giovedì 14 aprile 2011

«Non abbiamo bisogno di Emergency» Per il comune di Oria l'assistenza c'è già

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Quest’ospedale non s’ha da fare, almeno non con le autorizzazioni del comune. Com’è noto ormai, il polibus, poliambulatorio mobile di Emergency, negli scorsi giorni aveva annunciato l’arrivo dei medici dell’organizzazione non governativa presieduta da Gino Strada nella località tarantina, per offrire aiuto e soprattutto cure agli immigrati del centro.

IL RIFIUTO DI ORIA - Il comune di Oria non ha però accettato la richiesta di Emergency, che prevedeva la sosta di un bus nelle vicinanze del campo. Tant’è che alla fine l’ospitalità è arrivata non da un’istituzione, ma da un privato cittadino. Si chiama Angelo Lippolis, e fa l’imprenditore. Dal municipio oritano, attualmente non presieduto da alcun sindaco, ma commissariato da Maria Rita Iaculli, hanno fatto sapere di aver respinto la richiesta per due motivazioni fondamentali. Il comandante dei vigili urbani di Oria, Emilio Dell’Aquila, ha detto che "il commissario prefettizio non ha autorizzato il polibus anzitutto perché l’assistenza sanitaria è già abbondantemente garantita dal centro". Una sicurezza ferma, che non ha quasi nulla a che vedere con la preoccupazione crescente rispetto alla notizia dei prossimi arrivi di massa. Ma Dell’Aquila ha anche aggiunto che "la richiesta di autorizzazione non doveva arrivare a noi, bensì al campo. Se si fosse trattato di una struttura sanitaria per i cittadini di Manduria e Oria, allora la competenza sarebbe stata nostra. Ma dato che le cure saranno date agli immigrati, allora è giusto che se ne occupi il campo". Infatti, Emergency non ha mai chiesto alcuna autorizzazione al campo. Solo il comune oritano poteva dare una risposta. Che in questo caso, è stata negativa.

LE REAZIONI POLITICHE - Dura la risposta in senato di Giuseppe Caforio, dell’Italia dei Valori. "Mentre l'emergenza immigrazione richiede l'allestimento di numerose tendopoli in tutto il Sud, quasi sempre sovraffollate e in precarie condizioni sanitarie, sia l'attuale Commissario prefettizio di Oria, nei pressi di Manduria, che lo stesso Prefetto di Brindisi, hanno vietato l'intervento dei volontari di Emergency: è una scandalosa speculazione politica che conferma le nostre critiche alla gestione dei flussi da parte del Governo di centrodestra". Le parole del capogruppo dell'Idv in Commissione Difesa al Senato, Giuseppe Cafori, sono state chiare. "Gli operatori dell'associazione umanitaria Emergency - ha aggiunto - hanno offerto la propria assistenza gratuita ai numerosi migranti presenti nei pressi di Oria, ma il Commissario prefettizio e il Prefetto lo hanno impedito affermando che tale servizio è già svolto presso la tendopoli di Manduria. Il diritto alle cure mediche vale solo se viene erogato da "amici degli amici", magari con sedi legali molto più a Nord della Puglia e idee politiche "padane"? Proprio nel caso di un'emergenza che riguarda in maniera esclusiva il Sud, è inaccettabile anteporre al rispetto della persona e alla dignità umana gli interessi economici e politici del Nord: ancora una volta - conclude Caforio - abbiamo prova della totale irresponsabilità della politica propagandistica e clientelare dei partiti di Governo".

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