lunedì 14 febbraio 2011

Il comune di Oria condannato a esibire al consigliere comunale Marinò la documentazione relativa agli atti di gara per affidamento del servizio mensa.

Tutto è cominciato quando il 2 settembre dello scorso anno il Consigliere comunale ora in forza a Sinistra e Libertà, chiedeva con apposita istanza di poter accedere alla documentazione di tutti gli atti della gara relativi all’affidamento del servizio di mensa nelle scuole dell’infanzia statali e per la preparazione di pasti caldi a persone anziane e/o in condizione di fragilità sociale del Comune di Oria.
Quasi dopo un mese, praticamente alla scadenza del trentesimo giorno utile, l’Ente rispondeva che l’accesso veniva negato in quanto non era possibile stante l’assenza del responsabile del servizio.
Situazione paradossale quella invocata dal Comune di Oria per via del Segretario Generale, in quanto si impediva durante la procedura di affidamento del servizio stesso, a un consigliere comunale dell’opposizione di esercitare il proprio diritto – dovere di controllo, su una vicenda delicatissima che coinvolge la vita di moltissimi bambini e persone anziane.
Nonostante i continui tentativi, era diventato praticamente impossibile per il Consigliere Marinò ottenere copia, o quanto meno prendere visione dei documenti richiesti, con palese violazione della legge sulla trasparenza dell’azione amministrativa e sul diritto di accesso dei cittadini.
Rappresentato e difeso dall’Avv. Cosimo Assanti di Oria, il consigliere Marinò ha presentato ricorso al Tar di Lecce per ottenere quanto il Comune illegittimamente e per motivi sconosciuti e comunque infondati negava.
Con sentenza depositata il 9 febbraio, resa nella Camera di Consiglio del 19.01.2011 Presidente Dott. Luigi Costantini, non solo il Tar ha condannato il Comune di Oria a esibire tutta la documentazione richiesta entro 30 giorni, ma ha anche condannato lo stesso Ente al pagamento delle spese di giudizio.
E’ assolutamente inconcepibile, che l’inerzia o a volte l’ignoranza della legge da parte di alcuni organi amministrativi e politici (Sindaco Ferretti che ha sottoscritto la nota n. prot. 21602 trasmessa al Tar) debbano poi portare la collettività oritana a farsi carico di spese quali quelle legali come nel caso appena descritto, che logica vorrebbe essere addebitate direttamente ai funzionari o ai politici che hanno volontariamente o meno impedito al Marinò di esercitare le proprie prerogative di consigliere comunale e cittadino: e di controllare l’operato degli stessi organi comunali su aspetti delicatissimi dell’agire amministrativo.
Oria, 10.02.2011
Marinò Giancarlo

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