sabato 29 novembre 2008

Il numero legale cade sui bandi viziati

La maggioranza abbandona l'aula ma i lavori riprendono grazie alla presenza di un solo consigliere a sostegno di Ferretti.
Negato il dialogo all'opposizione: "Scandaloso, il sindaco si dimetta"

di Eliseo Zanzarelli, Senzacolonne, 28.11.2008

Ennesimo Consiglio comunale tra le polemiche ieri.
Cinque i punti fissati all'ordine del giorno. I primi quattro, marginali, superati in scioltezza. L'ultimo, più interessante, sui bandi di concorso per l'assunzione a tempo indeterminato di due agenti di Polizia Municipale, affrontato previo travaglio.
Un buon numero di esponenti della maggioranza decide di abbandonare l'aula e sottrarsi al confronto, proprio mentre l'assessore al Personale Pasquale Sartorio relaziona sulle acclarate irregolarità degli atti concorsuali. Numero legale mancante e tutti a casa. Anzi, no. Sospensione di mezzora e le assise riprendono. Presenti i dieci consiglieri di opposizione, di centrosinistra e centrodestra, più uno solo di maggioranza, l'elogiato Antonio Almiento, che ha garantito la sussistenza del 50 percento più uno dei componenti il consesso e così consentito la ripresa dei lavori. Assente finanche il presidente del Consiglio Gianfranco Sorrento, sostituito nelle sue funzioni dal consigliere pidiellino Antonio Fullone.
I cinque del costituendo Pdl e i cinque del Pd prima rumoreggiano, poi chiedono a gran voce le dimissioni del primo cittadino Cosimo Ferretti, tra i primi ad aver abbandonato l'aula, e dell'assessore Sartorio, "tradito" dalla sua stessa maggioranza, andata via mentre relazionava sulle lacune dei bandi. Punto primo. "Comunicazione del Presidente". Ancora in sala consiliare, Sorrento informa gli astanti dell'avvenuto prelievo di 7mila euro dal fondo di riserva per l'integrazione del capitolo relativo all'assistenza domiciliare ai soggetti svantaggiati. L'assemblea ne, prende atto e si procede.
Punto secondo, anch'esso esaurito di slancio, relativo a interrogazioni e interpellanze.
Punto terzo, puramente formale, riguardo l'approvazione verbali delle sedute precedenti, pure affrontato in quattr'e quattr'otto.
Punto quarto. Presa d'atto della revisione della Pianta organica delle farmacie, le quattro presenti in città, per il biennio 2007/2008. Anche qui, presa contezza della relazione di Ordine dei Farmacisti e Direzione generale della Asl, i venti consiglieri passano in breve oltre.
Dulcis in fundo, il quinto punto, quello più atteso, il cui inserimento nell'ordine del giorno era stato richiesto dai cinque consiglieri del costituendo Pdl Egidio Conte, Antonio Metrangolo, Antonio Fullone, Mauro Marinò e Luciano De Nuzzo. Dei bandi di concorso per l'assunzione a tempo indeterminato di due vigili urbani i cinque avevano già chiesto di discutere in conferenza dei capigruppo, senza però ottenere replica alcuna dall'amministrazione. Proprio sul punto in questione succede un quarantotto: mentre l'assessore al Personale Sartorio relaziona o ammettendo la volontà della Giunta di rivedere i bandi perchè viziati, o meglio carenti, in diversi punti, la maggioranza comincia a lasciare i lavori. Rimangono in aula solo il presidente Sorrento e il consigliere Almiento, ma la loro presenza non è sufficiente a mantenere in vita il numero legale perchè dall'altra parte sono assenti Giancarlo Marinò, Antonio Fullone e Giuseppe Malva. Sospensione di mezzora, ma tutti pensano sia finita. Sorpresa delle sorprese, però, poi si riprende. Ritornati nei ranghi i tre oppositori momentaneamente assenti e presente ancora Almiento, il numero legale sussiste, undici presenti su venti totali, e il confronto riprende. Si parla poco dei vizi dei bandi comunque, si bada più a discutere di quanto in precedenza accaduto, della defezione di gran parte della maggioranza. Non prima però di aver elogiato la permanenza in sede del consigliere Almiento, che ha di fatto consentito la ripresa del Consiglio. Richiesta unanime di dimissioni del sindaco Ferretti, il cui atteggiamento è secondo Tommaso Carone, Pd, "scandaloso perchè si sottrae al confronto politico e democratico, non accettando critica alcuna neppure dinanzi all'evidenza di bandi oggettivamente sballati". Luciano De Nuzzo, Pdl, chiede anche le dimissioni di Sartorio, piantato in asso dai suoi colleghi di maggioranza mentre relazionava sull'oggetto del contendere, ammettendo le debolezze dei bandi, a suo stesso dire viziati sotto più punti di vista e già destinati a essere modificati.

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