domenica 11 aprile 2010

«Faceva rumore» ucciso dai vicini a colpi di bastone

testo e foto www.lagazzettadelmezzogiorno.it, 10.4.2010

Un uomo è morto dopo alcune ore di agonia in ospedale per aver avuto il cranio sfondato a bastonate, un altro è ricercato dai Carabinieri ed un terzo è stato arrestato nella tarda serata di ieri, con l’accusa di concorso in omicidio. Tutto per un litigio tra vicini di fondo, cominciato nella mattinata di ieri, in contrada Pasquini, poco fuori Oria.

Mario Nania, 60enne del luogo, ex capo tecnico in pensione dell’ospedale «Camberlingo» di Francavilla Fontana, stava eseguendo dei lavori di potatura degli ulivi nel suo fondo, assieme a suocero e ad un paio di operai, con l’ausilio di una macchina taglialegna piuttosto rumorosa. Per questo, dopo un po’, Nania è stato raggiunto da Michele Carbone il quale, risiedendo a poche decine di metri da luogo dove erano in atto i lavori, ha chiesto di porre fine a quel fracasso insopportabile. Una richiesta - stando alla ricostruzione dei Carabinieri poi intervenuti sul posto - avanzata a più riprese nel corso della mattinata ma senza alcun esito. Fino all’esplosione di ira ed al bestiale epilogo, ieri pomeriggio, quando i due vicini di fondo sono giunti alle mani.

Una colluttazione durante la quale - sempre secondo alla prima ricostruzione dei fatti - Nania avrebbe colpito Carbone alle costole con un grosso bastone. A quel punto sarebbe intervenuto il figlio di Carbone, Francesco, investendo Nania con una gragnuola di calci e pugni sferrati a ripetizione, fino a lasciarlo tramortito a terra. Infine - stando agli altri elementi acquisiti daimiliti - il più anziano fra due parenti, non contento della sortita del figlio in sua difesa, avrebbe afferrato lui il bastone precedentemente impugnato dalla vittima, colpendo ripetutamente Nania (nel frattempo ancora a terra) alla testa ed al volto, finché non è stato bloccato dagli operai che erano sul posto.

Il suocero di Nania quindi ha chiamato il «118» e, all’arrivo dell’ambulanza, il dott. Dario De Simone ha trovato Nania in arresto cardiaco: con gli altri operatori del «118» il medico è riuscito a rianimare il 60enne, subito dopo trasportato all’ospedale di Francavilla Fontana e da li, vista la gravità del caso, al «Perrino» di Brindisi dove, nella tarda serata di ieri, l’uomo è deceduto nonostante i disperati tentativi di salvarlo dei medici di Neurochirurgia. Immediate indagini sull’accaduto sono state avviate dai Carabinieri della stazione di Oria che - coordinati dal maresciallo Roberto Borrello - hanno ascoltato quanti hanno assistito al violento litigio, arrestando in serata Michele Carbone ed attivando serrate ricerche nei confronti del figlio resosi subito irreperibile. Entrambi ora rispondono dell’accusa di concorso in omicidio.

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