lunedì 10 novembre 2008

Operanzione antidroga. 10 arresti.

di Carmen Vesco PugliaTv.com, 10.11.2008

Attività commerciale di proprietà e per arrotondare spaccio di cocaina, eroina, hashish, ma anche metadone. Imputati quindici persone, ritenute a vario titolo e in concorso tra loro, responsabili di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti. Per ordinanza del Gip del Tribunale di Brindisi, la dott.Martalò, dietro richiesta del Sostituto Procuratore titolare delle indagini, dr. Negro, sono scattate le manette per dieci di loro. Si tratta di Cosimo Serpentino, 33 anni, residente a Oria ma anche a francavillese di nascita, Marco Avena, 32 anni, Cosimo Gatto, 32 anni, Giovanni Pescatore, 23 anni, di Oria e Vito Di Presa, 30 anni, Settimo Caniglia, 31 anni, Oronzo Gioffredi, 29 anni, Sergio Pentassuglia, 28 anni, di Francavilla oltre a Vincenzo Viti, 30enne di Ostuni. L'indagine, che ha preso il nome da uno dei personaggi di spicco dell'attività illecita, "Little Snake" ovvero Serpentino, noto già negli ambienti del traffico degli stupefacenti, è stata compiuta e portata atermine dai carabinieri del Comando di Francavilla Fontana. L'attività investigativa si è conclusa nell'aprile scorso, ma era iniziata mesi prima con il fermo e il controllo di giovani nei pressi di una nota discoteca della periferia di Francavilla trovati in possessi di dosi di droga. Avviate le indagini, in pochi mesi, si è risaliti al vertice dello spaccio, ovvero Serpentino, titolare di una pescheria nel suo comune di residenza, che svolgeva il ruolo di rifornitore di droga, che poi smerciava ai suoi "sottoposti", che a loro volta si adoperavano per distribuirla ai tossicodipendenti dei comuni in particolar modo di Francavilla stesso, di Cellino e di Oria, ma anche di Fasano e Brindisi. E non ne disdegnavano anche un largo consumo personale. Gli indagati sono stati incontrati da innumerevoli servizi di appostamento e pedinamento, nonchè da svariate intercettazioni telefoniche, dalle quali sono emersi in particolare, i ruoli degli stessi nell'attività illecita. Particolarmente complesso è stato il lavoro svolto dagli inquirenti per decifrare il linguaggio crittografato decisamente fantasioso. I capi d'imputazione sono chiamente riconducibili alla quantità di droga spacciata e all'aggravante della recidiva e della continuazione del reato. Ancora indagini per gli altri.

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