sabato 1 novembre 2008

"Al Comune oscurano il mio blog"

La denuncia di Franco Arpa su segnalazione di alcuni dipendenti dell'Ente che da ieri non possono più visitare le sue pagine web

di ELISEO ZANZARELLI, Senzacolonne, 1.11.2008


"Dal Comune impediscono l'accesso al mio sito", questa la lamentela del blogger Franco Arpa, ispettore di polizia in pensione, su segnalazione di alcuni dipendenti dell'ente. L'insolito fatto, proprio ieri, quando dalla rete internet comunale dopo aver digitato l'indirizzo www.arpa-oria.com il server ha fornito tale risposta: accesso negato.
Accadimento ancora più singolare, considerato che fino al giorno prima la navigazione sul portale curato da Arpa, che da tempo si occupa di denunciare on line le cose che in città non vanno, risultava pienamente possibile. Ciò ha fatto sospettare al curatore del sito una censura operata in suo danno.
"Dall'oggi al domani dal Comune non è più possibile accedere al mio sito. Me l'hanno comunicato proprio ieri alcuni dipendenti che tra una pausa e l'altra usano consultarlo. II fatto mi infastidisce e insospettisce. Il supporto web comunale, come tutti quelli degli enti locali pugliesi, è servito e messo in rete dal sistema Rupar Puglia, ma non da ieri, quindi non credo che la limitazione dipenda da questo, ma da qualche restrizione locale operata sui pc municipali. La prima reazione è stata di fastidio, la seconda di sospetto. Si sa, infatti, che io da tempo mi sforzo di denunciare sul mio riferimento internet le situazioni cittadine che trovo incresciose, perché vengano risolte.
Questo periodo, in particolare, sto affrontando l'argomento bandi di concorso, che risultano sforniti delle riserve prescritte per legge. Argomento, questo, che- fa molto discutere, in città ma soprattutto in Comune, considerato che tra i riservatari non indicati nei bandi avrebbero potuto figurare anche i dipendenti comunali, di fatto privati dell'opportunità di progredire in carriera".
Non si dà pace, Arpa, che già in passato - assieme ad altri suoi "colleghi" - ha avuto non pochi confronti-scontri con l'attuale amministrazione, poi sfociati nella delibera dai più ribattezzata "antiblog" in quanto mirante a sorvegliare alcuni diari on line cittadini onde rilevare e prevenire eventuali lesioni di immagine e onore degli organi municipali.
Chissà che il provvedimento - ove di provvedimento coattivo si tratti - d'impedire l'accesso ad "arpaoria" non s'inserisca in una qualche precisa logica di tutela degli uffici comunali o piuttosto non miri a prevenire il "fannullonismo", in ossequio a direttive e linea adottate dal Ministero della Funzione pubblica retto da Renato Brunetta. Chissà se riguarda solo il sito di Arpa o anche altri e simili portali. Il dubbio che un ruolo determinante nell'oscuramento abbia potuto giocare proprio quella famigerata delibera non abbandona il blogger, che dice: "Temo che si comincino a raccogliere i frutti del controllo pensato appena qualche mese addietro, proprio in un momento particolare poi, mentre oggetto delle mie pagine web erano tornati argomenti d'interesse generale ma evidentemente per qualcuno un po' scomodi. Mi aspetto - conclude - risposte e chiarimenti precisi in merito nei giorni a venire".
Intanto, come segnalato e documentato dallo stesso Arpa, il celebre motore di ricerca Google avrebbe punito la condotta "inibitoria" dei Comune (o della Clio, che ne gestisce il sito, o della Rupar) con la retrocessione, nelle visualizzazioni immediate post-ricerca, del sito ufficiale del Comune.

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