mercoledì 15 dicembre 2010

"Sei sola e disoccupata e quelli possono tutto" E lei denuncia il politico.

La Gazzetta del Mezzogiorno, 15.12.2010

“Non ti dimenticare che sei una disoccupata e senza lavoro e sola e questo è un peccato perché quelle persone hanno potere e chi ha potere può fare di tutto”.
Queste parole le avrebbe pronunciate un consigliere comunale (all’epoca ancora in carica e coordinatore di “Noi Centro”) nei confronti di una ragazza iscritta al Pd che avrebbe avuto un atteggiamento critico nei confronti di un politico che intende candidarsi a sindaco vicino a Marinò.
Maria Grazia Petese, oritana di 26 anni, il 4 dicembre si è recata in caserma consegnando nelle mani del luogotenente Roberto Borrello una querela nei confronti di Mauro Marinò, ormai ex consigliere (è tra gli undici dimissionari).
Stando alla denuncia, la ragazza – militante del Pd – avrebbe criticato l’ipotesi di candidare l’esponente politico vicino Marinò. Lo avrebbe fatto, come fanno i giovani, attraverso “Facebook”.
Nella denuncia la Petese spiega che Cosimo Patisso (altro esponente del Pd) le avrebbe riferito che Marinò gli aveva detto che il potenziale candidato a sindaco era intenzionato a denunciare lei ed un’altra signora “per alcuni commenti negativi espressi su Facebook di esclusiva natura politica”.

“Ho chiesto ed ottenuto di incontrare Marinò”, scrive nella denuncia la Petese. L’ex consigliere arrivò nei pressi del Bar Tre Corone mentre era al telefono, stando al racconto della denunciante, con un altro consigliere dimissionario (e altro probabile candidato alla carica di sindaco) al quale Marinò avrebbe detto anche che il figlio sarebbe stato in qualche modo “influenzato negativamente” dalla denunciante riguardo la candidatura a sindaco del politico a lui vicino “consigliando di lasciarmi perdere”, è scritto nella denuncia.
“Alla presenza di Cosimo Patisso e del mio amico Massimiliano De Michele (citati come testimoni, ndr) – scrive Maria Grazia Petese nella denuncia – Marinò faceva presente che il discorso era solo un “avviso” in virtù dell’amicizia con Patisso”. Poi, avrebbe aggiunto la frase “incriminata”.
Nella denuncia la ragazza fa anche riferimento ad altre presunte pressioni su un suo zio.
La replica di Marinò non si è fatta attendere.
“Ho effettivamente incontrato questa ragazza che mostrava anche critiche su come svolgevo il mio ruolo all’opposizione nella passata amministrazione – spiega Marinò - . Abbiamo discusso di politica e soltanto di politica, prendendo un caffè. Non ho mai pronunciato frasi minacciose nei suoi confronti come ho già riferito ai carabinieri quando mi hanno chiamato in caserma qualche giorno fa. Il tutto rientrava nell’ambito del dibattito politico, come è normale che sia. Per questo, trovo assurda e infondata tale denuncia e a mia tutela dovrò necessariamente far valere le mie ragioni in ogni sede”.

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