venerdì 16 aprile 2010

Deputati a 18 anni e senatori a 25. Salvatore Lana scrive al Ministro Meloni.

Nella prossima legislatura, occorre impegnarsi per portare molti giovani in Parlamento: bene la proposta del Ministro Meloni!
Meloni rilancia: deputati a 18 anni e senatori a 25. Il coordinatore dei Giovani del Pdl oritano, Salvatore Lana, scrive al Ministro Meloni, presidente nazionale dello stesso movimento giovanile, condividendo le scelte intraprese dal Ministro e manifestando il suo sostegno all’iniziativa: occorre “svecchiare la politica” sostiene Lana, è la strada intrapresa dal Ministro in questo senso, non può non trovare il nostro appoggio.

Se a 18 anni si può votare per eleggere un deputato, perché bisogna averne non meno di 25 per essere eletto alla Camera? E se a 25 anni si può eleggere un senatore, perché non si può essere eletti al Senato prima dei 40 anni? Se si parla di "gerontocrazia" all'italiana è a ragion veduta, dato che, raffrontando l'età per essere eletti, si scopre che siamo all'ultimo posto in Europa. Giorgia Meloni, ministro della Gioventù, da anni porta avanti una battaglia per equiparare elettorato attivo e passivo. E ora che è in ballo la riforma costituzionale "targata" Calderoli, ha deciso di rilanciare il tema con un appuntamento (oggi alla Camera) al quale parteciperanno le tre più alte cariche dello Stato e gli esponenti politici che hanno presentato proposte di legge che prevedono un abbassamento dell'età di eleggibilità. Come la senatrice del Pd Anna Finocchiaro, che ha presentato un ddl costituzionale insieme ai colleghi Zanda e Latorre per modificare la seconda parte della Costituzione in cui si prevede che per diventare deputati siano sufficienti 18 anni. Stessa modifica viene proposta dal deputato del Pdl Italo Bocchino nella sua ampia proposta di legge costituzionale. Nell'Europa a 15, l'Italia è il Paese dove questa l'età per essere eletti è più alta: in Danimarca, Finlandia, Germania, Olanda, Portogallo, Spagna, Svezia e Regno Unito si può essere eletti in Parlamento a 18 anni, in Austria a 19, in Belgio e Lussemburgo a 21, in Grecia a 25. In Francia, come in Italia c'è differenza tra Camera e Senato, ma l'età è più bassa: 23 anni per la Camera e 30 per il Senato. Il nostro Parlamento è "uno dei più vecchi del mondo" aveva detto Giorgia Meloni quando era una semplice deputata, chiedendosi: "io voto a 18 anni per la Camera, ma non posso essere che a 25. Perchè?". Se un giovane viene ritenuto dalla legge capace di scegliere tra le diverse opzioni politiche, è il suo ragionamento, allora lo si deve considerare anche in grado di essere scelto per rappresentare quelle stesse opzioni in Parlamento. La sua idea aveva trovato sponda anche nell'ex ministro delle politiche giovanili, la democratica (allora diessina) Giovanna Melandri, che si era spinta fino a ipotizzare l'eleggibilità al Senato a 18 anni. Subito dopo il suo insediamento, l'attuale ministro aveva subito reso noto che una delle sue priorità era quella della coincidenza tra elettorato attivo e passivo. Occorre, per dirla con le sue parole, "rimuovere uno dei maggiori ostacoli alla partecipazione dei giovani alla vita politica e sociale del Paese".
Oria 15.04.10
Giovane Italia Oria

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