lunedì 16 gennaio 2012

Castello di Oria: prorogato il sequestro

di Antonio Portolano, www.brindisireport.it

L’antico maniero federiciano resterà sotto chiave per almeno altri sei mesi. Nessun dissequestro all’orizzonte, al momento, per il castello svevo di Oria. I sigilli apposti dalla magistratura restano e potrebbero durare altri sei mesi, dal momento che il magistrato Antonio Costantini, ha chiesto una proroga delle indagini. Solo qualche settimana addietro, la custodia giudiziale era passata dal sindaco Cosimo Pomarico ad Emanuela Romanin, rampollo della famiglia Caliandro-Romanin proprietaria del bene con la società Borgo Ducale Srl, al fine di effettuare urgenti lavori di manutenzione. Un atto che poteva far pensare ad una sorta di preludio al dissequestro.

E invece, mentre si attendono gli esiti della perizia effettuata dal consulente tecnico d’ufficio solo qualche settimana fa, arrivala richiesta del magistrato: altri 6 mesi di indagini con il maniero ancora sottochiave e ben lontano dall’essere restituito non solo ai proprietari ma anche, e soprattutto, alla città federiciana. Il castello, fu sequestrato il dieci ottobre scorso per truffa ai danni dello Stato, presunti abusi edilizi e violazione dei vincoli architettonico-paesaggistici durante i recenti lavori di restauro.

Le attenzioni della magistratura si concentrarono su 8 persone, iscritte a vario titolo nel registro degli indagati: Isabella Caliandro e Giuseppe Romanin, titolari della “Borgo Ducale Srl” proprietaria della struttura; Pietro Incalza, ex dirigente dell’Utc (ufficio tecnico comunale) di Oria; Severino Orsan, direttore dei lavori; Salvatore Buonomo, dirigente della Soprintendenza per i beni architettonici e paesaggistici; Antonio Bramato, Giovanna Cacudi e Attilio Maurano, funzionari della Soprintendenza.

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