giovedì 16 ottobre 2008

Sequestrata un'area di 400 metri quadrati, tutelata dalla Regione

di Antonio Negro, La Gazzetta del Mezzogiorno, 16.10.2008

Una task -force di uomini e mezzi altamente specializzati sta abbattendo da circa 48 ore decine di alberi (prevalemtemente di pini ma anche di eucalipti e cipressi) nel cuore di parco Laurito, in territorio di Oria.
Subito è scattato l'allarme: "Stanno facendo piazza pulita del verde per lasciare il posto a un impianto eolico", è stata la voce diffusasi in paese. Ma poi nessun riscontro è emerso in tal senso, dalle indagini avviate dal Corpo forestale, dai Carabinieri e', dai Vigili urbani. È stata invece accertata l'esistenza di un'attività di abbattimento alberi condotta con estrema efficienza ed a ritmi serratissimi, con l'impiego di tecnologie all'avanguardia. Ma quando sul posto sono arrivati i vigili urbani, militari dell'Arma guardie forestali non hanno potuto far altro che porre sotto sequestro cautelativo una minima parte dell'area interessata dai lavori: appena 400 metri quadri appartenenti ad una striscia di circa 2 ettari di verde che, di fatto, costituiscono l'unica parte del parco (esteso per una trentina di ettari in tutto) sottoposta a vincolo di protezione.
Quei due ettari, infatti, rientrano nell'ambito del Piano urbanistico territoriale (Put) della Regione Puglia e come tali sono protetti. Mentre nella restante parte del parco, ossia la porzione dell'area di gran lunga più estesa, l'abbattimento è totalmente legittimo e continua ad essere svolto in piena legalità. I proprietari del parco, infatti, al momento del controllo da parte della Forestale hanno esibito ampia documentazione che classifica la zona oggetto dei lavori come destinata ad arboricoltura da legno.In sostanza i proprietari delsuolo, nei primi anni '80, usufruirono di una legge nazionale che garantiva finanziamenti a chi avesse piantato alberi con l'impegno - una volta che le piante fossero diventate adulte - di abbatterli per destinarli alla produzione di cellulosa e di carta. Insomma quegli alberi avevano un destino segnato - ma stabilito per legge - fin dal momento in cui sono stati piantati. Ed a quanto pare una prima utilizzazione di questi alberi, allo scopo concordate di farne carta, era già cominciata nel 2003. Poi l'abbattimento fu interrotto per essere ripreso in questi giorni.
Resta solo da chiarire l'aspetto relativo ai 400 metri quadrati di superficie - ora posti sotto sequestro - sui quali il taglio degli alberi non avrebbe potuto essere attuato. Una sorta di sconfinamento che comunque - stando ai primi elementi acquisiti dal Corpo forestale - sarebbe avvenuto inconsapevolmente, da parte della ditta incaricata dei lavori. Ad avvalorare tale ipotesi ci sarebbe anche una dichiarazione del Comune di Oria, in possesso dei proprietari del parco, da cui si evincerebbe la totale libertà da vincoli dell'area.
Ad ogni modo, la superficie interna al parco finora interessata dagli abbattimenti si estende per circa 7 ettari. E in un primo momento i lavori avviati in questa zona avevano suscitato un certo allarme: è stato un cacciatore ad accorgersi per primo di quello che stava accadendo, raccontandolo ad altri suoi conoscenti ed allettando i Vigili urbani. In pochi istanti la notizia si è diffusa in tutta Oria, accompagnata dalla voce secondo cui l'abbattimento degli alberi sarebbe stato il primo passo per l'installazione in zona di un parco eolico. Tale ipotesi, però, non ha trovato finora alcun riscontro oggettivo ed è rimasta una voce di paese. L'unico dato certo è che proprietaria di quei terreni è un azienda che già da tempo gestisce un centro benessere realizzato in zona, costituito anche da un albergo di lusso, sala ricevimenti ed altre strutture dotate di ogni confort.

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