venerdì 4 marzo 2011

Rapina ai danni di madre e figlia

www.senzacolonne.it, 3.3.2011

Rapina a mano armata lunedì mattina a Oria poco dopo le 7 e 30 ai danni di madre e figlia, titolari di una tabaccheria in via Torre Santa Susanna. Due balordi armati di pistola, entrambi con il volto nascosto sotto passamontagna, hanno atteso che le donne uscissero di casa per aggredirle e farsi consegnare il denaro con cui avrebbero di lì a poco pagato il carico mensile di sigarette a Manduria: circa 5mila euro.
Strappata la borsa alla titolare dell’attività ai rapinatori non è riuscito di fare altrettanto anche con la figlia che, risoluta a non mollare la presa, ha reagito all’aggressione costringendo i malviventi alla fuga. Ripresesi dallo shock le vittime dell’assalto hanno impugnato il cellulare e chiesto l’intervento dei carabinieri che, raccolta la segnalazione, hanno diramato le ricerche dei malviventi in fuga in tutta la provincia e non solo. Sul posto della rapina, pochi minuti dopo la chiamata al 112 si sono portati i militari della locale stazione che, coordinati dal comandante Roberto Borrello, hanno dato la stura alle indagini. Lasciando a madre e figlia raccontare quanto accaduto, hanno cercato di raccogliere quante più informazioni possibili sui due rapinatori: altezza, corporatura, età, accento, su che tipo di veicolo fossero fuggiti.
Particolari essenziali per restringere il cerchio di una platea potenzialmente sconfinata. A commettere simili reati sono solitamente malviventi dal curriculum criminale già noto alle forze dell’ordine, ma per individuarli nel mucchio e poterli incastrare è necessario stilare un identikit quanto più dettagliato e minuzioso possibile. Fondamentale soprattutto l’inflessione dialettale per capire se si tratti di gente del posto, o meno.

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