venerdì 21 agosto 2009

DOPO L’AZZERAMENTO, NELL’ESECUTIVO ENTRANO TRE NUOVI ASSESSORI

Ecco la nuova giunta Ferretti ma oggi si discute la «sfiducia». L’opposizione aveva presentato la mozione ma poi è stato raggiunto l’accordo

La Gazzetta del Mezzogiorno, 20.8.2009

Aveva pensato anche di dimettersi, tanto sembrava grave la crisi che aveva finito per «travolgere» l’am - ministrazione comunale nel bel mezzo dell’estate.
Poi, invece, è stato raggiunto l’accordo con buona pace di tutte le forze e «forzine» che compongono la maggioranza, tanto da rendere praticamente inutile la mozione di sfiducia che i dieci consiglieri di opposizione hanno presentato e che sarà discussa questa mattina nel corso della seduta consiliare fissata per le nove.
Il sindaco Cosimo Ferretti - che aveva azzerato la sua giunta ai primi di agosto - da ieri ha un nuovo esecutivo.
Escono dalla giunta Lillino Sar torio, Pucci Schifone e Micky D’Addario.
Entrano al loro posto An - tonio Madaghiele, Fr anco M o rl e o e Roberto Orsino.
«Per quanto mi riguarda - ha spiegato con una lettera alla “Gazzetta” l’ormai ex assessore al Turismo D’Addario - ho manifestato al sindaco la mia indisponibilità circa l’eventuale riconferma. Rigrazio per la fiducia accordatami, ma ho subito chiarito che non intendevo ripetere l’esperienza».
Il sindaco lo ha... accontentato. Anche Schifone, per la verità, aveva manifestato l’intenzione di dimettersi già prima dell’azzeramento.
Questa mattina, nel corso della seduta consiliare, Ferretti presenterà i nuovi assessori confermando i quattro che erano già nel suo esecutivo: Angelo Mazza, Pino De Stradis, Monia Tancredi e Giovanni Guida che dovrebbe essere confermato vice sindaco.
L’accordo raggiunto, dunque, di fatto «neutralizza» la mozione di sfiducia delle opposizioni che speravano di associarsi a qualche «scontento» della maggioranza risicata (dieci più il sindaco) per mandare tutti a casa.
Come si diceva, in fase di consultazioni, lo stesso sindaco aveva manifestato ai suoi più stretti collaboratori l’intenzione di lasciare l’incarico. Era preoccupato per la «stasi aministrativa» in un momento delicato e in una fase in cui i progetti avviati erano di fatto bloccati.
Poi, invece, l’accordo è stato raggiunto in pieno ferragosto anche se i nomi dei nuovi assessori (almeno quelli di Orsino e Madaghiele) circolavano già prima dell’azzeramento.

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