venerdì 24 luglio 2009

Giunta in alto mare: crisi politica o lotta fratricida?

Comunicato Stampa lista Ferrarese di Oria, 24.7.2009

C'è qualcosa di nuovo nell'aria? Anzi di antico!
Antico come Caino e Abele, nuovo come la richiesta di visibilità di tutti e dieci i Consiglieri Comunali della Maggioranza del Sindaco Ferretti.
Poco importa che i Caino e Abele del Palazzo di Città di Oria abbiano i nomi dei 10 Consiglieri di maggioranza, di comune c'è la lotta fratricida per la conquista di sempre maggiore visibilità in giunta.
Sono passati già dieci giorni da quando il Sindaco Ferretti ha azzerato la Giunta con quali motivazioni ufficiali non lo si è capito bene, mentre è chiara ed evidente la motivazione non ufficiale (quella vera): tutti i Consiglieri della maggioranza del Sindaco vogliono maggiore visibilità anche in giunta. Qui nasce il dilemma: come accontentare dieci consiglieri, che rivendicano più di un assessorato a testa, quando i posti disponibili sono solo sei, perché sul settimo non si discute!
Beh! Visto che siamo a Luglio che è il mese dei pellegrinaggi, forse farebbe bene il Sindaco Ferretti o la solita delegazione da viaggio a recarsi a Lourdes o Fatima (tanto paga il Comune!!!) per verificare se è disponibile un miracolo che invece dei pani e dei pesci moltiplichi gli assessorati per esaudire le richieste dei suoi consiglieri di maggioranza e soprattutto di quelli che vogliono più di un assessore in giunta.
La mancanza di motivazioni serie alla base di questo azzardato azzeramento di Giunta, avvenuto in corrispondenza della celebrazione del Consiglio Comunale per il rinnovo del Collegio dei Revisori dei Conti, evidenzia le tecniche ortodosse e gli scopi non politici di una maggioranza avida di potere e di poltrone, smascherando il totale fallimento politico ed amministrativo del Sindaco Ferretti e rilevando la assoluta mancanza di senso di responsabilità verso il bene del Paese.
Con questo comunicato vogliamo lanciare un appello al Sindaco Ferretti: « Caro Sindaco, recupera almeno la tua dignità di uomo e dimettiti, piuttosto che fare la figura dell'ostaggio senza coraggio».

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