venerdì 17 ottobre 2008

Delegazione ebraica visita la Biblioteca "De Pace-Lombardi"

Fonte Sito Istituzionale Città di Oria - Biblioteca Comunale De Pace Lombardi S.C.N., 17,10.2008

Anche la Biblioteca Comunale “De Pace- Lombardi” è stata onorata della visita della delegazione di ebrei, provenienti dall’ Inghilterra, Stati Uniti, Belgio, Svizzera ed Italia, giunti nel nostro paese, come da tradizione, in occasione della festa del Sukkot - o delle capanne al quartiere ebraico della città di Oria (Brindisi).

Il gruppo, guidato da Graham Morris, ha raggiunto la biblioteca nella mattinata di ieri 16 ottobre, dove ad accoglierlo vi erano i volontari del servizio civile nazionale.
La biblioteca ha rappresentato una tappa fondamentale del tour, poiché tra i tesori della “De Pace- Lombardi” è custodita una stele funeraria del cimitero ebraico, forse il più antico d’Europa.

Tra la fine del secolo VIII e gli inizi del IX nelle comunità ebraiche dell’Italia meridionale, forse per un nuovo afflusso di linfa proveniente dalla terra d’Israele, si ebbe un’imponente affermazione della lingua e della cultura ebraica: ne derivò tutto un rigoglio di opere liturgiche, esegetiche e storiche. Uno dei primi documenti di questa novità culturale è rappresentato per la Puglia da una stele sepolcrale che si conserva nella Biblioteca Comunale “De Pace – Lombardi” di Oria.
Sul cippo, in calcare tenero, sono incisi testi epigrafici in rilievo. Nell’iscrizione principale, in lingua ebraica sono riprodotti in lingua latina, i dati essenziali relativi alla persona defunta.

Il cippo fu rinvenuto dall’arcidiacono G.R. Lombardi, insigne cultore di storia e archeologia oritana, nei pressi della chiesa della Madonna delle Grazie, non lungi cioè dal Colle Impisi. L’epigrafe ebraica si presenta come un piccolo componimento poetico di sei versi (piyyut) dalla rima in nâh. I primi quattro versi, secondo gli studiosi, danno in acrostico il nome dell’autore dell’epigrafe: Šmw’l. Questi probabilmente era il figlio della defunta, il cui nome era Anna.

Si riporta di seguito il testo:
“Giace qui / una donna prudente, / pronta a tutti / i precetti della fede. / Trovi ella il volto / di Dio benevolo / al risveglio della / progenie innumere di Giacobbe. / Se ne dipartì / Anna all’età / di 56 anni”.

Sulla sommità della stele sono riportati, in lingua latina, i dati biografici della defunta:
Ic requi=
escit d(omi)na
{es} Anna fili=
a R(ebbitis) Guliu et=
Ate LVI ani=
ni LVI

Sul retro è raffigurato il candelabro a sette bracci (menorah) e sugli altri due lati il corno dell’ariete (shofar).
La stele è databile alla seconda metà del secolo VIII.

0 commenti:

Twitter Delicious Facebook Digg Stumbleupon Favorites More

 
Design by Free WordPress Themes | Bloggerized by Lasantha - Premium Blogger Themes | Sweet Tomatoes Printable Coupons