lunedì 1 febbraio 2010

Il Tar sospende l’aggiudicazione della gara per i lavori nella zona Pip.

L’APPALTO ERA STATO AFFIDATO ALLA TERZA DITTA IN GRADUATORIA


La Gazzetta del Mezzogiorno del 31.1.10


Il Tar di Lecce ha disposto l'immediata sospensione del provvedimento di aggiudicazione alla Ditta AMG Costruzioni s.r.l. (di Ceglie Messapica) dell'appalto indetto dal Comune di Oria per i lavori di completamento delle opere di urbanizzazione della zona PIP di Oria.
Il provvedimento è stato reso sulla scorta del ricorso proposto dalla Edil Cav. s.r.l. che insieme alla I.Cost. Impresa Costruzioni di Lorenzo Calò (di Oria), in associazione temporanea di imprese, avevano proposto la «migliore e più economica offerta per lo svolgimento dei lavori».
La seconda migliore offerta dopo quella di I.Cost e Edil Cav., peraltro, era stata quella di altra associazione d'imprese, quella fra la ditta Lucia Antonio e Sasso Michele pure di Oria.
«La scelta della AMG - è scritto in una nota del legale della I Cost - era stata giustificata con il fatto che l'offerta della Edil Cav. s.r.l. In ATI con i I.Cost. Di Lorenzo Calò (come anche quella dell'altra ATI composta da Ditta Lucia Antonio e Sasso Michele) avrebbe proposto un'offerta eccessivamente bassa incongrua e inaffidabile in relazione ai lavori da appaltarsi. Da qui il ricorso innanzi al TAR».
«Alle contestazioni di incongruità e inaffidabilità dell'offerta e a tutte le richieste di chiarimenti e di integrazioni richieste dall'amministrazione - è scritto nella nota -, la I.Cost. di Lorenzo Calò e la Edil Cav. s.rl. hanno puntualmente e scupolosamente adem piuto ma ogni sforzo di far comprendere la regolarità dell'offerta e il diritto all'aggiudicazione della gara in quanto più economica e comunque assolutamente congrua ed affidabile si è rivelato vano. Nonostante tutto ciò l'aggiudicazione è stata fatta in favore della ditta AMG dopo che in tutti i modi e con richieste e conclusioni anche estranee agli atti e ai regolamenti di gara si era fatto in modo che la offerta della I.Cost. di Lorenzo Calò fosse ritenuta, pretestuosamente e in modo quasi persecutorio, inadatta e inaccoglibile».
«Il Tar - afferma il legale - già sulla sola base del ricorso presentato ha sospeso l'aggiudicazione dell'appalto rilevando evidentemente la fondatezza del ricorso medesimo e degli argomenti e delle ragioni per le quali la I.Cost. di Lorenzo Calò ha chiesto l'annullamento dell'esito della gara e l'aggiudicazione in proprio favore dei lavori in quanto ditta che ha formulato l'offerta migliore in sede di gara. Poi, l'appalto è stato assegnato a ditta estranea al tessuto economico della città di Oria, quando invece ben due ditte di Oria, appunto la I.Cost. di Lorenzo Calò e l'altra di Sasso Michele, si erano rispettivamente classificate addirittura al primo e al secondo posto e comunque prima di quella risultata, aggiudicataria. Il comportamento dell'amminsitrazione appare davvero incomprensibile e si è assolutamente fiduciosi che il Tar confermerà la decisione oggi presa affidando l'appalto e lo svolgimento dei lavori nella zona PIP di Oria alla I.Cost. Di Lorenzo Calò».

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