martedì 8 giugno 2010

SULLA VICENDA DELL'ORATORIO SING E DI PARCO MONTALBANO:

La vicenda dell'Associazione SING – Oratorio Volante Don Bosco (per brevità oratorio Sing) è l'ennesima dimostrazione, semmai ve ne fosse bisogno, della superficialità e del modo dozzinale di trattare e gestire l'interesse pubblico da parte dell'amministrazione Ferretti.
Non solo, da essa può trarsi un volta di più la prova del ricorso da parte di questa amministrazione alla prepotenza quale metodo di governo per il raggiungimento dei propri non sempre chiari scopi ed obbiettivi.
Assistiamo così al tentativo, di fatto, di sgomberare e far fuori un'associazione che da vent'anni opera sul territorio, collaborando con numerose istituzioni, al servizio dei minori e delle famiglie senza che ne venga tenuta in alcun conto la funzione sociale e l'utilità per la collettività dell'opera prestata.
Possibile che partiti politici, consiglieri comunali ed esponenti politici della attuale maggioranza di centro destra non abbiano nulla da dire? Possibile che sia indifferente loro la sorte e il destino di un'associazione, di centinaia di iscritti, di decine di famiglie e di un gran numero di minori che lì vengono affidati dal Tribunale per i minorenni di Lecce nel percorso di recupero e reinserimento nella società?
Sia chiaro che qui non vuole farsi la difesa d'ufficio dell'oratorio Sing, vuole invece denunciarsi come la gestione di una questione è stata pensata e realizzata secondo la convenienza del momento e secondo un preciso torna conto politico, venuto meno il quale l'associazione perde la sua utilità di strumento per la ricerca, la costruzione e il rafforzamento del consenso politico, cui voglio pensare non si sia mai prestata, e può essere così abbandonata e lasciata al suo destino.
Non è un caso infatti che fino a quando dell'amministrazione Ferretti si è avvalsa del contributo dell'assessore prof. Michele Schifone, l'associazione è stata lasciata libera di agire e indisturbata nella utilizzazione e fruizione di spazi e immobili pubblici, essendo peraltro essa soggetto importante della politica dei servizi civili di questa amministrazione, ed in particolare della politica per l'infanzia e la tutela dei minori: politica capeggiata fra tutti dal movimento Impegno Sociale da sempre dal 2001 movimento che esprime l'assessore al ramo.
Guarda caso, invece, finito l'idillio con l'ex assessore Schifone, che ha lasciato perché in aperto e insanabile disaccordo con le scelte e i metodi dell'amministrazione Ferretti, questa usando strumentalmente il nuovo regolamento comunale sull'utilizzo degli immobili comunali, scopre come d'incanto che l'oratorio Sing non avrebbe titolo per occupare i locali di Montalbano e gli intima di sgomberarli.
Ma sia chiara una cosa, a tutti e a tutti i cittadini: anche prima dell'approvazione del regolamento sarebbe stato possibile sgomberare Montalbano, se era vero che l'oratorio non avesse titolo per occuparli, non che mancassero i mezzi e gli strumenti giuridici per farlo!
Oggi, per giustificare l'ordine di sgombero impartito all'oratorio, la così attenta amministrazione Ferretti tira fuori il regolamento comunale e la necessità di trasferirvi la succursale della scuola media E. Fermi, che deve lasciare i locali della F. Milizia il cui edificio è stato ceduto in comodato alla Provincia perché sia destinato a sede dell'Istituto Tecnico Commerciale ad indirizzo turistico.
Ma, ci si chiede, l'art. 27 penultimo comma del regolamento comunale di recente approvazione non recita che “...si provvederà ad avviare le procedure per l'assegnazione di tali immobili secondo i criteri previsti dal presente regolamento, previo ritorno nella disponibilità dell'Ente, liberi da persone e cose, salvi i casi in cui detti locali siano utilizzati dai soggetti di cui... alla legge 11.8.1991 n. 266, laddove si svolgano comprovate attività di interesse sociale, nei quali casi il rilascio avverrà improrogabilmente ad avvenuto espletamento delle procedure ad evidenza pubblica previste dal regolamento...”?
E se così è, possibile che l'amministrazione nulla sappia del fatto che l'oratorio Sing è iscritto al n. 922 del Registro generale delle organizzazioni, previsto e istituito dalla legge quadro 11.8.1991 n. 266 e dalla successiva legge regionale della Puglia 16.3.1994 n. 11 (il relativo provvedimento è stato ovviamente comunicato dalla Regione Puglia al signor Sindaco di Oria con apposita e ufficiale comunicazione).
Possibile che l'amministrazione Ferretti non sappia che a parco Montalbano si svolgano grazie all'oratorio Sing comprovate attività di interesse sociale?
E cos'è questo se non un modo superficiale e dozzinale di agire?
Non che l'oratorio Sing sia intoccabile, assolutamente no(!), ma possibile che di fronte all'interesse pubblico e preminente della tutela del valore della protezione dei minori, un'amministrazione non si ponga il problema che tali valori non possano essere abiurati sino a quando non viene individuata una nuova e diversa soluzione utile affinché essi possano essere comunque preservati e promossi?
Ma si oppone che tale soluzione è imposta dal dover trasferire la succursale della scuola media E. Fermi: bene, da chi e come è stato deciso questo trasferimento?
Si dice siano stati visitati i locali e trovati idonei per la scuola: bene, come mai sono stati ritenuti idonei se gli stessi locali non erano stati in precedenza ritenuti idonei per l'utilizzazione cui l'oratorio li ha sino ad oggi destinati?
E soprattutto, è garantita ai ragazzi della scuola media che lì dovrebbero essere trasferiti la medesima offerta didattica e formativa assicurata ai ragazzi che, beati loro, frequentano la sede centrale della E. Fermi?
Su questo sia permesso dubitare dal momento che non è stata garantita da nessuno, né dall'amministrazione comunale né dalla preside della E. Fermi, che i ragazzi della succursale potranno godere di una palestra per l'educazione fisica, di aule tematiche dedicate per l'informatica, le scienze e l'educazione tecnica e artistica: e che scuola sarebbe mai questa?
Non può farsi pagare ai ragazzi in questo modo il trasferimento a tutti i costi della succursale e, sopratutto, la volontà di mantenerla in vita, ma per tutelare interessi e obbiettivi che forse proprio dei ragazzi non sono!
E che dire del difficile accesso del sito prescelto per le famiglie e i ragazzi? E del fatto che insieme ai genitori dei ragazzi della scuola media si troveranno nello stesso posto e negli stessi orari di entrata e di uscita anche quelli dei bambini della scuola materna e della scuola elementare? E del traffico e dei parcheggi? E della contemporanea presenza nello stesso edificio di bambini della scuola materna e della scuola media?
Espressamente interpellati, preside, assessore alla pubblica istruzione e sindaco hanno fatto le solite promesse, senza tuttavia ascoltare nessuno e procedendo nella pervicace volontà di trasferire la succursale a Montalbano, come si dice, a prescindere da tutto e da tutti!
E nonostante le riserve e le proteste di molti, anche dei genitori, e le resistenze dell'oratorio, ecco che nonostante tutto questa amministrazione adotta comunque formalmente e ufficialmente la decisione di trasferire la succursale.
E lo fa nonostante con l'oratorio fossero stai avviati contatti e svolti incontri per trovare una sistemazione diversa, contatti e incontri che nascondevano in realtà un atteggiamento ipocrita se è vero come è vero che l'oratorio è stato messo di fronte al fatto compiuto con l'adozione prima della delibera di trasferimento della succursale a Montalbano, poi con il provvedimento che ordina lo sgombero dei locali di Montalbano.
Allora si tratta non solo di modus procedendi dozzinale e superficiale, ma si tratta evidentemente di agire prepotente in danno di cittadini o di categorie di cittadini che non si piegano o non si piegano più ai desiderata dell'amministrazione, da sempre incapace di qualunque forma di comprensione e di dialogo se non per motivi e su argomenti attinenti alla soddisfazione di interessi smaccatamente di parte, giammai pubblici e della collettività.
Una cosa tuttavia deve essere chiara: se mai irregolarità nell'affidamento, nella gestione e nella conduzione dell'immobile di Parco Montalbano ci sono state, queste dovranno venir fuori dovendosene ovviamente trarre tutte le dovute conseguenze.
E, sopratutto, non ci si nasconda, come probabilmente l'amministrazione Ferretti farà e come è abituata a fare, dietro il funzionario che nel caso concreto ha adottato l'atto, perché oggi l'amministrazione Ferretti e il Sindaco Ferretti devono avere il coraggio di prendersi la responsabilità politica che quell'atto reca con sé.
Ed è una responsabilità politica gravissima, che presuppone la gestione della cosa pubblica e degli interessi pubblici in modo diverso a seconda del momento e delle convenienze politiche, nella prospettiva del soddisfacimento di interessi di parte ed elettorali che nulla hanno a che fare né con l'efficienza e il buon andamento della pubblica amministrazione né con il rispetto delle leggi e del principio di legalità, che resta indifferente alle convenienze politiche.
Il coordinatore cittadino
Avv. Tommaso Carone

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