www.senzacolonne.it, 5.5.2011
Riapertura lampo per la tendopoli di Oria e Manduria che, svuotatasi la scorsa settimana degli ultimi dei 3000 tunisini giunti da Lampedusa a metà marzo, ha nuovamente spalancato le porte all’accoglienza, dando “alloggio” a 750 profughi provenienti da diverse aree del nord e centro africa: libici fuggiti dalla città di Misurata, ma anche somali, eritrei e nigeriani. Numerose le donne ospitate, come anche i bambini: se ne contano una ventina in tutto, fra cui un neonato di pochi mesi. Nessuno di loro dovrebbe trattenersi fra le tende del centro di accoglienza per più di 72 ore. Il termine di permanenza è stato fissato dal ministro degli Interni Roberto Maroni, ma potrebbe comunque essere soggetto a variazioni. Obiettivo del transito dei 750 profughi per il campo di contrada Argentone è quello di avviare le procedure di identificazione degli immigrati ed effettuare uno screening sanitario che ne accerti le condizioni di salute. Pura e doverosa precauzione affidata a un inedito coordinamento per il centro fra Regione Puglia e Protezione civile.
Loro, i migranti, sbarcati di primo mattino nel porto di Taranto a bordo della “Moby Vincent” sono apparsi affaticati ma nessuno, a quanto si è appreso, è risultato affetto da particolari patologie. L’atmosfera si è rivelata decisamente diversa rispetto all’emergenza di metà marzo, quando si registrò una fuga in massa dei migranti tunisini. Quei giorni sembrano decisamente lontani. Gli ultimi tunisini hanno lasciato il campo la scorsa settimana, dopo oltre un mese di paure, rivolte, fughe: stravolgimenti epocali per una città che come Oria, di immigrati non ne aveva mai visti più di un pugno tutti assieme.
1 commenti:
Incredibile: tra questi, solo Fullone, Caniglia e Madaghiele sono rimasti negli stessi partiti. Per tutti gli altri cambio casa(cca).
Eliseo
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