La Gazzetta del Mezzogiorno, 31.1.10, foto www.orianews.it
Vuole la verità su quel terribile incidente con la moto in cui - esattamente un anno fa - perse la vita il marito.
Rosa Bembi, madre di due bambini in tenerissima età, ad un anno distanza dall’incidente in cui morì il marito Cosimo Andrioli (che aveva appena compiuto 37 anni) chiede ancora come siano effettivamente andate le cose lungo la circonvallazione di Oria dove avvenne il terribile schianto con la potente moto guidata dal marito che finì contro un palo in un tratto di strada rettilineo.
Il sospetto, fin dai momenti immediatamente successivi al’incidente, è che nella zona ci sia stata un’auto che ha fatto perdere il controllo della motocicletta ad Andrioli. Un’ipotesi, però, che al momento non ha trovato conferme.
«Un’onda di dolore ci ha sommerso - dice Rosa Bembi, abbracciando i due suoi bambini -. Ancora oggi, ad un anno esatto dal tragico incidente, è ancora mistero sulla dinamica e su un probabile colpevole che ha portato via un padre di famiglia morto per la sua grande passione per le due ruote».
«L’incidente avvenne su un rettilineo - aggiunge la giovane vedova -: una strada senza curve fino a quell’incrocio dove mio marito ha trovato la morte. Fatalità o responsabilità di qualcuno rimasto ignoto? Vogliamo solo la verità. Se qualcuno sa come sono andate le cose, se qualcuno ha visto, è ancora in tempo a raccontare l’esatta dinamica di questo incidente per far luce su questo mistero e onorare la morte di un padre di famiglia».
Rosa Bembi, madre di due bambini in tenerissima età, ad un anno distanza dall’incidente in cui morì il marito Cosimo Andrioli (che aveva appena compiuto 37 anni) chiede ancora come siano effettivamente andate le cose lungo la circonvallazione di Oria dove avvenne il terribile schianto con la potente moto guidata dal marito che finì contro un palo in un tratto di strada rettilineo.
Il sospetto, fin dai momenti immediatamente successivi al’incidente, è che nella zona ci sia stata un’auto che ha fatto perdere il controllo della motocicletta ad Andrioli. Un’ipotesi, però, che al momento non ha trovato conferme.
«Un’onda di dolore ci ha sommerso - dice Rosa Bembi, abbracciando i due suoi bambini -. Ancora oggi, ad un anno esatto dal tragico incidente, è ancora mistero sulla dinamica e su un probabile colpevole che ha portato via un padre di famiglia morto per la sua grande passione per le due ruote».
«L’incidente avvenne su un rettilineo - aggiunge la giovane vedova -: una strada senza curve fino a quell’incrocio dove mio marito ha trovato la morte. Fatalità o responsabilità di qualcuno rimasto ignoto? Vogliamo solo la verità. Se qualcuno sa come sono andate le cose, se qualcuno ha visto, è ancora in tempo a raccontare l’esatta dinamica di questo incidente per far luce su questo mistero e onorare la morte di un padre di famiglia».
1 commenti:
Tutta la mia sincera e umana solidarietà alla vedova e ai suoi bambini. Spero che questa volta che la persistente e stupida omertà di chi ha visto ma non parla sia spazzata via. Può accadere di morire d'incidente stradale ma una persona è ammazzata due volte quando si toglie la verità.
Posta un commento