Quarta uscita stagionale per l’Oria basket, che questa sera ha incontrato, in un rematch appassionante, il Real Manduria.Spalti gremiti più del previsto, dato l’orario proibitivo.
La gara è stata “calda” sin da subito, con ben tre accenni di rissa tra le squadre in campo. Era tanta la voglia di vincere l’incontro, che nessuno si è risparmiato.
Oria che arriva all’importante appuntamento senza i due play titolari. Ad un Giacomo Sagace in permesso dalla società, si è unito Savini, bloccato ai box da una fastidiosa influenza.
In cabina di regia, questa sera, si sono dovuti alternare Angelo Antonini, tornato così al suo ruolo da rookie, e il buon innesto Gianvito Conti, piacevole scoperta per coach Carone, e scommessa su cui puntare fortemente per una stagione ricca di successi, se risolverà i suoi problemi contrattuali con il precedente club.
Gara che parte subito forte, con Quaranta che ricomincia esattamente da dove aveva lasciato, e cioè da fuori l’arco dei 3 punti , con la mano calda e lo sguardo da cecchino.
Ad un sorprendente Quaranta, autore di una prestazione sopra le righe, l’Oria oppone una sterile resistenza.
Troppo esperti i lunghi ospiti. Quaranta esce sempre da solo dai blocchi, si alza e tira, chiudendo il quarto con un mortifero 24 a 14 per gli ospiti.
Decisamente non una partenza rosea per i ragazzi di coach Carone, che con una difesa a uomo approssimativa, sembrano un’altra squadra rispetto a quella granitica delle passate uscite.
Il secondo quarto vede l’ingresso in campo di Sartorio e Conti, e qualcosa sembra migliorare. Oria chiude il secondo quarto rosicchiando un misero punticino al Manduria, ma dimostrandosi squadra più organizzata e quadrata rispetto a quella dal primo quarto.
Terzo quarto decisamente spettacolare. Coach Carone mette i suoi a zona (prima col 2-3 e dopo col più proficuo 3-2) e i bianchi oritani rimontano alla grande, scatenando nel pitturato un Diego Labellarte mostruoso in post basso. Pare che dopo una sua visita a New York, in passato, abbiano voluto omaggiarlo con una statua col braccio alzato a ricevere in post basso!
Questa sera l’Oria ha tirato fuori gli occhi della tigre, ed ha sopperito alle assenze con tanto cuore.
Il terzo quarto si chiude con l’Oria che si è fatta pericolosamente sotto, a soli 3 punti di distacco sul 44 a 47.
Il quarto quarto è il capolavoro difensivo di coach Carone.
Una zona 3-2 che annulla le bocche da fuoco tarantine e lancia l’Oria verso il finale del +11.
Il 64 a 53 finale è il frutto di una prestazione “di squadra” esemplare. Grinta, tecnica, cuore e nervi d’acciaio hanno portato gli dei del basket a volgere il loro sguardo caritatevole sui 5 scatenati in maglia bianca.
Un Labellarte devastante, seguito da un Sartorio altalenante nei primi 3 quarti ma assolutamente presente nell’ultima frazione ed un Conti a recuperare e lanciare in campo aperto i suoi, hanno scritto a caratteri cubitali la parola fine su una gara bella e combattuta, rovinata solo da alcune intemperanze che nulla hanno a che vedere con lo sport più bello del mondo.
Dopo queste partite, non oso immaginare cosa sarebbe la vita senza basket!
Ora l’Oria è atteso da due impegni di rilievo.
Sabato prossimo incontrerà sul parquet di casa il Latiano, mentre lunedì affronterà in un triangolare di spessore il Francavilla ed il San Vito.
Vedremo quali saranno le indicazioni che questi impegni ci porteranno.
Sicuramente serviranno a coach Carone per capire quali sono le reali ambizioni di questo roster.
Nelle ultime dichiarazioni si era lasciato scappare, dietro ad un sorriso, un preconizzante “puntiamo alla vittoria del campionato indubbiamente”. Beh, dopo queste prime quattro gare, sembra sia difficile non dargli ragione!
Complimenti alla società per aver allestito una squadra di tutto rispetto.
Ora non ci resta che aspettare e vedere quanto lontano ci spingeranno le sapienti mani di coach Carone.
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