare ancor più la Gente dalla politica e bloccare le soluzioni dei problemi per la propria città.
Il cambiamento è necessario e deve riguardare tutti. Per noi cambiamento vero significa innanzitutto rispetto per tutti, stessi diritti e doveri per ognuno, ma soprattutto centralità dell’azione politica ed amministrativa per l’interesse ed il bene esclusivo della Città e della Comunità che rappresentiamo.
Insomma abbiamo bisogno di fare un patto vero tra azione politica e Cittadini, per non perdere in questi cinque anni l’appuntamento con lo sviluppo ed il lavoro.
Dobbiamo dare inizio ad una legislatura che promuova una nuova cultura fatta di educazione civica per una Città dove la pulizia, l’igiene, il decoro, l’ordine, il rispetto delle leggi e delle Istituzioni siano problemi che riguardano tutti.
Dobbiamo diventare una comunità unita, che fa il gioco di squadra, che vuole raggiungere gli stessi obiettivi, che valorizza e promuove le sue grandi tradizioni di Città solidale, di Città aperta e accogliente, orgogliosa della sua storia, per riprendere il grande ruolo esercitato nei millenni; solo così potremo ce la potremo fare e solo così potremo dare un futuro a tutti: non ci sono altre vie
ed altre alternative.
Per parte nostra, mia e della coalizione che mi ha sostenuto non è più tempo di assurde rivalse individuali.
Pur nel rispetto dei ruoli intendiamo contribuire sempre più ad elevare il dibattito politico. Ci piace pensare al Consiglio comunale come un fervido laboratorio civile, in grado di analizzare le situazioni, confrontare le idee, imprimere gli indirizzi. Senza voler sminuire il ruolo della Giunta, le tematiche principali riguardanti il progresso e l’organizzazione della Città dovranno svilupparsi
all’interno di quest’Aula, coinvolgendo a pieno titolo ogni Consigliere ed ogni forza politica.
Siamo convinti che nessuno in quest’Aula si accontenterà di far trascorre il tempo, pensando solo di mantenere il suo posto a sedere. Come siamo convinti che c’è una condivisione ampia da parte di tutti, circa la necessità di dare vita ad una rivoluzione dolce, senza litigi, senza contrasti, senza contenziosi, i quali si stanno mangiando la Città, e divorando le risorse che dovrebbero servire
per i disabili, per gli anziani, per le opere pubbliche, contenziosi che bloccano lo sviluppo e che stanno sfibrando la tenuta economica e democratica dell’Amministrazione. Oria si trova in una condizione di profonda sofferenza.
Dobbiamo cominciare dal rispetto delle regole della convivenza civile. Noi abbiamo ereditato un sistema in sofferenza per mille ragioni, di cui non è l’occasione per discutere.
Una città con diritti e doveri uguali per tutti; è questo il primo obiettivo che dobbiamo raggiungere.
C’è bisogno di puntare decisi sulla eliminazione delle disuguaglianze; ogni cittadino deve sentirsi considerato, ascoltato, dentro il sistema e non fuori, partendo dalle fasce più deboli, offrendo loro serenità e aiuti concreti.
La cura degli Anziani, l’assistenza ai Disabili, il sostegno alle Famiglie e alle categorie svantaggiate, saranno gli obiettivi per i quali chiederemo l’aiuto di tutti, associazioni di volontariato, Università popolare, servizio civile, famiglie, persone di cultura, tutte risorse preziosissime, che arricchiscono e formano più coscienza civica e consentono l’offerta di servizi di qualità quasi a costo zero. Come abbiamo fatto con la Protezione Civile con il progetto “Scuole Sicure”. Aspettiamo che anche gli Anziani,altra risorsa importante, si dichiarino disponibili ad una loro utilizzazione nei servizi sociali cittadini.
Lo sguardo preoccupato per un presente incerto non ci impedisce di pensare alla Oria che si risveglia e che si riappropria dei propri destini.
Il turismo culturale deve essere considerato il principale valore aggiunto del turismo oritano, tanto che beni, attività e manifestazioni culturali sono i principali elementi di identificazione del prodotto ORIA.
Grazie alle peculiarità artistiche, paesaggistiche, monumentali, religiose ed enogastronomiche è capace di generare calore, simpatia nei potenziali turisti: il magnetismo che dobbiamo esprimere deve essere unico, inimitabile ed irripetibile, che noi e soltanto noi possiamo offrire.
E’ questo tratto che rappresenta il maggiore punto di forza per Oria, poiché oggi la competitività si gioca soprattutto sul campo emozionale. E’ la componente culturale della nostra città che esercita una grande spinta motivazionale nei confronti del Turista che sceglie Oria, determinando una forte crescita non solo quantitativa ma anche qualitativa passando da un turismo mordi e fuggi ad un
turismo più attento e sensibile nei confronti dell’immenso patrimonio storico e culturale di cui siamo portatori..
Vivendo nell’epoca del turismo globale, è il turismo culturale il fattore predominante su cui puntare per vincere la sfida della competitività tra città e paesi. Di questo incommensurabile patrimonio che costituisce la nostra più preziosa risorsa, fanno parte anche i prodotti artigianali, agricoli ed enogastronomici di particolare pregio.
Il SUAP entrato in funzione da pochi giorni servirà ad incoraggiare e rilanciare gli investimenti in tutti i settori produttivi.
Tutto ciò deve costituire un unicum irripetibile di enorme forza attrattiva e non soggetto alla concorrenza di altri. Fare della promozione del Territorio il nostro pane quotidiano da spezzettare ogni giorno deve essere al centro di ogni iniziativa istituzionale. Un particolare contributo verrà dai Beni Culturali-archeologici di cui ORIA è ricca in stretta collaborazione con la Sopraintendenza ai
Beni Archeologici di Puglia. Negli anni 2011- 2012 dobbiamo lavorare per il completamento ed il recupero di una buona parte del nostro patrimonio archeologico per una sua funzionalità ed attiva fruizione.
Ci dobbiamo dotare di una “Carta Archeologica-Architettonica” aggiornata di Oria, aggiornata e scientificamente supportata che va dal recupero dell’area archeologica di via Erotodo, alla Necropoli Ebraica di Monte Impisi, dalla cava Messapica in località Masseria Palombara al rilancio del progetto di Monte Papalucio.
Oria deve diventare meta di turismo internazionale attraverso un piano di sviluppo che mira a destagionalizzare i flussi turistici attraverso le grandi iniziative ed eventi culturali di spessore che rendono il nostro Territorio un palcoscenico unico, come avviene nei due giorni in cui si svolge il Torneo dei Rioni. Una manifestazione che deve diventare di tutti non solo come è stato fino ad oggi, dei Rioni, delle Famiglie, di pochi Dirigenti della Pro Loco ma, anche dei Commercianti, delle Banche, delle Imprese, per non perdere uno dei richiami più importanti, attraverso il quale ci facciamo conoscere e sul quale si deve investire di più in futuro. Per questo non è più rinviabile la costituzione di una Fondazione per il Torneo dei Rioni all’interno della quale possono confluire Enti
pubblici e privati cittadini per essere più forti, più organizzati e fruire dei vantaggi che le leggi attuali garantiscono.
Lo stesso entusiasmo e senso di forte appartenenza che abbiamo dimostrato tutti, nessuno escluso, durante tutta l’estate nel dare vita alle tante ed esaltanti manifestazioni che sono state realizzate, deve essere il motore di tutti i giorni; un lavoro costante, senza fine, per tutto l’anno e superando ogni difficoltà.
Approfittiamo e lo facciamo con il cuore per ringraziare tutti i veri attori di questa rinascita che lavorano in silenzio senza esibizionismi e senza chiedere niente: la Pro Loco, le Associazioni, le Compagnie i Gruppi, le Famiglie, i Rioni, gli Sbandieratori; un patrimonio inestimabile che tutti ci invidiano. Il frutto di tanto lavoro, di sacrifici, passione, identità e tanta voglia di dare e di
contribuire, sono loro la benzina di un motore che è già partito ed a nessuno deve essere consentito di fermarlo.
Tutto questo va collocato all’interno di un piano di vero sviluppo che va accompagnato e sostenuto da atti e azioni che riguardano la politica. L’approvazione di un piano urbanistico comunale è l’altro obiettivo strategico di questa Amministrazione per rimettere in moto
l’economia, e per creare nuove opportunità di lavoro.
All’interno di questo deve emergere l’idea di Città che vogliamo. Una Città bella, sostenibile e vivibile, una Città che mette al primo posto gli abitanti e i loro bisogni. Coglieremo l’occasione del nuovo piano urbanistico per avviare un confronto e un dibattito che coinvolga gli Oritani, che li faccia parlare di se stessi e del loro futuro, che li inviti a tracciare insieme un progetto cittadino
che deve essere non solo disegno dei luoghi, di case e di spazi, ma disegno delle speranze e della vivibilità di tutti noi e delle future generazioni.
Come diventa ormai non più rinviabile ogni azione di rilancio del nostro Centro Storico con un preciso regolamento di recupero del decoro, la eliminazione dei tanti scempi compiuti, la uniformità delle facciate ai vincoli di un piano cromatico cittadino, l’incentivazione abitativa, e l’apertura di attività produttive attraverso la riduzione dell’ICI e della TARSU, lo snellimento delle
procedure burocratiche per i lavori di ristrutturazione degli immobili, attraverso La Commissione locale paesaggistica che istituiremo tra qualche mese.
E’ già iniziata la procedura per ottenere la denominazione di ORIA CITTA D’ARTE per l’inserimento del nostro Centro Storico tra i BORGHI Più BELLI D’ITALIA, per poi passare alla richiesta di inclusione della nostra città nel patrimonio dell’Unesco.
Se qualcuno pensa che noi stiamo sognando e che le procedure siano difficili e complesse, noi ribadiamo che i sogni vanno inseguiti e che non ci si arrende fino alla loro realizzazione.
La chiusura al traffico del Centro Storico, escluso i residenti, diventa ormai un provvedimento improcrastinabile. Una risorsa cosi importante che è il motore che spinge la Città verso una vera politica turistica, non possiamo lasciarla nelle mani di squadre devastatrici ed irresponsabili che scorazzano e scoraggiano ogni iniziativa di rivitalizzazione e di ripopolamento. L’impianto di videosorveglianza, recuperando un progetto già finanziato, sarà la soluzione che ci consentirà di riprendere il controllo di questo nostro inestimabile tesoro. Come diventa essenziale per recuperare un minimo di ordine e di controllo della sosta selvaggia delle auto, la realizzazione dei parcheggi a pagamento entro quest’anno.
Poi c’è tutta la partita che riguarda le cosiddette opere aperte ed incompiute, ferme da anni; a noi spetterà il compito di completarle sapendo, che già questo contribuirà a trasformare Oria in maniera importante e a dare anche qualche risposta in termini occupazionali.
Il mattatoio comunale, in questi mesi abbiamo ultimato i lavori necessari per il collaudo, sarà affidato ad una società specializzata del settore entro quest’anno.
La zona Industriale, con l’ultimo finanziamento ottenuto di 600 mila euro saranno completati tutti i lavori e sarà dotata di tutti i servizi compreso quello della linea telefonica entro il 2012.
Per la strada di Sant’Andrea sarà realizzato da parte della Provincia entro il 2012 l’altro km e la parte restante di proprietà del Comune sarà asfaltata, a regola d’arte, entro dicembre di quest’anno o al massimo entro gennaio 2012. Entro il 2012 saranno completati i lavori presso i locali dell’Ospedale Martini per dare vita, così come programmato dall’amministrazione precedente al “Centro per i Disabili”.
Il finanziamento ottenuto, grazie alla Dott.sa Iaculli di 500 mila euro ci permetterà entro il 2012-2013 di realizzare il palazzetto dello sport polivalente, e aspettiamo l’altro finanziamento per la nuova Caserma dei Carabinieri presso l’immobile confiscato di via Manduria che contiamo di realizzare entro questo nostro mandato.
Stanno per partire i lavori di ristrutturazione di Piazza Donnolo con un finanziamento già ottenuto di 800 mila euro e quelli della Piazza Cattedrale con fondi PIRP anche questi già finanziati, mentre si sta già lavorando per il restauro di PARCO MONTALBANO.
Ma abbiamo un sogno ancora più grande che è la ristrutturazione di Piazza Lorh per la quale abbiamo presentato un progetto realizzato e donato al Comune di Oria tramite la Pro Loco da due nostri giovani architetti Oritani e chiesto un finanziamento di 826 mila euro che speriamo di ottenere entro i primi mesi del 2012 e di realizzare entro i cinque anni di mandato dell’attuale Amministrazione.
Ho indicato con date e fatti quello che possiamo concretamente fare senza se e senza ma nei prossimi cinque anni.
Si tratta di opere importanti che cambieranno e rilanceranno profondamente Oria.
Sarà una Città, più vivibile, più moderna, più accogliente e con una prospettiva vera per i nostri giovani.
Non resta che metterci al lavoro e impegnarci in questa opera di ricostruzione con tutta la forza che abbiamo. Non serve più a nessuno, piangere, lamentarsi, criticare, denunciare; sappiamo che d’ora in avanti dobbiamo fare affidamento solo sulle nostre forze.
Se c’è una cosa che ci ha convinti che vale la pena impegnarci, è la consapevolezza che nel nostro piccolo e con l’umiltà che ci riconoscono possiamo contribuire a ridare fiducia e cambiare la storia della nostra Città.

0 commenti:

Twitter Delicious Facebook Digg Stumbleupon Favorites More

 
Design by Free WordPress Themes | Bloggerized by Lasantha - Premium Blogger Themes | Sweet Tomatoes Printable Coupons