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La puzza di fogna si sente in tutta la zona tra le masserie “Case grandi” e “Case piccole”, appena lasciato il santuario di San Cosimo e si imbocca la strada per Manduria. E si sente ancor di più man mano che ci si avvicina all’area che questa mattina i carabinieri del Noe di Lecce (Nucleo operativo ecologico) hanno sottoposto a sequestro per accertare come mai quel terreno si stia trasformando in una palude di liquami mista ad acque reflue.
Si tratta di un’area di circa trentamila metri quadrati recintata con una inferriata e chiusa da un cancello. E’ un’area di proprietà del Comune di Oria e gestita dall’Acquedotto pugliese. I carabinieri del Noe l’hanno individuata a seguito di segnalazioni di abitanti della zona, infastiditi dal fetore che quel terreno emana. La zona, come si è detto, è proprio a ridosso del Santuario. Quando il vento soffia da Ponente il cattivo odore invade l’area del santuario, dello zoo e dei numerosi ristoranti, affollati soprattutto nei giorni festivi.
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