BANDITI DI MESAGNE O TUTURANO
fonte La Gazzetta del Mezzogiorno, 9.1.2009
Potrebbero essere arrivati da Tuturano o da Mesagne, stando alle prime indagini, i banditi che l’altra sera hanno assaltato la gioielleria di Tommaso Di Noia, in via Mario Pagano, nel centro di Oria.
Questo sarebbe emerso dalle prime indagini svolte dai carabinieri coordinati dal sostituto procuratore Antonio Negro.
I banditi non hanno lasciato tracce ma qualche elemento porterebbe gli investigatori ad esaminare la posizione di alcuni pregiudicati che operano proprio in quei centri, dove in passato la Sacra Corona Unita aveva messo le sue radici.
Lo «stile» adottato dalla banda di rapinatori lascerebbe supporre proprio che ad agire siano stati «professionisti» del crimine: gente con pochi scrupoli e disposta a tutto.
I banditi riuscirono ad introdursi nella gioielleria alla presenza anche di alcuni clienti: tra i quali anche l’ex sindaco Cosimo Moretto costretto - al parti del titolari e della commessa Daria Moretto - a stendersi a terra in attesa che i banditi ripulissero la cassaforte.
Tutto era avvenuto nel giro di pochi minuti, mentre altri rapinatori bloccavano la strada prima di darsi alla fuga a bordo di una Mercedes che non è stata ritrovata.
Una rapina che ha riportato alla mente proprio i «colpi» che venivano messi a segno dalla criminalità organizzata.
fonte La Gazzetta del Mezzogiorno, 9.1.2009
Potrebbero essere arrivati da Tuturano o da Mesagne, stando alle prime indagini, i banditi che l’altra sera hanno assaltato la gioielleria di Tommaso Di Noia, in via Mario Pagano, nel centro di Oria.
Questo sarebbe emerso dalle prime indagini svolte dai carabinieri coordinati dal sostituto procuratore Antonio Negro.
I banditi non hanno lasciato tracce ma qualche elemento porterebbe gli investigatori ad esaminare la posizione di alcuni pregiudicati che operano proprio in quei centri, dove in passato la Sacra Corona Unita aveva messo le sue radici.
Lo «stile» adottato dalla banda di rapinatori lascerebbe supporre proprio che ad agire siano stati «professionisti» del crimine: gente con pochi scrupoli e disposta a tutto.
I banditi riuscirono ad introdursi nella gioielleria alla presenza anche di alcuni clienti: tra i quali anche l’ex sindaco Cosimo Moretto costretto - al parti del titolari e della commessa Daria Moretto - a stendersi a terra in attesa che i banditi ripulissero la cassaforte.
Tutto era avvenuto nel giro di pochi minuti, mentre altri rapinatori bloccavano la strada prima di darsi alla fuga a bordo di una Mercedes che non è stata ritrovata.
Una rapina che ha riportato alla mente proprio i «colpi» che venivano messi a segno dalla criminalità organizzata.
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