giovedì 18 novembre 2010

Lasciò morire l’amico 17enne sotto la sabbia

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Prima il sequestro, poi l’omicidio di Joseph De Stradis, un ragazzino di Oria che aveva appena 17 anni: lo picchiarono e lo colpirono a martellate, poi lasciarono morire sotto la sabbia, di fronte al mare di Taranto. Ci sarebbe stato anche il suo migliore amico: è stato condannato a 17 anni di reclusione. La sentenza. Luigi Caffa, 25 anni, nato e residente a Oria, è stato riconosciuto colpevole di entrambi i reati, oltre che di occultamento di cadavere, dalla Corte d’Assise d’Appello di Taranto, al termine di due ore di camera di Consiglio. Rispetto alle conclusioni del giudizio di primo grado, la condanna è stata aumentata di un anno perché la Corte ha ritenuto sussistente anche il sequestro, così come aveva chiesto il procuratore generale. Ma sulla pena, non c’è stata condivisione. Il pg, infatti, aveva chiesto la condanna a vent’anni, chiedendo l’eliminazione delle attenuanti generiche che erano state riconosciute all’imputato anche in ragione della giovane età e dello status di incensurato non avendo mai avuto problemi con la giustizia.
Le motivazioni saranno depositate fra novanta giorni e solo allora sarà possibile sapere quali sono state le valutazioni dei giudici togati e di quelli popolari sulla condotta contestata al venticinquenne. Che resta in libertà in attesa della definizione del processo: il suo avvocato di fiducia, Pasquale Annicchiarico, ha anticipato l’intenzione di ricorrere in Cassazione.

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