di Eliseo Zanzarelli, Senzacolonne, 3.12.2008
Appena nata da un'idea e dalla passione di due grandi amici, ha già conquistato il plauso della citadinanza. Si tratta de "La nuova compagnia teatrale oritana", sodalizio costituito quasi per gioco qualche settimana addietro da Giuseppe Neglia Pepe e Mino Recchia, uniti, si diceva, da una pronda amicizia, e accomunati dalla viscerale passione per la recitazione.
Erano per loro ideatori, sapientemente affiancati dal più esperto Mimino Sagace, ma anche per il resto del cast, composto di gente di esperienza e non, gli interminabili applausi scrosciati al termine della commedia in vernacolo oritano "La buonanima del provessore", andata in scena domenica sera alle 20 al teatrino dell'Istituto dei Padri Rogazionisti.
"Una rappresetazione in tre atti di Vincenzo Sparviero - spiega proprio il segretario Rechia -, sia sul piano della scenografia sia su quello della sceneggiatura, fortemente incentrata su Oria, in particolare nel riferimento a eventi tipicamente locali quali il Torneo Rioni. Condita con espisodi esilaranti frutto della pura immaginazione dell'autore. Un vero e proprio «manifesto» della risata nostrana, insomma". Grande consenso e unanime richiesta di "bis", domenica sera, a teatro, dove si è registrato il tutto esaurito. Oltre ogni più rosea aspettativa, come ammette lo stesso Giuseppe Neglia; presidente della compagnia: "Effettivamente speravamo nell' l'apprezzamento del pubblico, sebbene per noi recitare rappresenti innanzitutto un divertimento, una passione. Un libero sfogo post-lavoro, che in ogni caso ci sottrae ore libere per le prove.
Hobby, sì, ma sempre da coltivare al meglio. Siamo rimasti noi stessi stupiti, dicevo, della grande affluenza di gente, nonostante l'ingresso non fosse gratuito (prezzo del biglietto 4 euro, ndr). Tanto è vero che inizialmente temevamo che la platea potesse rimanere un po' sguarnita. Ma, piacevolissima sorpresa, che ci gratifica e spinge ad andare avanti con ancora maggiore impegno, all'apertura del sipario non c'erano più neppure posti in piedi disponibili".
Circostanza, questa, che ha indotto gli attori a concedere la replica, a metà dicembre, il 14. Data in cui l'intero cast tornerà in scena lieto di farlo, per inunergergersi, spera, in un ulteriotre bagno di folla. Oltre a Neglia, Recchia e Sagace, sul palcoscenico si alterneranno: Pina Salvini, Flavia Lanza, Maurizio Carone, Giuseppe Delle Grottaglie, Marco Fanuli, Gianluca Candeloro, Luigi Massa.
Tutti ora più convinti di poter sdoganare, apprezzati, la profonda passione che li unisce nella nobile dedizione all'ars theatralis.
Appena nata da un'idea e dalla passione di due grandi amici, ha già conquistato il plauso della citadinanza. Si tratta de "La nuova compagnia teatrale oritana", sodalizio costituito quasi per gioco qualche settimana addietro da Giuseppe Neglia Pepe e Mino Recchia, uniti, si diceva, da una pronda amicizia, e accomunati dalla viscerale passione per la recitazione.
Erano per loro ideatori, sapientemente affiancati dal più esperto Mimino Sagace, ma anche per il resto del cast, composto di gente di esperienza e non, gli interminabili applausi scrosciati al termine della commedia in vernacolo oritano "La buonanima del provessore", andata in scena domenica sera alle 20 al teatrino dell'Istituto dei Padri Rogazionisti.
"Una rappresetazione in tre atti di Vincenzo Sparviero - spiega proprio il segretario Rechia -, sia sul piano della scenografia sia su quello della sceneggiatura, fortemente incentrata su Oria, in particolare nel riferimento a eventi tipicamente locali quali il Torneo Rioni. Condita con espisodi esilaranti frutto della pura immaginazione dell'autore. Un vero e proprio «manifesto» della risata nostrana, insomma". Grande consenso e unanime richiesta di "bis", domenica sera, a teatro, dove si è registrato il tutto esaurito. Oltre ogni più rosea aspettativa, come ammette lo stesso Giuseppe Neglia; presidente della compagnia: "Effettivamente speravamo nell' l'apprezzamento del pubblico, sebbene per noi recitare rappresenti innanzitutto un divertimento, una passione. Un libero sfogo post-lavoro, che in ogni caso ci sottrae ore libere per le prove.
Hobby, sì, ma sempre da coltivare al meglio. Siamo rimasti noi stessi stupiti, dicevo, della grande affluenza di gente, nonostante l'ingresso non fosse gratuito (prezzo del biglietto 4 euro, ndr). Tanto è vero che inizialmente temevamo che la platea potesse rimanere un po' sguarnita. Ma, piacevolissima sorpresa, che ci gratifica e spinge ad andare avanti con ancora maggiore impegno, all'apertura del sipario non c'erano più neppure posti in piedi disponibili".
Circostanza, questa, che ha indotto gli attori a concedere la replica, a metà dicembre, il 14. Data in cui l'intero cast tornerà in scena lieto di farlo, per inunergergersi, spera, in un ulteriotre bagno di folla. Oltre a Neglia, Recchia e Sagace, sul palcoscenico si alterneranno: Pina Salvini, Flavia Lanza, Maurizio Carone, Giuseppe Delle Grottaglie, Marco Fanuli, Gianluca Candeloro, Luigi Massa.
Tutti ora più convinti di poter sdoganare, apprezzati, la profonda passione che li unisce nella nobile dedizione all'ars theatralis.
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