Spaccio a domicilio: arrestato pregiudicato

COMUNICATO STAMPA REGIONE CARABINIERI PUGLIA, 15.4.2008

Ancora una volta nella rete. E’ successo, infatti, che, per verificare le ripetute “chiacchiere di paese” sul conto di MARCO AVENA, abitante nelle palazzine a ridosso della periferica via Latiano nel comune di ORIA, i CARABINIERI DEL NUCLEO OPERATIVO E RADIOMOBILE, abbiano attuato un dispositivo di controllo approfittando della penombra di una di questo inizio di primavera, proprio nei pressi di quella casa, dove PERSINO ALCUNE TELEFONATE AL 112, avevano segnalato un inspiegabile via vai di ciclomotori ed autovetture, spesso con a bordo giovani visibilmente tossicodipendenti.
Nel corso dell’ennesimo passaggio in quella via Marco Pacuvio a bordo dell’auto civetta, quindi, i Carabinieri notavano, fermo sulla soglia del portoncino in alluminio anticorodal e vetro dello stesso civico, il “nostro”, che, appena resosi conto della presenza dei tre Carabinieri, a lui altrettanto noti, batteva in ritirata repentinamente all’interno dell’androne.
Vista, quindi, la reazione dell’uomo, quegli uomini, che l’uniforme ce l’hanno sulla pelle, intimandogli a gran voce di tornare sui suoi passi, scendevano altrettanto velocemente dall’abitacolo dell’auto di servizio, ritenendo che l’atteggiamento del prevenuto potesse essere giustificato dalla illecita detenzione di sostanze stupefacenti considerati i precedenti specifici dello stesso in tal materia, ma, visto l’esito negativo dell’invito rivolto all’uomo in fuga, lo inseguivano mentre riparava nel corridoio posto al pian terreno dell’androne, sul quale si affacciano i locali box corrispondenti agli appartamenti dei piani superiori. In quel frangente il Maresciallo che precedeva gli altri aveva modo di notare MARCO AVENA che, appena giunto all’interno del box di pertinenza del suo appartamento, si disfaceva di un involucro, il classico “cipollone”, in cellophane e nastro adesivo, di circa GRAMMI 5 (CINQUE) CIRCA DI “EROINA”, ANCORA IN “PIETRE”.
Sembrava di ripercorrere le scene di un film americano che narrava, alcuni anni fa, le gesta di Leonardo Di Caprio, un incallito falsario, perennemente in fuga da uno strepitoso Tom Hanks, l’agente FBI di turno.
Solo nello scorso febbraio, infatti, AVENA si era reso protagonista DI ALTRA “FUGA”, quella volta a bordo della propria autovettura Y 10, alla vista di altri CARABINIERI DEL NUCLEO OPERATIVO E RADIOMOBILE. In quella circostanza, al fine di sottrarsi al controllo, forzava un posto di controllo, procedendo a folle corsa, pur nonostante fosse inseguito dalla stessa pattuglia, assumendo una condotta di guida tale da mettere in concreto pericolo non solo quegli stessi CARABINIERI, ma anche e soprattutto gli utenti della strada che si vedevano costretti ad accostarsi fuori dalla carreggiata, per evitare la collisione con la spregiudicata condotta di guida, caratterizzata da continui zig-zag e sorpassi pericolosi. Nel corso della successiva perquisizione domiciliare, venne trovato in possesso, tra l’altro, di diversi ritagli circolari di buste in plastica ed un bilancino di precisione.
Si ritenne, allora, di ritrovarsi di fronte a dettagli sintomatici di una pregressa attività normalmente finalizzata al confezionamento in dosi di stupefacente in polvere: non si sarebbe spiegato, d’altronde, l’altrimenti incomprensibile reazione al tentativo di controllo del personale operante, cui reagiva dandosi a precipitosa fuga a bordo della piccola utilitaria, pur consapevole di non avere buona riuscita, ma almeno con la possibilità di guadagnare minuti preziosi per sbarazzarsi di qualche ingombrante “bagaglio”.
Quanto accertato ieri notte, quindi, non fa altro che confermare quelle supposizioni.
Per questo accertato, quindi, AVENA veniva dichiarato in arresto e, dopo averne dato avviso al Magistrato di turno presso la Procura – DOTT. ANTONIO COSTANTINI, veniva trasferito presso il carcere di via Appia.

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