mercoledì 4 gennaio 2012

Devastato il nuovo cimitero

di ELISEO ZANZARELLI, testo e foto www.lagazzettadelmezzogiorno.it, 4.1.2012

Il cimitero nuovamente nel mirino di vandali e dissacratori. La notte a cavallo tra lunedì e martedì, dopo aver scavalcato la recinzione, ignoti si sono introdotti nel camposanto mettendo a soqquadro diverse cappelle gentilizie, trafugando 11 portafiori in ottone del valore di circa tre-quattrocento euro ciascuno e danneggiando statue di santi. La scoperta è toccata, alle prime luci del mattino di ieri, a Teresa Ricotti, che era andata a far visita ai propri cari. La signora si è subito rivolta al custode, Antonio Carone, e dopo ai carabinieri, cui ha sporto formale denuncia dell’accaduto.

La gente è infuriata: non c’è più pace nemmeno per i defunti. Ci s’interroga, intanto, circa l’effettiva utilità di un sistema pubblico di videosorveglianza a suo tempo presentato quale strumento in grado di garantire una maggiore legalità, e mai entrato appieno in funzione. In particolare, durante l’ultimo raid, sono stati messi a soqquadro diversi loculi nella parte nuova – il camposanto è diviso da una strada, via Cuculicchio, tra vecchio e nuovo – e divelti due simulacri di San Pio da Pietrelcina poggiati sulla tomba della famiglia Ricotti. Le statue erano in finto bronzo – gesso con placcatura metallica – e probabilmente per questo i malviventi hanno preferito disfarsene concentrando l’attenzione su 11 portafiori in ottone per un bottino complessivo di circa quattromila euro.

L’episodio è stato segnalato ai carabinieri, ai vigili urbani e al sindaco, Cosimo Pomarico, che è arrivato sul posto assieme all’assessore Pino Malva e al tecnico comunale Brenno Cavallo. A loro la signora Ricotti ha chiesto perché non esista un servizio di guardiania notturna presso il cimitero e come mai le telecamere del circuito chiuso siano sempre e comunque fuori servizio e il cancello del cimitero spesso aperto anche dopo l’orario di chiusura (in inverno, le 16,30).

Già giorni fa, comunque, un episodio simile era stato segnalato alle autorità: erano stati forzati e portati via numerosi lucchetti, sempre in ottone, destinati con ogni probabilità a essere fusi. Il cimitero, che a Oria sorge proprio a ridosso del centro abitato, già nel recente passato era stato oggetto di attenzioni moleste. Un paio di anni addietro, in corrispondenza delle tombe ebraiche, si era anche ipotizzata la celebrazione di messe nere o scimmiottamenti di riti satanici, con tanto d’indagini da parte delle forze dell’ordine.

1 commenti:

Leonzio Patisso ha detto...

stamattina al cimitero mancavano anche molti portafiori di ottone ......poveri noi.

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