giovedì 2 febbraio 2012

L'Amministrazione Comunale sulla chiusura dell'Ufficio del Giudice di Pace.

L'amministrazione comunale di Oria intende difendere la permanenza in Oria della sede dell'Ufficio del Giudice di Pace, previsto tra quelli da sopprimere nell'ambito del piano di riordino delle circoscrizioni giudiziarie ed in particolare degli Uffici dei Giudici di Pace.
L'amministrazione intende difendere la sua lunga tradizione che ha visto l'istituzione e il funzionamento degli allora uffici della Pretura sin dal 1949 ed ha visto la presenza dell'Ufficio del Giudice di Pace sin dal 1995, anno della loro iniziale istituzione.
La città e la categoria forense, e con essi i cittadini, hanno sempre vissuto e beneficiato della presenza e del riferimento degli uffici giudiziari per più di sessant'anni.
E peraltro la competenza della Pretura allora e del Giudice di Pace oggi hanno soddisfatto la domanda di giustizia di un'ampia porzione di territorio ricomprendente i Comuni di Torre S.S. e di Erchie.Oggi ci troviamo, invece, di fronte al rischio che la domanda di giustizia trovi risposte in luoghi e città lontane con inevitabili quanto prevedibili disagi per i cittadini, per i giudici stessi che vederebbero aumentare i carichi dei propri ruoli, per gli avvocati e per lo stesso personale che pur a fronte di un mirabile e quotidiano sforzo per il bene comune dell'amministrazione della giustizia potrebbe essere invece costretto ad un'emigrazione forzata.E tutto ciò nonostante le possibilità e le potenzialità che l'attuale sistemazione del Giudice di Pace di Oria offre in termini di centralità e raggiungibilità per la sua posizione sul territorio e di fruibilità per la sistemazione logistica in un complesso ampio e accogliente, in grado di far fronte alla utenza in termini di spazio sia per le udienze che per le cancellerie.Non si dimentichi peraltro che ad oggi l'Ufficio del Giudice di Pace di Oria fa fronte ad un importante e sempre crescente domanda di giustizia, sia civile che penale, con un ruolo di giudizi pendenti di assoluto rilievo, pari se non maggiore rispetto ad uffici anche di più grandi dimensioni e competenza territoriale, che imporrebbe semmai il rafforzamento degli organici invece che la soppressione della sede.
Ed allora l'amministrazione comunale non ci sta a perdere questo patrimonio di tradizioni e di conoscenze e apre pertanto un tavolo e un luogo di discussione e confronto con tutti comuni interessati, con quelli di Torre S.S. e di Erchie ovviamente, ma anche con quelli di Francavilla Fontana e Villa Castelli ma anche con quello di Latiano, altrimenti costretti a emigrare tutti a Brindisi ed a vantaggio dei quali mette a disposizione la chance di continuare ad avere sul territorio ed a beneficio delle comunità locali la risposta alla domanda sempre più crescente e pressante di giustizia.
Oria 1 febbraio 2012
Avv. Tommaso Carone
Consigliere Comunale

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