giovedì 12 febbraio 2009

Alla «Fermi Milizia» i giovani ricordano i martiri delle foibe

di GIANROSITA FANTINI, La Gazzetta del Mezzogiorno, 12.2.2009

La scuola media Fermi Milizia ricorda questa mattina i martiri delle Foibe con l’esule istriano Angleo Tomasello, accompagnato dal presidente del comitato "10 febbraio". Alla manifestazione, organizzata dall’assessore alla Pubblica istruzione Monia Tancredi, partecipa anche una rappresentanza del Liceo scientifico e del Tecnologico.
La stessa scuola media, nei giorni scorsi ha promosso un’altra conferenza per promuovere i valori connessi all’Educazione alla cittadinanza. Con la partecipazione la dott.ssa Simona Filoni. Sostituto Procuratore - Procura della Repubblica presso il Tribunale per i minori di Lecce e del dott. Giacomo Greco, tossicologo si è dato avvio al ciclo di interventi rivolto agli alunni. La relatrice Filoni ha sottolineato la necessità dell’impe gno da parte di tutti "per difendere ovunque e in tutte le situazioni le regole e per affermare il rispetto di sé e degli altri".
Cultura della legalità, quindi, per una sana e ordinata convivenza civile. "Con gli alunni - ha spiegato la prof.ssa Marianna Del Vecchio referente del progetto - ci siamo soffermati a discutere sulla legalità per fornire ai ragazzi una corretta informazione, per promuovere la cultura della responsabilità, per sconfiggere il diffondersi di vari fenomeni che quotidianamente minano la convivenza civile. Educando i ragazzi si avrà la possibilità di sperare in situazioni decisamente migliori per il futuro".
È il dirigente scolastico Natala Quattrocchi, sensibile al tema della legalità, a promuovere le attività di formazione\informazione sulla materia, "perché - spiega - la scuola è chiamata a svolgere un ruolo fondamentale poiché, nel suo insieme, è legalità. Riflettendo sul significato di legalità, i giovani potranno assumere atteggiamenti responsabili che incideranno sulla qualità della propria e dell’altrui vita". Non sono stati trascurati, nel corso della conferenza, i problemi relativi alla tossicodipendenza, al fumo e all’alcool: problemi che ci sfiorano ogni giorno per cui è meglio interessarsi piuttosto che far finta di niente.
"La dipendenza da queste sostanze non rappresenta il sintomo iniziale del disadattamento giovanile, ma la risposta finale a carenze di diverso ordine e grado - ha raccontato il tossicologo Greco -. Molto spesso, i giovani se ne lasciano attrarre per fragilità caratteriale, insicurezza, spirito di trasgressione o di emulazione dei più grandi, tendenza del momento o, semplicemente, per curiosità".

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