martedì 9 novembre 2010

Castello.Cosa accadde tre anni fa?

Ieri mattina, in una affollata conferenza stampa è stato riaperto il Castello. Alla presenza dei numerosi giornalisti ed autorità sono stati illustrati i lavori realizzati ed i progetti dei nuovi proprietari tra gli applausi dei presenti.
Non dimentichiamo, però, che appena tre anni fa l'acquisto del Castello provocò malcontento tra molti dei plaudenti ospiti di ieri mattina.
Di seguito, in ordine cronologico, un elenco di articoli sulla vicenda che - all'epoca - tenne banco per diverse settimane, si parlo' di furto del castello, di esposti alla procura e via dicendo ... ai posteri ogni sentenza.





(15.8.2007)




(7.9.2007)


(21.9.2007)

(21.9.2007)


(22.9.2007)

3 commenti:

cassandra ha detto...

che si abbia la memoria corta lo sapevamo, ma che si abbia anche la faccia di bronzo, questo è troppo.
C'è mancato poco che le autorità intervenute alla inaugurazione del Castello si abbracciassero con il signor Romanin per la gioia di vedere finalmente conclusi lavori di restauro. Chissà se , data la memoria corta, si ricordano lor signori di quanti bastoni hanno messo tra le ruote al signor Romanin, per impedire che i lavori fossero conclusi(vedi le varie licenze che servivano per il servizio di ristorazione...).
Ma per fortuna è stato ampiamente dimostrato che quando si hanno le idee(e non solo quelle)chiare sul percorso da fare, si arriva sempre alla meta.

Lorenza ha detto...

Il sINDACO di Oia alla inaugurazione del castello dei Romanin ha bacchettato la Regione ?

Bisognava invece ringraziare il Presidente Nichi Vendola e l'allora Assessore al Bilancio Francesco Saponaro che sollecitati, molto modestamente, solo dalla sottoscritta, avevano fatto naufragare il folle progetto (sostenuto da tutte le forze politiche di maggioranza e opposizione, dall'allora Presidente della Provincia e autorevoli consiglieri regionali del PD) portato avanti dal sINDACO di Oria di acquistare il Castello al posto dei Romanin.

Il mio intervento fu giudicato talmente grave dal sig. sINDACO e dal suo entourage di signorsì, nani e ballerini anche di opposizione, da provocare un nuovo rigurgito di minacce e persecuzioni nei confronti di chi, a loro dire "non aveva capito che doveva solo stare zittto".

Lo voglio ricordare ora che il castello è stato inaugurato tra l'ipocrisia di tutti coloro, istituzioni e non, che hanno dimenticato troppo in fretta le battaglie campali che avevano organizzato contro un acquisto di privati che poteva fare solo del bene a Oria e al suo Castello.

Non ero presente alla inaugurazione, non solo perchè non invitata da nessuno, anche se certe scene mi danno da tempo il voltastomaco, ma cosa ci possiamo fare se la dignità e la coerenza, soprattutto quella politica, non è per tutti ?

negli articoli riportati mancano quelli che riportavano il mio comunicato, fuori dal coro di maggioranza e opposizione, pubblicato il 26 agosto 2007 anche da www.oritano.it

Lorenza ha detto...

http://www.oritano.it/2007/08/vendita-castello-intervento-di-lorenza.html

Castello Federiciano di Oria

Al ministro dei Beni Culturali – Roma

Al Presidente della regione Puglia – Bari

Al Presidente della provincia di Brindisi

Al Sindaco di Oria

La vicenda della vendita del Castello Federiciano di Oria, dalla famiglia Martini-Carissimo alla famiglia Romanin-Caliandro, sembra abbia messo tutti d’accordo, maggioranza e opposizione, sulla necessità di stoppare l’ acquisto per esercitare il diritto di prelazione facendo diventare il maniero di proprietà pubblica in ciò aiutati dalle associazioni culturali locali, dalla pro-loco e da alcuni notabili locali sempre, meritevolmente, in prima fila quando si tratta di difendere l’identità ed il patrimonio storico-culturale della nostra Città. Per la verità su questa vicenda si registra un unanimismo tipicamente élitario che ritiene di parlare a nome di tutta la popolazione, di interpretarne gli interessi e le aspirazioni di tutti facendo però dimenticare i problemi veri e quotidiani del nostro paese: “pensassero ad aprire la villa comunale, a far funzionare la palestra, il campo sportivo, parco montalbano… ma se a Oria hanno chiuso pure i i bagni pubblici come pensano di acquistare il Castello ?” questa la prima reazione della gente e dei cittadini di fronte alla notizia dell’”impegno unanime” delle forze politiche locali per acquistare il castello di Oria. Fuori dal coro ritengo di dover timidamente suggerire (interpretando le aspirazioni della mia gente, quella del mercato, della strada, i cafoni si diceva una volta) che amministratori pubblici e forze politiche attente e con i piedi per terra (che fino a ieri hanno sempre sbandierato l’esigenza per Oria di un albergo, di un centro congressi, di un museo, di iniziative di grande respiro per proiettarla a livello nazionale nell’ambito del turismo e dei grandi circuiti turistico-culturali ) non dovrebbero avere pregiudiziali al passaggio della proprietà del castello da un privato ad un altro privato ma cogliere l’occasione, non per esercitare un velleitario diritto di prelazione,,per incontrare gli acquirenti e stilare un protocollo di intesa per valorizzare il castello di Oria nell’interesse della Città e con l’aiuto di tutti. Questo perché, per un Comune disastrato come il nostro, privo di dipendenti e di professionalità adeguate e che acquistando il Castello sfora il patto di stabilità, non vi sono reali alternative all’intervento dei privati anche se questo richiede estreme cautele e garanzie sul cosa fare del Castello e sul come farlo - più che un plebiscito del SI e del NO all’acquisto pubblico senza prospettive. Questo perchè è vero che le esigenze di tutela non possono essere allentate in nome del profitto ma su questo gli acquirenti sembrano vogliano dare, inascoltati, le massime garanzie e non vi sono motivi per ritenere il contrario. Ma, per non essere crocefissa per questa presa di posizione “liberista” e controcorrente (tant’è quando i “comunisti” lo fanno gli altri) voglio precisare che è necessario tenere presente che la esigenza di tutela integrità del patrimonio culturale è ben presente anche in chi non viene considerato di “cultura” e che un monumento nazionale come il castello di Oria non può essere considerato oggetto di mero sfruttamento economico ma su questo bisogna impegnare e sfruttare la disponibilità degli acquirenti senza perdere tempo in inutili conferenze di servizi perché non ha senso, in questa vicenda, per citare Vittorio Sgarbi - del quale apprezzo solo le sue capacità culturali - "una dicotomia pubblico-privato come antitesi del bene e del male: molti monumenti di proprietà pubblica giacciono in assoluto e degradante abbandono. Molte strutture private rappresentano esempi di eccellenza sotto il profilo della conservazione. Mentre recenti interventi museali pubblici si seg nalano come violente manomissioni dei monumenti interessati".

Oria, 26 agosto 2007

Lorenza Conte Segretaria dei Comunisti Italiani

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