domenica 19 dicembre 2010

Intervento dell'ex assessore Mazza sulla vicenda Castello

COMUNICATO STAMPA

Il comunicato stampa diffuso ieri 17 dicembre 2010 da parte dei proprietari del Castello di Oria crea nel sottoscritto una sensazione di sbalordimento, soprattutto per il contenuto delle prime e delle ultime righe dello stesso. Nelle prime tre si dice che il diniego alla richiesta di autorizzazione amministrativa “suona come Testamento rilasciato dalla vecchia amministrazione”.
Evidentemente la famiglia Romanin Caliandro, o si riferisce alla “vecchia amministrazione” del Castello, o ha le idee confuse sui ruoli svolti dall’Amministrazione Comunale (prevalentemente di indirizzo politico) e su quelli svolti dagli Uffici in piena autonomia (e guai se così non fosse). Ad onor del vero, ed a testimonianza della divisione di ruoli poc’anzi richiamata, il sottoscritto, fino a pochi giorni orsono Assessore alle Attività Produttive del Comune di Oria, era stato informato dal responsabile del VI Settore di essere intenzionato al rilascio di una specifica autorizzazione alla somministrazione in occasione di eventi quali convegni, manifestazioni artistiche e culturali, come concordato con il sig. Romanin e con il suo legale avvocato Silvestre; il sottoscritto non era invece a conoscenza della richiesta di rilascio di una autorizzazione amministrativa di “tipo C” che, si badi bene, è ben altra cosa in quanto qualificante in maniera generica i locali di pubblico spettacolo. Sono convinto che la prima strada sia ancora aperta e che probabilmente alla base di tutto ci sia una incomprensione tra la proprietà del Castello e l’Ufficio Attività Produttive.

L’Amministrazione, ed in primis il Sindaco Ferretti, anche nel recente passato, ogni qual volta la famiglia Romanin ha avanzato una richiesta di intervento su specifiche questioni, per quello che poteva e nel rispetto delle regole, non si è certo risparmiata: lo scrivente è testimone diretto, per esempio, di almeno due episodi che hanno visto il Sindaco Ferretti recarsi con il sottoscritto appositamente a Bari per intervenire energicamente presso l’Assessore regionale Barbanente affinché riducesse i tempi notoriamente biblici necessari per il rilascio di un parere. Viene anche in mente che, su espressa richiesta del sig. Romanin, l’Amministrazione si era impegnata a mettere a disposizione del Castello un area pubblica di parcheggio (previa realizzazione di alcune opere), necessaria per l’avvio delle attività atteso il diniego da parte della Direzione Regionale del Ministero dei Beni Culturali alla realizzazione del parcheggio all’interno del parco prospiciente il nuovo ingresso di via Giacinto d’Oria.

Cosa diversa è quella di ottenere o meno una autorizzazione amministrativa: è una questione di legittimità che esula dagli interventi del buon amministratore che, piuttosto che incorrere in sicuri reati, lascia svolgere il proprio lavoro agli uffici.

Sbalordimento genera soprattutto la chiusura del Comunicato ove si riporta testualmente «Per quanto innanzi, a malincuore, sono sospese tutte le attività turistiche nel periodo natalizio che coinvolgono il castello di Oria», frase che suona come una specie di diktat rivolto all’intera collettività, e non solo oritana: niente autorizzazione… niente visite!
Angelo Mazza
Assessore Attività Produttive
Amministrazione Ferretti

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