testo e foto UFFICIO STAMPA ORATORIANO, 5.2.2010
Una serata davvero emozionante, quella vissuta ad Oria in occasione della festa di San Giovanni Bosco. Tanti gli ospiti presenti in sala: Paolo Brosio, Pino Campagna, Gianni Ciardo. “Un inizio di ventennale unico, strepitoso” il commento del presidente dell’Oratorio Roberto Schifone. Profonda la testimonianza di Paolo Brosio al quale è stato assegnato il premio nazionale “Donato Carbone”, Brosio ha ripercorso la sua vita commentando le tappe che lo hanno condotto, lo scorso anno, a Medjugorie ed alla sua conversione. Esilarante la performance di Pino Campagna, noto comico pugliese e colonna portante del programma mediaset Zelig al quale è stato assegnato il premio “arte&territorio”. Campagna ha coinvolto la platea “slogheggiando” alla maniera suo noto personaggio “papy ultras”. “Pino Campagna – continua Schifone – è una persona unica, un artista eccezionale. Tutta la Puglia dovrebbe essere grata a questo grande artista”. Durante la serata è stato assegnato un premio speciale a Gianni Ciardo, noto comico pugliese, il premio “arte&territorio” alla carriera, un piccolo gesto che segna il profondo legame che da anni lega Gianni Ciardo alla comunità oritana.La serata, che ha fatto seguito alla S. Messa presieduta da Don Daniele Conte presso il Santuario di S. Antonio, ha visto la presenza di centinaia di persone, la sala “Gassman” è stata letteralmente invasa. Nel corso della manifestazione è stato assegnato il premio dedizione, destinato a chi, con la propria opera, incide il tessuto sociale in maniera indelebile. L’edizione 2010 del premio ha visto premiati la Croce Rossa Italiana ed al Prof. Lorenzo Caiolo. Al servizio sociale minorenni del tribunale dei minori di Lecce, invece, il premio “Melania Russo” dedicato alla giovane preanimatrice oratoriana volata in cielo nel 2003. Emozionanti le parole del vicesindaco della città federiciana, il geom. Giovanni Guida, che ha definito l’oratorio come il luogo ideale a cui affidare i figli. “Sono grato al vicesindaco – conclude Schifone – il suo intervento è stato profondo ed emozionante, la sua presenza rassicurante per l’Oratorio. Il consiglio direttivo, con il fragoroso applauso che gli ha riservato dopo il discorso, ha inteso ringraziare l’amministrazione comunale per la sensibilità che mostra verso l’oratorio e le sue attività”. L’oratorio, inaugurato il ventennale, si prepara a vivere altre emozionanti esperienze prima fra tutte la presentazione del libro “I primi venti”, con prefazione dello scrittore Mimmo Tardio, volume che racconta le prime venti candeline dell’oratorio S.I.N.G. La festa di San Giovanni Bosco, quindi, cede il passo ad altre esperienze che segneranno questo anno particolarissimo per i ragazzi e per il consiglio direttivo oratoriano, anno del ventennale che si chiuderà, a Dio piacendo, il 31 gennaio 2011 con la festa di Don Bosco.
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2 commenti:
Come oritano e come cittadino italiano dissento dalla scelta di ospitare Paolo Brosio. E' il campione di una ostentazione televisiva della fede che disonora il culto. La sua presenza offende non solo il senso cristiano ma anche l'intelligenza. Come si possono dimenticare le sue partecipazioni televisive in perfetto stile "tv spazzatura"? Come si può poi accostare a Donato Carbone. E' stato chiesto il permesso ai suoi familiari? E poi scusate ma che senso ha? Si è fatto un torto anche alla memoria di Donato.
carissimo giuseppe, non rispondo a tutte le tue domande, non credo abbia senso. rispondo solo alla domanda in merito ai familiari di Donato, certo che erano al corrente, Paolo Brosio l'ha premiato Mauro Carbone ... avrei evitato, se fossi stato in te, di dare giudizi sulla memoria di Donato, forse hai offeso chi, con tantissimi sacrifici, cerca di ricordare un grande sacrificio, quello di Donato appunto. sarebbe stato molto elegante evitare commenti in merito. sono contento, comunque, della tua saccenza, magari il prossimo anno, noi che non pensiamo prima di agire, contatteremo te prima della scelta del candidato ... in tal modo eviteremo di farti dissentire ... al prossimo anno quindi.
roberto
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