sabato 18 dicembre 2010

Castello: mancata concessione licenza "C" dall'Ufficio Attività Produttive.

UFFICIO STAMPA CASTELLO DI ORIA

La notizia giunta del diniego, ricevuto dall’amministrazione comunale, a firma dell’Ufficio Attività Produttive relativa alla istanza presentata dalla società Borgo Ducale concernente il rilascio della licenza “C” suona come Testamento rilasciato dalla vecchia amministrazione e con certa delusione giunge a distanza di pochi giorni dall’apertura al pubblico del Castello di Oria.
La società proprietaria, la Borgo Ducale srl, nell’ottica della trasparenza e dell’ossequio delle leggi in materia, precisa quanto segue:
che aveva ricevuto il data 20/08/2009 parere favorevole dalla Soprintendenza per i beni archeologici e paesaggistici di Lecce relativamente al cambio di destinazione d’uso dell’ex Nucleo abitativo, identificato poi come “Area Multiuso” con annessa cucina.
Si condivideva la necessità di rendere il complesso architettonico idoneo ad realizzare eventi e farne “usi economici” efficienti tali da generare flussi di cassa utili a coprire almeno i costi di gestione. Si autorizzavano quindi un “insieme di funzioni di rappresentanza e d’incontro legati ad eventi specifici”.
Per gli eventi si rendeva allora necessario “ristrutturare anche le antiche cucine e l’area ex sala da pranzo destinata a spazio di ristoro per manifestazioni turistico-culturali o celebrative”.
In virtù di tale autorizzazione la Borgo Ducale srl presentava all’Ufficio Attività Produttive di Oria richiesta di rilascio della licenza “C”. Giova ricordare che la licenza C è quella che consente di realizzare all’interno del castello eventi e congressi, convention, manifestazioni artistiche e culturali (per le quali il servizio di somministrazione di alimenti e bevande è a sussidio e strettamente correlato) che solo consentono di rendere attivo il monumento ed farne ragione di quella ripresa economica di cui si è fatto tanto parlare negli ultimi anni.
Il diniego è giunto con motivazione che hanno la consistenza del niente, alludendo a limiti di sicurezza “di ordine pubblico” insiti nel castello ed all’assenza, nelle planimetrie allegate all’istanza, della dicitura “sale adibite a somministrazione di alimenti e bevande”.
La famiglia Romanin-Caliandro ha dato mandato ai propri legali di procedere nella difesa dei propri diritti nelle opportuni sedi. Per quanto innanzi, a malincuore, sono sospese tutte le attività turistiche nel periodo natalizio che coinvolgono il castello di Oria.

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