Autovelox taroccati, nel mirino della Guardia di Finanza di Brescia 146 amministrazioni comunali, tra cui Oria. Le Fiamme gialle hanno reso noto ieri i dati relativi all’operazione “512”. Le indagini, condotte dalla tenenza di
Desenzano del Garda, sono state svolte parallelamente a un’altra inchiesta, della Guardia di Finanza di Sala Consilina (Salerno), anch’essa riguardante un uomo di 60 anni, originario del Mantovano ma residente a Desenzano del Garda.
Entrambe le indagini hanno consentito di appurare che un imprenditore di Brescia, attraverso una cinquantina di autovelox, dei quali solo due omologati, è riuscito ad ottenere appalti con le amministrazioni comunali, attraverso finte gare a cui partecipavano solo ditte a lui riconducibili. In altri casi l’indagato bresciano offriva servizi aggiuntivi, quali il videoterminalista incaricato d’occuparsi dell’autovelox. Dalle indagini è inoltre emerso che prendeva una percentuale sulle multe. In alcuni casi l’autovelox è risultato taroccato in modo da registrare una velocità superiore del 15% rispetto a quella reale.
Sono state complessivamente denunciate 558 persone, mentre le amministrazioni comunali coinvolte sono 146, con 367 funzionari pubblici. A vario titolo sono contestati i reati di associazione a delinquere, frode fiscale e falsa fatturazione, bancarotta fraudolenta. Le violazioni del codice illecitamente contestate sarebbero 82mila con indebite richieste di sanzioni per circa 11,5 milioni di euro. Nelle fasi dell'inchiesta, la vicenda venne portata alla ribalta nazionale da un’inchieste delle “Iene”.
Desenzano del Garda, sono state svolte parallelamente a un’altra inchiesta, della Guardia di Finanza di Sala Consilina (Salerno), anch’essa riguardante un uomo di 60 anni, originario del Mantovano ma residente a Desenzano del Garda.
Entrambe le indagini hanno consentito di appurare che un imprenditore di Brescia, attraverso una cinquantina di autovelox, dei quali solo due omologati, è riuscito ad ottenere appalti con le amministrazioni comunali, attraverso finte gare a cui partecipavano solo ditte a lui riconducibili. In altri casi l’indagato bresciano offriva servizi aggiuntivi, quali il videoterminalista incaricato d’occuparsi dell’autovelox. Dalle indagini è inoltre emerso che prendeva una percentuale sulle multe. In alcuni casi l’autovelox è risultato taroccato in modo da registrare una velocità superiore del 15% rispetto a quella reale.
Sono state complessivamente denunciate 558 persone, mentre le amministrazioni comunali coinvolte sono 146, con 367 funzionari pubblici. A vario titolo sono contestati i reati di associazione a delinquere, frode fiscale e falsa fatturazione, bancarotta fraudolenta. Le violazioni del codice illecitamente contestate sarebbero 82mila con indebite richieste di sanzioni per circa 11,5 milioni di euro. Nelle fasi dell'inchiesta, la vicenda venne portata alla ribalta nazionale da un’inchieste delle “Iene”.
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