mercoledì 14 settembre 2011

Oria, genitori in rivolta per l'obbligo del grembiule nero alle allieve

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Clima rovente nella scuola media “Milizia - Fermi” di Oria. E non per le alte temperature. O non solo. Nell'istituto del paese, infatti, è riesplosa prepotentemente la polemica riguardo l'obbligo imposto dalla scuola di far indossare alle ragazze un grembiule nero. I ragazzi, invece, sono esonerati da questa imposizione.
Un problema, questo, che è stato al centro di forti discussioni tra genitori e dirigente scolastico dell'istituto già negli anni passati, ma che solo lo scorso anno aveva raggiunto l'apice, quando più di qualche mamma si era ribellata a questo “diktat”, contestando non tanto - o non solo - una regola dai più considerata incomprensibile negli anni Duemila, ma anche una forte e grave discriminazione tra maschi e femmine che accentuerebbe nel ragazzo il concetto di inferiorità femminile e che, contestualmente, diventa umiliante per le ragazze.
«Non possiamo far passare questo messaggio» sostengono i genitori attenti all'educazione dei propri figli e che vorrebbero vedere nella scuola un alleato fedele. «Nonostante le nostre continue richieste - afferma un gruppetto di mamme all'ingresso a scuola - non si riesce proprio a porre fine a questa aberrante e discriminante regola».
Anche quest'anno scolastico, infatti, il primo giorno di scuola alla “Milizia - Fermi” si è aperto con la sfilata di camici neri. Al di là del caldo torrido di questi giorni per il quale anche l'utilizzo del grembiule bianco dovrebbe quanto meno essere rinviato ad un clima più accettabile, i genitori degli alunni dell'istituto chiedono o che la regola venga imposta, se proprio si deve, sia ai maschietti che alle femminucce oppure che si provveda a realizzare una divisa più “consona” ai nostri giorni. Stile college. «Che non sembri un “burqa” insomma" - tuona la signora Anna che, in questa scuola, ha sia un figlio maschio che una femminuccia. «Mi permetto di parlare proprio in virtù del fatto che, avendo figli di entrambi i sessi, non posso davvero sembrare di parte. E' umiliante, al mattino, costringere mia figlia ad indossare il grembiule nero e consentire, invece, al bambino di indossare ciò che vuole. Una regola assurda che altrove viene disattesa, con tutti i ragazzi che possono tranquillamente andare a scuola vestiti normalmente. E' evidente che sono la prima ad imporre a mia figlia un abbigliamento adeguato all'ambiente scolastico e che non tollererei mai che indossasse qualcosa di sconveniente. Ma questo è un concetto che cerco di inculcare anche a mio figlio, senza alcuna distinzione. Invece, nella “Milizia - Fermi”, vedo tutte le ragazzine “costrette” in mortificanti camici neri, mentre i bambini indossano tranquillamente jeans a vita bassa con slip in bella vista, come è di moda oggi. E nessuno osa dire nulla. Se non è discriminazione questa…. Altro che educazione!».
Ad Oria, purtroppo, nessuna autorità scolastica ha voluto assumersi la responsabilità di stare ad ascoltare le mamme di queste studentesse che proprio non ci stanno ad avvolgere le proprie figlie in un grembiule, per giunta nero, idealmente tanto simile ad un burqa. A differenza dello scorso anno, però, i genitori non intendono accettare passivamente questa imposizione e minacciano di fare ricorso al tribunale dei minori per segnalare innanzitutto una inspiegabile discriminazione tra maschi e femmine.

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