lunedì 2 agosto 2010

Con la Vespa contro un muro: poliziotto muore sul colpo

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Con la sua Vespa contro il muro di una scuola: non c’è stato scampo per Vincenzo Calò, poliziotto ventinovenne di Oria, in servizio a Bologna, che era tornato a casa per le ferie estive. Il ragazzo ha perso la vita sul colpo, nel pieno centro della sua città, in via XXIV Maggio. Lo scooter bianco in sella al quale viaggiava si è distrutto nello schianto contro la recinzione della scuola media “Fermi”: avrebbe dovuto svoltare obbligatoriamente a destra. Non sono chiare le ragioni per le quali non è riuscito ad effettuare la manovra: ha tirato dritto e davanti a sé c’era soltanto il cemento. Triste sorte quella del poliziotto oritano, figlio di un ispettore di polizia: i sanitari del 118 non hanno potuto far altro che constatarne il decesso subito dopo essere giunti sul posto, attorno a mezzogiorno. I rilievi di rito sono stati eseguiti dai carabinieri della stazione di Oria. Il medico legale incaricato dalla Procura ha eseguito una ispezione esterna sul corpo del ventinovenne: non ne è stata disposta l’autopsia, la salma è stata subito riconsegnata ai famigliari. Non saranno necessari ulteriori accertamenti. Numerosi gli amici che si sono precipitati sul luogo dell’incidente. Accanto al due ruote un lenzuolo bianco intriso di sangue. Non è ancora stato appurato se il casco che portava era bene allacciato. E’ stato ritrovato per terra, sull’asfalto. Nessuno può sapere se gli avrebbe salvato la vita. Vincenzo non c’è più, e nulla ormai ha più alcuna importanza. La dinamica, le cause del sinistro, la velocità del mezzo che guidava alla perfezione. La notizia si è diffusa in fretta. Con gli occhi gonfi gli amici si sono precipitati. L’hanno appresa subito anche i famigliari, il padre Damiano, la madre Angela Matarrelli, la sorella Francesca e i due bimbi a cui Vincenzo era molto affezionato. Hanno saputo immediatamente dell’accaduto. Ma ormai non c’era più da sperare, più niente da fare. Non si esclude, nelle ipotesi tenute in considerazione, che l’agente di polizia sia stato colto da un malore, prima di perdere il controllo della Vespa. Qualcuno, fra coloro che lo conoscono bene, ha riferito di un precedente simile che risalirebbe a qualche mese fa. Un incidente in auto, avvenuto nei pressi della scalinata di piazza Manfredi, sempre nel centro di Oria.
Lo scooter è stato sottoposto a sequestro. Non ci sono altre vetture coinvolte, lo confermano i testimoni che hanno osservato tutta la scena: c’era gente in giro, ieri mattina. Il solito via vai di auto e di persone a piedi. Via XXIV maggio è una strada centrale, molto tranquilla. Nel centro urbano non ci si aspetta altro che qualche tamponamento di poco conto. Non è una zona in cui c’è rischio per centauri e automobilisti. E’ stato infido il destino con Vincenzo. Non gli ha lasciato neppure il tempo di chiedere aiuto, la forza per lottare e sconfiggere la morte. Non è stato trasportato in ospedale. Quando i sanitari sono arrivati a bordo di un’ambulanza, pronta a ripartire a sirene spiegate, il ragazzo non respirava già più. Aveva battuto violentemente la testa, nell’urto della sua Vespa contro il muro. Vincenzo era tornato a casa da qualche giorno e ci sarebbe rimasto per un po’. Prestava servizio a Bologna ed era innamorato della sua divisa. Numerose le testimonianze di affetto giunte nelle scorse ore ai famigliari e agli amici, anche attraverso la bacheca di Facebook. Tanta la gente che affolla da ieri pomeriggio l’abitazione dei genitori del giovane poliziotto, in via Carducci. Un fiume di persone si è ritrovato lì, al civico 25, per l’ultimo saluto a Vincenzo Calò e per un abbraccio a mamma e papà. I carabinieri proseguiranno con le indagini, per escludere che ci siano responsabilità di altri in quello che è accaduto. La segnaletica, le condizioni dell’asfalto, qualche ostacolo lungo il tragitto, scorto forse all’ultimo istante. Mentre i militari, che ieri sono rimasti a lungo sul luogo dell’incidente, fino a che la salma non è stata rimossa, continuano con gli accertamenti di loro competenza, oggi ci sarà spazio soltanto per il dolore: la cerimonia funebre per l’addio a Vincenzo sarà celebrata alle 16.30, nella Basilica Cattedrale di Oria. Vi parteciperanno in tanti, alcuni sono in viaggio da Bologna, la città che aveva adottato il poliziotto oritano e che non lo riabbraccerà mai più.

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