lunedì 3 dicembre 2007

Il Comune di Oria è fuori dal Sisri

di Eliseo Zanzarelli, Il Gallo, 1/14.12.2007Il Comune di Oria è ufficialmente tagliato fuori dal Sisri, Consorzio per lo sviluppo indu striale e di servizi reali alle imprese. Lo ha deciso, di fatto, una normativa regionale, la L.R. n. 2/2007, che all'art. 2, sesto comma, prevede l'uscita dal Consorzio di quei Comuni, Province, Comunità montane in cui non siano localizzate aree d'intervento del Consorzio stesso. Oria, insieme a San Donaci e Carovigno, rientra tra i nuovi esclusi. Diversi ed anche più quotati sono stati, infatti, in passato i Comuni della nostra provincia tagliati fuori dalla compagine consortile, che onera le casse comunali di una quota annua per Oria pari finora a 19mila euro, che ora per forza di cose verranno risparmiati. Sintetico al riguardo l'assessore Angelo Mazza, che guida il ramo Attività Produttive: "Una legge regionale ci ha condotti laddove probabilmente col tempo saremmo autonomamente giunti.
L'idea di recedere dal Consorzio ci era già venuta qualche tempo fa, ma avevamo rinviato la decisione pensando più alle prospettive future, agli eventuali vantaggi futuri che l'affiliazione avrebbe potuto comportare, che al presente". Infatti, almeno di recente l'appartenenza al Sisri non avrebbe comportato vantaggi al territorio oritano, bensì la sola corresponsione della quota di partecipazione. D'altro canto il Consorzio è commissariato ormai da tempo ed è stata proprio una missiva inviata al Comune dal commissario Armando Serra e protocollata al n. 8 in data 8/10/2007, a rendere edotta l'Amministrazione della nuova normativa e del conseguente invito a recedere, stante l'assenza in loco del cosiddetto agglomerato industriale richiesto ai fini di legge. "Il Consiglio Comunale", afferma ancora Mazza, "non può far altro che prendere atto dell'invito ricevuto dal Consorzio, dato che votare a sfavore significherebbe contravvenire alle disposizioni normative. D'altra parte in
Regione avranno pensato all'interesse dei centri non rientranti tra quelli destinatari degli interventi del Consorzio nella stesura della legge in questione, appunto la n. 2 dell'8 marzo 2007. Come dire? L'analisi costi/benefici è stata finora negativa per Oria, dunque per certi aspetti il recesso può essere considerato alla stregua di un gradito risparmio per le esangui casse comunali. Sebbene i servizi che il Consorzio, secondo lo Statuto, sarebbe deputato a fornire ai territori di riferimento (dalla realizzazione e gestione di aree attrezzate per insediamenti di tipo industriale, artigianale e commerciale, alla costruzione di fabbricati, impianti e laboratori; alla costruzione e gestione di impianti di depurazione degli scarichi degli insediamenti produttivi; alla realizzazione delle opere di urbanizzazione e infrastrutture e delle opere per l'allacciamento ai pubblici servizi) rivestano tutti una certa importanza, specie in prospettiva futura, per quella che potrebbe essere un giorno, si spera non troppo lontano, la Zona PIP oritana.

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