venerdì 24 luglio 2009

A PROPOSITO DI BLUFF

Comunicato Stampa Amm.ne Comunale di Oria, 24.7.2009

Devo ringraziare il PD di Oria che mi offre l’occasione di illustrare ai cittadini ciò che è stato fatto dall’A.T.O. BR/2 e, soprattutto, i vantaggi che la popolazione ne trae.

Il PD paragona il costo del servizio di un contratto di dieci anni fa con il costo del servizio attuale che è di tipo ben diverso e dà risultati la cui efficacia, in termini di raccolta differenziata, proietta Oria fra le realtà più evolute dei Comuni italiani. Abbiamo superato in giugno il 40% grazie al contributo determinante della popolazione e degli operatori ecologici.

Il confronto che invece voglio sottoporre all’attenzione di tutti, cittadini e politici, va fatto tra il prezzo offerto dalla Ditta in fase di gara e quello che effettivamente spetta attualmente al Comune di Oria. La Ditta aveva offerto un prezzo di 1.277.976 €; attualmente il contratto prevede un canone di 1.104.868 €, con un risparmio netto di 173.108 € ogni anno, per i prossimi dieci anni.

Questo risultato è stato ottenuto grazie ad una paziente rivisitazione dell’offerta, di concerto con la Ditta e con gli altri Comuni dell’A.T.O. Per ottenere tali riduzioni, si è dovuto rinunciare a qualcosa di quanto si era previsto in gara, e si sono individuate quelle attività e forniture che hanno il minore impatto sulla qualità del servizio come, ad esempio, l’isola ecologica mobile, unica in tutti i nove Comuni dell’A.T.O., con la presenza in Oria per un solo giorno la settimana e per meno di una mattinata. Si è rinunciato anche alla fornitura di bagni chimici mobili, che possono creare piuttosto qualche problema igienico in più; si è rinunciato a qualche passata di spazzatrice di quelle previste nelle ore pomeridiane e al controllo computerizzato dei mezzi che interessa più la ditta che il committente.

Ma per fare bene i conti bisogna inoltre considerare che, con la vecchia gestione era il Comune che pagava la metà degli operatori ecologici. Una delle operazioni meglio riuscite è stata proprio quella di stabilizzare quei lavoratori, gli L.S.U., che prima erano in situazione precaria pagati dal Comune, facendoli assumere in pianta stabile dalla Ditta concessionaria del servizio. Si è raggiunto, in tal modo, il doppio obbiettivo di assicurare un futuro stabile e sicuro a dodici famiglie e di alleggerire le casse del Comune e dei cittadini oritani, dall’onere dei relativi stipendi.

Nel comunicato del PD si parla anche di costo di smaltimento. Ed e qui che si fa uno dei più clamorosi autogol. Prima dell’A.T.O. a guida Ferretti, il costo di smaltimento in discarica era di circa 50 € a tonnellata. Con la gestione Ferretti tale costo è sceso, per tutti i Comuni dell’A.T.O., a 32 € a tonnellata. A tali costi si aggiunge l’ecotassa, che era di 11 € a tonnellata portata in discarica e sarebbe salita a 15 € da luglio, mentre per effetto del gestore unico è scesa a 10 € a tonnellata.

Non basta: ora in discarica si porta il 50% di quanto si conferiva fino a dicembre scorso; e sulle frazioni secche differenziate, per effetto del nuovo contratto, si corrisponde una tariffa di soli 9,7 € a tonnellata senza ecotassa.

Tocca ora agli esperti del PD il compito di fare le addizioni e le sottrazioni e di verificare che si sta offrendo tanto di più, allo stesso costo di prima. Infatti gli aumenti della Tarsu, come ormai tutti sanno, sono dovuti al fatto che, se in passato era possibile coprire gli oneri del servizio, in parte con fondi messi a disposizione dal Comune, oggi questo non è più possibile per legge e l’intero costo del servizio deve essere a carico dei contribuenti.
Nel fare i conti, gli amici del PD sono pregati di considerare anche gli effetti sull’ambiente che non sono monetizzabili: oggi si usano mezzi a gpl che non inquinano, come i vecchi camion a gasolio con sbuffi di fumo nero nelle vie del centro abitato; la raccolta differenziata recupera materia prima e preserva dai danni ambientali della discarica e il recupero del materiale organico consente la sua trasformazione in concime nell’impianto di compostaggio, a discapito dell’uso dei fertilizzanti chimici. E potremmo continuare ……….

E’ vero che non sono state installate ancora le isole ecologiche interrate. Ma sono già arrivate; le prime sono in corso di installazione a Latiano, poi passeremo a Oria.

Certo, bisogna realizzare il centro raccolta materiali. Abbiamo finalmente deliberato il sito: non è stato facile fra le mille pastoie burocratiche e le leggi che si susseguono tuttora.

E’ vero: si fanno quattro prese dell’umido invece di cinque, ma si fanno due passaggi in più settimanali per l’indifferenziato, per le utenze che ne hanno bisogno. Tale situazione dovrà essere stabilizzata una volta installate le isole interrate, destinate al non riciclabile, e si deciderà come meglio impiegare le risorse a parità di passaggi settimanali.

Come si vede, il servizio è complesso ed è in fase di perfezionamento. Ben venga la vigilanza dei cittadini sull’attuazione di tutte le parti del contratto e sulla corretta esecuzione del servizio, visto che si riflette direttamente sull’immagine della Città, sull’igiene e sull’economia che deriva dal turismo.

Non prendiamo a pretesto però un servizio di vitale importanza per seminare zizzania.

Noi andiamo avanti e chiediamo la collaborazione di tutti i cittadini, di destra, di centro e di sinistra, convinti che quello che stiamo facendo è nell’interesse di tutti i cittadini di Oria e dell’A.T.O.
IL SINDACO
(Cosimo FERRETTI)

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