di ELISEO ZANZARELLI - Senzacolonne, 2.9.2008
Rimuovere i dossi dal centro cittadino. Questo l'obiettivo che con apposito scritto indirizzato al Ministero dei Trasporti si prefigge Lorenza Conte, ex amministratrice cittadina ai tempi di Ardito e consigliere comunale di opposizione nel corso del mandato Moretto. Lamenta intervenute violazioni di legge, la Conte, presunte trasgressioni del Codice della strada.
"L'articolo 179 comma 5 del Regolamento di attuazione del Codice - scrive -, che tratta dei rallentatori di velocità, espressamente prevede che “ I dossi artificiali possono essere posti in opera solo su strade residenziali, nei parchi pubblici e privati, nei residences, ecc.; Ne è vietato l'impiego sulle strade che costituiscono itinerari preferenziali dei veicoli normalmente impiegati per servizi di soccorso o di pronto intervento”
L'art. 3, punto 58 dello stesso testo normativo definisce strada residenziale la zona urbana in cui vigono particolari regole di circolazione a protezione dei pedoni e dell'ambiente, delimitata lungo le vie di accesso dagli appositi segnali di inizio e fine". "La direttiva del Ministero dei Lavori Pubblici 24 ottobre 2000, al punto 5.6, - continua l'ex amministratrice - tratta degli impieghi non corretti della segnaletica stradale complementare e ricorda che «una attenzione particolare meritano i dossi di rallentamento della velocità (articolo 179 del regolamento) poiché è frequente un loro utilizzo indiscriminato (mentre il regolamento ne prevede l'impiego in casi particolari e con modalità di segnalamento molto precise), occorre che l'ordinanza che ne dispone l'impiego sia opportunamente motivata. I dossi prefabbricati devono essere approvati; quelli eventualmente collocati su itinerari di attraversamento dei centri abitati, lungo le strade più frequentemente percorse dai veicoli di soccorso, di polizia o di emergenza, devono essere rimossi »". Ed ancora: "La stessa direttiva rammenta che « il loro permanere in opera, in caso di incidenti riconduci bili alla loro collocazione, può dar luogo a responsabilità in capo a chi ne ha disposto la collocazione o a chi non ne ha disposto la rimozione »" Le strade interessate alla presunta installazione indiscriminata dei dossi artificiali nel Comune di Oria sono Via Giacinto D'Oria e Via Erodoto di Alicarnasso, Via Fratelli Bandiera, Via Cavour e Via Mario Pagano che "non possono certo essere definite - asserisce la Conte - strade residenziali in cui è possibile la loro installazione, ma anzi strade che costituiscono itinerari preferenziali dei veicoli normalmente impiegati per servizi di soccorso o di pronto intervento.
Una prima risposta ministeriale al ricorso amministrativo dell'ex consigliere prima rifondarolo poi in quota Comunisti Italiani, è intanto giunta. Il 5 settembre alle 10,30 alcuni funzionari inviati dal "Provveditorato interregionale per le opere pubbliche per la Puglia e Basilicata - sezione regionale per la prevenzione e la sicurezza stradale" saranno in città per un sopralluogo nelle zone interessate dai dossi. È stata a tal fine richiesta al Comune l'assistenza necessaria oltre che la presenza di un suo rappresentante, copia della planimetria delle zone e della relativa disciplina della circolazione stradale.
Rimuovere i dossi dal centro cittadino. Questo l'obiettivo che con apposito scritto indirizzato al Ministero dei Trasporti si prefigge Lorenza Conte, ex amministratrice cittadina ai tempi di Ardito e consigliere comunale di opposizione nel corso del mandato Moretto. Lamenta intervenute violazioni di legge, la Conte, presunte trasgressioni del Codice della strada.
"L'articolo 179 comma 5 del Regolamento di attuazione del Codice - scrive -, che tratta dei rallentatori di velocità, espressamente prevede che “ I dossi artificiali possono essere posti in opera solo su strade residenziali, nei parchi pubblici e privati, nei residences, ecc.; Ne è vietato l'impiego sulle strade che costituiscono itinerari preferenziali dei veicoli normalmente impiegati per servizi di soccorso o di pronto intervento”
L'art. 3, punto 58 dello stesso testo normativo definisce strada residenziale la zona urbana in cui vigono particolari regole di circolazione a protezione dei pedoni e dell'ambiente, delimitata lungo le vie di accesso dagli appositi segnali di inizio e fine". "La direttiva del Ministero dei Lavori Pubblici 24 ottobre 2000, al punto 5.6, - continua l'ex amministratrice - tratta degli impieghi non corretti della segnaletica stradale complementare e ricorda che «una attenzione particolare meritano i dossi di rallentamento della velocità (articolo 179 del regolamento) poiché è frequente un loro utilizzo indiscriminato (mentre il regolamento ne prevede l'impiego in casi particolari e con modalità di segnalamento molto precise), occorre che l'ordinanza che ne dispone l'impiego sia opportunamente motivata. I dossi prefabbricati devono essere approvati; quelli eventualmente collocati su itinerari di attraversamento dei centri abitati, lungo le strade più frequentemente percorse dai veicoli di soccorso, di polizia o di emergenza, devono essere rimossi »". Ed ancora: "La stessa direttiva rammenta che « il loro permanere in opera, in caso di incidenti riconduci bili alla loro collocazione, può dar luogo a responsabilità in capo a chi ne ha disposto la collocazione o a chi non ne ha disposto la rimozione »" Le strade interessate alla presunta installazione indiscriminata dei dossi artificiali nel Comune di Oria sono Via Giacinto D'Oria e Via Erodoto di Alicarnasso, Via Fratelli Bandiera, Via Cavour e Via Mario Pagano che "non possono certo essere definite - asserisce la Conte - strade residenziali in cui è possibile la loro installazione, ma anzi strade che costituiscono itinerari preferenziali dei veicoli normalmente impiegati per servizi di soccorso o di pronto intervento.
Una prima risposta ministeriale al ricorso amministrativo dell'ex consigliere prima rifondarolo poi in quota Comunisti Italiani, è intanto giunta. Il 5 settembre alle 10,30 alcuni funzionari inviati dal "Provveditorato interregionale per le opere pubbliche per la Puglia e Basilicata - sezione regionale per la prevenzione e la sicurezza stradale" saranno in città per un sopralluogo nelle zone interessate dai dossi. È stata a tal fine richiesta al Comune l'assistenza necessaria oltre che la presenza di un suo rappresentante, copia della planimetria delle zone e della relativa disciplina della circolazione stradale.
2 commenti:
Segnalo un articolo con foto sul mio blog che potrebbe interessare i lettori di questo blog.
http://www.arpa-oria.com/2008/09/dossi-artificiali-in-citta-fuori-norma.html
Giusto per precisare: il ricorso è stato presentato da semplice cittadina/elettrice senza alcun coinvolgimento del mio ruolo politico come si evince chiaramente dalla lettura dello stesso.
Ho ben presente la utilità dei dossi artificiali ma vorrei anche precisare che, nel ricorso, sono anche richiamate le motivazioni di tutti quei cittadini le cui condizioni di salute per particolari patologie vengono quotidianamente aggravate a causa della presenza dei predetti dossi artificiali.
Per amministratrice si intende, comunemente, Assessore ma io non ho mai ricoperto quel ruolo e quindi non ho mai avuto l'onore di aver amministrato la Citta di Oria anche se ho ricoperto, per molti anni e nei limiti delle mie capacità, il ruolo di capogruppo dell'ex PCI sia in maggioranza che in opposizione oltre che Presidente del Consiglio Comunale dal 1997 al 2001
Non sono mai stata "rifondarola" e, da comunista, ho lasciato il Pd per aderire ai Comunisti Italiani nel 2006.
Grazie
Lorenza Conte
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