lunedì 11 luglio 2011

L'ex sindaco Ferretti interviene sulla vicenda della sentenza da 600.000 euro.

Con riferimento all’articolo pubblicato nella cronaca di Brindisi della edizione del 8 luglio 2011, dal titolo “Ecco perché il Comune deve pagare 600mila euro”, sono costretto a formulare alcune opportune precisazioni in quanto, pur non contenendo inesattezze, il pezzo lascia intendere che sulla questione di cui si occupa possano esservi responsabilità da parte dell’Amministrazione di cui sono stato a capo dal 2006 al 2010.
In merito alla vicenda dell’azione legale per il risarcimento dei danni, occorre innanzitutto precisare che è facile rendersi conto, già da una prima lettura delle carte, che le responsabilità da individuare sono personali, di uno o più funzionari e/o di uno o più amministratori, e non di una amministrazione nel suo insieme. Differente è sicuramente la questione relativa alla precedente decisione di esproprio, ed agli atti consequenziali, questa si posta in essere da una Amministrazione.
L’estensore dell’articolo chiarisce che il Comune di Oria era contumace nella causa di risarcimento danni proposta dal proprietario dei terreni illegittimamente espropriati, specifica anche come l’avvocato Pellegrino abbia scelto di non notificare al Comune di Oria (parte soccombente) la sentenza, facendo così strategicamente in modo che questa divenisse definitiva senza farne alcuna comunicazione, non dice però che la mia Amministrazione non poteva essere a conoscenza della questione proprio a ragione della contumacia, determinata dalla inerzia di qualcuno in anni precedenti. Così come non dice che quell’arco di tempo di un anno e 46 giorni citato nell’articolo, ha visto amministrare la Città, oltre al sottoscritto, anche un Commissario Prefettizio per oltre cinque mesi e, anche se per soli 18 giorni, l’Amministrazione attualmente in carica. Quanto appena precisato non per richiamare a responsabilità, che ovviamente non può avere, chi ha amministrato la Città dopo lo scrivente, ma proprio per rappresentare che anche la responsabilità di non aver consentito all’Amministrazione di appellare la sentenza di primo grado è evidentemente da ricercare nel passato.
A ciò si aggiunga che il sottoscritto, subito dopo il suo insediamento nel 2006, si preoccupò di far eseguire una ricognizione totale del contenzioso, apparso subito fuori controllo; cosa che fu fatta egregiamente, nonostante che molti fascicoli non fossero completi e, probabilmente, alcuni altri non ci fossero affatto. Un successivo riordino dell’ufficio contenzioso fu successivamente eseguito altrettanto egregiamente dalla valida dott.ssa Di Mauro al suo arrivo nel Comune di Oria quale Segretario Generale e Direttore Generale. In nessuna di queste occasioni emerse alcunché della causa in questione. Se così non fosse stato si sarebbero adottati tutti i provvedimenti necessari per evitare l’insorgere di danni a carico del Comune e dei cittadini, così come la mia Amministrazione ha dimostrato di saper e voler fare in altre circostanze quali, per esempio, la transazione con il Consorzio D’Asta, la transazione con la Soget srl e la costituzione in giudizio con vittoria contro la Garda Segnale srl, società poi venuta alla ribalta delle cronache nazionali.
In merito alla vicenda che ci occupa, si rappresenta che il movimento politico di cui faccio parte, Io Amo Oria – Io Amo l’Italia, nei prossimi giorni si farà promotore di specifiche iniziative per venire incontro alla richiesta di chiarezza da parte di numerosi cittadini.
Distinti saluti.
F.to Cosimo FERRETTI

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