di Emilio Mola, Senzacolonne, 24.2.2008
E' l'ex vicesegretario dei Democratici di sinistra Cosimo Patisso il primo segretario cittadino del Partito democratico nella storia di Oria. A deciderlo è stato il comitato direttivo durante la seduta tenutasi mercoledì sera. La candidatura di Patisso si è imposta di misura su quella di Barsanofia Monaco, vera protagonista della politica locale durante la prima esperienza di governo del centro sinistra a inizio anni novanta, e su quella del giovane ingegnere Claudio Zanzarelli: reduce da un ottimo risultato elettorale alle precedenti amministrative, e noto per le sue straordinarie capacità di organizzatore. Dopo un'ora dedicata al dibattito e allo scambio di auguri reciproco tra i presenti, il direttivo è stato chiamato al voto per ben due volte. E solo a termine dell'ultima consultazione, tra gli applausi di tutti, è stato reso noto il nome del primo segretario del Pd. "Non ho mai pensato in tutta sincerità - ha dichiarato Patisso dopo la sua acclamazione - di poter diventare il segretario del Partito Democratico di Oria. Solo qualche settimana fa ho dovuto accettare la candidatura, e solo quando mi sono reso conto in cuor mio che forse ero l'unica persona che in questo momento potesse ricevere il consenso più ampio possibile".
"E' inutile sottolineare - ha proseguito davanti alla platea - che veniamo da esperienze troppo diverse, che abbiamo culture troppo'diverse, che abbiamo frequentazioni troppo diverse, idee troppo diverse, e ci sono stati momenti che nemmeno io credevo che avremmo fatto tanta strada insieme. Ma sono convinto che la politica la può e la deve fare solo chi ha veramente voglia di farla, senza forzature.
L'unico strumento per invogliare la gente a fare politica è quello della democrazia, termine così diffuso sulla bocca derpolitici ma così raro nelle istituzioni énelle segreterie e sezione dei partiti. Ora io questo strumento voglio portare alla vostra attenzione e a quella di tutti i nostri concittadini, giurandovi sin da ora (ma non ce ne era sicuramente bisogno) che questo partito di Oria non adotterà mai alcuna decisione senza lo strumento della democrazia".
E sul suo futuro ha le idee ben chiare: "Dico anche sin d'ora che sarò un segretario a termine, cioè il mio mandato durerà al massimo sino al primo congresso vero del Partito democratico che si terrà l'anno prossimo, e comunque sino a quando la maggior parte di voi si non sentirà più rappresentato dal sottoscritto". Insomma, un segretario a scadenza, forse solo di passaggio, ma che certo passerà alla storia. Perchè come ogni cosa, anche il primo segretario non si scorda mai.
E' l'ex vicesegretario dei Democratici di sinistra Cosimo Patisso il primo segretario cittadino del Partito democratico nella storia di Oria. A deciderlo è stato il comitato direttivo durante la seduta tenutasi mercoledì sera. La candidatura di Patisso si è imposta di misura su quella di Barsanofia Monaco, vera protagonista della politica locale durante la prima esperienza di governo del centro sinistra a inizio anni novanta, e su quella del giovane ingegnere Claudio Zanzarelli: reduce da un ottimo risultato elettorale alle precedenti amministrative, e noto per le sue straordinarie capacità di organizzatore. Dopo un'ora dedicata al dibattito e allo scambio di auguri reciproco tra i presenti, il direttivo è stato chiamato al voto per ben due volte. E solo a termine dell'ultima consultazione, tra gli applausi di tutti, è stato reso noto il nome del primo segretario del Pd. "Non ho mai pensato in tutta sincerità - ha dichiarato Patisso dopo la sua acclamazione - di poter diventare il segretario del Partito Democratico di Oria. Solo qualche settimana fa ho dovuto accettare la candidatura, e solo quando mi sono reso conto in cuor mio che forse ero l'unica persona che in questo momento potesse ricevere il consenso più ampio possibile".
"E' inutile sottolineare - ha proseguito davanti alla platea - che veniamo da esperienze troppo diverse, che abbiamo culture troppo'diverse, che abbiamo frequentazioni troppo diverse, idee troppo diverse, e ci sono stati momenti che nemmeno io credevo che avremmo fatto tanta strada insieme. Ma sono convinto che la politica la può e la deve fare solo chi ha veramente voglia di farla, senza forzature.
L'unico strumento per invogliare la gente a fare politica è quello della democrazia, termine così diffuso sulla bocca derpolitici ma così raro nelle istituzioni énelle segreterie e sezione dei partiti. Ora io questo strumento voglio portare alla vostra attenzione e a quella di tutti i nostri concittadini, giurandovi sin da ora (ma non ce ne era sicuramente bisogno) che questo partito di Oria non adotterà mai alcuna decisione senza lo strumento della democrazia".
E sul suo futuro ha le idee ben chiare: "Dico anche sin d'ora che sarò un segretario a termine, cioè il mio mandato durerà al massimo sino al primo congresso vero del Partito democratico che si terrà l'anno prossimo, e comunque sino a quando la maggior parte di voi si non sentirà più rappresentato dal sottoscritto". Insomma, un segretario a scadenza, forse solo di passaggio, ma che certo passerà alla storia. Perchè come ogni cosa, anche il primo segretario non si scorda mai.
0 commenti:
Posta un commento